Taron e la pentola magica

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Taron e la pentola magica
La pentola magica nel prologo
Titolo originaleThe Black Cauldron
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1985
Durata80 min
Rapporto2,35:1
Genereanimazione, fantastico, avventura
RegiaTed Berman, Richard Rich
Soggettodalla serie Le cronache di Prydain di Lloyd Alexander
SceneggiaturaDavid Jonas, Vance Gerry, Ted Berman, Richard Rich, Al Wilson, Roy Morita, Peter Young, Art Stevens, Joe Hale
ProduttoreJoe Hale
Produttore esecutivoRon W. Miller
Casa di produzioneWalt Disney Productions, Silver Screen Partners II
Distribuzione in italianoUIP
MontaggioArmetta Jackson-Hdamlett, James Koford, James Melton
Effetti specialiBarry Cook, Mark Dindal, Don Paul, Jeff Howard, Glenn Chaika, Patricia Peraza, Scott Santoro, Ted Kierscey, Kelvin Yasuda, Bruce Woodside, Kimberly Knowlton, Allen Gonzales
MusicheElmer Bernstein
ScenografiaDon Griffith, Guy Vasilovich, Glenn V. Vilppu, Dan Hansen, William Frake III
Art directorMike Hodgson, Jim Coleman
Character designAndreas Deja, David Jonas, Phil Nibbelink, Michael G. Ploog, Al Wilson
AnimatoriAndreas Deja, Dale Bear, Ron Husband, Shawn Keller, Jay Jackson, Barry Temple, Doug Krohn, Tom Ferriter, David Block, David Pacheco, George Scribner, Hendel Butoy, Mark Henn, Mike Gabriel, Phil Nibbelink, Phillip Young, Steven E. Gordon, Jesse Cosio, Ruben Procopio, Viki Anderson, Sandra Borgmeyer, Ruben Aquino, Cyndee Whitney, Charlie Downs, Terry Harrison
SfondiJohn Emerson, Lisa Keene, Tia W. Kratter, Andrew Phillipson, Brian Sebern, Donald Towns
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Taron e la pentola magica (The Black Cauldron) è un film d'animazione del 1985 diretto da Ted Berman e Richard Rich, prodotto da Walt Disney Productions e distribuito nei cinema statunitensi il 24 luglio 1985 da Walt Disney Pictures e da Buena Vista. È considerato il 25º Classico Disney secondo il canone ufficiale.

Il film è basato sui primi due libri della serie Le cronache di Prydain di Lloyd Alexander. È stato diretto da Ted Berman e da Richard Rich (già registi di Red e Toby nemiciamici). Il 1º settembre 2010 è uscita in DVD l'edizione speciale a disco singolo in occasione del 25º anniversario.

Il film ha la voce narrante dell'attore e regista John Huston.[1]

Nella leggendaria terra di Prydain, vi è un re così crudele che è temuto perfino dagli dei. Poiché nessuna prigione riesce a tenerlo rinchiuso, viene buttato vivo da costoro in un crogiolo pieno di ferro fuso, ma la sua anima malefica sopravvive e prende la forma di una grossa pentola magica. Per molti secoli diverse persone malvagie vanno alla sua ricerca, siccome chi la possiede può radunare un esercito di persone immortali e dominare il mondo.

Più di duemila anni dopo il giovane Taron, aiutante dell'anziano guardiano di maiali Dallben, sogna di diventare un grande guerriero ed eroe, ma deve mettere da parte i suoi sogni poiché ha in affido la maialina Ewy. Essa è infatti un oracolo: ha il potere di mostrare delle visioni di avvenimenti negli specchi d'acqua. Un giorno Dallben incarica Taron di nasconderla in un luogo sicuro dopo aver scoperto che Re Cornelius, un malefico stregone Lich, è alla ricerca della Pentola Magica. Il saggio tutore Dallben è allarmato: è sicuro che se Re Cornelius trovasse Ewy la userebbe per appropriarsi dell'oggetto magico.

Appena messosi in cammino, purtroppo, Taron smarrisce Ewy dopo essersi distratto con una delle sue solite fantasie di eroismo. Mentre cerca di richiamare a sé la maialina con una mela, si imbatte in Gurghi, una vivace e affamata creatura pelosa, che gliela ruba. Taron, dopo essersela ripresa, gli domanda con tono irritato se abbia visto Ewy passare di lì, e Gurghi, pur di riottenere il frutto, glielo indica. Il ragazzo scopre così Ewy intenta a scappare dalle grinfie di due creature simili a draghi e cerca di salvarla, ma alla fine la maialina viene prelevata e portata in volo fino al castello di Re Cornelius.

Taron riesce a infiltrarsi nel castello, irrompendo nella sala del banchetto proprio mentre Ewy sta venendo costretta da Rospus, consigliere di Re Cornelius, a mostrare le proprie visioni. Sotto la minaccia del demonico Re, il ragazzo non può fare altro che farla ubbidire, ma in un momento di concitazione provocato dallo stesso Re Cornelius riesce a tagliare la corda e fa fuggire Ewy, pagando tuttavia tale atto con la propria prigionia. Nelle segrete, Taron viene raggiunto da Ailin, una giovane principessa a sua volta imprigionata da Re Cornelius, il quale aveva tentato di trovare la pentola con una sfera di cristallo in possesso della ragazza. I due tentano dunque di fuggire, liberando dalla prigionia anche un goffo menestrello di nome Sospirello, ma non solo: Taron trova perfino una spada magica che permette loro di sconfiggere gli sgherri di Re Cornelius e di portarsi in salvo.

Il terzetto decide di unire le proprie forze per ritrovare Ewy e ben presto ad esso si unisce anche Gurghi, che li aiuta a seguire le tracce lasciate dalla maialina. La pista si interrompe ad un laghetto, in cui si innesca un vortice che risucchia il gruppo sotto la superficie. Con loro grande meraviglia, i quattro scoprono di essere finiti in una comunità di folletti. Il loro re, Fingal, fa ricongiungere Taron a Ewy, che avevano trovato e tenuto al sicuro, e rivela al gruppo di amici che la Pentola Magica è custodita a Morva, una tetra e inospitale zona paludosa. Affida quindi a un folletto brontolone di nome Doli il compito di accompagnarli fin lì, mentre Ewy viene riportata a Dallben grazie alla magia dei folletti.

Quando i quattro arrivano a destinazione, incontrano le tre streghe Orchina, Orcona e Orvina: le tre rivelano che, per ottenere la pentola magica da loro, i protagonisti dovranno contrattare con loro per lo scambio di qualcosa di grande valore. Taron, seppure a malincuore, si convince a consegnare loro la spada magica. Le streghe mantengono la parola, ma si scopre essere un inganno per ottenere la spada di Taron: la Pentola Magica non si può fisicamente distruggere, bensì solo il suo potere può essere annullato, e l'unico modo è gettarvisi dentro di propria volontà, a prezzo però di rimanervi per sempre e dunque sacrificandosi di conseguenza.

Lasciate le streghe, Doli, furioso, si allontana dal gruppo rinfacciando la testardaggine di Taron, che va alla ricerca di un oggetto che potrebbe portargli solamente problemi. Subito dopo, l'esercito di Re Cornelius trova il quartetto e lo fa prigioniero a eccezione di Gurghi, che si era allontanato prima che arrivassero. Ormai entrato in possesso della pentola, il maligno Re attiva il suo oscuro potere, dando vita ad un esercito di guerrieri non-morti che subito attacca anche quelli viventi per aumentare le proprie file.

Gurghi, entrato furtivamente nel castello, riesce a liberare Taron, Ailin e Sospirello, e il ragazzo sceglie di sacrificarsi per fermare il potere malefico della pentola, benché la principessina Ailin lo implori disperata di non farlo. Gurghi, a sua volta, interviene all'ultimo momento per impedirglielo. Rattristato, sostiene che a differenza sua Taron ha molti amici e persone che lo amano, perciò sceglie di prendere il posto del giovane, gettandosi dentro la Pentola Magica e invertendo così il suo potere. Il calderone inizia a risucchiare la vita che aveva restituito ai morti e, dopo uno scontro diretto con Taron, anche Re Cornelius subisce la loro stessa sorte, andando incontro a un'orrenda agonia. Morto l'infido re, il suo castello inizia a crollare e Taron, Ailin e Sospirello, nonché Rospus in groppa ad uno dei draghi (in quanto l'altro viene sepolto dalle macerie), lo abbandonano in una fuga rocambolesca.

Riconosciuto il pericolo rappresentato dalla pentola, Taron decide di liberarsene restituendola alle streghe, chiedendo però in cambio che Gurghi venga riportato in vita. Consce che il gesto di buon cuore e l'altruismo di Taron, nonché soprattutto il sacrificio di Gurghi, hanno sconfitto il potere malefico della pentola, le streghe mantengono il patto. Resosi conto che l'amicizia abbia più valore di un oggetto portentoso, Taron dichiara anche il suo amore ad Ailin, che ricambia il sentimento. E così, i tre avventurieri e Gurghi tornano a casa sotto lo sguardo felice di Dallben che, in compagnia di Doli, aveva seguito tutta la vicenda grazie alle visioni generate da Ewy.

  • Taron (Taran): il protagonista della storia. È un ragazzo aiutante del guardiano di maiali Dallben, che sogna di diventare un famoso guerriero. Coraggioso, ma anche presuntuoso, capirà qual è il suo posto nel mondo; alla fine si innamora di Ailin.
  • Ailin (Eilonwy): una giovane principessa, catturata da Cornelius per permettergli di utilizzare la sfera di cristallo di Ailin. Nonostante un iniziale attrito con Taron, alla fine si innamorerà di lui.
  • Sospirello (Fflewddur Fflam): un anziano menestrello girovago. Il suo contributo si rivelerà fondamentale durante la trattativa con le streghe, consentendo a Gurghi di ritornare in vita. Ha un'arpa con sé, che tuttavia perde una corda ogni volta che egli loda il suo scarso lavoro di menestrello. Sospirello è rappresentato come un personaggio buffo e comico, capace di strappare qualche risata al pubblico in più occasioni.
  • Gurghi: una piccola creatura pelosa simile ad un procione che parla di sé in terza persona. Inizialmente Taron non lo vede di buon occhio a causa della sua eccessiva paura di affrontare i pericoli.
  • Dallben: guardiano di maiali e capo di Taron. Riveste un ruolo secondario nel film, a differenza di quanto narrato dei romanzi. È molto affezionato sia a Taron che a Ewy.
  • Ewy (Hen-Wen): maialina, molto importante per Taron e Dallben. Si rivela essere un oracolo, per questo motivo viene catturata da Re Cornelius affinché possa rivelargli il luogo in cui è nascosta la pentola magica.
  • Re Cornelius (The Horned King): principale antagonista del film, è un Lich che vuole a tutti i costi ottenere la pentola magica per riportare in vita (e rendere immortale) il suo esercito di morti e dominare il mondo.
  • Folletti: piccole creature alate la cui comunità vive in fondo a un lago in cui si può entrare passando attraverso un vortice. Il loro re si chiama Fingal (Eidilleg), mentre il consigliere Doli.
  • Orchina, Orcona e Orvina (Orddu, Orwen e Orgoch): tre streghe che vivono a Morva, proprietarie della pentola magica da più di duemila anni, da quando gli dei gliela affidarono subito dopo aver bollito vivo il re. La scambieranno inizialmente con la spada magica di Taron, salvo poi riprendersela nel finale, in cambio della sopravvivenza di Gurghi, grazie a Sospirello.
  • Rospus (Creeper): è lo sfortunato e inetto mostriciattolo aiutante di Re Cornelius. Viene spesso minacciato di morte dal suo padrone, ma alla fine si salverà fuggendo a bordo di un drago ed esultando per la morte del re.

La produzione del film è incominciata nel 1973, quando la Disney acquistò i diritti cinematografici dei cinque volumi di Lloyd Alexander Le cronache di Prydain. Taron è il primo film d'animazione in cui è stata utilizzata per alcune scene la computer grafica (CGI) come, per esempio, per animare le bolle, la barca con la quale scappano i protagonisti, la sfera galleggiante di luce che accompagna Ailin, e la pentola magica stessa. Per gli effetti di nebbia e di fumo, l'animatore Don Paul ha invece utilizzato riprese dal vivo con delle nebbie prodotte con ghiaccio secco.

Durante le proiezioni di test, il film fu contestato per il suo contenuto, giudicato troppo macabro per un pubblico infantile e diversi genitori allontanarono i propri figli dalla sala. Jeffrey Katzenberg decise quindi di eliminare ogni scena ad alto contenuto di violenza per rendere il film più adatto per un pubblico di bambini con meno di 10 anni ed evitare che ottenesse il rating R (vietato ai minori di 17 anni non accompagnati), dato che all'epoca, nella Motion Picture Association non esisteva ancora il rating PG-13. Così facendo vennero eliminati circa 12 minuti di pellicola e l'uscita venne posticipata di sei mesi, da Natale 1984 a metà del 1985.

Scene eliminate

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  • Uno dei Gwythaint, subito dopo aver preso Ewy tra le zampe, frusta Taron sul viso con la coda.
  • In un'altra scena Taron, prima di rialzarsi dopo essere stato atterrato dal secondo Gwythaint, sputa del sangue, come del resto si può vedere nella scena immediatamente successiva, sopravvissuta alla censura, in cui il ragazzo si rialza e si vede un rivolo di sangue che fuoriesce dalla sua bocca.
  • Nella versione non censurata del film l'urlo di dolore di Re Cornelius dopo che Taron gli ha involontariamente rovesciato l'acqua in faccia è più lungo.
  • Durante la fuga di Taron, Ailin e Sospirello dal castello di Re Cornelius, Taron uccide una delle guardie del Re usando la spada magica.
  • Nella scena svolta nelle grotte dei folletti, questi ultimi non sanno dove si trovi la pentola magica, e per tanto Taron decide di consultare ancora Ewy per farsi rivelare il luogo in cui è celata. Doli, il folletto più anziano, vistolo dice di conoscere perfettamente quel posto, rivelandola come le paludi di Morva.
  • Una delle tre streghe, quella con il cappuccio sempre in testa, "ispeziona" Ailin e, piuttosto che mangiarsela, vorrebbe prendersi i suoi denti e i suoi capelli (che cerca anche di tagliare prima di venire fermata).
  • Taron, una volta ottenuta la pentola magica dalle tre streghe, prova a vedere se il potere di essa è ancora funzionante picchiandola con un bastone, mentre Gurghi la prende a pugni.
  • Vi sono tre scene tagliate nel momento in cui Re Cornelius, usando il potere della pentola magica, fa rinascere tutto il suo esercito di scheletri, ovvero i guerrieri che popolavano il castello prima di lui. La prima vede un altro scheletro (più mostruoso), con un occhio ancora all'interno dell'orbita, che salta fuori dalla melma verde creata dalla pentola (sequenza per altro, presente nei trailer originali dell'epoca). La seconda, invece, vedeva uno degli sgherri umani del Re Cornelius che viene cruentemente liquefatto vivo da uno dei guerrieri scheletro appena resuscitati, fino a divenire scheletro anch'egli. L'ultima invece vede una delle guardie del castello uccisa dalla nebbia della pentola.
  • Alcuni spettatori si sono chiesti perché Ailin e Sospirello, durante la fuga dal castello di Re Cornelius, siano momentaneamente tornati nella sala dove era custodita la pentola magica per vedere come stesse andando il combattimento fra Taron e l'antagonista. Questa scena è una sostituzione della scena originale, molto più lunga, in cui Ailin ha il vestito strappato e quindi è seminuda. Nella stessa scena si poteva anche notare Sospirello con il volto sfregiato. I due sono in quelle condizioni a causa delle guardie che, sopravvissute al potere della pentola magica, avevano tentato di bloccarli durante la fuga con le loro armi, distruggendo il vestito di Ailin e ferendo Sospirello al viso.
  • Nell'ultima scena Taron sta per iniziare la sua corsa verso la pentola magica riemersa dall'acqua dopo la distruzione del castello di Re Cornelius. Difatti, prima che le tre streghe lo convochino per lo scambio tra Gurghi, tenuto in ostaggio, e la pentola magica, Taron viene trattenuto da Sospirello che gli dice che ormai è troppo tardi, e lui, non accettando di non poter riavere con sé Gurghi, intima al menestrello di lasciarlo e lo aggredisce.

Colonna sonora

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La colonna sonora è stata composta da Elmer Bernstein ed è stata pubblicata nel 1985. Eseguita dalla Utah Symphony Orchestra, a differenza della quasi totalità dei Classici Disney non è corredata da alcuna canzone.

Distribuzione

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Il film esordì nei cinema il 24 luglio 1985 negli Stati Uniti, mentre in Italia è uscito il 28 gennaio 1986[2].

Edizione italiana

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Taron e la pentola magica è stato il primo Classico della Disney a essere doppiato in collaborazione con il Gruppo Trenta (l'attuale Pumaisdue) sotto la direzione di Renato Izzo su dialoghi di Andrea De Leonardis.

Rispetto all'edizione italiana dei libri molti nomi sono stati italianizzati, mentre nella versione in lingua inglese vengono usati i nomi originali (Taron in originale è chiamato Taran, Ailin è Eilonwy e Sospirello è Flewffdur Flam). Un caso particolare è stato il re Cornelius, chiamato in originale Horned King (letteralmente "Re cornuto"), tradotto nell'edizione italiana dei libri come "Re dalle lunghe corna" probabilmente a causa della connotazione negativa della parola "cornuto" nella lingua italiana. Inoltre, laddove in originale il film usa il nome del libro "The Black Cauldron" letteralmente "Il calderone nero", il titolo italiano diventa "Taron e la pentola magica" e lo stesso calderone nero viene tradotto appunto in pentola magica.

Edizioni Home Video

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Il film uscì in VHS della Disney Video nel 1998, e venne nuovamente commercializzato nel 2002.

Uscita nel 2002 assieme all'ultima edizione in VHS. Una seconda edizione DVD è uscita nel settembre 2010, in occasione del 25º anniversario del film, per l'occasione restaurato.

Taron e la pentola magica, uno dei primi lavori da animatore per Andreas Deja e Ron Clements, è stato il Classico Disney ad avere avuto minor successo di critica e pubblico.

Le motivazioni vanno ricercate sia nel periodo di pubblicazione, non molto facile per la casa di produzione, sia per il suo stile decisamente controcorrente sia per alcuni momenti del film, troppo marcatamente horror per essere un film d'animazione per bambini. Nonostante ciò, negli anni seguenti il film ha ottenuto fan di ultima generazione ed è stato fonte d'ispirazione per molti registi, tra cui lo stesso Tim Burton, che vi aveva lavorato come art director.[senza fonte]

Nel film si ritrova uno stile d'animazione molto simile a quello di Don Bluth, animatore della Disney, il quale, durante la produzione di Red e Toby nemiciamici, lascerà lo studio e ne fonderà uno tutto suo, producendo altri film d'animazione di successo, come Fievel sbarca in America, Alla ricerca della Valle Incantata e Charlie - Anche i cani vanno in paradiso. Il film Alla ricerca della Valle Incantata, tra l'altro, superò per incasso il Classico Disney successivo a Taron, cioè Basil l'investigatopo.

Nonostante lo scarso successo iniziale, il film ha acquistato a poco a poco nuovo prestigio, in particolare dopo la commercializzazione in formato VHS, fino a divenire ad oggi un vero e proprio cult del suo genere, molto amato in particolare per gli effetti visivi e per l'ambientazione della storia.[3][4] Su sito di recensioni Rotten Tomatoes il film ha un indice di gradimento del 55% seguito da recensioni contrastanti; il sito cita «Ambizioso ma imperfetto, The Black Cauldron è tecnicamente brillante come al solito, ma manca dei personaggi avvincenti di altri classici animati Disney».[5]

  1. ^ (EN) Walter Goodman, Screen: Disney's 'Black Cauldron', in The New York Times, 26 luglio 1985. URL consultato il 29 marzo 2020.
  2. ^ https://movieplayer.it/film/taron-e-la-pentola-magica_12665/
  3. ^ (EN) How 'The Black Cauldron' Became a Cult Classic, su PopOptiq, 27 febbraio 2014. URL consultato il 7 maggio 2021.
  4. ^ "Taron", quel maledetto venticiquesimo classico - luissedintorni.it, su LED - LUISS E DINTORNI, 22 giugno 2020. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2021).
  5. ^ (EN) The Black Cauldron - Rotten Tomatoes, su www.rottentomatoes.com, 14 settembre 2010. URL consultato il 28 maggio 2023.

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Collegamenti esterni

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