Paolo Cherchi

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Paolo Cherchi (Oschiri, 10 maggio 1937) è un filologo e storico della letteratura italiano. [1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi in lettere all'Università di Cagliari nel 1962, successivamente ha conseguito un dottorato di ricerca in lingue romanze all'Università della California a Berkeley nel 1966. Dal 1966 al 2003 ha insegnato letteratura italiana e spagnola all'Università di Chicago, di cui è poi divenuto professore emerito. Dal 2003 al 2009 è stato inoltre professore ordinario di letteratura italiana all'Università di Ferrara. Ha partecipato come relatore a numerosi congressi di rilievo internazionale. Dal 2016 è socio straniero dell'Accademia dei Lincei.[2][3]

Ha scritto oltre 400 pubblicazioni scientifiche tra monografie, curatele, saggi, articoli e recensioni.

Nel 2000 ha ricevuto il riconoscimento speciale della giuria del Premio Dessì.[4]

Principali pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Capitoli di critica cervantina, (1605-1789), Roma, Bulzoni, 1977;
  • Enciclopedismo e politica della riscrittura: Tommaso Garzoni, Pisa, Pacini, 1980;
  • L' amante ropalico e altri erostrati, Lugano, Schlesinger, 1988;
  • Italian poetry since world war 2. : a special double issue, Chicago, Modern Poetry Association, 1989;
  • Andreas and the ambiguity of courtly love, Toronto, Toronto University Press, 1994;
  • Il millennio di Tommaso Garzoni. La piazza universale di tutte le professioni del mondo, Torino, Einaudi, 1996;
  • La metamorfosi dell'Adone, Ravenna, Longo, 1996;
  • Polimatia di riuso. Mezzo secolo di plagio (1539-1589), Roma, Bulzoni, 1998;
  • L'onestade e l'onesto raccontare del «Decameron», Firenze, Cadmo, 2004;
  • Verso la chiusura. Saggio sul «Canzoniere» di Petrarca, Bologna, Il Mulino, 2008;
  • La rosa dei venti. Una mappa delle teorie letterarie, Roma, Carocci, 2011;
  • Erudizione e leggerezza. Saggi di filologia comparativa, a cura di G. Adamo, Roma, Viella, 2012;
  • Il millennio tirante il bianco di Joanot Martorell, Torino, Einaudi, 2013.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Cherchi, su O.b.l.i.o.. URL consultato il 22 aprile 2022.
  2. ^ Cherchi, Paolo | Accademia Nazionale dei Lincei, su www.lincei.it. URL consultato il 22 aprile 2022.
  3. ^ L'omaggio di New York agli ottant'anni del filologo sardo Paolo Cherchi, su L'Unione Sarda.it, 20 aprile 2017. URL consultato il 22 aprile 2022.
  4. ^ Albo d'oro premiazioni, su Fondazione Giuseppe Dessì. URL consultato il 22 aprile 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2508232 · ISNI (EN0000 0001 1737 009X · SBN CFIV085039 · BAV 495/313781 · LCCN (ENn79060277 · GND (DE123362121 · BNE (ESXX1245516 (data) · BNF (FRcb12144248z (data) · J9U (ENHE987007427987205171 · CONOR.SI (SL154218595 · WorldCat Identities (ENlccn-n79060277