Ferrovia Roma-Sulmona-Pescara

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Roma-Sulmona-Pescara
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioRoma
FinePescara
Attivazione1873 (Pescara-Sulmona)
1884-88 (Roma-Sulmona)
GestoreRFI
Precedenti gestoriRA (1873-1905)
FS[1] e SFM[2] (1905-1906)
FS (1906-2001)
Lunghezza240 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V CC
DiramazioniAvezzano-Roccasecca
Sulmona-Isernia
Sulmona-Terni
Rieti-Avezzano mai realizzata
Ferrovie

La ferrovia Roma-Sulmona-Pescara è una linea ferroviaria italiana che collega Roma e Pescara attraversando il subappennino laziale e l'appennino abruzzese attraverso le province di Roma, L'Aquila, Chieti e Pescara.

Storia

Tratta Inaugurazione[3]
Pescara-Popoli 1º marzo 1873
Popoli-Sulmona 1º novembre 1873
Tivoli-Mandela 10 dicembre 1884
Mandela-Cineto Romano 25 novembre 1885
Roma-Tivoli 1º agosto 1887
Sulmona-Cineto Romano 30 luglio 1888

L'idea di costruire una ferrovia che ricalcasse il tracciato dell'antica Via Tiburtina, da Roma a Pescara passando per Tivoli, Avezzano e Sulmona, venne formulata per la prima volta dalla società per le Strade Ferrate Meridionali all'indomani dell'unità d'Italia, su spinta dei nobili Torlonia,[4] ma non ebbe seguito.

L'attuale ferrovia Roma-Pescara è storicamente l'unione di due tronchi costruiti in tempi diversi e per motivi diversi. Il tratto tra Pescara e Sulmona venne infatti costruito tra il 1871 e il 1873 all'interno di un progetto diverso e rimasto incompiuto, che prevedeva di collegare Pescara a Roma passando per L'Aquila e Rieti. Solo una decina di anni più tardi venne costruito il tratto tra Sulmona e Roma, con l'intento di creare la direttrice attualmente esistente, passante per Tivoli e Avezzano.

La costruzione del tronco Sulmona-Pescara (1871-1873)

Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Terni-Sulmona § Storia.
L'originario progetto della linea Roma-L'Aquila-Pescara, all'interno del quale fu costruito il tratto Sulmona-Pescara

A metà dell'Ottocento l'Abruzzo era ancora sprovvisto di una propria rete ferroviaria, ed erano allo studio varie ipotesi per collegare l'interno della regione al mare Adriatico ma soprattutto a Roma, destinata a diventare la nuova capitale.[5]

Tra i vari tracciati che furono presi in esame, si affermò quello che prevedeva di partire da Castellammare Adriatico (odierna Pescara), giungere a L'Aquila seguendo la valle dell'Aterno, valicare l'appennino, giungere a Rieti e da qui, seguendo le valli del Turano e del Farfa, ricollegarsi alla linea per Roma già in costruzione, presso Passo Corese.[6] Nel 1864 i municipi di Rieti e dell'Aquila si divisero i costi per far realizzare un progetto.[7]

Il capitolato d'appalto del lotto Pescara-Popoli (1871), parte dell'allora linea Pescara-Rieti

L'idea fu accolta dalla legge 2279 del 14 maggio 1865, che affidava la sua costruzione in concessione alla società per le Strade Ferrate Meridionali (SFM).[8] Tuttavia, a causa di incertezze progettuali e di pressioni da parte degli amministratori dell'Umbria, la legge riportava solo il tratto Pescara-Rieti, senza menzionare in alcun modo come dovesse continuare la linea,[9] e questo costituì una prima tegola sul progetto della Pescara-L'Aquila-Roma.

Dopo uno stallo e vari ritardi, la linea venne riconfermata nella legge ferroviaria del 28 agosto 1870,[10] e finalmente nel luglio del 1871 partirono i lavori.[5] Il tratto tra Pescara e Sulmona venne inaugurato nel 1873, mentre quello tra Sulmona e L'Aquila nel 1875.[3]

Il ripensamento

Invece il tratto tra L'Aquila e Rieti, previsto dalle leggi del 1865 e 1870, non venne mai costruito. Questa circostanza non era dovuta a semplici ritardi,[11] ma a una precisa scelta della SFM, che aveva deciso di non costruire quella porzione di linea.

Il barone Angeloni

A causare tale ripensamento era stato soprattutto il potente barone peligno Giuseppe Andrea Angeloni, senatore nonché grande proprietario terriero e commerciante di grano, che a partire dal 1870 aveva iniziato a perorare una proposta ferroviaria alternativa.[4] Tale proposta prevedeva di abbandonare in toto il progetto della linea L'Aquila-Rieti, e di collegare l'Abruzzo a Roma con un'altra ferrovia, che avrebbe unito Roma a Sulmona passando per Tivoli e Avezzano, bypassando quindi sia Rieti che L'Aquila.[4] Angeloni sosteneva che, destinando alla sua proposta i fondi già previsti per le ferrovie Rieti-L'Aquila, Termoli-Campobasso e Campobasso-Benevento, si sarebbe spesa la stessa cifra realizzando però 45 km di rete ferroviaria in più.[4]

La proposta avanzata da Angeloni e abbracciata dalla SFM nel 1871: arrestare i lavori di costruzione a L'Aquila, rinunciando alla prosecuzione verso Rieti e Passo Corese, e realizzare al suo posto la Roma-Sulmona

A tale esito contribuì anche la presa di Roma del settembre 1870 (che impose l'urgenza di collegare tutte le regioni d'Italia alla nuova capitale e spinse la SFM ad accelerare i progetti per il collegamento Roma-Abruzzo), nonché la frammentazione in cui si trovava la rete ferroviaria nazionale (il fatto che la Roma-Passo Corese appartenesse alla Strade Ferrate Romane impedì alla Strade Ferrate Meridionali di realizzare tale collegamento passando per Rieti e Passo Corese).[12]

La linea Roma-Sulmona proposta da Angeloni suscitò da subito l'interesse del governo, tanto che già nel settembre del 1870 il ministro Giuseppe Gadda incaricò l'ingegnere Coriolano Monti di redigerne il progetto.[13][11] Lo stesso avvenne per la SFM, che iniziò a fare pressioni sul governo perché gli assegnasse la concessione necessaria per costruirla, e al contempo la sollevasse dall'obbligo contrattuale di realizzare la Rieti-L'Aquila, che riteneva ormai inutile.[14][15] Il governo tuttavia esitava ad assecondare la SFM, perché non era in fin dei conti contrario a costruire la Aquila-Rieti,[14] e si trovava in evidente imbarazzo nell'accantonare una linea votata dal parlamento per ben due volte. Inoltre le amministrazioni di Rieti e L'Aquila, che sarebbero state tagliate fuori dalla linea proposta dall'Angeloni pur avendo una popolazione molto più numerosa di Avezzano, Sulmona e Pescara, protestarono con il governo e chiesero che fosse costruita la linea Aquila-Rieti-Passo Corese come da progetto iniziale.[11]

Questa situazione di stallo (con Sulmona e la SFM che premevano per costruire la Roma-Sulmona, e Rieti e L'Aquila che premevano per non costruirla) durò per parecchi anni, durante i quali era completo e in esercizio solo il tratto di linea che iniziava a Pescara e terminava all'Aquila, con Sulmona semplice stazione passante.

La costruzione del tronco Roma-Sulmona (1880-1888)

L'evoluzione tra il 1883 e il 1888
L'assetto raggiunto nel 1883: la Terni-L'Aquila è aperta al traffico, completando la linea Terni-Pescara (rosso), mentre è in fase di costruzione la Roma-Sulmona (blu)
L'assetto definitivo raggiunto nel 1888: viene aperta al traffico la Roma-Sulmona (blu), che ingloba anche il tronco Pescara-Sulmona, mentre la Terni-Sulmona-Pescara diventa Terni-Sulmona (rosso)


Lo stallo si risolse soltanto nel 1879 quando, con la salita al potere della sinistra storica di Agostino Depretis, fu emanata la cosiddetta legge Baccarini. Tale legge, sostanzialmente, sanciva un compromesso tra le richieste della due fazioni: veniva finalmente assegnata la concessione per costruire la Roma-Sulmona[16] (come voluto da sulmonesi e SFM), ma la società non veniva sollevata dall'obbligo di costruire il tratto Aquila-Rieti; quest'ultima veniva confermata, ma la prosecuzione dopo Rieti non era più verso Passo Corese (come era stato chiesto della fazione reatino-aquilana), bensì verso Terni.

In breve furono avviati i cantieri. Nel 1883 venne inaugurata la linea aquilano-reatina, completando la linea Terni-Sulmona-Pescara, ossia quanto rimaneva del decaduto progetto iniziale della Pescara-Aquila-Roma.

Il tratto Roma-Sulmona, invece, venne completato e aperto all'esercizio nel 1888. In tale occasione si arrivò all'assetto definitivo della linea, che assorbì anche il tratto Sulmona-Pescara aperto quindici anni prima.[5] La Roma-Sulmona divenne pertanto Roma-Sulmona-Pescara, assumendo il ruolo di principale via d'accesso all'Abruzzo, mentre il percorso della Terni-Sulmona-Pescara fu ridotto a Terni-Sulmona, relegandola a un ruolo esclusivamente locale e secondario.[5] Inoltre venne compiuta una completa riorganizzazione del nodo di Sulmona, con spostamento e ricostruzione della stazione peligna: la nuova disposizione permetteva il collegamento diretto Pescara-Roma, anche se rendeva impossibile l'itinerario L'Aquila-Pescara, se non effettuando un'inversione di marcia. Si venne quindi a creare una linea unitaria da Roma a Pescara, collegamento prediletto tra la capitale e l'Abruzzo, il più breve a collegare Tirreno ed Adriatico.[5]

Esercizio

La tratta Roma-Sulmona fu sede, nel 1927, dell'attivazione sperimentale della trazione trifase a 10000 V e frequenza industriale di 45 Hz; la linea fu scelta perché caratterizzata da forti pendenze (fino al 31 per mille), della lunghezza di 172 km e con 20 km di gallerie[17]. Il 28 ottobre 1928 fu elettrificata la tratta da Roma Prenestina a Tivoli e il 23 marzo 1929 il tratto fino a Sulmona. In seguito ai danni operati durante la seconda guerra mondiale dai nazisti in fuga (la linea si trovava proprio sulla linea di fuoco tra nazifascisti ed esercito alleato) la ferrovia fu semidistrutta e in pratica l'elettrificazione trifase a frequenza industriale fu danneggiata in modo irreparabile. In sede di ricostruzione della linea, le Ferrovie dello Stato optarono per la corrente continua a 3 000 V e tutti i locomotori che erano sopravvissuti ai danni bellici furono demoliti.[18].

Descrizione

Stazione ferroviaria Montecelio-Sant'Angelo, poi Guidonia (1931)

Tra Roma e Tivoli la linea è denominata FL2 (FL2), con un cadenzamento semi-orario fino alla stazione di Lunghezza e con rinforzi nelle ore di punta.[19]

Presso la stazione di Avezzano la linea si unisce alla linea per Roccasecca, mentre a Sulmona si unisce con le linee per Terni e Isernia.

Tra la stazione di Anversa-Villalago-Scanno e Bugnara, è presente al km. 162+240 il viadotto più lungo della linea, il Viadotto del Sagittario: posto in una curva con raggio di 300 m, fu interamente ricostruito (in calcestruzzo armato anziché in pietra e senza la strada posta sotto il piano del ferro che permetteva di attraversare la gola del Sagittario usando lo stesso ponte) dopo il conflitto, dopo essere stato fatto saltare da guastatori tedeschi (restò in piedi solo la pila 13, che fu comunque abbattuta in fase di ricostruzione).[20] Il viadotto è chiamato dagli abitanti anche "Gran Ponte d'Italia" per via della sua maestosità.[21]

La stazione di Pescara Porta Nuova funge da bivio tra la linea per Roma e quella per Bari; le due linee condividono il restante tratto fino alla stazione di Pescara.

Percorso

Stazioni e fermate
Head station
0+000 Roma Termini 58 m s.l.m.
Non-passenger station/depot on track
Roma San Lorenzo
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "ABZglr" Unknown route-map component "CONTfq"
Linee per Pisa, Viterbo, Fiumicino, Napoli (via Formia e via Cassino) / per Firenze (LL e DD), Ancona
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "KRZo" Unknown route-map component "CONTfq"
cintura ferroviaria
Unknown route-map component "ABZg+l" Unknown route-map component "CONTfq"
Linea per Firenze (DD)
Straight track Head station
(-0+357) Roma Tiburtina Piazzale Est
Unknown route-map component "BS2l" Unknown route-map component "BS2r"
Unknown route-map component "eBHF"
(2+277)
3+592
Roma Prenestina (vecchia, † 1939[22])
Station on track
4+256 Roma Prenestina * 1939[22] 32 m s.l.m.
Unknown route-map component "KRW+l" Unknown route-map component "KRWgr"
Unknown route-map component "tSTRa" Unknown route-map component "tSTRa"
4+982 galleria Serenissima (1273 m)
Unknown route-map component "tSTR" Unknown route-map component "tHST"
5+288 Serenissima * 2006
Unknown route-map component "tSTRe" Unknown route-map component "tSTRe"
6+255
Straight track Stop on track
6+694 Palmiro Togliatti * 2006
Unknown route-map component "tSTRa" Unknown route-map component "tSTRa"
Unknown route-map component "tSTR" Unknown route-map component "tHST"
7+852 Tor Sapienza
Unknown route-map component "tSTRe" Unknown route-map component "tSTRe"
Straight track Unknown route-map component "eBHF"
Tor Sapienza (vecchia, † 2006) 30 m s.l.m.
Unknown route-map component "tSTRa" Unknown route-map component "tSTRa"
Unknown route-map component "tSTR" Unknown route-map component "tHST"
9+648 La Rustica Città * 2006
Unknown route-map component "tSTRe" Unknown route-map component "tSTRe"
Straight track Unknown route-map component "eHST"
10+583 La Rustica * 1985[23]
Straight track Stop on track
10+773 La Rustica U.I.R.
Non-passenger station/depot on track Unknown route-map component "HSTeBHF"
12+018 Salone 35 m s.l.m.
Unknown route-map component "dCONTgq" One way rightward Straight track Unknown route-map component "d"
Linea per Napoli (AV)
Stop on track
13+574 Ponte di Nona * 2016[24]
Station on track
14+923 Lunghezza 35 m s.l.m.
Small bridge over water
fiume Aniene
Non-passenger station/depot on track
15+360 P.M. Lunghezza-Aniene termine doppio binario
Station on track
20+546 Bagni di Tivoli 63 m s.l.m.
Unknown route-map component "uexCONTgq" Unknown route-map component "emKRZo" Unknown route-map component "uexCONTfq"
ex tranvia Roma-Tivoli
Station on track
25+904 Guidonia-Montecelio-Sant'Angelo 85 m s.l.m.
Station on track
33+679 Marcellina-Palombara 170 m s.l.m.
Station on track
39+573 Tivoli 232 m s.l.m.
Station on track
47+303 Castel Madama
Small bridge over water
fiume Aniene
Unknown route-map component "eHST"
50+537 Vicovaro 271 m s.l.m.
Small bridge over water
fiume Aniene
Station on track
53+651 Valle dell'Aniene-Mandela-Sambuci 300 m s.l.m.
Unknown route-map component "exCONTgq" Unknown route-map component "eABZgr"
Linea per Subiaco † 1933
Unknown route-map component "eBHF"
57+100 Cineto Romano
Station on track
61+801 Roviano 455 m s.l.m.
Stop on track
65+529 Arsoli 547 m s.l.m.
Unknown route-map component "eHST"
67+790 Riofreddo 602 m s.l.m.
Unknown route-map component "STR+GRZq"
confine Lazio-Abruzzo
Station on track
69+954 Oricola-Pereto 622 m s.l.m.
Station on track
74+531 Carsoli 600 m s.l.m.
Unknown route-map component "eLABZgl" + Straight track
Unknown route-map component "exLCONTfq"
prosecuzione per L'Aquila mai realizzata
Station on track
80+930 Colli di Monte Bove 773 m s.l.m.
Unknown route-map component "tSTRa"
81+590 galleria Colli di Monte Bove (3939 m)
Unknown route-map component "tSTRe"
85+529
Stop on track
86+706 Sante Marie 769 m s.l.m.
Station on track
91+167 Tagliacozzo 730 m s.l.m.
Stop on track
96+249 Villa San Sebastiano 721 m s.l.m.
Station on track
99+302 Scurcola Marsicana 701 m s.l.m.
Unknown route-map component "eHST"
101+754 Cappelle-Magliano 701 m s.l.m.
Unknown route-map component "exLCONTgq"
Unknown route-map component "eLABZg+r" + Straight track
prosecuzione per Rieti mai realizzata
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "ABZg+r"
Linea per Roccasecca
Station on track
107+080 Avezzano 704 m s.l.m.
Unknown route-map component "eHST"
111+367 Paterno-San Pelino 696 m s.l.m.
Station on track
117+713 Celano-Ovindoli 727 m s.l.m.
Stop on track
121+471 Aielli 752 m s.l.m.
Stop on track
123+097 Cerchio 772 m s.l.m.
Station on track
126+802 Collarmele 825 m s.l.m.
Stop on track
131+729 Pescina 854 m s.l.m.
Station on track
136+778 Carrito Ortona 896 m s.l.m.
Unknown route-map component "tSTRa"
137+800 galleria Carrito-Ortona (3545 m)
Unknown route-map component "tGIPl"
140+000 culmine 906 m s.l.m.
Unknown route-map component "tSTRe"
141+345
Station on track
142+374 Cocullo 885 m s.l.m.
Enter and exit tunnel
galleria Pietrafitta (1786 m)
Stop on track
148+362 Goriano Sicoli 766 m s.l.m.
Unknown route-map component "eHST"
155+398 Prezza 609 m s.l.m.
Non-passenger station/depot on track
161+884 Anversa Villalago Scanno 457 m s.l.m.
Small bridge
162+240 "Gran ponte d'Italia"
Unknown route-map component "eHST"
165+616 Bugnara 432 m s.l.m.
Unknown route-map component "dCONTgq" Unknown route-map component "ABZ+lr" One way rightward Unknown route-map component "d"
Linea per Isernia (solo traffico turistico)
Station on track
171+937
67+660
Sulmona * 1888 348 m s.l.m.
Unknown route-map component "ABZgl" Unknown route-map component "eABZq+l" Unknown route-map component "CONTfq"
Linea per Terni e L'Aquila
Straight track Unknown route-map component "exBHF"
Sulmona (vecchia, † 1888)
Unknown route-map component "KRWl" Unknown route-map component "xKRWg+r"
bretella di Sulmona (in costruzione)
Station on track
62+085 Pratola Peligna 291 m s.l.m.
Unknown route-map component "eHST"
Roccacasale 278 m s.l.m.
Unknown route-map component "eBHF"
Corfinio † 2003 260 m s.l.m.
Station on track
52+436 Popoli-Vittorito 252 m s.l.m.
Station on track
49+160 Bussi 242 m s.l.m.
Stop on track
42+692 Tocco-Castiglione 216 m s.l.m.
Station on track
37+980 Torre dei Passeri 162 m s.l.m.
Stop on track
35+865 Piano d’Orta Bolognano * 1950[25] 137 m s.l.m.
Station on track
31+112 Scafa-San Valentino-Caramanico Terme 108 m s.l.m.
Stop on track
27+997 Alanno 81 m s.l.m.
Station on track
23+434 Manoppello 73 m s.l.m.
Unknown route-map component "ABZg+l" Unknown route-map component "CONTfq"
raccordo Interporto d'Abruzzo
Non-passenger station/depot on track
18+251 Interporto d'Abruzzo * 2018[26]
Unknown route-map component "exKBHFa" Station on track
14+469 Chieti 45 m s.l.m.
Unknown route-map component "exdCONTgq" Unknown route-map component "exSTRr" Straight track Unknown route-map component "d"
Linea per Chieti città † 1943
Station on track
12+670 Chieti Madonna delle Piane * 2016[27]
Non-passenger station/depot on track
7+237 P.M. San Giovanni Teatino
Stop on track
2+977 Pescara San Marco * 2005[28]
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "ABZg+r"
Linea per Bari inizio doppio binario
Station on track
0+667
351+309
Pescara Porta Nuova
Small bridge over water
fiume Aterno-Pescara
Station on track
349+969 Pescara Centrale
One way leftward Unknown route-map component "CONTfq"
Linea per Ancona

Raddoppio del tracciato

Raddoppi attivati

Di tutti i 240 km totali dell'intero percorso, solo 15,2 km sono stati raddoppiati.
Nel 2005 è stato attivato il doppio binario nel tratto compreso tra Roma Prenestina e Salone, mentre dal 2007 è a doppio binario il tratto fra Salone e Lunghezza.[29]
Dal 2011 sono iniziati lavori per il raddoppio del tratto tra Lunghezza e Guidonia[30]: il termine, inizialmente stimato per il 2014, è slittato più volte e, salvo ulteriori proroghe, i lavori dovrebbero essere completati per il 2022.[31]

Progetti di raddoppio

Il 10 novembre 2016, è stata firmata una convenzione relativa ad alcuni interventi previsti dal Masterplan-Patto per il Sud per l'Abruzzo tra la Regione e i soggetti attuatori individuati[32]. Il CIPE, a tale scopo, ha deliberato lo stanziamento del Fondo di sviluppo e coesione per un importo pari a 1,5 miliardi di Euro entro il 2020.[33].

Tra i vari progetti sono previsti:[34][35]

  • la velocizzazione e il raddoppio della linea Pescara-Chieti lungo la linea Pescara-Roma (10 milioni di euro);
  • fermata ferroviaria dedicata all'Aeroporto di Pescara (21 milioni di euro).

Il 3 Marzo 2020 è stato siglato un accordo tra Regione Lazio, Regione Abruzzo, Rfi e ministero dei trasporti per il potenziamento e l'ammodernamento della ferrovia[36].

Traffico

I treni in servizio sulla linea sono classificati come regionali e regionali veloci. Presso le stazioni di Tivoli, Valle dell'Aniene-Mandela-Sambuci, Carsoli, Tagliacozzo, Avezzano, Sulmona e Chieti fermano tutti i treni passeggeri in transito. Il tempo di percorrenza tra Pescara e Roma Termini è di circa 3 ore e 20 minuti. Inoltre effettuano servizio anche linee bus sostitutive.

Tutti i treni sono svolti con carrozze MDVE, a piano ribassato o MDVC con una locomotiva E.464 o elettrotreni Jazz.

Fino al 2002 hanno effettuato servizio anche due coppie di intercity (Amiternus e Gianicolo).[37]

Note

  1. ^ Tratta Roma-Sulmona
  2. ^ Tratta Sulmona-Pescara
  3. ^ a b Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su Trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il (data).
  4. ^ a b c d Dario Recubini, Le ferrovie nella società abruzzese dell'Ottocento. L'impegno del barone Giuseppe Andrea Angeloni, Pescara, Edizioni Scientifiche Abruzzesi, 2008, ISBN 978-88-95055-09-1.
  5. ^ a b c d e La ferrovia Terni - Rieti - L'Aquila - Sulmona, su Trasporti Pubblici.info. URL consultato il 31 gennaio 2016.
  6. ^ Lorenzetti, pag. 35.
  7. ^ Lorenzetti, pag. 36.
  8. ^ Lorenzetti, pag. 37.
  9. ^ Lorenzetti, pag. 40.
  10. ^ Lorenzetti, pag. 42.
  11. ^ a b c Lorenzetti, pag. 44.
  12. ^ Francesco Palmegiani, Rieti e la Regione Sabina. Storia, arte, vita, usi e costumi del secolare popolo Sabino: la ricostituita Provincia nelle sue attività, Roma, edizioni della rivista Latina Gens, 1932, p. 127.
  13. ^ De Cenzo, pag. 111, nota a piè di pagina 137, che cita Coriolano Monti, Sopra la nuova strada ferrata da Sulmona a Roma, Firenze, tip. della Gazzetta d'Italia, 1874.
  14. ^ a b Lorenzetti, pag. 47.
  15. ^ Lorenzetti, pag. 49-50 (dichiarazioni del direttore tecnico della SFM, riportate nella lettera di Filippo Duprè all'ing. Pasquali).
  16. ^ Lorenzetti, pag. 54.
  17. ^ La realizzazione | Sapienza - Università di Roma, su web.uniroma1.it. URL consultato il 29 dicembre 2016.
  18. ^ Mascherpa, E.471 locomotive di sogno, pp. 37-64, 123-127, 131,141-152.
  19. ^ Lazio - Trenitalia, su www.trenitalia.com. URL consultato il 30 dicembre 2016.
  20. ^ Le distruzioni belliche | Sapienza - Università di Roma, su web.uniroma1.it. URL consultato il 28 dicembre 2016.
  21. ^ FEDEROS, Valle del Sagittario, Benvenuti nella Valle del Sagitatrio, su www.valledelsagittario.it. URL consultato il 28 dicembre 2016.
  22. ^ a b Ferrovie dello Stato Ordine di Servizio n. 48, 1939
  23. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 77, 1987
  24. ^ Rete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale RM 6/2016.
  25. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 98, 1950
  26. ^ Rete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale AN 8/2018.
  27. ^ Rete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale AN 5/2016
  28. ^ Impianti FS, in I Treni, anno XXV, n. 276, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, dicembre 2005, p. 7, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  29. ^ Laura De Feudis, Pendolari: ecco le 10 linee ferroviarie peggiori per chi viaggia (secondo Legambiente), in Corriere della Sera. URL consultato il 26 dicembre 2016.
  30. ^ Nuova stazione Ponte di Nona sulla FL2 Roma-Tivoli-Pescara - Infomobilità - FSNews, su www.fsnews.it. URL consultato il 29 dicembre 2016.
  31. ^ Lavori in ritardo sulla FL2, il raddoppio della Roma – Guidonia – Tivoli slitta -, in Notizialocale, 4 luglio 2018. URL consultato il 21 luglio 2018.
  32. ^ Renzi a Pescara: «Felice di essere in Abruzzo». Confindustria: «E' una grande occasione». URL consultato il 28 dicembre 2016.
  33. ^ Alberto Orsini, ADDIO RENZI: IL MASTERPLAN E' AL SICURO, RICOSTRUZIONE QUASI, GUERRA CANDIDATURE - AbruzzoWeb, in AbruzzoWeb. URL consultato il 28 dicembre 2016.
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  37. ^ FERROVIA ROMA - PESCARA Archiviato il 9 agosto 2016 in Internet Archive.

Bibliografia

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