Castelfranco in Miscano
Castelfranco in Miscano comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Andrea Giallonardo dal 22/09/2020 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°18′N 15°05′E / 41.3°N 15.083333°E | ||
Altitudine | 760 m s.l.m. | ||
Superficie | 43,4 km² | ||
Abitanti | 868[1] (31-10-2019) | ||
Densità | 20 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Ariano Irpino (AV), Faeto (FG), Ginestra degli Schiavoni, Greci (AV), Montecalvo Irpino (AV), Montefalcone di Val Fortore, Roseto Valfortore (FG) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 82022 | ||
Prefisso | 0824 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 062016 | ||
Cod. catastale | C106 | ||
Targa | BN | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 453 GG[3] | ||
Nome abitanti | castelfranchesi | ||
Patrono | san Giovanni Battista | ||
Giorno festivo | 24 giugno | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Castelfranco in Miscano nella provincia di Benevento | |||
Sito istituzionale | |||
Castelfranco in Miscano è un comune italiano di 868 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Il centro abitato, esteso a sud-est del colle San Bartolomeo, è il comune più orientale della provincia, distante 43 km dal capoluogo.
La sua escursione altimetrica è pari a 541 m s.l.m. con una quota minima di 409 m. ed una massima di 950 m. La superficie agricola utilizzata è pari a 4361,18 ettari (ha)[4]
Lungo la principale strada di accesso, presso il confine con il comune di Montecalvo Irpino, sono presenti le Bolle della Malvizza, ossia i vulcanetti di fango tipici della valle del Miscano.
Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il nome deriverebbe dal possesso del castello da parte di un franco o francese, in epoca angioina[5]. Secondo un'altra ipotesi l'aggettivo franco significherebbe invece "libero da tassazione".[6]
L'aggiunta "in Miscano" si riferisce all'omonimo torrente, affluente di destra del fiume Ufita.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Fin dall'epoca normanna Castelfranco fu legata più volte alla contea di Ariano; nel Catalogus baronum il feudatario locale era un tale Rafrire. La baronia di Castelfranco è attestata anche in epoca angioina, allorquando il borgo dovette contribuire al restauro della fortezza di Crepacuore, situata lungo la via Francigena; i feudatari dell'epoca furono i De Lecto e i Buisson. In epoca aragonese Castelfranco rivestì una notevole rilevanza strategica, tanto che lo stesso re Ferdinando vi giunse allo scopo di passare in rassegna le proprie truppe; in tale periodo il dominio passò nuovamente ai conti di Ariano, tra i quali spiccano Francesco Sforza e Innico de Guevara. Fra gli ultimi feudatari si citano i Caracciolo, i Di Sangro e i Mirelli.[6]
Da un punto di vista amministrativo il comune fece parte del Principato Ultra fino al 1811, poi passò alla Capitanata col distretto di Bovino, quindi nel 1861 alla neonata provincia di Benevento.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Ingenti ruderi del vicus romano di Aequum Tuticum, all'incrocio fra le antiche vie Aemilia, Minucia, Traiana ed Herculea, lungo il confine con Ariano Irpino.
Casale Tre Fontane, complesso architettonico rinascimentale lungo la medievale via Francigena, sul confine con Greci.
Ruderi delle mura e del castello medioevale, avanzano i due pilastri dell'antica porta, detta della terra.
- Chiesa e convento di Santa Maria delle Grazie, poi sede della casa comunale, del XIII secolo
- Cappella di San Lorenzo, la chiesa originaria era dei primi del 1800; dotata di un orto, nei primi tempi veniva custodita da un gruppo di monaci, poi da un eremita, quindi cadde in rovina. Crollata nel 1926, fu poi ricostruita[7]
- Chiesa di San Giovanni
Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]
- Le Bolle della Malvizza, il più vasto complesso di vulcanetti di fango dell'Appennino meridionale, emergono da un ampio pianoro lungo la principale strada di accesso al paese, presso il confine con Montecalvo Irpino.
- Lungo la dorsale del Monte Tufaro (918 m s.l.m.), sullo spartiacque appenninico a cavallo tra il bacino del Fortore e la valle del Miscano, si estende il grande bosco di Castelfranco, sottoposto a tutela quale sito di interesse comunitario[8]. Lungo il margine settentrionale del bosco, al confine con Roseto Valfortore, vi è una sorgente di acqua sulfurea.[9]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[10]

Religione[modifica | modifica wikitesto]
Castelfranco in Miscano appartiene alla diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]
Le numerose aziende agro-zootecniche sono alla base dell'economia cittadina. Notevoli sono soprattutto le colture cerealicole e l'allevamento bovino. Non mancano alcuni prodotti tipici, legati alla tradizione locale, come il caciocavallo di Castelfranco[11].
Turismo[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio comunale è attraversato dal tratturello Volturara-Castelfranco (un'antica via della transumanza) e lambito dal tratturello Camporeale-Foggia. Quest'ultima direttrice, che ricalca il percorso dell'antica via Traiana[12], ebbe notevole risalto durante tutto il medioevo in quanto parte integrante della via Francigena[13]; ciò ha permesso al comune di entrare a far parte del distretto turistico-religioso Viaticus[14] e dell'Associazione Europea delle Vie Francigene[15].
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Una strada interprovinciale allaccia Castelfranco in Miscano con la strada statale 90 bis, agevolando così i collegamenti con Benevento, Ariano Irpino e Foggia.
Altre strade provinciali collegano il borgo con i comuni limitrofi di Ginestra, Montefalcone, Roseto e Faeto, questi due ultimi situati nella confinante Puglia.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]
Fa parte della Comunità montana del Fortore.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Camera di Commercio di Benevento, dati e cifre, maggio 2007
- ^ Storia, su Comune di Castelfranco in Miscano. URL consultato il 25 maggio 2020 (archiviato il 19 dicembre 2018).
- ^ a b T. Vitale.
- ^ La cappella di San Lorenzo, su Comune di Castelfranco in Miscano. URL consultato il 7 maggio 2018 (archiviato l'8 maggio 2018).
- ^ MISURE DI CONSERVAZIONE DEI SIC PER LA DESIGNAZIONE DELLE ZSC DELLA RETE NATURA 2000 DELLA REGIONE CAMPANIA, su Regione Campania Campania, pp. 75-77. URL consultato il 14 agosto 2019 (archiviato il 27 settembre 2017).
- ^ Istituto Geografico Militare, Foglio "Castelfranco in Miscano" 174 IV NE, in Carta d'Italia, M 891, 1ª ed., 1954-1955.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Caciocavallo di Castelfranco in Miscano, su Comune di Castelfranco in Miscano. URL consultato il 30 novembre 2017 (archiviato il 1º dicembre 2017).
- ^ La Valle del Miscano, p. 241.
- ^ La Strada Sacra, su Repubblica. URL consultato il 6 gennaio 2018 (archiviato il 13 settembre 2017).
- ^ Distretto turistico Viaticus: la regione Campania dà il via libera, su Ntr24. URL consultato il 6 gennaio 2018 (archiviato il 24 agosto 2019).
- ^ Castelfranco in Miscano, su Tuttitalia. URL consultato il 15 luglio 2019 (archiviato il 14 luglio 2019).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Antonio Iamalio, La regina del Sannio, Ardia editore, Napoli, 1918
- Alfonso Meomartini, I comuni della provincia di Benevento, Benevento 1970
- Archeoclub d'Italia (sede di Casalbore), Progetto itinerari turistici Campania interna - La Valle del Miscano, a cura di Renato Scinto, Regione Campania (Centro di Servizi Culturali - Ariano Irpino), vol. 1, Avellino, 1995, pp. 177-187.
- Tommaso Vitale, Storia della regia città di Ariano e sua diocesi, Roma, Stamperia Salomoni, 1794, pp. 317-320.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Aequum Tuticum
- Bolle della Malvizza
- Caciocavallo di Castelfranco
- Comunità montana del Fortore
- Miscano
- Stazione di Castelfranco in Miscano
- Tre Fontane (Greci)
- Valle del Miscano
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castelfranco in Miscano
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.castelfrancoinmiscano.bn.it.