Castano Primo: differenze tra le versioni

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'''Castano Primo''' (''Càstan'' in [[dialetto milanese]]) è un comune di 11.074 abitanti della [[provincia di Milano]]. I suoi abitanti sono detti ''castanesi''.
'''Càstano Primo''' (''Càstan'' in [[dialetto milanese]]) è un [[comune italiano]] di 11.074 abitanti della [[provincia di Milano]], in [[Lombardia]]. I suoi abitanti sono detti ''castanesi''.


== Geografia ==
== Geografia ==


Castano sorge all'estremità nord-occidentale della [[Provincia di Milano]]. Il territorio è lambito, per un breve tratto dal fiume [[Ticino (fiume)|Ticino]]. Al confine con [[Nosate]] e [[Lonate Pozzolo]], si trovano le vasche di laminazione del torrente [[Arno (torrente)|Arno]], che proprio in territorio di Castano, immette la sua portata in eccesso nel [[Ticino (fiume)|Ticino]].
Castano sorge all'estremità nord-occidentale della [[provincia di Milano]]. Il territorio è lambito, per un breve tratto, dal fiume [[Ticino (fiume)|Ticino]]. Al confine con [[Nosate]] e [[Lonate Pozzolo]] si trovano le vasche di laminazione del torrente [[Arno (torrente)|Arno]], che proprio in territorio di Castano immette la sua portata in eccesso nel Ticino.
Castano è inoltre bagnato da due canali derivati dal Ticino: il [[Canale Industriale]] e il [[Canale Villoresi]]. Quest'ultimo lambisce il centro del paese. Il Comune confina con i seguenti paesi: Robecchetto con Induno, Magnago, Cuggiono, Buscate, Vanzaghello, Lonate Pozzolo, Nosate, Turbigo.
Castano è inoltre bagnato da due canali derivati dal Ticino: il [[Canale Industriale]] e il [[Canale Villoresi]]. Quest'ultimo lambisce il centro del paese. Il territorio comunale confina con comuni di [[Robecchetto con Induno]], [[Magnago]], [[Cuggiono]], [[Buscate]], [[Vanzaghello]], [[Lonate Pozzolo]], [[Nosate]] e [[Turbigo]].


== Storia ==
== Storia ==


L'abitato di Castano ebbe probabilmente origine da un accampamento ([[castrum]]) romano.
L'abitato di Castano ebbe probabilmente origine da un accampamento ([[castrum]]) romano.
Il più antico documento in cui compaia il nome di “Casteno” è un atto del 712 riferito a una donazione del Re longobardo Liutprando in favore di un monastero di Pavia che aveva qui delle proprietà.
Il più antico documento in cui compaia il nome di “Casteno” è un atto del 712 riferito a una donazione del Re longobardo [[Liutprando]] in favore di un monastero di Pavia che aveva qui delle proprietà.
Nel Medioevo esisteva un castello, eretto sull’area dell’attuale chiesa prepositurale di cui è rimasta memoria nello stemma del Comune, raffigurante appunto un castello con un albero di castagno e un corso d’acqua.
Nel Medioevo esisteva un castello, eretto sull’area dell’attuale chiesa prepositurale di cui è rimasta memoria nello stemma del Comune, raffigurante appunto un castello con un albero di castagno e un corso d’acqua.
Nel X secolo era incluso nel contado di [[Burgaria]], poi nel corso dei secoli appartenne ai Conti di Biandrate, ai [[Visconti]], agli Sforza, che infeudarono signori a loro fedeli. Proprio per la presenza di questo castello, già nel 1300 Castano aveva il titolo di “borgo”, e questo attesta la sua discreta importanza nel territorio.
Nel X secolo era incluso nel contado di [[Burgaria]], poi nel corso dei secoli appartenne ai Conti di Biandrate, ai [[Visconti]], agli [[Sforza]], che infeudarono signori a loro fedeli. Proprio per la presenza di questo castello, già nel 1300 Castano aveva il titolo di “borgo”, e questo attesta la sua discreta importanza nel territorio.


Nel 1500 divenne feudo dei Visconti di Brignano, che vi rimasero fino al 1717. Un membro di questa famiglia, Francesco Bernardino, che aveva una sua casa anche in Castano, sarebbe da identificarsi con l’”Innominato” de “I Promessi Sposi”.
Nel 1500 divenne feudo dei Visconti di Brignano, che vi rimasero fino al 1717. Un membro di questa famiglia, Francesco Bernardino, che aveva una sua casa anche in Castano, sarebbe da identificarsi con l’”[[Innominato]]” de “[[I Promessi Sposi]]”.


Nel Cinquecento il paese subì le vicende delle lotte tra francesi e spagnoli, rimanendo però feudo del ramo visconteo dei Brignano, fino al [[1717]]. Nel [[1604]] era abitata da circa 1500 persone. Il 22 giugno [[1636]] Castano fu quasi completamente distrutta da furia della battaglia tra spagnoli e austriaci alleati contro i francesi.
Nel Cinquecento il paese subì le vicende delle lotte tra francesi e spagnoli, rimanendo però feudo del ramo visconteo dei Brignano, fino al [[1717]]. Nel [[1604]] era abitata da circa 1500 persone. Il 22 giugno [[1636]] Castano fu quasi completamente distrutta da furia della battaglia tra spagnoli e austriaci alleati contro i francesi.
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Estintisi i Visconti di Brignano, il feudo venne assegnato al nobile Antonio Nuño de Portugal e quindi ad altri signori, finché nel 1772, il regime feudale non ebbe fine passando infine sotto il dominio austriaco. Dal [[1786]] al [[1791]], il paese fu aggregato alla [[provincia di Gallarate]]. Dopo il periodo napoleonico, Castano tornò sotto gli austriaci.
Estintisi i Visconti di Brignano, il feudo venne assegnato al nobile Antonio Nuño de Portugal e quindi ad altri signori, finché nel 1772, il regime feudale non ebbe fine passando infine sotto il dominio austriaco. Dal [[1786]] al [[1791]], il paese fu aggregato alla [[provincia di Gallarate]]. Dopo il periodo napoleonico, Castano tornò sotto gli austriaci.


Nel secolo XIX le vicende del Risorgimento non lasciarono grandi tracce nella storia di Castano. Gli eventi del [[1848]] spinsero molti castanesi a rifugiarsi nel vicino [[Piemonte]] per sottrarsi alla dura legislazione repressiva attuata dagli [[Asburgo]]. Nel giugno [[1859]], teatro della famosa [[Battaglia di Magenta]], Castano rischiò di diventare teatro di uno scontro tra Austriaci e Franco-piemontesi, ma fortunatamente tale eventualità non si verificò ed i Castanesi attribuirono ciò all’intercessione del Santo Crocifisso.
Nel secolo XIX le vicende del Risorgimento non lasciarono grandi tracce nella storia di Castano. Gli eventi del [[1848]] spinsero molti castanesi a rifugiarsi nel vicino [[Piemonte]] per sottrarsi alla dura legislazione repressiva attuata dagli [[Asburgo]]. Nel giugno [[1859]], all'epoca della famosa [[Battaglia di Magenta]], Castano rischiò di diventare teatro di uno scontro tra Austriaci e Franco-piemontesi, ma fortunatamente tale eventualità non si verificò ed i Castanesi attribuirono il fatto all’intercessione del Santo Crocifisso.

Dopo l’Unità, nel 1863, Castano aggiunse al proprio nome l’aggettivo “Primo”, per decreto del Re Vittorio Emanuele II, al fine di distinguersi da altri centri omonimi di minori dimensioni.
Dopo l’[[Unità d'Italia]], nel 1863, Castano aggiunse al proprio nome l’aggettivo “Primo”, per decreto del Re Vittorio Emanuele II, al fine di distinguersi da altri centri omonimi di minori dimensioni.
Negli anni ’80 del secolo XIX si realizzarono grandi opere che interessarono anche il territorio castanese: nel 1880 entrò in funzione la linea tranviaria che collegava Castano a Milano, nel 1885 venne ultimato lo scavo del Canale Villoresi e nel 1887 venne attivata la linea ferroviaria Novara-Saronno-Seregno.
Negli anni ’80 del secolo XIX si realizzarono grandi opere che interessarono anche il territorio castanese: nel 1880 entrò in funzione la linea tranviaria che collegava Castano a Milano, nel 1885 venne ultimato lo scavo del Canale Villoresi e nel 1887 venne attivata la linea ferroviaria Novara-Saronno-Seregno.

Tra il 1800 e il 1900 Castano passò da un’economia prevalentemente agricola ad una industriale. Ai primi del Novecento i settori più sviluppati erano quelli della filatura della seta e della tessitura seguiti dalla meccanica.
Tra il 1800 e il 1900 Castano passò da un’economia prevalentemente agricola ad una industriale. Ai primi del Novecento i settori più sviluppati erano quelli della filatura della seta e della tessitura seguiti dalla meccanica.
[[File:Castano Primo, MI, Italy - Monumento ai Tre Martiri Patrioti.jpg|thumb|Castano Primo, MI, Italy - Monumento ai Tre Martiri Patrioti]]
[[File:Castano Primo, MI, Italy - Monumento ai Tre Martiri Patrioti.jpg|thumb|Castano Primo, MI, Italy - Monumento ai Tre Martiri Patrioti]]

Tra gli eventi più drammatici del XX secolo a Castano ricordiamo le vicende della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza, ed in particolare il sacrificio dei Tre Martiri Patrioti (Franco Griffanti, Antonio Noè e Franco Noè), fucilati dagli occupanti tedeschi il 26 febbraio 1945.
Tra gli eventi più drammatici del XX secolo a Castano ricordiamo le vicende della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza, ed in particolare il sacrificio dei Tre Martiri Patrioti (Franco Griffanti, Antonio Noè e Franco Noè), fucilati dagli occupanti tedeschi il 26 febbraio 1945.
A partire dal secondo dopoguerra Castano andò in contro ad un sempre più accentuato sviluppo tanto urbanistico quanto produttivo, soprattutto dalla fine degli anni ’50.
A partire dal secondo dopoguerra Castano andò incontro ad un sempre più accentuato sviluppo tanto urbanistico quanto produttivo, soprattutto dalla fine degli anni ’50.
Negli anni del “boom” economico si ebbe, inoltre, un sempre più consistente afflusso di immigrati dall’Italia meridionale i quali principalmente si stabilirono nel cosiddetto "villaggio apache", quartiere composto essenzialmente da case popolari.
Negli anni del “boom” economico si ebbe, inoltre, un sempre più consistente afflusso di immigrati dall’Italia meridionale i quali principalmente si stabilirono nel cosiddetto "villaggio apache", quartiere composto essenzialmente da case popolari.
Per arrivare a tempi più recenti, l’11 ottobre 1984, con decreto del Presidente della Repubblica, a Castano è stato riconosciuto il titolo di Città.
Per arrivare a tempi più recenti, l’11 ottobre 1984, con decreto del Presidente della Repubblica, a Castano è stato riconosciuto il titolo di Città.
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In territorio comunale sorge una stazione della linea [[ferrovia Novara-Seregno|Novara–Seregno]] gestita dalla società [[Trenord]]. Nel [[2012]] sono iniziati i lavori di ammodernamento della linea, che porteranno all'eliminazione dei [[passaggio a livello|passaggi a livello]] esistenti e al raddoppio della linea.
In territorio comunale sorge una stazione della linea [[ferrovia Novara-Seregno|Novara–Seregno]] gestita dalla società [[Trenord]]. Nel [[2012]] sono iniziati i lavori di ammodernamento della linea, che porteranno all'eliminazione dei [[passaggio a livello|passaggi a livello]] esistenti e al raddoppio della linea.


Dal [[1880]] Castano Primo è stato anche il capolinea della [[Tranvia Milano-Magenta/Castano Primo|Milano – Magenta/Castano Primo]], detta anche [[Gamba de legn]]. Il capolinea era posto nell'attuale Piazza Garibaldi, e la linea si dirigeva verso Cuggiono percorrendo l'attuale via Tadini. La linea tranviaria fu poi chiusa e dismessa a partire dal primo dopoguerra. Nel 2012 è partito il progetto prevede il potenziamento della tratta con raddoppio parziale, rettifica del tracciato, adeguamento/sostituzione delle opere di attraversamento con eliminazione degli attuali passaggi a livello, adeguamento degli impianti di elettrificazione, di segnalamento e telecomunicazione, adeguamento a standard degli impianti di stazione con realizzazione di banchine alte, pensiline e sottopassi di stazione. L'intervento rientra nel macro progetto di ammodernamento e potenziamento della linea Seregno - Novara. Per l'esecuzione dei lavori sono previsti 840 gnc, vale a dire stettembre 2014.
Dal [[1880]] Castano Primo è stato anche il capolinea della [[Tranvia Milano-Magenta/Castano Primo|Milano – Magenta/Castano Primo]], detta anche [[Gamba de legn]]. Il capolinea era posto nell'attuale Piazza Garibaldi, e la linea si dirigeva verso Cuggiono percorrendo l'attuale via Tadini. La linea tranviaria fu poi chiusa e dismessa a partire dal primo dopoguerra. Nel 2012 è partito il progetto che prevede il potenziamento della tratta con raddoppio parziale, rettifica del tracciato, adeguamento/sostituzione delle opere di attraversamento con eliminazione dei passaggi a livello, adeguamento degli impianti di elettrificazione, di segnalamento e telecomunicazione, adeguamento a standard degli impianti di stazione con realizzazione di banchine alte, pensiline e sottopassi di stazione. L'intervento rientra nel macro progetto di ammodernamento e potenziamento della linea Seregno - Novara. Il termine dei lavori è previsto per settembre 2014.


=== Aeroporti ===
=== Aeroporti ===
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===G.S. Castanese===
===G.S. Castanese===
La G.S. Castanese è una societa di [[Calcio (sport)|calcio]] che attualmente (stagione 2013/14) milita nel campionato di prima categoria - girone N. Nasce nel 1967. Nel corso della sua storia, seppur relativamente breve può vantare partecipazioni a campionati di buon livello con l'apice raggiunto nella stagione [[1992/93|<nowiki/>]][http://it.wikipedia.org/wiki/Eccellenza_Lombardia_1992-1993 1992/93] durante la quale disputò campionato italiano di calcio di Eccellenza regionale, sesto livello del calcio Italiano. Nello stesso anno la squadra ebbe l'opportunità di misurarsi con squadre di prestigio come la [[Pro Patria]], squadra della vicina Busto Arsizio. Il campo da gioco della squadra è lo Stadio Comunale "Annibale Sacchi" di Castano Primo.
La G.S. Castanese è una societa di [[Calcio (sport)|calcio]] che attualmente (stagione 2013/14) milita nel campionato di prima categoria - girone N. Nasce nel 1967. Nel corso della sua storia, seppur relativamente breve può vantare partecipazioni a campionati di buon livello con l'apice raggiunto nella stagione [[Eccellenza_Lombardia_1992-1993|1992/93]] durante la quale disputò il campionato di Eccellenza regionale, sesto livello del calcio italiano. Nello stesso anno la squadra ebbe l'opportunità di misurarsi con squadre di prestigio come la [[Pro Patria]], squadra della vicina [[Busto Arsizio]]. Il campo da gioco della squadra è lo Stadio Comunale "Annibale Sacchi" di Castano Primo.


Nel corso degli anni la squadra ha quasi sempre avuto un discreto seguito di pubblico, tenendo conto delle ridotte dimensione del paese (diventato città solamente nel [[2011]]). Negli oltre quarant'anni di storia nero-verde tra i tifosi si sono formati vari gruppi che per mentalità, modo di vivere la partita, la voglia di seguire la squadra anche in trasferta si possono definire appartenenti al mondo [[ultras]]. Tra questi vanno citati i pionieri del tifo ultras nel castanese ossia i "Fedelissimi Castano" gruppo nato negli anni '90 e ricostituito nel corso della stagione 2013/14 in contemporanea con la nascita del gruppo "Ultras Castano" gruppo comprendente a sua volta varie sezioni tra cui gli appena citati "Fedelissimi", i "Casual Castano" (riconducibili alla cultura [[Casual (sottocultura)|Casual]] per modo di vestire e di tifare) e "Curva Sud" e composto da ragazzi per la maggior già frequentanti lo stadio in altre curve tra cui quelle di [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], [[Juventus Football Club|Juventus]], [[A.C. Milan|Milan]], [[Aurora Pro Patria 1919|Pro Patria]], [[F.C. Internazionale Milano|Inter]], [[A.S. Roma|Roma]]. Le principali rivalità si hanno con U.S. Turbighese, match riconosciuto da entrambe le tifoserie come un vero e proprio [[Derby (calcio)|serby]] e motivo ogni anno di sfottò tra tifosi, Inveruno e Passirana con cui nel corso della stagione 2012/13 si sono verificati scontri sugli spalti.
Nel corso degli anni la squadra ha quasi sempre avuto un discreto seguito di pubblico, tenendo conto delle ridotte dimensione del paese (diventato città solamente nel [[2011]]). Negli oltre quarant'anni di storia nero-verde tra i tifosi si sono formati vari gruppi che per mentalità, modo di vivere la partita, la voglia di seguire la squadra anche in trasferta si possono definire appartenenti al mondo [[ultras]]. Tra questi vanno citati i pionieri del tifo ultras nel castanese ossia i "Fedelissimi Castano" gruppo nato negli anni '90 e ricostituito nel corso della stagione 2013/14 in contemporanea con la nascita del gruppo "Ultras Castano" gruppo comprendente a sua volta varie sezioni tra cui gli appena citati "Fedelissimi", i "Casual Castano" (riconducibili alla cultura [[Casual (sottocultura)|Casual]] per modo di vestire e di tifare) e "Curva Sud" e composto da ragazzi per la maggior già frequentanti lo stadio in altre curve tra cui quelle di [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], [[Juventus Football Club|Juventus]], [[A.C. Milan|Milan]], [[Aurora Pro Patria 1919|Pro Patria]], [[F.C. Internazionale Milano|Inter]], [[A.S. Roma|Roma]]. Le principali rivalità si hanno con U.S. Turbighese, match riconosciuto da entrambe le tifoserie come un vero e proprio [[Derby (calcio)|serby]] e motivo ogni anno di sfottò tra tifosi, Inveruno e Passirana con cui nel corso della stagione 2012/13 si sono verificati scontri sugli spalti.
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[[File:Logo Gruppo Padano Levrieristi.png|100px|thumb|Logo Gruppo Padano Levrieristi]]
[[File:Logo Gruppo Padano Levrieristi.png|100px|thumb|Logo Gruppo Padano Levrieristi]]
Il GPL (Gruppo Padano Levrieristi) è un’associazione amatoriale senza fini di lucro nata nel [[1995]] per promuovere l’attività sportiva dei [[levrieri]]. Il gruppo è formato da appassionati espositori e corsaioli, da allevatori e privati. Spesso vivere in città è un po’ deprimente per un levriero: le occasioni per “lasciarsi andare” non sono molte. Il GPL vuole essenzialmente dare al tuo levriere la possibilità di essere liberato dal guinzaglio in un ambiente sicuro e di fare ciò che gli piace di più: correre. Agli appassionati dell’attività agonistica amatoriale il GPL offre inoltre l’opportunità di poter sviluppare al meglio l’attitudine naturale del proprio atleta.
Il GPL (Gruppo Padano Levrieristi) è un’associazione amatoriale senza fini di lucro nata nel [[1995]] per promuovere l’attività sportiva dei [[levrieri]]. Il gruppo gestisce, a Castano Primo, una pista omologata [[ENCI]]: fondo in sabbia; partenze 350 e 525 metri; curva parabolica con pendenza 8%; traino continuo; irrigazione e illuminazione artificiali; tribuna coperta; servizi accessori (bar, ristorante, bagni, docce, posto auto ombreggiato)

Il GPL gestisce, a Castano Primo una pista omologata [[ENCI]]: fondo in sabbia; partenze 350 e 525 metri; curva parabolica con pendenza 8%; traino continuo; irrigazione e illuminazione artificiali; tribuna coperta; servizi accessori (bar, ristorante, bagni, docce, posto auto ombreggiato)


=== Pallacanestro Stella Azzurra ===
=== Pallacanestro Stella Azzurra ===
[[File:Logo-stella-azzurra-150x150.png|100px|thumb|Logo Stella Azzurra Castano Primo]]
[[File:Logo-stella-azzurra-150x150.png|100px|thumb|Logo Stella Azzurra Castano Primo]]
La società Pallacanestro Stella Azzurra nasce nel [[1985]] su iniziativa è Giorgio Bonazza, legnanese trapiantato a Castano Primo con un onesto passato di giocatore nella pallacanestro [[Legnano]] in [[Serie_D_(pallacanestro)|serie D]].
La società Pallacanestro Stella Azzurra nasce ufficialmente a Castano Primo in una sera di mezza estate del [[1985]] quando i soliti quattro amici (o forse qualcuno in più) seduti su un muretto dell’oratorio decidono, se non di cambiare il mondo, perlomeno di fare qualcosa di nuovo per il paese. Si concretizza così l’idea di una società di basket, che possa essere una valida alternativa per chi non ha voglia del "solito" calcio.
Fautore dell’iniziativa è Giorgio Bonazza, legnanese trapiantato a [[Castano|Castano Primo]] con un onesto passato di giocatore nella pallacanestro [[Legnano]] in [[Serie_D_(pallacanestro)|serie D]].


Nel corso degli anni la Stella Azzurra ha avuto molte squadre che hanno militato nei vari campionati di categoria; attualmente i nostri atleti partecipano ai campionati [[Federazione_Italiana_Pallacanestro|FIP]], PGS e [[UISP]].
Nel corso degli anni la Stella Azzurra ha avuto molte squadre che hanno militato nei vari campionati [[Federazione_Italiana_Pallacanestro|FIP]], PGS e [[UISP]].
Dall’anno 2012 la Stella Azzurra organizza un torneo 3 vs 3 chiamato “Fiume Azzurro” al quale partecipano squadre senior e squadre di minibasket, che si disputa in primavera tra la Tensostruttura comunale e la piazza mercato della città.
Dall’anno 2012 la Stella Azzurra organizza un torneo 3 contro 3 chiamato “Fiume Azzurro”, al quale partecipano squadre senior e squadre di minibasket, che si disputa in primavera tra la Tensostruttura comunale e la piazza mercato della città.


== Cultura ==
== Cultura ==


Castano Primo ospita sul suo territorio dal 1966 un gruppo [[Scautismo|<nowiki/>]][[Scautismo|scout]], presso [http://www.oratoriocastano.it l'oratorio Paolo VI] della parrocchia di San Zenone in via S. Antonio.
Castano Primo ospita sul suo territorio dal 1966 un gruppo [[Scautismo|scout]], presso l'oratorio Paolo VI della parrocchia di San Zenone in via S. Antonio. Nel 2007 il gruppo si è fatto promotore della rinascita del movimento scout sul territorio di [[Turbigo]].
Tale gruppo gestisce uno dei siti internet scout più importanti in Italia: http://www.tuttoscout.org. Nel 2007 il gruppo si è fatto promotore della rinascita del movimento scout sul territorio di [[Turbigo]].

Il gruppo scout di Castano Primo è uno dei pochi gruppi in Italia a poter offrire l'avventura scout ai ragazzi/e a partire già dai 5 anni di età e non solo dagli 8, grazie all'apertura dei [[Castorini]]


Inoltre gli abitanti del comune di Castano Primo possono accedere gratuitamente al Museo Diocesano di Milano.
Inoltre gli abitanti del comune di Castano Primo possono accedere gratuitamente al Museo Diocesano di Milano.
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[[File:Castano Primo, MI, Italy - Via Crucis Gaetano Previati.jpg|thumb|Castano Primo, MI, Italy - Via Crucis Gaetano Previati]]
[[File:Castano Primo, MI, Italy - Via Crucis Gaetano Previati.jpg|thumb|Castano Primo, MI, Italy - Via Crucis Gaetano Previati]]


La "[[Via Crucis]]" — già "del Cimitero" — è una delle numerosissime opere religiose di [[Gaetano Previati]], alla quale l’Autore ha dedicato la parte migliore di sé, nello sforzo d’imprigionare l’essenziale, cioè pensiero e sentimento.
La "[[Via Crucis]]" — già "del Cimitero" — è una delle numerosissime opere religiose di [[Gaetano Previati]].


Compiuta nel 1888, fu fatta restaurare — una prima volta — dopo la guerra dall’Ing. Giuseppe Torno, poiché il tempo la aveva alquanto deteriorata. In anni più recenti subì un trattamento più radicale, che portò all’asportazione degli affreschi — al Cimitero residuano solo le sinopie, peraltro magnifiche — custoditi nella pinacoteca della Villa Rusconi fino a qualche anno or sono: fino a che, cioè, l’incendio infausto della Villa non l’ha resa, per un lungo periodo, totalmente inagibile.
Compiuta nel 1888, fu fatta restaurare — una prima volta — dopo la guerra dall’Ing. Giuseppe Torno, poiché il tempo la aveva alquanto deteriorata. In anni più recenti subì un trattamento più radicale, che portò all’asportazione degli affreschi — al Cimitero residuano solo le sinopie — custoditi nella pinacoteca della Villa Rusconi fino a qualche anno or sono, quando un incendio della Villa la rese, per un lungo periodo, totalmente inagibile.


L’opera — recentemente esposta al [[Museo Diocesano di Milano]] — lascia l’impressione di elementare essenzialità: trascurati sono i particolari, quasi escluso il paesaggio, eccetto lo sfondo del cielo, sempre ispirato nel colore al tono della scena che si svolge. Anche i personaggi di ogni stazione sono limitati nel numero e sono ridotti all’essenzialità dell’espressione.
L’opera — recentemente esposta al [[Museo Diocesano di Milano]] — lascia l’impressione di elementare essenzialità: trascurati sono i particolari, quasi escluso il paesaggio, eccetto lo sfondo del cielo, sempre ispirato nel colore al tono della scena che si svolge. Anche i personaggi di ogni stazione sono limitati nel numero e sono ridotti all’essenzialità dell’espressione.
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Centro di ogni quadro è sempre Gesù, che di stazione in stazione si fa sempre più curvo. Non ha mai gli occhi aperti, salvo in alcune scene: forse l’Autore si è sentito incapace di rendere la potenza dello sguardo di un Dio.<ref>http://cpcontainer.weebly.com/il-santo-crocifisso.html</ref>
Centro di ogni quadro è sempre Gesù, che di stazione in stazione si fa sempre più curvo. Non ha mai gli occhi aperti, salvo in alcune scene: forse l’Autore si è sentito incapace di rendere la potenza dello sguardo di un Dio.<ref>http://cpcontainer.weebly.com/il-santo-crocifisso.html</ref>


Attualmente l'opera è conservata presso il Museo Civico comunale
Attualmente l'opera è conservata presso il Museo Civico comunale.


=== Corpo musicale Santa Cecilia di Castano Primo ===
=== Corpo musicale Santa Cecilia di Castano Primo ===

Versione delle 16:26, 21 set 2013

Càstano Primo
comune
Càstano Primo – Veduta
Càstano Primo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Città metropolitana Milano
Amministrazione
SindacoFranco Rudoni (centrodestra) dal 7-6-2009
Territorio
Coordinate45°33′00″N 8°46′00″E / 45.55°N 8.766667°E45.55; 8.766667 (Càstano Primo)
Altitudine182 m s.l.m.
Superficie19,06 km²
Abitanti11 074[1] (30-11-2012)
Densità581,01 ab./km²
Comuni confinantiBuscate, Cameri (NO), Cuggiono, Lonate Pozzolo (VA), Magnago, Nosate, Robecchetto con Induno, Turbigo, Vanzaghello
Altre informazioni
Cod. postale20022
Prefisso0331
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT015062
Cod. catastaleC052
TargaMI
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanticastanesi
Patronosan Zenone
Giorno festivoultima domenica di ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Càstano Primo
Càstano Primo
Càstano Primo – Mappa
Càstano Primo – Mappa
Posizione del comune di Castano Primo nella provincia di Milano
Sito istituzionale

Càstano Primo (Càstan in dialetto milanese) è un comune italiano di 11.074 abitanti della provincia di Milano, in Lombardia. I suoi abitanti sono detti castanesi.

Geografia

Castano sorge all'estremità nord-occidentale della provincia di Milano. Il territorio è lambito, per un breve tratto, dal fiume Ticino. Al confine con Nosate e Lonate Pozzolo si trovano le vasche di laminazione del torrente Arno, che proprio in territorio di Castano immette la sua portata in eccesso nel Ticino. Castano è inoltre bagnato da due canali derivati dal Ticino: il Canale Industriale e il Canale Villoresi. Quest'ultimo lambisce il centro del paese. Il territorio comunale confina con comuni di Robecchetto con Induno, Magnago, Cuggiono, Buscate, Vanzaghello, Lonate Pozzolo, Nosate e Turbigo.

Storia

L'abitato di Castano ebbe probabilmente origine da un accampamento (castrum) romano. Il più antico documento in cui compaia il nome di “Casteno” è un atto del 712 riferito a una donazione del Re longobardo Liutprando in favore di un monastero di Pavia che aveva qui delle proprietà. Nel Medioevo esisteva un castello, eretto sull’area dell’attuale chiesa prepositurale di cui è rimasta memoria nello stemma del Comune, raffigurante appunto un castello con un albero di castagno e un corso d’acqua. Nel X secolo era incluso nel contado di Burgaria, poi nel corso dei secoli appartenne ai Conti di Biandrate, ai Visconti, agli Sforza, che infeudarono signori a loro fedeli. Proprio per la presenza di questo castello, già nel 1300 Castano aveva il titolo di “borgo”, e questo attesta la sua discreta importanza nel territorio.

Nel 1500 divenne feudo dei Visconti di Brignano, che vi rimasero fino al 1717. Un membro di questa famiglia, Francesco Bernardino, che aveva una sua casa anche in Castano, sarebbe da identificarsi con l’”Innominato” de “I Promessi Sposi”.

Nel Cinquecento il paese subì le vicende delle lotte tra francesi e spagnoli, rimanendo però feudo del ramo visconteo dei Brignano, fino al 1717. Nel 1604 era abitata da circa 1500 persone. Il 22 giugno 1636 Castano fu quasi completamente distrutta da furia della battaglia tra spagnoli e austriaci alleati contro i francesi.

Estintisi i Visconti di Brignano, il feudo venne assegnato al nobile Antonio Nuño de Portugal e quindi ad altri signori, finché nel 1772, il regime feudale non ebbe fine passando infine sotto il dominio austriaco. Dal 1786 al 1791, il paese fu aggregato alla provincia di Gallarate. Dopo il periodo napoleonico, Castano tornò sotto gli austriaci.

Nel secolo XIX le vicende del Risorgimento non lasciarono grandi tracce nella storia di Castano. Gli eventi del 1848 spinsero molti castanesi a rifugiarsi nel vicino Piemonte per sottrarsi alla dura legislazione repressiva attuata dagli Asburgo. Nel giugno 1859, all'epoca della famosa Battaglia di Magenta, Castano rischiò di diventare teatro di uno scontro tra Austriaci e Franco-piemontesi, ma fortunatamente tale eventualità non si verificò ed i Castanesi attribuirono il fatto all’intercessione del Santo Crocifisso.

Dopo l’Unità d'Italia, nel 1863, Castano aggiunse al proprio nome l’aggettivo “Primo”, per decreto del Re Vittorio Emanuele II, al fine di distinguersi da altri centri omonimi di minori dimensioni. Negli anni ’80 del secolo XIX si realizzarono grandi opere che interessarono anche il territorio castanese: nel 1880 entrò in funzione la linea tranviaria che collegava Castano a Milano, nel 1885 venne ultimato lo scavo del Canale Villoresi e nel 1887 venne attivata la linea ferroviaria Novara-Saronno-Seregno.

Tra il 1800 e il 1900 Castano passò da un’economia prevalentemente agricola ad una industriale. Ai primi del Novecento i settori più sviluppati erano quelli della filatura della seta e della tessitura seguiti dalla meccanica.

Castano Primo, MI, Italy - Monumento ai Tre Martiri Patrioti

Tra gli eventi più drammatici del XX secolo a Castano ricordiamo le vicende della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza, ed in particolare il sacrificio dei Tre Martiri Patrioti (Franco Griffanti, Antonio Noè e Franco Noè), fucilati dagli occupanti tedeschi il 26 febbraio 1945. A partire dal secondo dopoguerra Castano andò incontro ad un sempre più accentuato sviluppo tanto urbanistico quanto produttivo, soprattutto dalla fine degli anni ’50. Negli anni del “boom” economico si ebbe, inoltre, un sempre più consistente afflusso di immigrati dall’Italia meridionale i quali principalmente si stabilirono nel cosiddetto "villaggio apache", quartiere composto essenzialmente da case popolari. Per arrivare a tempi più recenti, l’11 ottobre 1984, con decreto del Presidente della Repubblica, a Castano è stato riconosciuto il titolo di Città. Da alcuni anni si assiste ad un progressivo aumento della popolazione dovuto anche al fenomeno di immigrazione che sta interessando tutta l'area Castanese e nel marzo 2001 si è superata per la prima volta la soglia dei 10.000 abitanti.[3]

Etimologia

Il nome Castano deriva, molto probabilmente, dall'esistenza in antico di "Silvae Castanae" ossia di boschi di castagno. Altre notizie dicono che in origine il suo nome era "Castro Casteno", il che fa supporre che il paese sorse attorno ad un castello. Si ha notizia di un antico stemma del borgo che recava un castello color rosso, dalle cui fondazioni usciva una pianta di castagno verdeggiante, stemma raffigurato tutt'oggi sul gonfalone del comune di Castano Primo. L'aggettivo "Primo" fu aggiunto in seguito al decreto in data 10 dicembre 1863, dall'allora Re d'Italia Vittorio Emanuele II, per distinguere Castano da un altro centro omonimo in provincia di Pavia.

Monumenti e luoghi d'interesse

Le chiese

Chiesa prepositurale di San Zenone

L’attuale chiesa prepositurale di San Zenone è il frutto di un ingrandimento dell’antica chiesetta dedicata allo stesso Santo che sorgeva, già nell’anno 974, nell’area dell’antico castello di Castano. Il precedente santuario fu rifatto nel 1345, sull’area del castello ormai distrutto. Una lapide, murata all'esterno della chiesa presso l'ingresso di corso Martiri Patrioti, ne ricorda i lavori di restauro e di ampliamento. La lapide, che sino al 1678 era all'interno della chiesa, recita: "MCCCXLV, Indictione decime tertia die Veneris quinto Februiarii. D. presbiter Marchisius de Cantono de burgo Casteno fecit fieri hanc Ecclesiam et benefitium istuum et benefitium S. Mariae in Prato ad honorem et reverentiam B.V. et Sti Joannis Evengeliste in remedium animae suae et defunctorum." Esso originariamente, però, aveva un altro stile: l’area, infatti, era quella della chiesa attuale, ma la sua struttura venne modificata nel secolo XVIII. Come fosse originariamente, lo si può dedurre da alcune descrizioni dei resoconti delle visite pastorali dei secolo XVI e XVII. La chiesa all’epoca era lunga 50 metri, larga 15 ed alta 21, sulla facciata c’era una sola finestra circolare (oculus) ed una porta. La facciata era inoltre ornata da semicolonne di pietra che partivano dalla base ed arrivavano alla sommità dell’edificio. Il campanile era, come adesso, sulla parete meridionale ed aveva due porte: una che dava nella chiesa ed una che dava all’esterno. Proprio la sua forma quadrata e la sua posizione inducono a pensare che in origine fosse stata una torre dell’antico castello. La chiesa era divisa in tre navate da dieci colonne di mattoni, il soffitto era a capriate e il pavimento di laterizio. Il presbiterio era alzato dal piano delle navate mediante una gradinata di sasso di cinque gradini. Sullo sfondo c’erano solo due finestre con dei vetri rotondi. Qui è custodito un prezioso Crocifisso, oggetto di venerazione da diversi secoli, che sarebbe stato portato da Gerusalemme dal nobile castanese e crociato fra’ Rodolfo della Croce.

Citato durante le visite pastorali di San Carlo, venne considerato miracoloso a partire dal 1630, quando fu invocato per proteggere dall’epidemia di peste e innalzato ogni volta che la sofferenza colpiva gli abitanti di Castano. Per devozione a questo Crocifisso si tengono solenni festeggiamenti ogni 25 anni. Attualmente è posto nella nicchia sull’altare maggiore. L'aspetto attuale risale all'ultimo rifacimento datato 1759[4]

La parrocchia fa parte dell'arcidiocesi di Milano, zona pastorale IV di Rho, decanato di Castano Primo.

Chiesa di San Gerolamo

La prima notizia della chiesa di San Gerolamo risale all’anno 1475 ed essa era inizialmente dedicata a San Bartolomeo. A poco a poco, però, verrà chiamata chiesa di San Gerolamo. Da una piantina del secolo XVI, essa risulta di forma rettangolare, senza abside, e con cinque pilastri esterni di contrafforto che fanno pensare ad una chiesa di stile gotico lombardo. La facciata era senza finestre ed aveva una porta centrale. I lati settentrionale ed orientale erano senza porte né finestre e confinavano con case appoggiate. Nel 1566, era ancora coperta di tegole seppur senza pavimento e con il campanile sopra il tetto, ma senza campana. A valle di alcune ricerche compiute, si può concludere che nel 1398 la chiesa non esisteva ancora e, dunque, potrebbe essere datata come edificio della prima metà del Quattrocento.[5]

Chiesa di San Rocco

Nel 1566 l’attuale bella chiesetta dedicata a San Rocco recentemente ristrutturata risulta abbandonata, aperta, con due finestrelle presso la porta. Viene restaurata solo vent’anni dopo ed imbiancata. Il soffitto, però, non c’è ancora e l’altare è spoglio. Nel 1605, sopra l’altare, esiste un gradino di mattoni sui cui appoggia l’icona della Madonna con San Rocco e San Sebastiano. A sud ci sono due finestre e ad ovest una porta chiusa con catenaccio a chiave. Solo nel 1838 il pittore Cozzi fa la bronzatura dei pulpiti e dipinge due statue all’esterno della chiesa.[6]

Chiesa Madonna dei Poveri

La chiesa dedicata alla Madonna dei Poveri è, dopo la prepositurale di San Zenone, la seconda chiesa parrocchiale di Castano. I lavori di costruzione del recente edificio religioso risalgono al 29 settembre 1957, data in cui venne posata la prima pietra. L’edificazione della chiesa fu poi portata a termine in poco più di un anno. Essa ha una pianta a tre navate, voluta dal progettista proprio al fine di conservare una caratteristica tradizionale comune alla generalità delle altre chiesi esistenti, e forme tradizionali. La struttura portante dell’edificio è costituita da pilastri e travi in cemento e questo ha permesso di apportarvi anche un sostanziale ampliamento successivo. Esternamente l’edificio è rivestito in cotto, internamente, per i pavimenti ed i rivestimenti, sono stati utilizzati marmi veronesi. L’istituzione della nuova parrocchia venne stabilita con decreto del 30 settembre 1967.[7]

Chiesetta Madonna di Gree (o di Santa Maria in Agro)

La Chiesa di Madonna di Gree detta anche Chiesa di Santa Maria in Agro ha origini antichissime, citata anch'essa nel documento del 974. Si trova in mezzo ai boschi di robinie a nord del paese. Nella Chiesetta Nella Chiesa di Sancta Maria in Agro si dice tuttora messa tutti i mercoledì, mentre la domenica pomeriggio si recita il S. Rosario.

Chiesa della Madonna del Lazzaretto al cimitero

La chiesa della Madonna del Lazzaretto, tuttora esistente, fu eretta nel 1630 per commemorare le vittime della terribile peste, narrata nei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, che aveva colpito anche il territorio di Castano. Nel 1639, infatti, esisteva già un piccolo cimitero dove erano stati bruciati e sepolti diversi corpi di defunti appestati. Essa, dunque, venne edificata proprio sulla parte più antica dell’attuale Camposanto, nel quale - narrano le cronache dell’epoca - la prima ad essere sepolta, nel 1787, fu una bambina di soli 8 mesi di nome Maria Margherita, figlia di Giovanni Maccagno.[8]

Chiesetta di San Bernardo nella cascina Malpaga

Della cascina Malpaga si ha notizia addirittura dal 1491, alcune carte notarili dell'epoca infatti riportano che un certo “Berto de Genoni Antonio abita sul luogo della Malpaga nel territorio di Castano”. All’epoca conosciuta come Cascina di San Bernardo era già proprietà della famiglia De Magistris o De Maestri, rimase in loro possesso fino all’inizio del secolo XX. La chiesetta di San Bernardo fu edificata nel 1562 nella quale venne collocata un'opera pittorica raffigurante San Bernardo.Fino alla metà del XX secolo, la Cascina Malpaga era ancora abitata da alcuni nuclei famigliari di contadini che coltivavano le terre circostanti, fino ad un massimo di ben 137 persone residenti. Ora però versa in condizioni di completo abbandono. Ora la cascina è parte del patrimonio dell’Opera Pia Colleoni, fondata dalla stessa contessa Francesca Colleoni de Maestri, la quale nel 1902 istituì a Castano un Ospedale Civile, ora casa di riposo per gli anziani appunto in via Colleoni.[9]

Edifici notevoli

Palazzo Rusconi

Villa Rusconi ha le caratteristiche architettoniche degli edifici seicenteschi di progettazione ricchiniana. Si tratta di una villa con la tipica pianta ad U, con uno scenografico corpo centrale a tre piani e con due ali laterali destinate a pars rustica. Un giardino diffuso si sviluppa in due aree: quella prospiciente l’edificio e quella retrostante. Le sale di rappresentanza sono affrescate con i motivi tipici della “civiltà di villa” che nel territorio animò un fenomeno di monumentalizzazione delle aree periferiche rispetto ai grandi centri, privilegiando le campagne e le zone lacustri. La villa è un esempio di casa da nobile che la famiglia milanese dei Corio fece costruire con i proventi derivati dalle rendite della prepositura di Sant’Ambrogio a Milano, carica che alcuni membri della famiglia ricoprirono, tra cui il committente, Giulio Cesare Corio.

La villa prese in passato il nome di Nuño de Portugal, il conte spagnolo che ebbe qui il suo feudo dall'imperatore Carlo VI, successivamente passò a vari proprietari fino all’ acquisizione da parte della famiglia Rusconi, che tra il 1920 e il 1930 si occupò della restaurazione al termine della quale l'edificio assunse l’aspetto attuale. Divenuta in seguito di proprietà comunale, la villa venne semidistrutta da un incendio nel 1992. Dopo un lungo lavoro di restauro costato 3 miliardi e 100 milioni (di cui un miliardo e 300 venne pagato dall' assicurazione, il resto proveninte da un mutuo con la Banca Popolare di Novara, che l' amministrazione estinse in 5 anni) è stata riaperta al pubblico nel 1999 ed ora è sede del Municipio.   [10]

Le Cascine

Cascina Malpaga

Tra le quattro principali cascine presenti sul territorio castanese si tratta della più grossa. Il primo documento storico che ne parla è un atto notarile datato 3 giugno 1491. La cascina era anche detta "di San Bernardo" dalla chiesetta a lui dedicata che vi sorgeva. La prima notizia relativa ad essa risale addirittura ad un atto notarile del 3 giugno 1491 in cui si legge che un certo “Berto de Genoni q. Antonio abita sul luogo della Malpaga nel territorio di Castano,Pieve di Dairago”. All’epoca essa era conosciuta come Cascina di San Bernardo ed era già allora proprietà della famiglia De Magistris o De Maestri,che continuerà a possederla fino all’inizio del secolo XX. Nel 1562, inoltre, fu edificata la chiesetta di San Bernardo nella quale venne collocata una pala d’altare raffigurante per l’appunto il Santo. Fino alla metà del XX secolo, inoltre la Cascina Malpaga era ancora abitata da un discreto numero di famiglie di contadini che coltivavano le terre circostanti, a tale riguardo,infatti,si arrivò ad un massimo di ben 137 persone residenti, ma ora versa in condizioni di completo abbandono.Attualmente essa fa parte del patrimonio dell’Opera Pia Colleoni.

Cascina Cantona

Abitata da un nucleo famigliare. Vi sono poche notizie riguardo alla sua storia, se non che il suo nome deriva verosimilmente dai suoi antichi proprietari, la nobile famiglia Cantoni.

Cascina Cornarina

Abitata da 4 nuclei famigliari, sede di un importante allevamento suino. Si ritiene che il suo nome derivi dal comandante romano Cornelio Scipione che nel 528 della fondazione di roma dominò gli Insubri. Con più probabilità pare che derivi dalla nobile famiglia De Cornate che ne era proprietaria già nel 1517.

Cascina Saronna

Abitata da diversi nuclei famigliari. Era detta anche di S. Cornelio per la chiesetta che vi sorgeva poco distante: quando i Serono ne divennero proprietari, mutò il suo nome. La prima notizia che si ha di questa cascina è datata 23 ottobre 1943, in un atto notarile in cui "Giovanni de Rotondi de Serono figlio del sig. Luigi abitande a Castano, da in affitto a Pierino de Passicarimbus un sedime della cascina di S. Cornelio"

Auditorium

L'Auditorium "Angelo Paccagnini" di Castano Primoè una delle realtà di riferimento e di richiamo per la città di Castano Primo e più in generale per il territorio del Castanese è situato nella grande struttura di piazza XXV aprile e può contenere fino a 350 spettatori ed ha un grande palcoscenico che si protende ad emiciclo verso la sala-

Galleria fotografica

Amministrazione

Infrastrutture e trasporti

Strade statali e provinciali

Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della provincia di Milano.

Superstrade

Ferrovie

In territorio comunale sorge una stazione della linea Novara–Seregno gestita dalla società Trenord. Nel 2012 sono iniziati i lavori di ammodernamento della linea, che porteranno all'eliminazione dei passaggi a livello esistenti e al raddoppio della linea.

Dal 1880 Castano Primo è stato anche il capolinea della Milano – Magenta/Castano Primo, detta anche Gamba de legn. Il capolinea era posto nell'attuale Piazza Garibaldi, e la linea si dirigeva verso Cuggiono percorrendo l'attuale via Tadini. La linea tranviaria fu poi chiusa e dismessa a partire dal primo dopoguerra. Nel 2012 è partito il progetto che prevede il potenziamento della tratta con raddoppio parziale, rettifica del tracciato, adeguamento/sostituzione delle opere di attraversamento con eliminazione dei passaggi a livello, adeguamento degli impianti di elettrificazione, di segnalamento e telecomunicazione, adeguamento a standard degli impianti di stazione con realizzazione di banchine alte, pensiline e sottopassi di stazione. L'intervento rientra nel macro progetto di ammodernamento e potenziamento della linea Seregno - Novara. Il termine dei lavori è previsto per settembre 2014.

Aeroporti

Il comune dista solo dieci km dall'Aeroporto internazionale di Malpensa, raggiungibile utilizzando la Strada statale dell'Aeroporto della Malpensa.

Associazioni sportive

G.S. Castanese

La G.S. Castanese è una societa di calcio che attualmente (stagione 2013/14) milita nel campionato di prima categoria - girone N. Nasce nel 1967. Nel corso della sua storia, seppur relativamente breve può vantare partecipazioni a campionati di buon livello con l'apice raggiunto nella stagione 1992/93 durante la quale disputò il campionato di Eccellenza regionale, sesto livello del calcio italiano. Nello stesso anno la squadra ebbe l'opportunità di misurarsi con squadre di prestigio come la Pro Patria, squadra della vicina Busto Arsizio. Il campo da gioco della squadra è lo Stadio Comunale "Annibale Sacchi" di Castano Primo.

Nel corso degli anni la squadra ha quasi sempre avuto un discreto seguito di pubblico, tenendo conto delle ridotte dimensione del paese (diventato città solamente nel 2011). Negli oltre quarant'anni di storia nero-verde tra i tifosi si sono formati vari gruppi che per mentalità, modo di vivere la partita, la voglia di seguire la squadra anche in trasferta si possono definire appartenenti al mondo ultras. Tra questi vanno citati i pionieri del tifo ultras nel castanese ossia i "Fedelissimi Castano" gruppo nato negli anni '90 e ricostituito nel corso della stagione 2013/14 in contemporanea con la nascita del gruppo "Ultras Castano" gruppo comprendente a sua volta varie sezioni tra cui gli appena citati "Fedelissimi", i "Casual Castano" (riconducibili alla cultura Casual per modo di vestire e di tifare) e "Curva Sud" e composto da ragazzi per la maggior già frequentanti lo stadio in altre curve tra cui quelle di Fiorentina, Juventus, Milan, Pro Patria, Inter, Roma. Le principali rivalità si hanno con U.S. Turbighese, match riconosciuto da entrambe le tifoserie come un vero e proprio serby e motivo ogni anno di sfottò tra tifosi, Inveruno e Passirana con cui nel corso della stagione 2012/13 si sono verificati scontri sugli spalti.

A.S. Virtus M.d.P.

Logo società A.S. Virtus M.d.P.

L'Associazione Sportiva Virtus Madonna dei Poveri è una società di calcio a 7 che milita nei campionati provinciali CSI della provincia di Varese. Nasce nel 1997 per volere dell’allor parroco della parrocchia Madonna dei Poveri Don Giulio Vegezzi con l’intento di riportare i ragazzi verso l’oratorio tramite lo sport più amato in Italia, il calcio. Ad essere incaricati di formare la nuova società sono Milani Piercarlo e Lionetti Angelo che in breve tempo riescono a formare il primo consiglio e così la sera del 17 luglio 1997 viene firmato ed approvato il primo statuto. L'intento di Don Giulio è ben presto soddisfatto, infatti c’è il boom d’iscrizioni e anno dopo anno il numero delle squadre è cresciuto. Non tardano ad arrivare anche i risultati sportivi, nella stagione 1999/2000 sia gli Juniores che i Cadetti raggiungono la finale provinciale, i primi perdono, mentre i secondi si laureano campioni. Altra annata da incorniciare è la stagione 2011-2012 con la squadra Eccellenza che corona il sogno di laurearsi campione provinciale (eliminata poi ai quarti di finale nella fase regionale). A tutt’oggi la società vive una fase di rinnovamento e cambiamento (a partire dal nuovo consiglio direttivo) con particolare attenzione rivolta al settore giovanile. Rimane comunque un punto di riferimento e aggregazione del territorio Castanese.

Gruppo Padano Levrieristi

Logo Gruppo Padano Levrieristi

Il GPL (Gruppo Padano Levrieristi) è un’associazione amatoriale senza fini di lucro nata nel 1995 per promuovere l’attività sportiva dei levrieri. Il gruppo gestisce, a Castano Primo, una pista omologata ENCI: fondo in sabbia; partenze 350 e 525 metri; curva parabolica con pendenza 8%; traino continuo; irrigazione e illuminazione artificiali; tribuna coperta; servizi accessori (bar, ristorante, bagni, docce, posto auto ombreggiato)

Pallacanestro Stella Azzurra

Logo Stella Azzurra Castano Primo

La società Pallacanestro Stella Azzurra nasce nel 1985 su iniziativa è Giorgio Bonazza, legnanese trapiantato a Castano Primo con un onesto passato di giocatore nella pallacanestro Legnano in serie D.

Nel corso degli anni la Stella Azzurra ha avuto molte squadre che hanno militato nei vari campionati FIP, PGS e UISP. Dall’anno 2012 la Stella Azzurra organizza un torneo 3 contro 3 chiamato “Fiume Azzurro”, al quale partecipano squadre senior e squadre di minibasket, che si disputa in primavera tra la Tensostruttura comunale e la piazza mercato della città.

Cultura

Castano Primo ospita sul suo territorio dal 1966 un gruppo scout, presso l'oratorio Paolo VI della parrocchia di San Zenone in via S. Antonio. Nel 2007 il gruppo si è fatto promotore della rinascita del movimento scout sul territorio di Turbigo.

Inoltre gli abitanti del comune di Castano Primo possono accedere gratuitamente al Museo Diocesano di Milano.

Via Crucis di Gaetano Previati

Castano Primo, MI, Italy - Via Crucis Gaetano Previati

La "Via Crucis" — già "del Cimitero" — è una delle numerosissime opere religiose di Gaetano Previati.

Compiuta nel 1888, fu fatta restaurare — una prima volta — dopo la guerra dall’Ing. Giuseppe Torno, poiché il tempo la aveva alquanto deteriorata. In anni più recenti subì un trattamento più radicale, che portò all’asportazione degli affreschi — al Cimitero residuano solo le sinopie — custoditi nella pinacoteca della Villa Rusconi fino a qualche anno or sono, quando un incendio della Villa la rese, per un lungo periodo, totalmente inagibile.

L’opera — recentemente esposta al Museo Diocesano di Milano — lascia l’impressione di elementare essenzialità: trascurati sono i particolari, quasi escluso il paesaggio, eccetto lo sfondo del cielo, sempre ispirato nel colore al tono della scena che si svolge. Anche i personaggi di ogni stazione sono limitati nel numero e sono ridotti all’essenzialità dell’espressione.

Centro di ogni quadro è sempre Gesù, che di stazione in stazione si fa sempre più curvo. Non ha mai gli occhi aperti, salvo in alcune scene: forse l’Autore si è sentito incapace di rendere la potenza dello sguardo di un Dio.[11]

Attualmente l'opera è conservata presso il Museo Civico comunale.

Corpo musicale Santa Cecilia di Castano Primo

Corpo Musicale Santa Cecilia Castano Primo - Processione anni 50

Nel 1872 si hanno le prime notizie della Banda Cittadina di Castano Primo, la quale partecipa attivamente a ricorrenze laiche e sacre fino alla fondazione dell'oratorio nel 1897.Nello stesso anno infatti il parroco don Zaccaria Bigatti fonda sia la Banda sia la Corale dell'Oratorio che si sciolgono in seguito al trasferimento dello stesso nel 1903. La Banda Cittadina torna a prestare servizio, ma solo fino al 1907 quando alla fondazione del Circolone dei Social-Liberali l'allora parroco Giuseppe Cermentati contatta bande esterne per i servizi religiosi, come si faceva prima del 1872. Nel 1910 viene costituita la Fanfara dell'Oratorio. Durante la Grande guerra la Fanfara sospende il suo operato e torna operativa solo nel 1919. Tra i primi maestri vanno ricordati Giovanni Paganini e Angelo Nava negli anni Venti, Piero Marazzini negli anni Trenta, grazie al quale la banda partecipa a parecchi concorsi e concerti fuori paese, soprattutto nella zona di Novara. In seguito alla Seconda guerra Mondiale la banda riprende il servizio nel 1948 con il maestro Franco Gianella. La Banda Cittadina si scioglie negli anni 50 e numerosi componenti entrano a far parte del Corpo Musicale Santa Cecilia. Nel settembre 1987 subentra l'attuale maestro Enrico Tinelli, che lascia la direzione del corpo bandistico in occasione del concerto di primavera del 2013, dopo 26 anni di servizio: a sostituirlo alla guida del corpo musicale è stato chiamato il maestro Mario Arrigoni

Eventi

Festa del Santo Crocifisso di Castano Primo

La Festa del Crocifisso è un evento che richiama migliaia di persone dalla città dai paesi vicini e da tutta la Provincia. Si tratta della manifestazione religiosa più sentita di tutta la zona. Si svolge ogni 25 anni da metà Ottocento. Bandiere, luci, porte trionfali invadono Castano Primo, come testimonianza di fede e devozione al Santo Crocifisso. 

Origine del Crocifisso di Castano Primo 

Secondo un racconto sarebbe stato portato da Gerusalemme al tempo delle crociate e donato alla Parrocchia di Castano Primo dal cavaliere di Malta Fra Rotondo della Croce. Alcuni addirittura avanzano l'ipotesi che fosse opera dell'Evangelista San Luca. Nel 1800 i contadini raccontavano che fosse arrivato in paese miracolosamente portato dalle acque del Ticino in piena.Il Crocifisso esposto nell'abside della Chiesa Prepositurale di San Zenone, in piazza San Zenone, risale, secondo gli storici dell'arte, all'inizio del Cinquecento, epoca in cui a Milano e nel circondario si ebbe una notevole fioritura della devozione al Crocifisso. Se ne parla per la prima volta in un documento del 1566. Si tratta di una descrizione della Chiesa di San Zenone di Castano Primo, dove si dice che davanti all'altare maggiore era innalzato un "grande crocifisso". La devozione crebbe velocemente, tanto che già nel Seicento il Crocifisso era considerato miracoloso e circondato da una grande devozione popolare che crebbe anche nel Settecento. Diverse sono le testimonianze sui miracoli del Crocifisso. Nel 1714 a Castano Primo e zona ci fu una terribile siccità, che devastò la vita dei contadini. Inutili furono gli sforzi per salvare i raccolti. Dietro consiglio di uno dei curati del borgo il popolo castanese si rivolse con fiducia al Santo Crocifisso e, secondo quanto si narra, prima che facesse notte, il cielo, da azzurro che era, si coprì di nubi e cominciò a cadere un'abbondante pioggia che ristorò le campagne e riempì i pozzi di cui si servivano i contadini. In seguito si verificarono altri miracoli che suscitarono sempre maggiore devozione anche nei paesi vicini. Nella prima metà dell'Ottocento la devozione al Crocifisso di Castano continuò a mantenersi molto viva: si facevano celebrare numerose messe e molte persone portavano doni da appendere come ex-voto. Nel contempo si stampavano immagini da offrire alla venerazione dei fedeli. Nel 1859, al tempo della Seconda Guerra d'Indipendenza, si verificò un altro fatto in cui i castanesi ravvisarono una speciale protezione del Crocifisso al paese ed ai suoi abitanti. Il 3 giugno di quell'anno gli austriaci puntarono i loro cannoni sulla piazza, come misura difensiva per far fronte all'avanzata dei piemontesi. I castanesi si rifugiarono in Chiesa a pregare il Crocifisso di scongiurare il pericolo.La paventata rovina non si verificò: gli austriaci si ritirarono senza sparare e il paese fu salvo. In seguito a questo fatto si stabilì, in segno di riconoscenza, di trasportare solennemente in processione per il paese il taumaturgo Crocifisso ogni 25 anni. La promessa fatta fu mantenuta e la solenne traslazione si ripete puntualmente. Le ultime celebrazioni sono state quelle del 1984, le prossime quelle del 2009, di cui sono già iniziati i preparativi.

Persone legate a Castano Primo

  • Enrico Acerbi (1785–1827), medico e letterato
  • Delfino Borroni (1898-2008), bersagliere, cavaliere di Vittorio Veneto – Al momento della sua morte (avvenuta all'età di 110 anni) era l'unico veterano italiano della Prima guerra mondiale e l'unico cavaliere di Vittorio Veneto ancora in vita, nonché l'uomo più longevo d'Italia.
  • Teodoro Celli (1917-1989), giornalista e critico musicale (visse a Castano Primo per qualche tempo come 'sfollato' durante la seconda guerra mondiale).[senza fonte]
  • Angelo Paccagnini (1930 - 1999), compositore e didatta. Direttore dello Studio di Fonologia Musicale di Milano (1969 - 1971) Premio Italia con l'opera "IL Dio di oro" (1964).
  • Giovanni Ardizzone (1941 - 1962), studente ucciso durante una manifestazione pacifista in piazza Duomo a Milano contro la Crisi dei missili di Cuba.
  • Angelo Caloia, economista, Presidente dello IOR dal 1989 fino al 2009, è ora presidente della Veneranda fabbrica del Duomo di Milano

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 955 (8,65%) persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Bandiera del Pakistan Pakistan 289 2,62%

Bandiera della Cina Cina 148 1,34%

Bandiera del Marocco Marocco 106 0,95%

Bandiera dell'Albania Albania 104 0,93%

Bandiera della Romania Romania 71 0,63%

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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