Cicinho

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Cicinho
Cicinho con la maglia del Sivasspor nel 2013.
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Altezza 171 cm
Peso 68 kg
Calcio
Ruolo Difensore
Termine carriera 6 marzo 2018
Carriera
Giovanili
1994-1999Botafogo-SP
Squadre di club1
1999-2000Botafogo-SP8 (0)
2001Atlético Mineiro17 (1)
2001Botafogo9 (1)
2002-2003Atlético Mineiro42 (3)
2003-2005San Paolo69 (12)
2005-2007Real Madrid26 (2)
2007-2010Roma54 (3)
2010San Paolo5 (0)
2010-2011Roma6 (0)
2011Villarreal6 (0)
2011-2012Roma2 (0)
2012-2013Sport Recife24 (0)
2013-2016Sivasspor90 (2)
2017-2018Brasiliense0 (0)
Nazionale
2005-2006Bandiera del Brasile Brasile17 (1)
Palmarès
 Confederations Cup
Oro Germania 2005
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 6 marzo 2018

Cícero João de Cézare, noto come Cicinho (Pradópolis, 24 giugno 1980), è un ex calciatore brasiliano, di ruolo difensore.

Con la nazionale brasiliana ha vinto la Confederations Cup 2005 ed ha partecipato al Mondiale 2006.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Oltre che brasiliano, è anche cittadino italiano, avendo un nonno abruzzese (proveniente precisamente da Tione degli Abruzzi) il cui cognome è "De Cesare", poi all'anagrafe mal trascritto in de Cézare.

Il giocatore ha sposato la fidanzata brasiliana Marry De Andrade con doppio rito, civile e religioso. La cerimonia civile si è tenuta il 20 aprile 2012 presso l'ambasciata del Brasile a Roma, mentre quella religiosa, con rito evangelico, si è svolta il 23 aprile a Rocca di Papa, in provincia di Roma.[1] Quando era ai margini della rosa della Roma, allenandosi regolarmente ma sapendo che la domenica non avrebbe giocato, ha cominciato ad assumere alcool e fumare, e proprio dopo aver conosciuto la futura moglie ha deciso di tornare alla vita regolare da atleta[2].

«Andavo a Trigoria, mi allenavo ma sapevo che la domenica non avrei giocato. E allora quando arrivavo a casa bevevo molto e fumavo. A casa avevo casse di birra e altri tipi di alcool, bevevo da solo o insieme a falsi amici. Mi piaceva andare in discoteca, bevevo e non riuscivo a fermarmi. Non ho preso la droga solo perché sapevo che c'erano i controlli antidoping, altrimenti l'avrei fatto.»

Nel luglio 2016, rientrato a San Paolo dopo aver chiuso la carriera nella squadra turca del Sivasspor, annuncia pubblicamente di non avere ancora superato i suoi problemi di dipendenza.[3]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Nei momenti più brillanti della propria carriera Cicinho è stato considerato uno dei terzini destri più promettenti della sua generazione ed è stato accostato al connazionale Cafu[4][5]. Era infatti un terzino destro di grande passo, abile nell'uno contro uno, nei dribbling e nei cross; partecipava spesso alle azioni di attacco ed era un buon assist-man[6]. Tuttavia le frequenti controversie fuori dal campo, in particolare l'abuso di alcol e i frequenti infortuni ne hanno condizionato il rendimento[2].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Esordi in Brasile[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la carriera in Brasile nelle giovanili del Botafogo di Ribeirão Preto, club che fa esordire il brasiliano nel mondo dei professionisti a diciannove anni. Nel 2003 passa nell'Atlético Mineiro dove inizia a macinare più minuti nelle gambe e a mostrare il suo talento[7]. La sua predisposizione nel farsi vivo in zone più avanzate del campo lo porta a segnare ben quattro reti nella prima stagione[7]. La vera esplosione calcistica arriva al San Paolo, dove gioca dal 2003 al 2005 vincendo da titolare il campionato paulista, la Coppa Libertadores e il Mondiale per club FIFA[8].

Real Madrid[modifica | modifica wikitesto]

Nel mercato di gennaio del 2005, il Real Madrid si aggiudica le prestazioni dell'atleta al termine di una lunghissima trattativa con l'intenzione di farne, dopo qualche mese di ambientamento, il nuovo Míchel Salgado[7]. Tuttavia, il 23 settembre 2006, nel corso della partita contro il Betis Siviglia, riporta la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, infortunio che lo costringe a chiudere anzitempo l'annata[9]. Dopo sei mesi di stop, Cicinho ritorna in campo il 29 aprile 2007 contro l'Athletic Bilbao, partita in cui realizza un assist per Ruud van Nistelrooy e contribuisce alla vittoria del Real per 4-1[10]. Alla fine della stagione vince il campionato spagnolo[11].

Nella seconda stagione al Real viene spesso lasciato in panchina dal tecnico Schuster, fino ad essere relegato al ruolo di terzo terzino destro, dietro a Míchel Salgado e Sergio Ramos; nel mese di gennaio, dunque, annuncia di voler lasciare la squadra madrilena[12].

Roma e prestiti al San Paolo e al Villareal[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 agosto 2007 viene acquistato dalla Roma per 9 milioni di euro al termine di una lunga trattativa con il Real Madrid[13]. Al suo arrivo a Roma è accolto da circa 500 tifosi[14].

Per via della stagione passata infortunato o quasi sempre in panchina a Madrid, il difensore brasiliano incontra delle iniziali difficoltà in giallorosso, dettate soprattutto dal ritrovare la condizione fisica[15]. Il modulo votato all'attacco del tecnico Spalletti, che schiera la squadra con un 4-2-3-1 all'epoca molto raro nel campionato italiano, finisce senz'altro per aiutarlo, mettendo in luce e sue caratteristiche principali (velocità ed ottima fase offensiva)[7]. L'8 novembre, schierato titolare contro il Bologna, realizza l'autogol dell'1-1 nei minuti finali in favore degli avversari: al 46' Di Vaio crossa in mezzo all'area di rigore giallorossa e Cicinho, nel tentativo di anticipare un avversario, manda la palla di testa nella propria porta[16]. Il 24 febbraio 2008 realizza il suo primo gol con la maglia della Roma, decisivo ai fini del risultato, in occasione della vittoria casalinga sulla Fiorentina per 1-0[17].

Una volta superate le difficoltà d'inserimento patite in avvio di stagione, Cicinho mette a referto un minutaggio via via sempre maggiore (anche in Champions League) e, al termine dell'anno solare, diventa titolare sulla corsia destra giallorossa[7]. Il 24 maggio 2008, contro l'Inter, vince la Coppa Italia, il suo primo trofeo in Italia; nel corso della finale non viene schierato titolare ma entra a partita in corso nel secondo tempo per sostituire Giuly[18].

Comincia la seconda annata a Roma con uno screzio con l'allenatore Spalletti che gli impedisce di essere convocato per l'imminente Supercoppa italiana contro l'Inter. Stando alle dichiarazioni dello stesso Spalletti, Cicinho avrebbe manifestato all'allenatore il proprio disappunto per essere stato provato tra le riserve, pagando il malumore con l'esclusione dalla lista dei convocati. Era dai tempi di Cassano, almeno ufficialmente, che non si affrontavano situazioni di questo tipo a Trigoria[19]. L'8 febbraio 2009 sigla la sua prima (e unica) rete stagionale in occasione della vittoria casalinga sul Genoa per 3-0; nella stessa partita, tuttavia, subisce un infortunio che lo costringe ad uscire anzitempo dal terreno di gioco[20]. L'8 marzo, durante un allenamento a Trigoria, rimedia la rottura dei legamenti del ginocchio destro che lo costringe a sei mesi di stop, chiudendo di fatto la sua seconda stagione in giallorosso[21].

Cicinho, nel 2013 al Sivasspor, si appresta a battere una punizione

Al rientro nella stagione 2009-2010, complice anche il cambio in panchina da Spalletti a Ranieri, non trova più sufficiente spazio e per questa ragione, l'8 febbraio, passa in prestito al São Paulo fino al 30 giugno 2010, al termine del quale fa di nuovo ritorno nelle file giallorosse[22]. La prima apparizione ufficiale dopo il ritorno a Roma avviene il 22 settembre nella partita persa per 2-1 contro il Brescia. Nonostante la sconfitta la prestazione del brasiliano è una delle più positive. Tutto ciò permette a Cicinho di riconquistare la stima di Ranieri[23]. Il 13 gennaio del 2011 il Villarreal annuncia sul proprio sito il passaggio del giocatore con la formula del prestito secco[24]. Terminato il prestito, il giocatore fa ritorno alla Roma. Riconquista un posto da titolare il 18 agosto 2011 nella partita d'andata valida per il terzo turno di Europa League contro lo Slovan Bratislava, persa per 1 a 0[25]. Con Luis Enrique in panchina, Cicinho rimane ai margini della rosa durante la stagione 2011/2012, rimediando solo 5 presenze in totale in tutte le 3 competizioni.

Sport Recife, Sivasspor, Brasiliense e ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Il 21 giugno del 2012, scaduto il contratto con la Roma, firma un contratto annuale con il club brasiliano Sport Recife[26]. Nell'estate 2013 passa al Sivasspor in Turchia dove ritrova la continuità nel giocare titolare[27]. Nel settembre 2017 firma per un anno con la Brasiliense, club dilettantistico con sede nella città di Taguatinga.[28]

Il 6 marzo 2018, nella sede del San Paolo, suo ex club al quale è molto legato, annuncia, all'età di 37 anni, il suo ritiro dal calcio giocato a causa dei persistenti problemi a un ginocchio.[29]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cicinho durante un allenamento della Nazionale brasiliana a Weggis in preparazione al Mondiale 2006

Ha debuttato in Nazionale maggiore, con il CT Carlos Alberto Parreira, il 27 aprile 2005, a 24 anni, nella partita amichevole Brasile-Guatemala (3-0) disputata a San Paolo. Qualche mese dopo viene convocato per la FIFA Confederations Cup 2005 nella quale è titolare in tutte le 5 partite disputate dalla Seleção, compresa la finale vinta 4-1 contro l'Argentina[30].

Il 12 novembre 2005 realizza la sua prima (e unica) rete in nazionale maggiore, in occasione dell'amichevole contro gli Emirati Arabi Uniti vinta dal Brasile per 8-0[31]. Nel 2006 viene convocato per la fase finale del campionato mondiale. Sebbene una parte della stampa brasiliana insista per vederlo titolare sulla fascia destra, Parreira decide invece di puntare sul più esperto Cafu[32]. Debutta il 22 giugno, a Dortmund, giocando dal primo minuto la terza partita della fase a gironi contro il Giappone, vinta dalla Seleção per 4-1, in cui realizza l'assist per il primo gol di Ronaldo[33]. Subentra poi a Cafu nel quarto di finale contro la Francia che sancisce l'eliminazione del Brasile dal torneo[34].

Dopo il Mondiale gioca altre tre partite prima di scivolare fuori dal giro della Nazionale. Conclude la sua carriera con la maglia verdeoro con il bottino di 17 presenze (comprese 2 non ufficiali) e 1 gol.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 13 giugno 2016.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
2000 Bandiera del Brasile Botafogo A 17 1 - - - - - - - - - 17 1
2001 Bandiera del Brasile Atlético Mineiro A 17 1 - - - - - - - - - 17 1
2002 A 4 0 - - - - - - - - - 4 0
2003 A 28 3 - - - - - - - - - 38 3
Totale Atlético Mineiro 49 4 - - - - - - 49 4
2004 Bandiera del Brasile São Paulo A 43 9 - - - - - - - - - 43 9
2005 A 26 3 - - - - - - - - - 26 3
2005-2006 Bandiera della Spagna Real Madrid PD 19 2 CR 4 1 UCL 1 0 - - - 24 3
2006-2007 PD 7 0 CR 0 0 UCL 1 0 - - - 8 0
Totale Real Madrid 26 2 4 1 2 0 - - 32 3
2007-2008 Bandiera dell'Italia Roma A 30 2 CI 7 0 UCL 7 0 SI 0 0 44 2
2008-2009 A 22 1 CI 2 0 UCL 5 0 SI 0 0 29 1
2009-feb. 2010 A 2 0 CI UEL 2 0 - - - 4 0
2010 Bandiera del Brasile São Paulo A+CP 5+2 0 - - - CL 1 0 - - - 8 0
Totale San Paolo 74+2 12 - - 1 - - - 75 12
2010-gen. 2011 Bandiera dell'Italia Roma A 6 0 CI 0 0 UCL 2 0 SI 0 0 8 0
gen.-giu. 2011 Bandiera della Spagna Villarreal PD 6 0 CR 0 0 UEL 0 0 - - - 6 0
2011-2012 Bandiera dell'Italia Roma A 2 0 CI 1 0 UEL 2[35] 0 - - - 5 0
Totale Roma 62 3 10 0 18 0 0 0 90 3
2012 Bandiera del Brasile Sport Club A 24 0 - - - - - - - - - 24 0
2013-2014 Bandiera della Turchia Sivasspor SL 28 1 TK 6 1 - - - - - - 34 2
2014-2015 SL 32 1 TK 6 0 - - - - - - 38 1
2015-2016 SL 27 0 TK - - - - - - - - 27 0
Totale carriera 262+2 23 20 2 21 0 0 0 305 26

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
27-4-2005 San Paolo Brasile Bandiera del Brasile 3 – 0 Bandiera del Guatemala Guatemala Amichevole -
16-6-2005 Lipsia Brasile Bandiera del Brasile 3 – 0 Bandiera della Grecia Grecia Conf. Cup 2005 - 1º turno -
19-6-2005 Hannover Messico Bandiera del Messico 1 – 0 Bandiera del Brasile Brasile Conf. Cup 2005 - 1º turno -
22-6-2005 Colonia Giappone Bandiera del Giappone 2 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Conf. Cup 2005 - 1º turno - Ammonizione al 56’ 56’
25-6-2005 Norimberga Germania Bandiera della Germania 2 – 3 Bandiera del Brasile Brasile Conf. Cup 2005 - Semifinale -
29-6-2005 Francoforte Brasile Bandiera del Brasile 4 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Conf. Cup 2005 - Finale - Uscita al 86’ 86’ [36]
9-10-2005 La Paz Bolivia Bandiera della Bolivia 1 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Qual. Mondiali 2006 -
12-11-2005 Abu Dhabi Emirati Arabi Uniti Bandiera degli Emirati Arabi Uniti 0 – 8 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole 1
1-3-2006 Mosca Russia Bandiera della Russia 0 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
4-6-2006 Ginevra Brasile Bandiera del Brasile 4 – 0 Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda Amichevole -
22-6-2006 Dortmund Giappone Bandiera del Giappone 1 – 4 Bandiera del Brasile Brasile Mondiali 2006 - 1º turno -
1-7-2006 Francoforte Brasile Bandiera del Brasile 0 – 1 Bandiera della Francia Francia Mondiali 2006 - Quarti di finale - Ingresso al 76’ 76’
16-8-2006 Oslo Norvegia Bandiera della Norvegia 1 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
3-9-2006 Londra Brasile Bandiera del Brasile 3 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
5-9-2006 Londra Galles Bandiera del Galles 0 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
Totale Presenze 15 Reti 1
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
6-9-2005 Siviglia Siviglia 1 – 1 Bandiera del Brasile Brasile -
30-5-2006 Basilea Bandiera del Brasile Brasile 8 – 0 Lucerna XI -
Totale Presenze 2 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni statali[modifica | modifica wikitesto]

São Paulo: 2005

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Real Madrid: 2006-2007
Roma: 2007-2008

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

São Paulo: 2005
São Paulo: 2005

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nozze Cicinho, il brasiliano e Marry festeggiano a Rocca di Papa, su ilmessaggero.it. URL consultato l'8 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2014).
  2. ^ a b c Cicinho choc: "Bevevo birra e alcool Non mi drogavo solo per il doping", in La Repubblica, 17 giugno 2012. URL consultato l'8 luglio 2016.
  3. ^ Roma, il dramma dell'ex Cicinho: "Bevo da svenire, rischio la vita", su repubblica.it, 18 luglio 2016. URL consultato il 19 luglio 2016.
  4. ^ Alessandro Catapano, Cicinho: "Voglio il Milan", in Gazzetta dello Sport. URL consultato il 7 luglio 2016.
  5. ^ G.B. Olivero, Il Milan marca stretto Cicinho, in Gazzetta dello Sport, 9 agosto 2005. URL consultato il 7 luglio 2016.
  6. ^ Cicinho e la sua seconda giovinezza in Turchia, in asromalive.it, 10 ottobre 2014. URL consultato il 7 luglio 2016.
  7. ^ a b c d e Cicinho, il terzino dai legamenti di cristallo reso schiavo dall’alcool, in contra-ataque.it, 20 novembre 2015. URL consultato il 17 luglio 2016.
  8. ^ San Paolo campione del mondo, in Gazzetta dello Sport, 18 dicembre 2005. URL consultato il 6 luglio 2016.
  9. ^ (EN) Cicinho tears right knee ligament, in CNN, 24 settembre 2006. URL consultato il 6 luglio 2016.
  10. ^ (EN) Report: Athletic Bilbao 1–4 Real Madrid, ESPN Soccernet, 29 aprile 2007. URL consultato il 6 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2012).
  11. ^ Capello campione con il Real Madrid dopo tante liti e un finale thrilling, su repubblica.it, La Repubblica, 17 giugno 2007. URL consultato il 17 luglio 2016.
  12. ^ (EN) Cicinho set for Real exit, Sky Sports. URL consultato il 6 aprile 2007.
  13. ^ Giulio Cardone, La Roma fa festa, arriva anche Cicinho il Brasile è sempre più di moda, in La Repubblica, 23 agosto 2007. URL consultato il 6 luglio 2016.
  14. ^ Cicinho stupito: Che accoglienza, in La Repubblica, 24 agosto 2007. URL consultato il 6 luglio 2016.
  15. ^ Francesca Ferrazza, Falcao difende Cicinho 'Bisogna solo aspettare', in La Repubblica, 17 ottobre 2007. URL consultato il 6 luglio 2016.
  16. ^ Roma, non basta la magia di Totti Al 91' arriva l'autogol-beffa, in La Repubblica, 9 novembre 2007. URL consultato il 6 luglio 2016.
  17. ^ La Roma batte la Fiorentina due punti rosicchiati all'Inter, in La Repubblica, 24 febbraio 2008. URL consultato il 6 luglio 2016.
  18. ^ La Coppa Italia è giallorossa "Rivincita" della Roma sull'Inter, in La Repubblica, 24 maggio 2008. URL consultato il 6 luglio 2016.
  19. ^ Supercoppa, riecco la Grande Sfida Inter e Roma aprono la stagione, in La Repubblica, 23 agosto 2008. URL consultato il 6 luglio 2016.
  20. ^ La Roma strapazza il Genoa, su repubblica.it, La Repubblica, 8 febbraio 2009.
  21. ^ Spalletti perde pezzi Cicinho fermo sei mesi, su repubblica.it, La Repubblica, 8 marzo 2009.
  22. ^ (PT) Supercampeão, lateral Cicinho está de volta ao São Paulo, su saopaulofc.net, rsaopaulofc.net, 9 febbraio 2010.
  23. ^ È Cicinho la mossa anti-Inter, su laroma24.it.
  24. ^ Cicinho jugará cedido en el Villarreal CF, su villarrealcf.es (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2011).
  25. ^ La Roma resta a secco,lo Slovan la beffa, su repubblica.it. URL consultato il 24 agosto 2011.
  26. ^ Cicinho firma con lo Sport Recife, su forzaroma.info. URL consultato il 21 giugno 2012.
  27. ^ Roberto Carlos punta in alto con il Sivasspor, in uefa.com, 6 gennaio 2014. URL consultato il 6 luglio 2016.
  28. ^ Roma, l'ex Cicinho riparte dalla Serie D brasiliana, su ilmessaggero.it, 13 settembre 2017. URL consultato il 5 luglio 2019.
  29. ^ L'EX ROMA CICINHO SI RITIRA, su sportmediaset.mediaset.it, 6 marzo 2018. URL consultato il 5 luglio 2019.
  30. ^ Confederation Cup, Brasile stellare Argentina mai in partita: 4-1, in La Repubblica, 29 giugno 2005. URL consultato il 6 luglio 2016.
  31. ^ Samba dei parastinchi, il Brasile vince così, in La Repubblica, 15 novembre 2005. URL consultato il 6 luglio 2016.
  32. ^ (PT) Cicinho e Gilberto querem apenas as vagas de ex-ídolos, in esporte.uol.com, 16 agosto 2006. URL consultato il 7 luglio 2016.
  33. ^ Percorso netto per il Brasile Doppietta Ronaldo, steso il Giappone, in La Repubblica, 22 giugno 2006. URL consultato il 6 luglio 2016.
  34. ^ Zidane è ancora il re Brasile eliminato, in La Repubblica, 1º luglio 2006. URL consultato il 6 luglio 2016.
  35. ^ Nei play-off.
  36. ^ 2º titolo

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su cicinhofc.zip.net. Modifica su Wikidata
  • (EN) Cicinho, su national-football-teams.com, National Football Teams. Modifica su Wikidata
  • (DEENIT) Cicinho, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • Cicinho, su it.soccerway.com, Perform Group. Modifica su Wikidata
  • Cicinho, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH. Modifica su Wikidata
  • (FR) Cicinho, su lequipe.fr, L'Équipe 24/24. Modifica su Wikidata
  • (ENESCA) Cicinho, su BDFutbol.com. Modifica su Wikidata
  • (ENESFRPT) Cicinho, su sambafoot.com, Sambafoot RCS Paris. Modifica su Wikidata