Ferrari 312 B3-74

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Ferrari 312 B3-74
Una 312 B3-74 (già guidata da Niki Lauda) ad una manifestazione
Descrizione generale
Costruttore Bandiera dell'Italia  Ferrari
Categoria Formula 1
Squadra Scuderia Ferrari SpA SEFAC
Progettata da Mauro Forghieri
Sostituisce Ferrari 312 B3
Sostituita da Ferrari 312 T
Descrizione tecnica
Meccanica
Motore Ferrari Tipo 001/12[1]
Dimensioni e pesi
Lunghezza 4335 mm
Larghezza 2050 mm
Altezza 1270 mm
Passo 2510 mm
Peso 590 kg
Altro
Carburante Agip
Pneumatici Goodyear
Avversarie Vetture di Formula 1 1974
Vetture di Formula 1 1975
Risultati sportivi
Debutto Bandiera dell'Argentina Gran Premio d'Argentina 1974
Piloti 1974-1975
11. Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni
12. Bandiera dell'Austria Niki Lauda
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
17 3 11 6
Campionati costruttori 1 (1975)
Campionati piloti 1 (1975)

La 312 B3-74 fu la vettura della Scuderia Ferrari che corse il Campionato del mondo 1974, e due gare ad inizio 1975. Era pilotata da Clay Regazzoni e da Niki Lauda. Fu progettata da Mauro Forghieri[2]

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

Dopo dieci anni senza alcun titolo vinto, Enzo Ferrari (reduce da seri problemi di salute che lo avevano tenuto molti mesi lontano dalla Scuderia) era determinato a tornare al top della Formula 1. Per iniziare attuò alcune modifiche nell'organico della squadra: nell'agosto 1973 richiamò Mauro Forghieri, sino ad allora non coinvolto nello sviluppo della vettura di F1 di quell'anno, con la responsabilità di occuparsene, nel tentativo di migliorare le scarsissime prestazioni della 312 B3 progettata sotto la direzione dell'ing. Colombo. Le prime modifiche realizzate da Forghieri si rivelarono buone, ma la stagione era ormai quasi terminata e compromessa, concentrandosi sul 1974.

Il costruttore modenese decise di reingaggiare Clay Regazzoni, che aveva già corso per la scuderia nei primi anni '70 ed era reduce da un anno alla BRM. Il Drake chiese anche al pilota svizzero chi volesse come compagno di squadra; questi indicò Niki Lauda, suo compagno in BRM. Fu così formata la nuova coppia, licenziando Ickx - con cui i rapporti erano ormai incrinati - e Merzario.

Altra novità fu il cambio nella direzione sportiva, ove venne assunto il giovane manager Luca Cordero di Montezemolo, che rimarrà per tre anni nel ruolo, per poi assumere altri incarichi nel gruppo FIAT e poi diventare (alcuni anni dopo la morte del fondatore) presidente della Ferrari.

Novità si registrarono anche tra le sponsorizzazioni tecniche: concluso il rapporto con Shell, la scuderia si accordò con Agip per la fornitura del carburante, dando inizio a un sodalizio destinato a durare 22 anni.

La vettura[modifica | modifica wikitesto]

Pur mantenendo la stessa denominazione B3 della monoscocca realizzata nel 1973 sotto la direzione Colombo, la monoposto F1 di Forghieri del 1974 fu una vettura molto diversa dalla precedente. La 312 B3-74 era infatti una vettura piatta e larga, con radiatori laterali, alettone anteriore a tutta larghezza e una vistosa presa d'aria (airscope) sopra il rollbar. Quasi tutte le altre monoposto erano strette e alte, ma la scelta progettuale si rivelò molto felice in quanto la nuova Ferrari era in grado di sfruttare meglio l'effetto aerodinamico alla ricerca di maggiore deportanza. Forghieri dichiarò poi in alcune occasioni che l'idea gli era venuta lavorando sul progetto della 312P del 1971/72, osservando che la larga e inclinata superficie della carrozzeria della vettura del mondiale marche otteneva una deportanza maggiore della vettura di formula uno che montava lo stesso motore 3 litri 12 cilindri "piatto".

La vettura presentava un serbatoio della benzina più capiente, grazie all'aggiunta di un ulteriore vano alle spalle del sedile, che andava ad aggiungersi ai due laterali. L'abitacolo venne realizzato in posizione più avanzata rispetto alla vettura precedente, con la pedaliera a ridosso del muso.

Esemplari costruiti[3][modifica | modifica wikitesto]

I telai numero 13 e 17 non furono costruiti, probabilmente per scaramanzia, mentre il telaio 20 venne costruito dopo che era stata avviata la costruzione dei primi esemplari "laboratorio" della nuova Ferrari 312 T, che esordirà solo nel 1975 (telai 18 e 19). I primi tre telai vennero modificati in Ferrari "scollando" alcuni pannelli per spostare la posizione di guida

I risultati[modifica | modifica wikitesto]

Niki Lauda al Gran Premio d'Olanda 1974

Per la prima volta dopo vari anni vennero ottenuti importanti risultati, come tre vittorie e vari piazzamenti. Tutto questo non bastò alla squadra di Maranello per conquistare entrambi i titoli, piloti e costruttori, il cui esito rimase incerto per tutti e due fino all'ultima gara, quando né Regazzoni, né Lauda riuscirono a conquistare punti. Va detto, però, che la vera svolta nel mondiale avvenne a Monza, quando la Ferrari si trovava in vantaggio di sei punti sulla McLaren, ma in gara ambedue i piloti di Maranello si ritirarono e Fittipaldi, pilota della scuderia inglese giunse secondo rimettendo in gioco il mondiale.

La Ferrari può però recriminare varie occasioni perse per vincere, causate dalla forse eccessiva rivalità tra i due piloti. Di rilievo l'episodio avvenuto al Gran Premio di Monaco, quando Regazzoni e Lauda si trovavano rispettivamente in prima e seconda posizione; il pilota austriaco infastidì più volte il compagno di squadra portandolo all'errore e causandone un testacoda. Regazzoni recuperò poi fino al quarto posto, ma furono gettati alle ortiche ben sei punti, che forse, avrebbero permesso allo svizzero di vincere il mondiale.

Un'altra occasione in cui si scatenarono alcune polemiche fu proprio nell'ultimo gran premio dell'anno, negli Stati Uniti. Durante le prove del sabato Regazzoni ruppe più volte il motore, ma il muletto non fu destinato a lui, bensì al compagno di squadra Lauda, che era ormai fuori dalla lotta per il mondiale, mentre lo svizzero era a pari punti con Fittipaldi. Alla fine entrambi i piloti Ferrari si ritirarono, mentre Fittipaldi conquistò tre punti che gli fecero vincere il mondiale (per la seconda volta).

Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1974 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari Tipo 001/12[1] G Bandiera della Svizzera Regazzoni 3 2 Rit 4 4 4 Rit 2 3 4 1 5 Rit 2 11 65
Bandiera dell'Austria Lauda 2 Rit 16 1 2 Rit Rit 1 2 5 Rit Rit Rit Rit Rit
Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1975 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari Tipo 001/12[1] G Bandiera della Svizzera Regazzoni 4 4 72,5[4]
Bandiera dell'Austria Lauda 6 5
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

Scheda tecnica[modifica | modifica wikitesto]

  • Carreggiata anteriore: 1,590 m
  • Carreggiata posteriore: 1,620 m
  • Trazione: posteriore
  • Frizione: multidisco
  • Cambio: 5 marce e retromarcia
  • Freni: a disco pinze in alluminio
  • Motore: Tipo 001/12 - 12 cilindri a V di 180° (a cilindri orizzontali contrapposti), cilindrata 2991,80 cm³, potenza circa 495 CV a 12600 giri/minuto[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Database Ferrari - Formula 1&2: 1967-1977, su modelfoxbrianza.it, www.modelfoxbrianza.it. URL consultato il 25 luglio 2014.
  2. ^ Campionato mondiale di Formula Uno anno 1974 Ferrari 312 B3-74 Archiviato il 28 agosto 2007 in Internet Archive. negri.it
  3. ^ Vedasi collezione della rivista Austosprint 1974-75
  4. ^ Le altre gare sono state corse con la Ferrari 312T

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