Uccellacci e uccellini
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I titoli di testa del film | |
Paese di produzione | Italia |
Durata | 85 min |
Genere | commedia, grottesco |
Regia | Pier Paolo Pasolini |
Soggetto | Pier Paolo Pasolini |
Sceneggiatura | Pier Paolo Pasolini |
Produttore | Alfredo Bini |
Fotografia | Tonino Delli Colli, Mario Bernardo |
Montaggio | Nino Baragli |
Musiche | Ennio Morricone |
Scenografia | Luigi Scaccianoce, Dante Ferretti |
Interpreti e personaggi | |
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Uccellacci e uccellini è un film del 1966 diretto da Pier Paolo Pasolini, interpretato da Totò e da un esordiente Ninetto Davoli, presentato in concorso al 19º Festival di Cannes[1].
Trama
Totò e suo figlio Ninetto vagano per le periferie e le campagne circostanti la città di Roma. Durante il loro cammino incontrano un corvo. Come viene precisato durante il film da una didascalia: «Per chi avesse dei dubbi o si fosse distratto, ricordiamo che il corvo è un intellettuale di sinistra - diciamo così - di prima della morte di Palmiro Togliatti.»
Il corvo narra loro il racconto di Ciccillo e Ninetto (anch'essi interpretati da Totò e Ninetto), due monaci francescani cui San Francesco ordina d'evangelizzare i falchi e i passeri. I due frati non riusciranno a raggiungere il loro obiettivo, perché, pur essendo riusciti a evangelizzare le due "classi" di uccelli, non avranno posto fine alla loro feroce rivalità: per questa mancanza saranno rimproverati da San Francesco e invitati a intraprendere nuovamente il cammino d'evangelizzazione.
Chiusa la parentesi del racconto, il viaggio di Totò e Ninetto prosegue; il corvo li segue e continua a parlare in tono intellettualistico e altisonante. I protagonisti, in un contesto fortemente visionario, incontrano altre persone, tra le quali: alcuni proprietari terrieri che ordinano a Totò e Ninetto d'allontanarsi dalle loro proprietà e finiscono per sparare contro i due che non vogliono obbedire; una famiglia, che vive in condizioni assai degradate, cui Totò intima d'abbandonare la propria casa; un gruppo d'attori itineranti a bordo di una Cadillac; i partecipanti al "1º convegno dei dentisti dantisti"; un uomo d'affari di cui Totò è debitore. In seguito, prima i due si ritrovano ai funerali di Togliatti e poi incontrano una prostituta.
Alla fine del film i due, stanchi delle chiacchiere del corvo, lo uccidono e se lo mangiano.
Produzione
Le riprese sono state effettuate ad Assisi, Tuscania, Roma e all'aeroporto di Roma-Fiumicino[2].
La produzione fu costretta più volte a cambiare il corvo, perché ogni volta l'animale tentava di cavare gli occhi a Totò. Venne così escogitato il sistema che la gabbia del corvo veniva posta dietro la macchina da presa, e ogni volta che questa girava, il corvo la inseguiva.[3]
Colonna sonora
Il 7 dicembre 2006 è stata pubblicata in CD la colonna sonora del film, intitolata Uccellacci e uccellini, composta da Ennio Morricone e pubblicata dalla GDM Music.[4]
I titoli di testa e i titoli di coda sono interpretati da Domenico Modugno.
Tracce
- Uccellacci e uccellini - titoli di testa
- Aforismi
- Teatrino all'aperto
- Nidi di rondini
- Scuola di ballo al sole
- S. Francesco parla agli uccelli
- Il corvo professore
- Teatrino all'aperto 2
- Scarpe rotte
- Uccellacci e uccellini - strum
- Funerale
- Uccellacci e uccellini - titoli di coda
- Cartoni animati - valzer amaro
- Cartoni animati
- Amore semplice
- Filastrocca
- Antico amore
- Buffa banda
- Dolce, dolce
- Valzer amaro
- Struggente
- Cartoni animati (2)
Accoglienza
Critica
Il film ebbe un ottimo successo di critica, ma il successo commerciale fu piuttosto deludente,[3] tanto da essere il film con Totò che registrò meno incassi in assoluto.[5]
Pier Paolo Pasolini disse a proposito del film:
«Uccellacci e uccellini è stato il mio film che ho amato e continuo ad amare di più, prima di tutto perché come dissi quando uscì è "il più povero e il più bello" e poi perché è l'unico mio film che non ha deluso le attese. Collaborare con lui [con Totò] "reduce da quegli orribili film che oggi una stupida intellighenzia riscopre" fu molto bello: era un uomo buono e senza aggressività, di dolce cera. Voglio ricordare anche che oltre che un film con Totò, Uccellacci e uccellini è anche un film con Ninetto, attore per forza, che con quel film cominciava la sua allegra carriera. Ho amato moltissimo i due protagonisti, Totò, ricca statua di cera, e Ninetto. Non mancarono le difficoltà, quando giravamo. Ma in mezzo a tanta difficoltà, ebbi in compenso la gioia di dirigere Totò e Ninetto: uno stradivario e uno zuffoletto. Ma che bel concertino.[6]»
Riconoscimenti
Per l'interpretazione di Uccellacci e uccellini Totò ricevette la menzione speciale al Festival di Cannes del 1966.[7] Inoltre il film ottenne un Nastro d'Argento al migliore attore protagonista (Totò) e uno al migliore soggetto originale.
Il film è stato inoltre inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare, nata con lo scopo di segnalare "100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978".[8]
Note
- ^ Festival di Cannes 1966: Uccellacci e uccellini (1966), su festival-cannes.com. URL consultato il 26-01-2011.
- ^ Luoghi delle riprese per Uccellacci e uccellini (1966), su imdb.it, IMDb. URL consultato il 16-07-2010.
- ^ a b Il cinema di Totò: Uccellacci e Uccellini, su antoniodecurtis.com.
- ^ Colonna sonora - Uccellacci e uccellini, su mymovies.it.
- ^ Curiosità, su totowebsite.altervista.org. URL consultato il 6 settembre 2012.
- ^ "Pagine corsare"; Un approfondimento su Uccellacci e uccellini (1965) di Pier Paolo Pasolini, su pasolini.net.
- ^ Festival di Cannes 1966 - Special Mentions Winner, su imdb.com, IMDb. URL consultato il 26-01-2011.
- ^ Uccellacci e uccellini, su retedeglispettatori.it. URL consultato il 26 dicembre 2012.
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