Cinque Nazioni 1973

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Cinque Nazioni 1973
Competizione Cinque Nazioni
Sport Rugby a 15
Edizione 79ª
Date dal 13 gennaio 1973
al 14 aprile 1973
Luogo Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia
Partecipanti 5
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Bandiera del Galles Galles
(27º titolo)
Ex aequo Bandiera dell'Irlanda Irlanda
(14º titolo)
  Bandiera della Francia Francia
(10º titolo)
  Bandiera della Scozia Scozia
(18º titolo)
  Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
(27º titolo)
Calcutta Cup Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera della Francia Jean-Pierre Romeu (26)
Record mete Bandiera della Scozia William Steele (3)
Incontri disputati 10
Pubblico 545 700
(54 570 per incontro)
Cronologia della competizione
Cinque Nazioni 1972 Cinque Nazioni 1974

Il Cinque Nazioni 1973 (in inglese 1973 Five Nations Championship; in francese Tournoi des Cinq Nations 1973; in gallese Pencampwriaeth y Pum Gwlad 1973) fu la 44ª edizione del torneo annuale di rugby a 15 tra le squadre nazionali di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia, nonché la 79ª in assoluto considerando anche le edizioni dell'Home Nations Championship.

Per la sedicesima volta nella storia del torneo la vittoria finale fu condivisa ma, caso unico, spettò ex æquo a tutte e cinque le partecipanti[1][2], ciascuna di esse vincitrice dei propri due incontri interni e sconfitta in quelli esterni[3][2].

Stante l'introduzione, nel 1994, di una modifica regolamentare che discriminava per differenza punti marcati/subiti le situazioni di parità in classifica escludendo quindi definitivamente vittorie condivise, quella del 1973 è destinata a rimanere un'eccezione irripetibile nella storia ultracentenaria del torneo[4].

Quell'edizione di torneo rimane memorabile anche per un episodio avvenuto a seguire dell'incontro tra Irlanda e Inghilterra: l'anno precedente, dopo il Bloody Sunday (30 gennaio 1972) e il conseguente attentato incendiario all'ambasciata britannica a Dublino[5], i giocatori di Galles e Scozia, molti dei quali arruolati nelle forze armate o dell'ordine del Regno Unito, si rifiutarono di disputare le loro gare esterne in Irlanda[5] a seguito delle minacce di morte ricevute. Nel 1973 toccò all'Inghilterra giocare a Dublino e il capitano John Pullin, anche per via di una promessa fatta al suo omologo irlandese Willie John McBride, guidò la squadra al completo all'incontro rispettando l'impegno[6] (cinque giocatori, tra cui il seconda linea Nigel Horton, agente di polizia, furono dispensati dalla trasferta per motivi di sicurezza[7][8]). Quando la squadra inglese fece l'ingresso sul campo di Lansdowne Road fu omaggiata dagli irlandesi di una standing ovation di cinque minuti[7]. Dal punto di vista sportivo la partita non fu degna di eccessiva nota, una sconfitta inglese per 9-18, ma nel discorso del banchetto post-partita Pullin disse agli astanti poche parole che passarono alla storia: «Non saremo stati un granché, ma almeno a giocare ci siamo venuti»[6][9], mentre il presidente dell'epoca della RFU Dickie Kingswell commentò con understatement: «Abbiamo solo accettato un cortese invito»[7].

Dal punto di vista statistico, si trattò anche del primo torneo della Francia nel nuovo Parco dei Principi, inaugurato appena sette mesi prima[10]. Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1971, era: 4 punti per ciascuna meta (6 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, mark o drop[11].

Nazionali partecipanti e sedi[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Città Impianto interno
Bandiera della Francia Francia Parigi Parco dei Principi
Bandiera del Galles Galles Cardiff Arms Park
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Londra Twickenham
Bandiera dell'Irlanda Irlanda Dublino Lansdowne Road
Bandiera della Scozia Scozia Edimburgo Murrayfield

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Parigi
13 gennaio 1973
Francia Bandiera della Francia16 – 13
referto
Bandiera della Scozia ScoziaParco dei Principi (37200 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Ken Pattison

Cardiff
20 gennaio 1973
Galles Bandiera del Galles25 – 9
referto
Bandiera dell'Inghilterra InghilterraArms Park (70000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Guy Domercq

Edimburgo
3 febbraio 1973
Scozia Bandiera della Scozia10 – 9
referto
Bandiera del Galles GallesMurrayfield (60000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Francis Palmade

Dublino
10 febbraio 1973
Irlanda Bandiera dell'Irlanda18 – 9
referto
Bandiera dell'Inghilterra InghilterraLansdowne Road (45000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Scozia Alan Hosie

Londra
24 febbraio 1973
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra14 – 6
referto
Bandiera della Francia FranciaTwickenham (70000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Scozia Ken Clark

Edimburgo
24 febbraio 1973
Scozia Bandiera della Scozia19 – 14
referto
Bandiera dell'Irlanda IrlandaMurrayfield (50000 spett.)
Arbitro: Bandiera del Galles Tony Lewis

Cardiff
10 marzo 1973
Galles Bandiera del Galles16 – 12
referto
Bandiera dell'Irlanda IrlandaArms Park (60000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Scozia T. Grierson

Londra
17 marzo 1973
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra20 – 13
referto
Bandiera della Scozia ScoziaTwickenham (60000 spett.)
Arbitro: Bandiera del Galles Jeff Kelleher

Parigi
24 marzo 1973
Francia Bandiera della Francia12 – 3
referto
Bandiera del Galles GallesParco dei Principi (43500 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Irlanda Paddy d'Arcy

Dublino
14 aprile 1973
Irlanda Bandiera dell'Irlanda6 – 4
referto
Bandiera della Francia FranciaLansdowne Road (50000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Johnny Johnson

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos Squadra G V N P PF PS DP Pt
1 Bandiera del Galles Galles 4 2 0 2 53 43 +10 4
2 Bandiera dell'Irlanda Irlanda 4 2 0 2 50 48 +2 4
3 Bandiera della Francia Francia 4 2 0 2 38 36 +2 4
4 Bandiera della Scozia Scozia 4 2 0 2 55 59 −4 4
5 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 4 2 0 2 52 62 −10 4

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ David Irvine, The fighting Irish unite the nations, in The Observer, 15 aprile 1973, p. 27.
    «Although Ireland beat France by two penalty goals to a try at Dublin, to produce the extraordinary and unsatisfactory situation of the five-nation championship finishing all square, with each side winning their home games, it was yet another game of comparative stalemate which typified what has been an undistinguished international season»
  2. ^ a b (FR) Tournoi des Cinq-Nations, in Journal de l'année, Paris, Larousse, 1973, ISSN 0449-4733 (WC · ACNP). URL consultato il 3 gennaio 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale di Francia.
    «Toutes les équipes gagnant leur matches à domicile, pour la première fois dans l'histoire les Cinq-Nations terminent ex æquo»
  3. ^ (FR) Faillite de la botte de Romeu, in Combat, Parigi, 16 aprile 1973, p. 14. URL consultato il 10 febbraio 2022. Ospitato su Biblioteca nazionale di Francia.
  4. ^ (EN) Steve Bale, Five Nations' Championship: Traditional certainty in a changing world, in The Independent, 11 gennaio 1994. URL consultato il 6 maggio 2014 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2014).
    «This silver bauble was introduced not with a fanfare but a whimper last season, its practical importance being that never again can the Championship be shared.»
  5. ^ a b (EN) Huw Richards, 1972: A Troubled Year, in ESPN, 24 febbraio 2012. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  6. ^ a b (EN) Dan Lucas, The forgotten story of… the 1973 Five Nations championship, in The Guardian, 5 marzo 2014. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  7. ^ a b c (EN) Johnny Watterson, The day England won a Lansdowne ovation, in The Irish Times, 29 marzo 2003. URL consultato il 24 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2018).
  8. ^ (EN) My Life in Rugby: Nigel Horton, former England, Moseley and Toulouse lock, su therugbypaper.co.uk, The Rugby Paper, 19 gennaio 2016. URL consultato il 3 novembre 2022 (archiviato l'11 giugno 2016).
  9. ^ (EN) Paul Ackford, Breaking the Losing Streak, in The Daily Telegraph, 12 novembre 2006. URL consultato il 23 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2009).
  10. ^ (EN) Flashback: France just edge Scotland, in Planet Rugby, 12 gennaio 2017. URL consultato il 3 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2020).
  11. ^ (EN) David Irvine, Try at last is given the place of honour, in The Guardian, 1º settembre 1971, p. 19.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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