Stazione di Vicenza
Vicenza stazione ferroviaria | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Vicenza |
Coordinate | 45°32′27.96″N 11°32′25.44″E / 45.5411°N 11.5404°E |
Linee | ferrovia Milano-Venezia, ferrovia Vicenza-Schio e ferrovia Vicenza-Treviso |
Storia | |
Stato attuale | in uso |
Attivazione | 1846 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione in superficie, passante, di diramazione |
Binari | 8 |
Gestori | |
Operatori | Trenitalia |
Interscambi | autobus urbani ed extraurbani |
La stazione di Vicenza si trova sulla linea ferroviaria Milano-Venezia, fungendo inoltre da capolinea per le linee Vicenza-Schio e Vicenza-Treviso.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La stazione di Vicenza risale al XIX secolo. Il progetto per la costruzione del fabbricato fu commissionato nel 1844 all'architetto veneziano Giovanni Battista Meduna, il quale trasse ispirazione dalla prima stazione ferroviaria di Padova.
L'inaugurazione avvenne il 7 dicembre del 1845 con il viaggio di prova di una locomotiva sulla strada ferrata che, per la prima volta, mise in collegamento la stazione di Vicenza con quella di Padova. Il tragitto verso la città del Santo divenne regolare con il trasporto dei primi passeggeri il 14 gennaio 1846, mentre la tratta Vicenza - Verona fu aperta con solenne inaugurazione soltanto nel 1849[1].
Il fabbricato viaggiatori originario, distrutto durante la seconda guerra mondiale, venne sostituito da un edificio in stile moderno al termine del conflitto, progettato dall'architetto Roberto Narducci e inaugurato il 31 agosto 1948[2].
Nei primi anni 2000 la stazione è stata oggetto di una profonda ristrutturazione che ha portato al completo rifacimento degli ambienti del fabbricato viaggiatori, al prolungamento dei sottopassi fino al 5º e 6º binario (il cui marciapiede è stato dotato di copertura) e alla ristrutturazione del PRG di stazione, con la realizzazione dell'Apparato Centrale Elettrico a Itinerari (prima di allora il controllo degli enti era affidato ad un Apparato Centrale Elettrico a leve individuali basato su tre cabine, denominate Cabina A, Cabina B e Cabina C).
Riqualificazione e adeguamento AV/AC[modifica | modifica wikitesto]
Nei prossimi anni, a seguito del passaggio della TAV in città, verranno effettuati importanti lavori di riqualificazione; sono previsti ad ovest una nuova connessione con il futuro sottopasso AV, che sarà integrato nell’atrio con una copertura vetrata; ad est l’apertura di un nuovo varco di connessione con i binari e la valorizzazione di un’area di attesa; nel centro si svilupperà un’area di circolazione e di attesa dei viaggiatori più ampia, a beneficio anche del recupero di tutti gli spazi interni inutilizzati, destinandoli a funzioni connesse al viaggio, come la velostazione. All'esterno sarà realizzato il nuovo sottopasso ciclopedonale, sviluppato dal progetto AV/AC
Si riporterà infine alla luce la facciata storica della stazione progettata dall’architetto Roberto Narducci nel 1948 e si introdurrà un rivestimento cromaticamente integrato per legare i volumi rimanenti.
Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è dotata di un fabbricato viaggiatori che ospita servizi per il passeggero, la sede della Polfer, gli uffici di Trenitalia e la dirigenza del movimento. Lo stesso è stato oggetto nei primi anni duemila di un intervento di ammodernamento che ha visto fra l'altro l'apposizione di un rivestimento in mattoni e pietra gialla di Vicenza sul fronte e sui lati dell'edificio.
I binari per il servizio passeggeri sono 8. Quelli numerati dall'1 al 6, tutti passanti, vengono utilizzati per la movimentazione dei treni della linea Milano – Venezia, mentre i binari denominati 1° Giardino e 2° Giardino, che si trovano a lato del fabbricato viaggiatori principale, verso Venezia, sono tronchi e vengono utilizzati per le corse da/per le linee Vicenza – Schio e Vicenza – Treviso.
Esistono inoltre diversi binari utilizzati per il traffico merci in transito, manovra, sosta e deposito.
Nelle adiacenze della stazione sono presenti una rimessa locomotive e le Officine Grandi Riparazioni di Vicenza.
Movimento[modifica | modifica wikitesto]
La stazione è servita dai treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Veneto e strutturati secondo quanto previsto dal Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale e da treni a lunga percorrenza, svolte da Trenitalia e da una joint venture formata da DB e ÖBB.
Il traffico merci è curato da diverse società fra cui Trenitalia, Dinazzano Po, FFS Cargo, Rail Cargo Carrier Italia, NordCargo, Sistemi Territoriali ma risulta di solo transito, essendo il servizio concentrato presso altri fasci di binari.
Servizi[modifica | modifica wikitesto]
La stazione è gestita da RFI e classificata come gold. Le banchine a servizio dei binari sono collegate tra loro tramite due sottopassi pedonali accessibili ai portatori di disabilità grazie alla presenza degli ascensori. L'area dedicata al traffico passeggeri è dotata di un impianto di videosorveglianza e dispone di:
Biglietteria a sportello
Biglietteria automatica
Sala d'attesa
Bar
Negozi
Posto di Polizia Ferroviaria
Servizi igienici
Interscambi[modifica | modifica wikitesto]
Sul piazzale antistante la stazione sono presenti un parcheggio taxi e una fermata/capolinea degli autoservizi urbani SVT; le autolinee interurbane osservano capolinea presso l'adiacente autostazione.
Sul piazzale antistante la stazione, fra il 1910 e il 1928 era presente un capolinea della rete tranviaria di Vicenza.
Fra il 1880 e il 1980 nelle immediate adiacenze di quella ferroviaria era inoltre presente la stazione tranviaria gestita in ultimo dalle Ferrovie e Tramvie Vicentine, dalla quale partivano i servizi sulle seguenti linee:
- tranvia elettrica Vicenza-Valdagno-Recoaro Terme, con diramazione da Montecchio Maggiore a Chiampo, chiusa per tratte fra il 1961 e il 1980
- tranvia Vicenza-Noventa-Montagnana, con diramazione per Barbarano, chiusa definitivamente nel 1979
- tranvia Vicenza-Bassano del Grappa, soppressa nel 1961
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Il destino di una stazione, su salutidavicenza.it. URL consultato il 3 aprile 2016.
- ^ Nuove tappe della ricostruzione ferroviaria, in "Ingegneria Ferroviaria" anno III n. 9 (settembre 1948), p. 530
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Vicenza