Sei Nazioni: differenze tra le versioni
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* '''3 punti bonus''' per chi vince tutti e cinque gli incontri (realizzando il "[[Grande Slam (rugby a 15)|Grande Slam]]").<ref>L'attribuzione dei tre punti bonus in caso di [[Grande Slam]] è dovuta al fatto che, con il punteggio attuale, si poteva verificare il caso che una squadra vincesse tutti e cinque gli incontri, realizzando il [[Grande Slam]], senza punti bonus in quanto non realizzava almeno 4 mete in nessun incontro, totalizzando 20 punti in classifica con il paradosso di non vincere il torneo, a vantaggio di un'altra squadra che poteva primeggiare quattro incontri realizzando almeno 4 mete in ogni partita (quindi 5 punti per gara) e perdere una gara con un distacco minore di 7 punti e/o con 4 mete, ottendendo per questo altri 1 o 2 punti bonus per un totale di 21 o 22 punti in classifica. Pertanto l'attribuzione dei tre punti bonus per chi realizza il Grande Slam assicura contestualmente la vittoria del torneo.</ref> |
* '''3 punti bonus''' per chi vince tutti e cinque gli incontri (realizzando il "[[Grande Slam (rugby a 15)|Grande Slam]]").<ref>L'attribuzione dei tre punti bonus in caso di [[Grande Slam (rugby a 15)|Grande Slam]] è dovuta al fatto che, con il punteggio attuale, si poteva verificare il caso che una squadra vincesse tutti e cinque gli incontri, realizzando il [[Grande Slam (rugby a 15)|Grande Slam]], senza punti bonus in quanto non realizzava almeno 4 mete in nessun incontro, totalizzando 20 punti in classifica con il paradosso di non vincere il torneo, a vantaggio di un'altra squadra che poteva primeggiare quattro incontri realizzando almeno 4 mete in ogni partita (quindi 5 punti per gara) e perdere una gara con un distacco minore di 7 punti e/o con 4 mete, ottendendo per questo altri 1 o 2 punti bonus per un totale di 21 o 22 punti in classifica. Pertanto l'attribuzione dei tre punti bonus per chi realizza il Grande Slam assicura contestualmente la vittoria del torneo.</ref> |
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Fino all'[[Sei Nazioni 2016|edizione del 2016]] venivano assegnati due punti in caso di vittoria, un punto per ogni pareggio e zero punti per ogni sconfitta. Queste regole erano in vigore dal [[Cinque Nazioni 1993|1993]], anno di istituzione di una classifica finale del torneo. Le classifiche redatte dalla prima edizione del torneo nel [[Home Championship 1883|1883]], fino al [[Cinque Nazioni 1992|1992]], hanno pertanto solo il carattere dell'ufficiosità. |
Fino all'[[Sei Nazioni 2016|edizione del 2016]] venivano assegnati due punti in caso di vittoria, un punto per ogni pareggio e zero punti per ogni sconfitta. Queste regole erano in vigore dal [[Cinque Nazioni 1993|1993]], anno di istituzione di una classifica finale del torneo. Le classifiche redatte dalla prima edizione del torneo nel [[Home Championship 1883|1883]], fino al [[Cinque Nazioni 1992|1992]], hanno pertanto solo il carattere dell'ufficiosità. |
Versione delle 20:41, 23 mar 2020
Sei Nazioni | |
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Altri nomi |
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Sport | rugby a 15 |
Tipo | Squadre nazionali |
Luogo | Francia, Galles, Irlanda, Inghilterra, Italia e Scozia |
Organizzatore | Six Nations Rugby Ltd |
Direttore | Benjamin Morel |
Cadenza | annuale |
Apertura | febbraio |
Chiusura | marzo |
Partecipanti | 6 |
Formula | Girone all'italiana, sola andata |
Storia | |
Fondazione | 1882 |
Numero edizioni | 126 al 2020 |
Detentore | Galles |
Record vittorie | Galles (39) |
Edizione in corso | Sei Nazioni 2020 |
Il Sei Nazioni (in inglese Six Nations Championship; in francese Tournoi des six nations; in irlandese Comórtas na Sé Náisiún; in gallese Pencampwriaeth y Chwe Gwlad) è il più importante torneo internazionale di rugby a 15 dell'Emisfero Nord.
Nato come Home Championship nel 1883, all'epoca disputato tra le quattro Nazionali delle Isole britanniche (Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia), fu rinominato in due distinti momenti della sua storia Cinque Nazioni (tra il 1910 e il 1931 e tra il 1947 e il 1999) in concomitanza della presenza nel torneo anche della Francia. La denominazione attuale è del 2000, anno in cui al torneo fu ammessa anche l'Italia.
Dopo essere stato sponsorizzato dal 2006 al 2017 dalla Royal Bank of Scotland (con denominazione RBS Sei Nazioni) e nel 2018 dalla sua controllata National Westminster Bank (con denominazione NatWest Sei Nazioni), nel dicembre 2018 Guinness ha stipulato un accordo per sponsorizzare il torneo, dall'edizione 2019 fino a quella 2024, che prende quindi il nome di Guinness Sei Nazioni.
Al 2019 la squadra più vittoriosa nel torneo è il Galles che ha vinto 39 edizioni della competizione contro le 38 dell'Inghilterra, tra vittorie singole e condivise. Tra le squadre meno vittoriose ci sono l'Italia, che dalla sua ammissione nel torneo non ha mai vinto, e la Scozia, l'unica tra le vincitrici della competizione a non avere ancora vinto un titolo dopo l'allargamento del torneo a sei squadre, avendo conquistato la sua ultima vittoria nel 1999.
Storia
Home Championship
Fin dal 1871 le varie squadre rappresentative delle nazioni britanniche, Inghilterra, Irlanda, Scozia e Galles disputavano tra gennaio e aprile una serie completa di incontri ufficiali detti "Test Match". Inoltre, dal 1879, l'incontro tra inglesi e scozzesi assegnava al vincitore la Calcutta Cup.
Nel 1883 venne creato il primo Home Championship nel quale le quattro nazionali avrebbero dovuto sfidarsi tutte annualmente. Nel primo torneo l’Inghilterra e la Scozia disputarono ciascuna tre partite (assegnando tra l'altro nello scontro diretto tra di loro la vittoria della Calcutta Cup) mentre Irlanda e Galles solo due, non incontrandosi tra di loro.[1] Alcuni giornali incominciarono a stilare una classifica, pur in maniera ufficiosa, che non definiva criteri per stabilire la vittoria del torneo in caso di parità di punti. Pertanto, a pari di punteggio, la nazionali celebrate dalla stampa come vincitrici "ex aequo". Il primo titolo andò all'Inghilterra.[2]
Nel 1884 si giocò il primo torneo completo: vinsero ancora gli inglesi, che si aggiudicarono la Triple Crown ("Triplice Corona"), ossia il titolo che premia la squadra britannica che batte tutte le altre nella stessa edizione.[2] L'incontro Galles-Irlanda verrà ricordato poiché irlandesi si presentarono con soli 13 giocatori e due giocatori gallesi vennero "prestati" agli ospiti,[3] mentre la sfida Inghilterra-Scozia passerà alla storia come la "grande disputa". Gli scozzesi contestarono una meta subita che gli inglesi si attribuirono dato che erano loro a stabilire le regole del gioco, in quanto prima federazione rugbistica istituita.
Nel 1885 il torneo non si completò per il rifiuto della Scozia di incontrare l'Inghilterra mentre nel 1886 non venne disputata la sfida tra Irlanda e Galles poiché Inghilterra e Scozia (quest'ultima per la prima volta) erano oramai vincitrici del torneo. Il 1887 fu nuovamente un torneo completo, con la Scozia ancora vincitrice. Nelle edizioni del 1888 e del 1889 venne esclusa dal torneo l'Inghilterra, che non aveva aderito alla International Rugby Football Board, organismo creato dalle altre tre federazioni per stabilire le regole del rugby. Entrambi i tornei furono vinti dalla Scozia, il primo da sola e il secondo con tutte e tre le formazioni "ex aequo". Per le statistiche il 1889 risulta quindi la prima vittoria per Galles e Irlanda.
Le edizioni dal 1890 al 1892 furono vinte dall'Inghilterra, tornata nuovamente nel torneo, e dalla Scozia, che nel 1891 vinse la sua prima "Triple Crown".[2] Il 1893, nel quale i giornali pubblicarono per la prima volta una classifica ufficiosa del "Quattro Nazioni",[2] e il 1894 segnarono invece per la prima vittoria le vittorie in solitario rispettivamente di Galles e Irlanda, che portarono a casa anche la loro prima Triple Crown.
Dal 1906 al 1909, durante il torneo, la Francia disputò delle partite con le squadre britanniche; nel 1906 e 1907 solo con l'Inghilterra, nel 1909 con l'Inghilterra e con il Galles, nel 1910 con tutte e tre le squadre. Nel 1908 e nel 1909 il Galles vinse la Triple Crown e batté anche la Francia per cui, convenzionalmente, gli si assegnano i primi due Grande Slam della storia[4].
Cinque Nazioni
L'aggiunta ufficiale della Francia nel 1910 portò il numero di nazioni a cinque[4], malgrado l'opposizione della Scozia. Quello stesso anno vide la prima vittoria dell'Inghilterra dal 1892. L'Inghilterra dominò i tornei fino alla sospensione dovuta alla prima guerra mondiale (1915 -1919), vincendo quattro volte in cinque anni (uno insieme all'Irlanda) con tre Grandi Slam.
Il torneo riprese nel 1920 con una vittoria a pari merito di Galles, Scozia e Inghilterra e riprese anche il dominio degli inglesi che nella prima metà degli anni venti vinsero altre tre volte con il Grande Slam.
Nel 1931 la Francia fu estromessa dal torneo perché si scopri che alcuni suoi giocatori erano professionisti e il torneo tornò a quattro squadre. I francesi furono riammessi nel 1939, ma dovettero attendere la fine della seconda guerra mondiale per giocare di nuovo, in quanto tra il 1940 e il 1947 il Cinque Nazioni non fu disputato. Nell'anno della ripresa la vittoria andò a inglesi e gallesi a pari merito.
I cinque anni successivi furono dominati dall'Irlanda, che vinse tre tornei con un Grande Slam, e dal Galles, che vinse gli altri due realizzando in entrambi gli anni il Grande Slam.
I francesi vinsero il loro primo torneo a pari merito con il Galles nel 1954, dominando gli inizi degli anni sessanta con quattro titoli consecutivi dal 1959 al 1962, nel 1960 insieme all'Inghilterra, ma dovettero attendere il 1968 per ottenere un Grande Slam[2].
La seconda metà degli anni sessanta e gli anni settanta furono caratterizzati dal dominio di Francia e Galles, che tra il 1965 e il 1979 vinsero tutti i tornei, escluso quello del 1974 che fu vinto dall'Irlanda. Bisogna comunque ricordare che nel 1972 il torneo non fu completato a causa della situazione politica irlandese; infatti Scozia e Galles si rifiutarono di giocare a Dublino[2] e nel 1973 avvenne un fatto clamoroso: tutte le cinque squadre ottennero due vittorie e due sconfitte; non essendoci un criterio discriminante, il torneo fu vinto ex aequo da tutti i partecipanti. Tra il 1976 e il 1979 il torneo venne vinto dai dragoni gallesi, che si aggiudicarono anche per quattro stagioni di fila la Triple Crown[2].
Negli anni ottanta riprese il dominio dei francesi, che vinsero sei tornei, anche se tre a pari merito, vincendone quattro consecutivamente dal 1986 al 1989. È da ricordare la prima vittoria con Grande Slam della Scozia nel 1984.
Dopo la seconda vittoria con un Grande Slam da parte della Scozia nel 1990, il torneo visse sullo scontro Francia-Inghilterra. Tra il 1991 e il 1998 l'Inghilterra vinse quattro tornei, di cui due con grande Slam, e sei volte la Triple Crown, la Francia vinse tre tornei, di cui due con Grande Slam.
Nel 1993 venne istituito, insieme con una classifica ufficiale, il "Championship Trophy", la coppa che premia il vincitore del torneo; fino a quel momento l'unico trofeo riconosciuto era infatti la "Calcutta Cup", ottenuta fondendo le rupie che costituivano il residuo di cassa del Calcutta Football Club all'atto dello scioglimento avvenuto nel 1877 e assegnato ogni anno alla vincitrice di Inghilterra-Scozia; dal torneo del 1994 venne definito un criterio per definire un unico vincitore in caso di squadre a parità di punti[5].
Nel 1996 British Sky Broadcasting ottenne l'esclusiva delle partite dell'Inghilterra nel torneo. Questo fatto legato ai diritti televisivi sembrò portare a una possibile esclusione della Rosa[6] a favore dell'Italia, ma successivamente il contratto venne sciolto.
Nel 1998 le federazioni facenti parte del comitato organizzatore approvarono l'ammissione dell'Italia, a partire dall'edizione del 2000[7].
Sei Nazioni
Con l'esordio della nazionale italiana, il 5 febbraio del 2000 con una vittoria per 34 a 20 contro la Scozia campione in carica,[8] prese il via ufficialmente il primo "Sei Nazioni", che vide la vittoria finale dell'Inghilterra.
Il primo decennio del nuovo millennio fu dominato soprattutto dai francesi, con quattro vittorie e il primo grande slam del Sei Nazioni (2002), dagli inglesi, con tre vittorie e trascinati da Jonny Wilkinson che divenne il miglior marcatore nella storia del torneo, e dai gallesi con due vittorie.
In questo periodo, precisamente nel 2004, venne creata una nuova entità giuridica di gestione dell'evento, la "Six Nations Rugby Limited", che affiancò il "comitato delle Sei Nazioni", istituzione che rappresenta le federazioni delle nazioni partecipanti e che gestisce il torneo fin dalla sua fondazione. La nuova società rimase indipendente dalla federazione mondiale World Rugby. Due anni più tardi, nel 2006, il torneo cambiò denominazione per ragioni di sponsorizzazione, divenendo ufficialmente il "RBS Sei Nazioni" in virtù dell'accordo commerciale fino al 2017 con la Royal Bank of Scotland.
Sportivamente, il dominio delle tre nazionali sopra citate venne interrotto dall'Irlanda nel 2009, con Ronan O'Gara che detronizzò Wilkinson dal titolo di miglior marcatore[9] portando la squadra del trifoglio al suo secondo grande slam, dopo quello del 1948, e a vincere il torneo dopo sei secondi posti ottenuti nel decennio. La Scozia evidenziò in questo periodo un lieve declino mentre l'Italia ottenne alcune soddisfazioni con le vittorie a Roma contro la stessa Scozia[10] e il Galles[11] e, nel 2007, il primo successo in trasferta a Edimburgo,[12] che seguì il primo pareggio esterno del 2005 a Cardiff.
Gli anni duemiladieci incominciarono con un grande slam della Francia nel 2010, a cui fece seguito una vittoria nel torneo dell'Inghilterra nel 2011 e due vittorie consecutive prima del Galles (nel 2012 con grande slam e nel 2013[13]), poi dell'Irlanda (nel 2014 e 2015) e infine nuovamente dell'Inghilterra (nel 2016[14] e 2017[15]).
Nel 2017 venne adottato un nuovo sistema di attribuzione del punteggio, con l'introduzione dei punti bonus, in linea con le regole internazionali della World Rugby[16] e nel 2018 il torneo prese il nome ufficiale di "NatWest Sei Nazioni",[17] per la sponsorizzazione da parte della National Westminster Bank, società controllata del gruppo Royal Bank of Scotland.
L'edizione del 2018 portò al terzo grande slam della storia irlandese,[18] a cui seguì un ulteriore grande slam, stavolta del Galles, nel 2019.[19] Il decennio segnò un netto calo delle prestazioni della Francia, dell'Italia (che comunque riuscirà a battere per la prima volta nel torneo anche i transalpini nel 2011[20] nel 2013[21] e l'Irlanda sempre nel 2013[22]) e della Scozia.
Dall'edizione del 2019, e fino al 2024, il torneo assume la denominazione ufficiale di "Guiness Sei Nazioni", in virtù della sponsorizzazione dal parte della società irlandese Arthur Guinness Son & Co., produttrice dell'omonima birra.[23]
Nazioni partecipanti
Il torneo è organizzato annualmente dal Six Nations Rugby Limited, società con sede a Dublino che cura la parte commerciale dell'evento, in particolare della negoziazione dei diritti di trasmissione televisiva e dei partenariati specifici, e dal Comitato Sei Nazioni, istituzione che rappresenta sei federazioni rugbistiche nazionali: la francese Fédération Française de Rugby (FFR), la gallese Welsh Rugby Union (WRU), l'inglese Rugby Football Union (RFU), l'irlandese Irish Rugby Football Union (IRFU), l'italiana Federazione Italiana Rugby (FIR) e la scozzese Scottish Rugby Union (SRU). Pertanto essendo un "torneo chiuso", sono ammesse attualmente a partecipare all'evento le nazionali di rugby di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda (unisce le due parti dell'isola, ovvero la Repubblica d'Irlanda e l'Irlanda del Nord), Italia, Scozia e la scelta di inserire o di estromettere una nazionale nella competizione spetta alle federazioni appartenenti al comitato.
Dalla prima edizione del 1883 fino al 1909 il torneo è stato disputato dalle nazionali di Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia, con l'esclusione degli inglesi nel 1888 e 1889. Nel 1910 si aggiunse la nazionale della Francia, esclusa nel 1931 per accuse di professionismo (con ritorno a quattro partecipanti) e riammessa definitivamente nel 1947. Nel 2000 l'ultima modifica con l'ingresso nel torneo della nazionale dell'Italia.
Negli ultimi anni, soprattutto dalla stampa, sono stati formulati vari inviti a modificare la lista delle squadre partecipanti all'evento, proponendo di aumentarne il numero (con l'adesione di nazioni europee emergenti come la Georgia e/o la Romania[24][25] o addirittura di nazioni extraeuropee come il Giappone[26] e il Sudafrica[27]) o rimanendo le stesse sei con un sistema di promozione-retrocessione con i Campionati internazionali Rugby Europe, torneo a cui partecipano tutte le altre federazioni europee escluse dal Sei Nazioni.[28] Al momento ogni ipotesi di modifica delle nazioni partecipanti è stata scartata dall'organizzazione.[29]
Con l'edizione del 2020 le partecipazioni al torneo sono le seguenti:
Nazionale | Partecipazioni |
---|---|
Galles Irlanda Scozia |
126 |
Inghilterra | 124 |
Francia | 91 |
Italia | 21 |
Emblema
Ogni nazionale è contraddistinta storicamente da un emblema, che viene raffigurato sulle divise ufficiali e che forma, in tutti e sei i casi, anche il logo della rispettiva federazione rugbistica. Attualmente gli emblemi delle sei nazionali sono i seguenti:
Nazione | Emblema |
---|---|
Francia | Gallo rosso. |
Galles | Tre piume di struzzo rosse, araldica del Principe del Galles. |
Inghilterra | Rosa rossa, araldica del Casato dei Lancaster, con gambo e foglie verdi. |
Irlanda | Trifoglio verde con, al centro, un pallone da rugby bianco. |
Italia | Scudetto con bandiera italiana, circondato da foglie di alloro. |
Scozia | Cardo blu marina. |
Inni
Prima dell'inizio di ogni incontro del Sei Nazioni, con le formazioni sfidanti schierate in campo, vengono suonati gli inni delle due compagini. Di seguito la lista dei brani suonati attualmente nei pre-gara del torneo:
Nazione | Inno | Note | Audio |
---|---|---|---|
Francia | La Marsigliese | Inno nazionale della Repubblica francese. | |
Galles | Hen Wlad Fy Nhadau | Inno nazionale del Principato del Galles. | |
Inghilterra | God Save the Queen | Inno nazionale dell'Inghilterra e, più in generale, di tutto il Regno Unito di Gran Bretagna. | |
Irlanda | Amhrán na bhFiann | Inno nazionale della Repubblica d'Irlanda, suonato solamente prima delle partite casalinghe. | |
Ireland's Call | Brano commissionato dall'IRFU e suonato prima di tutti gli incontri. | ||
Italia | Il Canto degli Italiani | Inno nazionale della Repubblica Italiana, conosciuto come "Fratelli d'Italia". | |
Scozia | Flower of Scotland | Uno dei tre inni non ufficiali della Scozia. |
Divise
Le divise attuali delle sei compagini sono le seguenti:
Date le peculiarità delle sei divise, le nazionali di Galles, Inghilterra e Irlanda possono disputare tutti gli incontri del torneo con le proprie prime maglie, senza incorrere in problematiche di riconoscibilità rispetto alla formazione avversaria, che può anch'essa schierare la propria prima tenuta ufficiale. Nelle sfide incrociate tra Francia, Italia e Scozia, in virtù della somiglianza dei colori delle divise (rispettivamente blu scuro, azzurro e blu marina), secondo una consolidata consuetudine è la squadra in trasferta ad indossare la prima tenuta.
Stadi
Gli incontri del Sei Nazioni sono disputati attualmente nei seguenti stadi:
Francia | Galles | Inghilterra | Irlanda | Italia | Scozia | |
---|---|---|---|---|---|---|
Stadio | ||||||
Nome | Stade de France | Millennium Stadium | Twickenham Stadium | Aviva Stadium | Stadio Olimpico | Murrayfield Stadium |
Città | Saint-Denis | Cardiff | Londra | Dublino | Roma | Edimburgo |
Capacità | 80.698 | 73.941 | 82.000 | 51.700 | 70.634 | 67.144 |
Dall'istituzione nel 2000 del Sei Nazioni, il Galles, l'Inghilterra e la Scozia hanno disputato tutti gli incontri casalinghi nella loro sede attuale, rispettivamente il Millennium Stadium di Cardiff, il Twickenham Stadium di Londra e il Murrayfield Stadium di Edinburgo. Anche la Francia ha disputato tutti gli incontri in casa allo Stade de France di Saint-Denis, con la sola eccezione della gara Francia-Italia dell'edizione 2018, svolta allo Stadio Vélodrome di Marsiglia.[30] L'incontro è stato anche, per i transalpini, la prima gara casalinga in assoluto nella storia del torneo disputata lontano dall'area urbana di Parigi. Hanno cambiato sede invece, negli ultimi venti anni, l'Irlanda e l'Italia. Gli irlandesi disputarono le prime edizioni del Sei Nazioni nella loro storica casa, lo stadio Lansdowne Road di Dublino, che venne demolito nel 2007 per fare posto all'attuale Aviva Stadium. Nel periodo di durata dei lavori di costruzione dell'impianto, la nazionale irlandese traslocò temporaneamente al Croke Park, sempre a Dublino, stadio adibito principalmente alla pratica degli sport gaelici. L'Italia invece debuttò nel torneo allo Stadio Flaminio di Roma per traslocare nel 2012, a causa di improcrastinabili lavori di ristrutturazione richiesti dall'impianto (sia dal punto di vista della capienza che quello della sicurezza), nel vicino Stadio Olimpico.[31][32]
Regolamento
Il torneo dura sette fine settimana (5 giocati e 2 di riposo) a febbraio e marzo, alcune volte ad aprile.[33]
Ogni squadra gioca contro ogni altra un solo incontro, con il vantaggio di giocare in casa che si alterna di anno in anno.
Il criterio attuale di assegnazione del punteggio, per la classifica finale del torneo, è in vigore dall'edizione del 2017 e ricalca quello a livello internazionale. Nel dettaglio vengono assegnati:
- 4 punti per ogni vittoria;
- 2 punti per ogni pareggio;
- 0 punti per ogni sconfitta;
- 1 punto bonus per ogni incontro nel quale siano state realizzate 4 mete, indipendentemente dal risultato di vittoria, pareggio o sconfitta;
- 1 punto bonus per ogni sconfitta con uno scarto pari o inferiore a 7 punti;
- 3 punti bonus per chi vince tutti e cinque gli incontri (realizzando il "Grande Slam").[34]
Fino all'edizione del 2016 venivano assegnati due punti in caso di vittoria, un punto per ogni pareggio e zero punti per ogni sconfitta. Queste regole erano in vigore dal 1993, anno di istituzione di una classifica finale del torneo. Le classifiche redatte dalla prima edizione del torneo nel 1883, fino al 1992, hanno pertanto solo il carattere dell'ufficiosità.
Vince il torneo la nazionale che conquista più punti in classifica. In caso di parità viene premiata la squadra che ha la miglior differenza punti e, in caso di ulteriore parità, vince il torneo chi ha realizzato più mete. Se si persiste ancora nello stato di parità, la vittoria viene attribuita "ex aequo".
Ai vincitori viene assegnato il "Trofeo del Campionato" (Championship Trophy), trofeo progettato e realizzato nel 2015 da argentieri della società inglese Thomas Lyte, marchio di lusso specializzato in oro e argenteria, trofei sportivi e accessori in pelle. Il vecchio trofeo, realizzato nel 1993, venne ritirato in quanto rappresentava le nazioni che prendevano parte al Cinque Nazioni, con l'esclusione quindi dell'Italia.
Titoli minori e simbolici
Al termine di alcuni incontri, o a conclusione del torneo, vengono assegnati altri trofei minori e simbolici:
- Wooden Spoon (Cucchiaio di legno), che viene assegnato simbolicamente alla squadra ultima classificata;
- Calcutta Cup, che viene assegnata fin dal 1883 alla vincente dell'incontro tra Inghilterra e Scozia. In caso di pareggio il detentore conserva il trofeo;
- Millennium Trophy, che viene assegnato dal 1988 alla vincente dell'incontro tra Inghilterra e Irlanda;
- Centenary Quaich, che viene assegnato dal 1988 alla vincente dell'incontro tra Irlanda e Scozia;
- Trofeo Eurostar, che viene assegnato simbolicamente dal 2000 alla vincente dell'incontro tra Francia e Inghilterra, a sua volta conosciuto come Le Crunch;
- Trofeo Giuseppe Garibaldi, che viene assegnato dal 2007 alla vincente dell'incontro tra Francia e Italia;
- Trofeo Auld Alliance, che viene assegnato dal 2018 alla vincente dell'incontro tra Francia e Scozia;
- Doddie Weir Cup, che viene assegnato dal 2019 alla vincente dell'incontro tra Galles e Scozia.
Altri tre titoli che vengono assegnati in concomitanza di determinati risultati sono:
- Triple Crown (Triplice Corona), trofeo che viene assegnato alla squadra delle Isole Britanniche (Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia) che nel torneo batte le altre tre, escluso quindi gli incontri con Francia e Italia;
- Grande Slam, titolo simbolico assegnato alla squadra che vince tutti e cinque gli incontri. Ai fini statistici, viene considerato Grande Slam solo quello realizzato nelle edizioni del Cinque e del Sei Nazioni, in quanto nelle edizioni dell'Home Championship (disputato come detto solamente delle squadre delle Isole Britanniche) il titolo corrisponde di fatto alla sopra citata Triple Crown;
- Whitewash (Imbiancata o Andata in bianco), titolo simbolico e poco desiderabile che viene assegnato alla squadra che perde tutti e cinque gli incontri: spesso, erroneamente, si tende a confondere il titolo di Whitewash con il "cucchiaio di legno" anche in virtù del fatto che non di rado i due "premi" coincidono.
L'unico titolo individuale assegnato nel torneo è quello di miglior giocatore. Il premio è stato creato nel 2004 dalla Six Nations Rugby Limited e la procedura di assegnazione del titolo consiste nella creazione di una commissione di esperti, che a sua volta crea un elenco di giocatori candidati. Spetta quindi ai sostenitori di diverse nazioni votare il miglior giocatore dell'edizione, che viene annunciato una settimana dopo l'ultimo incontro del torneo.
Albo d'oro
Di seguito è riportato l'albo d'oro del torneo, comprendente i risultati dell'Home Championship (dal 1883 al 1909 e dal 1932 al 1939), del Cinque Nazioni (dal 1910 al 1931 e dal 1947 al 1999) e del Sei Nazioni (dal 2000).
Vittorie del torneo per nazionale
Di seguito viene proposta una tabella riepilogativa dei tornei vinti da ciascuna nazionale. In corsivo sono elencate le vittorie ex aequo.
Nazionale | Titoli | Anno |
---|---|---|
Galles | 39 | 1888, 1893, 1900, 1902, 1905, 1906, 1908, 1909, 1911, 1920, 1922, 1931, 1932, 1936, 1939, 1947, 1950, 1952, 1954, 1955, 1956, 1964, 1965, 1966, 1969, 1970, 1971, 1973, 1975, 1976, 1978, 1979, 1988, 1994, 2005, 2008, 2012, 2013, 2019 |
Inghilterra | 38 | 1883, 1884, 1886, 1890, 1892, 1910, 1912, 1913, 1914, 1920, 1921, 1923, 1924, 1928, 1930, 1932, 1934, 1937, 1939, 1947, 1953, 1954, 1957, 1958, 1960, 1963, 1973, 1980, 1991, 1992, 1995, 1996, 2000, 2001, 2003, 2011, 2016, 2017 |
Francia | 25 | 1954, 1955, 1959, 1960, 1961, 1962, 1967, 1968, 1970, 1973, 1977, 1981, 1983, 1986, 1987, 1988, 1989, 1993, 1997, 1998, 2002, 2004, 2006, 2007, 2010 |
Scozia | 24 | 1886, 1887, 1888, 1889, 1890, 1891, 1895, 1901, 1903, 1904, 1907, 1920, 1925, 1926, 1927, 1929, 1933, 1938, 1964, 1973, 1984, 1986, 1990, 1999 |
Irlanda | 23 | 1888, 1894, 1896, 1899, 1906, 1912, 1926, 1927, 1932, 1935, 1939, 1948, 1949, 1951, 1973, 1974, 1982, 1983, 1985, 2009, 2014, 2015, 2018 |
Italia | 0 |
Titoli del Grande Slam
Nazionale | Titoli | Anno |
---|---|---|
Inghilterra | 13 | 1913, 1914, 1921, 1923, 1924, 1928, 1957, 1980, 1991, 1992, 1995, 2003, 2016 |
Galles | 12 | 1908, 1909, 1911, 1950, 1952, 1971, 1976, 1978, 2005, 2008, 2012, 2019 |
Francia | 9 | 1968, 1977, 1981, 1987, 1997, 1998, 2002, 2004, 2010 |
Scozia | 3 | 1925, 1984, 1990 |
Irlanda | 3 | 1948, 2009, 2018 |
Italia | 0 |
Titoli del Cucchiaio di legno
Nazionale | Titoli | Anno |
---|---|---|
Irlanda | 29 | 1884, 1890, 1891, 1893, 1895, 1900, 1904, 1908, 1909, 1920, 1921, 1923, 1934, 1938, 1955, 1958, 1960, 1961, 1962, 1964, 1977, 1981, 1984, 1986, 1988, 1992, 1996, 1997, 1998 |
Scozia | 25 | 1902, 1911, 1930, 1932, 1935, 1936, 1939, 1947, 1952, 1953, 1954, 1956, 1959, 1965, 1968, 1971, 1978, 1979, 1980, 1985, 1994, 2004, 2007, 2012, 2015 |
Inghilterra | 19 | 1887, 1899, 1901, 1903, 1905, 1906, 1907, 1931, 1948, 1950, 1951, 1966, 1970, 1972, 1974, 1975, 1976, 1983, 1987 |
Galles | 17 | 1889, 1892, 1894, 1896, 1924, 1933, 1937, 1949, 1963, 1967, 1982, 1989, 1990, 1991, 1993, 1995, 2003 |
Italia | 14 | 2000, 2001, 2002, 2005, 2006, 2008, 2009, 2010, 2011, 2014, 2016, 2017, 2018, 2019 |
Francia | 13 | 1910, 1912, 1913, 1922, 1925, 1926, 1927, 1928, 1929, 1957, 1969, 1999, 2013 |
Titoli del Whitewash
Nazionale | Titoli | Anno |
---|---|---|
Scozia | 15 | 1902, 1911, 1932, 1936, 1939, 1947, 1952, 1953, 1954, 1968, 1978, 1985, 2004, 2012, 2015 |
Irlanda | 14 | 1884, 1891, 1895, 1909, 1920, 1934, 1938, 1960, 1977, 1981, 1984, 1986, 1992, 1998 |
Italia | 9 | 2001, 2002, 2005, 2009, 2014, 2016, 2017, 2018, 2019 |
Francia | 7 | 1910, 1912, 1913, 1925, 1926, 1929, 1957 |
Inghilterra | 7 | 1899, 1901, 1903, 1905, 1907, 1972, 1976 |
Galles | 6 | 1889, 1892, 1937, 1990, 1995, 2003 |
Titoli della Calcutta Cup
Il titolo viene assegnato alla formazione vincitrice dell'incontro tra Inghilterra e Scozia. La tabella tiene conto solamente dei titoli assegnati durante il Sei Nazioni poiché i primi quattro titoli vennero assegnati prima della nascita del torneo. Dall'istituzione dell'Home Championship nel 1883, la Calcutta Cup viene sempre assegnata alla fine dell'incontro tra inglesi e scozzesi disputato all'interno del torneo. In caso di pareggio, la coppa viene tenuta dai detentori (in corsivo sono evidenziate le sfide terminate in parità nelle quali la squadra detentrice ha mantenuto il trofeo).
Nazionale | Titoli | Anno |
---|---|---|
Inghilterra | 80 | 1883, 1884, 1886, 1887, 1890, 1892, 1897, 1898, 1902, 1906, 1910, 1911, 1913, 1914, 1920, 1921, 1922, 1923, 1924, 1928, 1932, 1934, 1936, 1937, 1939, 1947, 1949, 1951, 1952, 1953, 1954, 1955, 1956, 1957, 1958, 1959, 1960, 1961, 1962, 1963, 1967, 1968, 1969, 1973, 1975, 1977, 1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1985, 1987, 1988, 1989, 1991, 1992, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2007, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2020 |
Scozia | 43 | 1891, 1893, 1894, 1895, 1896, 1899, 1900, 1901, 1903, 1904, 1905, 1907, 1908, 1909, 1912, 1925, 1926, 1927, 1929, 1930, 1931, 1933, 1935, 1938, 1948, 1950, 1964, 1965, 1966, 1970, 1971, 1972, 1974, 1976, 1983, 1984, 1986, 1990, 2000, 2006, 2008, 2018, 2019 |
Titoli del Millennium Trophy
Il titolo viene assegnato alla formazione vincitrice dell'incontro tra Inghilterra e Irlanda. La tabella tiene conto solamente dei titoli assegnati durante il Sei Nazioni, poiché il primo incontro venne disputato il 23 aprile 1988 al Lansdowne Road di Dublino come parte delle celebrazioni per il millenario della fondazione di Dublino. Questa prima edizione venne vinta dalla nazionale inglese per 21-10.
Nazionale | Titoli | Anno |
---|---|---|
Inghilterra | 19 | 1989, 1990, 1991, 1992, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2002, 2003, 2008, 2012, 2013, 2014, 2016, 2019, 2020 |
Irlanda | 13 | 1993, 1994, 2001, 2004, 2005, 2006, 2007, 2009, 2010, 2011, 2015, 2017, 2018 |
Titoli del Trofeo Garibaldi
Il titolo viene assegnato alla formazione vincitrice dell'incontro tra Francia e Italia. In caso di pareggio, il trofeo viene vinto dalla squadra che ha segnato il maggior numero di tentativi. In caso di ulteriore pareggio si tiene conto della squadra che realizzato il maggior numero di trasformazione. Se permane ancora la parità, il trofeo viene tenuto sei mesi da entrambe le federazioni.
Nazionale | Titoli | Anno |
---|---|---|
Francia | 12 | 2007, 2008, 2009, 2010, 2012, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020 |
Italia | 2 | 2011, 2013 |
Titoli del Centenary Quaich
Il titolo viene assegnato alla formazione vincitrice dell'incontro tra Irlanda e Scozia. In caso di pareggio, la coppa viene tenuta dai detentori (in corsivo sono evidenziate le sfide terminate in parità nelle quali la squadra detentrice ha mantenuto il trofeo).
Nazionale | Titoli | Anno |
---|---|---|
Irlanda | 17 | 2000, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2011, 2012, 2014, 2015, 2016, 2018, 2019, 2020 |
Scozia | 15 | 1989, 1990, 1991, 1992, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2001, 2010, 2013, 2017 |
Titoli del Trofeo Auld Alliance
Il titolo viene assegnato alla formazione vincitrice dell'incontro tra Francia e Scozia. In caso di parità il trofeo rimane detenuto presso l'ultimo vincitore.
Nazionale | Titoli | Anno |
---|---|---|
Scozia | 2 | 2018, 2020 |
Francia | 1 | 2019 |
Titoli della Doddie Weir Cup
Il titolo viene assegnato alla formazione vincitrice dell'incontro tra Galles e Scozia. La tabella tiene conto solamente dei titoli assegnati durante il Sei Nazioni, poiché tramite accordo tra le due federazioni interessate, il trofeo può essere assegnato anche in occasione dei test match autunnali, qualora fosse previsto un incontro tra gallesi e scozzesi. Infatti il primo incontro si è tenuto proprio in occasione dei test match di fine anno del 2018, e si è concluso con la vittoria dei gallesi.
Nazionale | Titoli | Anno |
---|---|---|
Galles | 1 | 2019 |
Scozia | 0 |
Statistiche punteggi
Nella tabella sottostante sono riportati i punti totali e per edizione di ciascuna nazionale relativi alle edizioni del Sei Nazioni (dal 2000). Tra parentesi sono riportate le mete segnate. Il record lo detiene l'Inghilterra, che nel 2001 ha segnato ben 229 punti e 29 mete.
Edizione | Inghilterra | Galles | Scozia | Irlanda | Francia | Italia | Totale |
---|---|---|---|---|---|---|---|
2000 | 183 (20) | 111 (8) | 95 (9) | 168 (17) | 140 (12) | 106 (9) | 803 (75) |
2001 | 229 (29) | 125 (10) | 92 (8) | 129 (11) | 115 (9) | 106 (8) | 796 (75) |
2002 | 184 (23) | 119 (11) | 91 (6) | 145 (16) | 156 (15) | 70 (4) | 765 (75) |
2003 | 173 (18) | 82 (10) | 81 (7) | 119 (10) | 153 (17) | 100 (12) | 708 (74) |
2004 | 150 (17) | 125 (14) | 53 (4) | 128 (17) | 144 (14) | 42 (2) | 642 (68) |
2005 | 121 (16) | 151 (17) | 84 (8) | 126 (12) | 134 (13) | 55 (5) | 671 (71) |
2006 | 120 (12) | 80 (9) | 78 (5) | 131 (12) | 148 (18) | 72 (5) | 629 (61) |
2007 | 119 (10) | 86 (7) | 95 (7) | 149 (17) | 155 (15) | 94 (9) | 698 (65) |
2008 | 108 (8) | 148 (13) | 69 (3) | 93 (9) | 103 (11) | 74 (6) | 595 (50) |
2009 | 124 (16) | 100 (8) | 79 (4) | 121 (12) | 124 (14) | 49 (2) | 597 (56) |
2010 | 88 (6) | 113 (10) | 83 (3) | 106 (11) | 135 (13) | 69 (5) | 594 (48) |
2011 | 132 (13) | 95 (6) | 82 (6) | 93 (10) | 117 (10) | 70 (6) | 589 (51) |
2012 | 98 (7) | 109 (10) | 56 (4) | 121 (13) | 101 (8) | 53 (4) | 538 (46) |
2013 | 94 (5) | 122 (9) | 98 (7) | 72 (5) | 73 (6) | 75 (5) | 534 (37) |
2014 | 138 (14) | 122 (11) | 47 (4) | 132 (16) | 101 (9) | 63 (7) | 603 (61) |
2015 | 157 (18) | 146 (13) | 73 (6) | 119 (8) | 103 (9) | 62 (8) | 660 (62) |
2016 | 132 (13) | 150 (17) | 122 (11) | 128 (15) | 82 (7) | 79 (8) | 693 (71) |
2017 | 146 (16) | 102 (8) | 122 (14) | 126 (14) | 107 (8) | 50 (6) | 653 (74) |
2018 | 102 (14) | 119 (13) | 101 (11) | 160 (20) | 108 (8) | 92 (12) | 682 (78) |
2019 | 184 (24) | 114 (10) | 105 (14) | 101 (14) | 93 (12) | 79 (10) | 676 (84) |
2020 | |||||||
TOTALE | 2782 (299) | 2319 (214) | 1706 (141) | 2467 (259) | 2392 (228) | 1460 (133) | 13126 (1282) |
Statistiche individuali
I record che seguono fanno riferimento a tutti i 115 tornei disputati fino al 2015, anche se nei diversi anni le squadre hanno giocato un numero di partite diverse e il modo di calcolare il punteggio è variato nel tempo. Sono esclusi gli anni in cui il torneo non si è completato: 1885, 1888, 1889, 1897, 1898, 1972.
Record punti per singola edizione
Giocatore | Punti | Edizione |
---|---|---|
Jonny Wilkinson | 89 | 2001 |
Gérald Merceron | 80 | 2002 |
Jonny Wilkinson | 78 | 2000 |
Jonny Wilkinson | 77 | 2003 |
Ronan O’Gara | 76 | 2006 |
Jonny Wilkinson | 75 | 2002 |
George Ford | 75 | 2015 |
Record di mete per singola edizione
Giocatore | Mete | Edizione |
---|---|---|
Cyril Nelson Lowe | 8 | 1914 |
Ian Scott Smith | 8 | 1925 |
Will Greenwood | 6 | 2001 |
Iain Balshaw | 6 | 2001 |
Philippe Bernat-Salles | 6 | 2001 |
Shane Williams | 6 | 2008 |
Chris Ashton | 6 | 2011 |
Vincent Clerc | 5 | 2008 |
Austin Healey | 5 | 2000 |
Brian O’Driscoll | 5 | 2000 |
Will Greenwood | 5 | 2002 |
Record generali
Partita singola | Torneo | Carriera | ||||
---|---|---|---|---|---|---|
Punti | 35 | Jonny Wilkinson (Inghilterra − Italia, 2001) | 89 | Jonny Wilkinson (2001) | 557 | Ronan O'Gara (2000−2013) |
Mete | 5 | G.C. Lindsay (Scozia − Galles, 1887) | 8 | Cyril Lowe (1914) Ian Scott Smith (1925) |
26 | Brian O'Driscoll (2000−2014) |
Trasformazioni | 9 | Jonny Wilkinson (Inghilterra − Italia, 2001) | 24 | Jonny Wilkinson (2001) | 89 | Jonny Wilkinson (1998−2011) |
Calci piazzati | 7 |
Simon Hodgkinson (Inghilterra − Galles, 1991) |
19 |
Gérald Merceron (2002) |
105 | Jonny Wilkinson (1998−2011) |
Drop | 3 |
Pierre Albaladejo (Francia − Irlanda, 1960) |
5 |
Guy Camberabero (1967) |
11 | Jonny Wilkinson (1998−2011) |
Apparizioni
In grassetto i giocatori ancora in attività.[35]
Giocatore | Presenze | Periodo |
---|---|---|
Sergio Parisse | 67 | 2004 - 2019 |
Brian O'Driscoll | 65 | 2000 - 2014 |
Ronan O'Gara | 63 | 2000 - 2013 |
Rory Best | 62 | 2006 - 2019 |
Martín Castrogiovanni | 60 | 2003 - 2016 |
Il Sei Nazioni femminile
Il Sei Nazioni Under-20
Il Sei Nazioni Under-20, nato nel 2008, si disputa negli stessi fine settimana in cui sono impegnate le rappresentative maggiori maschili e femminili, e con lo stesso calendario. Il primo vincitore fu l'Inghilterra che si aggiudicò anche il Grande Slam. Nel 2009 e 2010 ad aggiudicarsi il torneo furono rispettivamente Francia e Irlanda, poi l'Inghilterra tornò nuovamente a vincere tutte le edizioni a seguire fino al 2013. L'anno dopo la Francia interruppe il predominio inglese conquistando il Grande Slam, che però tornò a vincere l'edizione 2015. Nel 2016 fu la prima volta del Galles, che si aggiudicò anche il Grande Slam. Nelle due edizioni successive si imposero nuovamente Inghilterra e Francia.
Albo d’oro del Sei Nazioni Under-20
Edizione | Vincitore | Note |
---|---|---|
2008 | Inghilterra | Grande Slam |
2009 | Francia | |
2010 | Irlanda | Triple Crown |
2011 | Inghilterra | Grande Slam |
2012 | Inghilterra | Triple Crown |
2013 | Inghilterra | |
2014 | Francia | Grande Slam |
2015 | Inghilterra | |
2016 | Galles | Grande Slam |
2017 | Inghilterra | Grande Slam |
2018 | Francia | |
2019 | Irlanda | Grande Slam |
2020 |
Note
- ^ La Storia del Torneo 6 Nazioni, su irlandando.it.
- ^ a b c d e f g STORIA DEL 6 NAZIONI: DALLE ORIGINI AD OGGI, su http://www.federugby.it/.
- ^ Rugby, Storia del rugby mondiale dalle origini ad oggi pag. 42, Luigi Ravagnani, Pierlugi Fadda (2007) ISBN 978-88-87110-92-0
- ^ a b (EN) History: Up to World War I, su http://www.rbs6nations.com/.
- ^ (EN) History: Post War, su http://www.rbs6nations.com/.
- ^ (EN) Paul Trow, England out of the Five Nations, in The Independent, 14 luglio 1996. URL consultato il 14 gennaio 2013.
- ^ l' Italia nel Sei Nazioni!, in la Gazzetta dello Sport, 21 febbraio 1998.
- ^ Vittoria storica L'Italia batte i campioni uscenti della Scozia nell'esordio del Sei Nazioni, in RAI Sport, 5 febbraio 2000. URL consultato il 15 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2015).
- ^ (EN) O'Gara overtakes Wilkinson as top scorer, in The Sydney Morning Herald, 15 marzo 2009. URL consultato il 17 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2014).
- ^ Italia, impresa con la Scozia, in La Gazzetta dello Sport, 15 marzo 2008.
- ^ Un' Italia di leoni Galles rimontato Mai due vittorie!, in La Gazzetta dello Sport, 11 marzo 2007.
- ^ Grand'Italia: conquistata la Scozia, in La Gazzetta dello Sport, 24 febbraio 2007.
- ^ Enorme Galles 30-3 e Torneo Inglesi a pezzi, in La Gazzetta dello Sport, 17 marzo 2013.
- ^ L’Inghilterra ha vinto il Sei Nazioni 2016, 5 febbraio 2020.
- ^ Sei Nazioni 2017: per l’Inghilterra vittoria e torneo. Scozia spazzata via 61-21, 5 febbraio 2020.
- ^ Il 6 Nazioni adatta il punteggio al rugby modernoUna novità: Il Grande Slam assegna 3 punti extra in classifica, 5 febbraio 2020.
- ^ NATWEST NUOVO SPONSOR DEL 6 NAZIONI PER IL 2018, 5 febbraio 2020.
- ^ Irlanda padrona a Twickenham: Irlanda fa lo Slam, al Galles il secondo posto, 5 febbraio 2020.
- ^ Il Galles ha vinto il Sei Nazioni 2019 facendo il “Grande Slam”, 5 febbraio 2020.
- ^ L' ITALIA S' E' DESTA Incredibile: schiantiamo la Francia, in La Gazzetta dello Sport, 13 marzo 2011.
- ^ Rugby, Sei Nazioni, Italia da amare: Francia battuta 23-18, Nazionale più bella di sempre, in La Gazzetta dello Sport, 3 febbraio 2013.
- ^ La prima volta Irlanda colpita e affondata È l'Italia più bella: e vince, in La Gazzetta dello Sport, 17 marzo 2013.
- ^ Ufficiale: Guinness è il nuovo title sponsor del Sei Nazioni, 5 febbraio 2020.
- ^ (EN) Expand Six Nations to let in Georgia and Romania, says governing body. URL consultato il 5 febbraio 2020.
- ^ (EN) Open up the Six Nations and let Georgia in. URL consultato il 5 febbraio 2020.
- ^ (EN) Japan lined up for shock Six Nations invite as World Rugby bid to capitalise on growing popularity of the sport in the Far East. URL consultato il 5 febbraio 2020.
- ^ Il Sudafrica verso l’ingresso nel Sei Nazioni?. URL consultato il 9 febbraio 2020.
- ^ (FR) Un système de promotion - relégation dans le Tournoi des Six Nations intégré à une Ligue mondiale ?. URL consultato il 5 febbraio 2020.
- ^ (FR) Rugby Le projet de Ligue des Nations provoque des tensions sur fond de système relégation-promotion. URL consultato il 5 febbraio 2020.
- ^ (FR) Six nations 2018: France-Italie délocalisé à Marseille, une première, in France 24, 16 giugno 2017. URL consultato il 13 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2017).
- ^ Il Sei Nazioni 2012 allo stadio Olimpico, in Gazzetta dello Sport, 12 luglio 2011. URL consultato il 15 settembre 2011.
- ^ Claudia Voltattorni, Stadio Flaminio addio, il 6 Nazioni trasloca all’Olimpico, 12 luglio 2011. URL consultato il 17 dicembre 2011.
- ^ (EN) Rules, su http://www.rbs6nations.com/].
- ^ L'attribuzione dei tre punti bonus in caso di Grande Slam è dovuta al fatto che, con il punteggio attuale, si poteva verificare il caso che una squadra vincesse tutti e cinque gli incontri, realizzando il Grande Slam, senza punti bonus in quanto non realizzava almeno 4 mete in nessun incontro, totalizzando 20 punti in classifica con il paradosso di non vincere il torneo, a vantaggio di un'altra squadra che poteva primeggiare quattro incontri realizzando almeno 4 mete in ogni partita (quindi 5 punti per gara) e perdere una gara con un distacco minore di 7 punti e/o con 4 mete, ottendendo per questo altri 1 o 2 punti bonus per un totale di 21 o 22 punti in classifica. Pertanto l'attribuzione dei tre punti bonus per chi realizza il Grande Slam assicura contestualmente la vittoria del torneo.
- ^ Rugby Union - ESPN Scrum - Statsguru - Test matches - Player records, su ESPN scrum. URL consultato il 5 febbraio 2019.
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Collegamenti esterni
- (EN, FR, IT) Sito ufficiale, su sixnationsrugby.com.
- Guinness Six Nations (canale), su YouTube.
- Sei nazioni, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Six Nations Championship, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.