Maria Giacobbe
Maria Giacobbe (Nuoro, 14 agosto 1928) è una scrittrice, saggista e insegnante italiana naturalizzata danese.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Maria era figlia di Dino Giacobbe[1], ingegnere antifascista, ufficiale pluridecorato nella prima guerra mondiale, tra i fondatori del Partito Sardo d'Azione e poi combattente repubblicano in Spagna ed esule negli Stati Uniti sino alla fine della guerra, e di Graziella Sechi, insegnante elementare, la quale, condividendo le idee del marito, come lui fu perseguitata dal regime fascista.[2] Crebbe e studiò a Nuoro dove, dopo aver frequentato il Regio Liceo ginnasio Giorgio Asproni, preferì concludere gli studi conseguendo il diploma magistrale.[3] Ciò le consentì di avere fin dal primo dopoguerra un posto di insegnante elementare nei paesi del circondario di Nuoro. In seguito iniziò a collaborare con vari giornali e riviste ed esordì come scrittrice narrando le sue esperienze di giovane maestra. Dopo aver conosciuto il futuro marito, lo scrittore danese Uffe Harder, nel 1958 si trasferì con lui a Copenaghen, dove, nel 1959 e nel 1964, sono nati i due figli della coppia.[4]
Attività letteraria e culturale[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1956 inizia una lunga collaborazione con il settimanale Il Mondo di Pannunzio, cui fanno seguito esperienze presso vari periodici italiani e stranieri, per le quali ottiene riconoscimenti, come ad esempio il Premio Iglesias di giornalismo attribuitole nel 1985 per la sua collaborazione al quotidiano L'Unione Sarda.[5]
Ha pubblicato oltre dieci libri, fra cui romanzi, raccolte di racconti e cinque antologie di poesie.[6][7] Il suo primo libro, Diario di una maestrina (1957), vinse il Premio Viareggio-Opera prima[8] e la Palma d'oro dell'UDI. L'opera è stata poi tradotta in altre 15 lingue.[5] Molte sue opere sono state pubblicate prima in danese e poi in italiano. Tra queste Dagbog mellen to verdener (Diario tra due mondi)[5] del 1975 edito in Italia due anni dopo col titolo Le radici,[9] libro di memorie della Nuoro dei suoi avi, tema che sarà ripreso anche nel successivo Masker og nøgne engle del 1994,[4] pubblicato in Italia nel 1999 col titolo Maschere e angeli nudi: ritratto d'infanzia.[5]
La Giacobbe per le sue attività e produzioni in campo culturale, avendo notevolmente contribuito alla conoscenza della cultura sarda e italiana in Danimarca e danese in Italia, ha ricevuto riconoscimenti sia in Danimarca sia in Italia tra i quali il titolo di Cavaliere dell'Ordine della Solidarietà Nazionale,[10] conferito dal Presidente della Repubblica Italiana nel 1967 e il vitalizio statale col quale il Ministro per gli Affari Culturali della Danimarca ha voluto esprimere ufficialmente nel 1996 "la gratitudine del paese per i valori culturali di cui Maria Giacobbe ha con la sua arte arricchito la società danese nella sua totalità".[5]
Nel 2000 il regista Giovanni Columbu ha realizzato il film Arcipelaghi[11] tratto dal romanzo omonimo per il quale, nel 1995, la scrittrice ha ricevuto il Premio Dessì Speciale della Giuria[12].
Dal 2008 è presidente del Comitato degli scrittori danesi per la difesa della libertà di espressione ed è membro fondatore del Comitato per la coesistenza israelo-palestinese.[4]
Critica[modifica | modifica wikitesto]
La narrativa di Giacobbe è stata associata a quella di Grazia Deledda[13], scrittrice della quale Giacobbe si è più volte occupata[14]
Angela Guiso, per esempio, trova il filo rosso di una sottile continuità tra le due scrittrici. Se l'universo di Deledda si colloca fra i poli opposti, bene e male, giusto e ingiusto, Giacobbe utilizza nuovi imperativi e stimoli contraddittori che suscitano molteplici risposte.[15]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Narrativa[modifica | modifica wikitesto]
- Diario di una maestrina, Laterza, Milano 1957
- Piccole cronache, Bari, Laterza, 1961
- Male kronike, Ljubljana, Mladinska knjiga, 1963
- Il mare, Vallecchi, Firenze 1967
- Eurydike, Gyldendal, Copenaghen 1970
- Stemmer og breve fra den europæiske provins, Gyldendal, Copenaghen 1978
- Le radici, Edizioni della Torre, Cagliari 1977; 1979; 1996; Il Maestrale, Nuoro 2005
- Kald det så bare kærlighed: tre noveller, Gyldendal, Copenaghen 1986
- Gli arcipelaghi, Biblioteca del Vascello, Roma 1995; Il Maestrale, Nuoro 2001
- Maschere e angeli nudi: ritratto d'infanzia, Il Maestrale, Nuoro 1999.
- Scenari d'esilio. Quindici parabole, Il Maestrale, Nuoro 2003
- Pòju Luàdu, Il Maestrale, Nuoro 2005
- Chiamalo pure amore, Il Maestrale, Nuoro 2008
- Euridice, Il Maestrale, Nuoro 2011[16]
Saggi[modifica | modifica wikitesto]
- Poesia moderna danese, Edizioni di Comunità, Milano 1971
- Grazia Deledda. Introduzione alla Sardegna, Bompiani, Milano 1973; 1974
- Giovani poeti danesi, Einaudi, Torino 1979
- Lærerinde på Sardinien, Gyldendal, Copenaghen 1979
- "Grazia Deledda a Stoccolma", Atti del Convegno su Grazia Deledda, vol. II, Biblioteca Sebastiano Satta, Nuoro, 1985
- "Tra memoria e rancore: La Sardegna del desiderio di Lina Unali", L'Unione Sarda, 11 giugno 1991
- Sorelle, in AA. VV. (a cura di Giulio Angioni), Cartas de logu. Scrittori sardi allo specchio, Cagliari, CUEC, 2007.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Angelo De Murtas, Nuoro-New York via Spagna La storia di Dino Giacobbe raccontata dalla figlia Maria, scrittrice, in La Nuova Sardegna, 18 luglio 1999. URL consultato il 9 marzo 2018.
- ^ Francesca Miccoli, Maria Giacobbe, una scrittrice dentro e fuori dall'isola, in Issuu, 2014, pp. 16-26. URL consultato il 9 marzo 2018.
- ^ Laura Candiani, Maria Giacobbe: una scrittrice sarda da scoprire, in Dol's Magazine, 9 gennaio 2017. URL consultato il 9 marzo 2018.
- ^ a b c (DA) Dansk Kvindebiografisk Leksikon - Maria Giacobbe, su kvinfo.dk, 15 maggio 2003. URL consultato il 9 marzo 2018.
- ^ a b c d e Argomenti - Letteratura - Maria Giacobbe, su sardegnacultura.it. URL consultato il 9 marzo 2018.
- ^ Centro di studi di Filologici Sardi - Maria Giacobbe, su filologiasarda.eu. URL consultato il 16 marzo 2018.
- ^ Maria Giacobbe, su opac.regione.sardegna.it. URL consultato il 16 marzo 2018.
- ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
- ^ Paola Pittalis, Nell'isola della memoria - La Nuova Sardegna, in Archivio - La Nuova Sardegna, 30 luglio 2003. URL consultato il 16 marzo 2018.
- ^ Segretariato generale della Presidenza della Repubblica-Servizio sistemi informatici- reparto web, Le onorificenze della Repubblica Italiana, su Quirinale. URL consultato il 16 marzo 2018.
- ^ Arcipelaghi, su opac.regione.sardegna.it, p. scheda. URL consultato il 16 marzo 2018.
- ^ Albo D'oro Vincitori Premio Letterario, su fondazionedessi.it. URL consultato il 21 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2018).
- ^ Maria Giacobbe racconta la Deledda, su La Nuova Sardegna, 28 luglio 2016. URL consultato il 29 aprile 2021.
- ^ Maria Giacobbe, Grazia Deledda: introduzione alla Sardegna., Bompiani, 1974.
- ^ Grazia Deledda liberata dalla gabbia del naturalismo, su La Nuova Sardegna, 16 novembre 2012.
- ^ Maria Giacobbe, Euridice, Il maestrale, 2011, ISBN 978-88-6429-044-7. URL consultato il 15 gennaio 2020.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Intervista a Maria Giacobbe su Altritaliani, su altritaliani.net.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 85322494 · ISNI (EN) 0000 0001 0921 4644 · SBN SBLV093697 · LCCN (EN) n00043737 · BNF (FR) cb12151642g (data) · J9U (EN, HE) 987007261611605171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n00043737 |
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