Ferrari 312 T

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Ferrari 312 T
Descrizione generale
Costruttore Bandiera dell'Italia  Ferrari
Categoria Formula 1
Squadra Scuderia Ferrari SEFAC SpA
Progettata da Mauro Forghieri
Sostituisce Ferrari 312 B3-74
Sostituita da Ferrari 312 T2
Descrizione tecnica
Meccanica
Motore Ferrari Tipo 015
12 cilindri a V di 180°
Dimensioni e pesi
Lunghezza 4140 mm
Larghezza 2030 mm
Altezza 1270 mm
Passo 2510 mm
Peso 598 kg
Altro
Carburante Agip
Pneumatici Goodyear
Avversarie Vetture di Formula 1 1975
Vetture di Formula 1 1976
Risultati sportivi
Debutto Bandiera del Sudafrica Gran Premio del Sudafrica 1975
Piloti 1975
11. Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni 3-14
12. Bandiera dell'Austria Niki Lauda 3-14
1976
1. Bandiera dell'Austria Niki Lauda 1-3
2. Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni 1-3
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
15 9 10 6
Campionati costruttori 2 (1975, 1976)
Campionati piloti 1 (1975)

La Ferrari 312 T è un'automobile monoposto sportiva di Formula 1 costruita dalla Scuderia Ferrari, che gareggiò nel 1975 e nelle prime gare del 1976.

Grazie ad essa la scuderia di Maranello tornò ai vertici della Formula 1, vincendo il campionato mondiale piloti e la coppa costruttori 1975.

Con 6 vittorie conquistate nel 1975 e 3 nelle prime tre gare del 1976, è una delle monoposto più riuscite e vincenti tra quelle costruite dalla Ferrari.

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

La 312 T era una monoposto che presentava diverse novità, la più importante delle quali era il nuovo cambio trasversale (da cui la T nel nome), che permetteva di ottenere una vettura più equilibrata e una miglior concentrazione delle masse.[1] Il motore (sempre un V12 con angolo di 180° tra le bancate (piatto) venne portato ad una potenza di 495 cv a 12 200 rpm ed abbinato ad una trasmissione a 5 rapporti più retromarcia. L'abitacolo venne spostato ancora più in avanti rispetto alla vettura dell'anno precedente.[1]

Tra le altre novità, dopo la parentesi della 312 B3 e della B3-74 con il loro telaio "monoscocca", la 312 T tornò a presentare un telaio in tubi pannellato, meno costoso e più facile da riparare e modificare. Tale soluzione sarà abbandonata solo nel 1982.

Risultati sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Portata al debutto al GP del Sudafrica, terza gara del mondiale 1975, dopo che la Ferrari aveva scelto di correre le prime due gare con la monoposto precedente, nel 1975 la 312 T portò a casa cinque vittorie con Niki Lauda (Monaco, Belgio, Svezia, Francia, USA) e una con Clay Regazzoni (in Italia) e conquistò altre tre gare nell'anno seguente (con Lauda in Brasile e Sudafrica, con Regazzoni a USA-West).

Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1975 Scuderia Ferrari SEFAC SpA Ferrari 001/11 G Bandiera della Svizzera Regazzoni 16* NC Rit 5 3 3 Rit 13 Rit 7 1 Rit 72,5[2]
Bandiera dell'Austria Lauda 5 Rit 1 1 1 2 1 8 3 6 3 1
Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1976 Scuderia Ferrari SEFAC SpA Ferrari 015 G Bandiera dell'Austria Lauda 1 1 2 83[3]
Bandiera della Svizzera Regazzoni 7 Rit 1
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota
  • Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.

Scheda tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche tecniche - Ferrari 312 T
Configurazione
Carrozzeria: monoposto Posizione motore: posteriore Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4143 × 2030 × 1275 Diametro minimo sterzata:
Interasse: 2518 mm Carreggiate: anteriore 1510 - posteriore 1530 mm Altezza minima da terra:
Posti totali: 1 Bagagliaio: Serbatoio: 200 l
Masse / in ordine di marcia: 575 kg
Meccanica
Tipo motore: Ferrari Tipo 015, V12 180° Cilindrata: 2.991 cm³
Distribuzione: bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro Alimentazione: Iniezione indiretta Lucas
Prestazioni motore Potenza: 495 CV
Accensione: elettronica Magneti Marelli Impianto elettrico:
Frizione: multidisco Cambio: trasversale Ferrari in blocco col motore, 5 marce e retromarcia
Telaio
Corpo vettura monoscocca con pannelli d'alluminio rivettati
Sterzo a cremagliera
Sospensioni anteriori: indipendenti, quadrilateri deformabili, molle e ammortizzatori entrobordo / posteriori: indipendenti, quadrilateri deformabili, molle e ammortizzatori entrobordo
Freni anteriori: a disco / posteriori: a disco
Pneumatici Goodyear
Prestazioni dichiarate
Velocità: 330 km/h Accelerazione:

Esemplari costruiti[modifica | modifica wikitesto]

  • 312 T/018 . Guidata in un GP Niki Lauda e danneggiata da Clay Regazzoni nel GP di Monaco
  • 312 T/019 . Mai schierata in gara
  • 312 T/021 . Vettura del 1975 di Clay Regazzoni, corse 5 gare di campionato più il Gran Premio di Svizzera 1975; venne guidata poi nel 1976 da Giancarlo Martini in due gare non titolate per il mondiale.
  • 312 T/022 . Vettura utilizzata da Lauda in 6 gare (3 vittorie). Guidata da Regazzoni in una gara del 1975 e una del 1976.
  • 312 T/023 . È l'esemplare più glorioso, con 6 vittorie su 9 gare corse tra il 1975 e il 1976 con Lauda, più un secondo posto ed il terzo che diede a Lauda il titolo mondiale, nel Gran Premio d'Italia 1975
  • 312 T/024 . Utilizzata in 7 gare da Clay Regazzoni nel 1975 e 1976 (1 vittoria)[4]
  • 312T6. Versione a sei ruote. Diversamente dalla Tyrrell P34, aveva 4 ruote di dimensione normale per ogni fiancata in un'unica asse posteriore, come le ruote posteriori dei camion. Fu collaudata da Niki Lauda e da Carlos Reutemann, ma mai schierata in gara, in quanto era problematica da guidare e più larga di quanto permettessero i regolamenti.[5]
  • 312T8. In seguito all'esperimento della 312T6, su alcune testate italiane apparvero degli articoli con immagini ed illustrazioni che mostravano una monoposto chiamata 312T8. Essa aveva 4 ruote davanti, come la Tyrrell P34, ed altre 4 ruote dietro, come la March 2-4-0. La bizzarra idea tuttavia non ebbe alcun seguito e molti anni dopo la stessa Ferrari ammise di aver pubblicato tali immagini per mantenere alta l'attenzione.[6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Acerbi, pag.239.
  2. ^ Le prime due gare sono state corse con la Ferrari 312 B3-74.
  3. ^ Le altre sono state corse con la Ferrari 312 T2.
  4. ^ Vedasi collezione della rivista Austosprint 1975-76
  5. ^ 6th Gear - Years in Gear - Grand Prix cars that never raced
  6. ^ (ES) Proyectos de F1 que no se concretaron – Cuando sólo cuatro… no bastan, su clubf1.es, effjuan.wordpress.com. URL consultato il 24 luglio 2011.
  7. ^ Six Wheels On My Wagon, su effjuan.wordpress.com. URL consultato il 24 luglio 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]