Melizzano

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Melizzano
comune
Melizzano – Stemma
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Benevento
Amministrazione
SindacoRossano Libero Insogna (PD) dall'8-6-2009 (3º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate41°10′N 14°30′E / 41.166667°N 14.5°E41.166667; 14.5 (Melizzano)
Altitudine190 m s.l.m.
Superficie17,59 km²
Abitanti1 688[1] (30-4-2023)
Densità95,96 ab./km²
FrazioniBoscarelle, San Tammaro, Torello
Comuni confinantiAmorosi, Castel Campagnano (CE), Dugenta, Frasso Telesino, Solopaca, Telese Terme
Altre informazioni
Cod. postale82030
Prefisso0824
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT062039
Cod. catastaleF113
TargaBN
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 461 GG[3]
Nome abitantimelizzanesi
Patronosan Pietro Apostolo, san Paolo Apostolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Melizzano
Melizzano
Melizzano – Mappa
Melizzano – Mappa
Posizione del comune di Melizzano nella provincia di Benevento
Sito istituzionale

Melizzano è un comune italiano di 1 688 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania. Situato alle falde occidentali del Monte Taburno, confina a nord-est con la provincia di Caserta.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Melizzano è sito sulla ripa destra del vallone di Prata a 10 km dalla stazione ferroviaria Frasso - Dugenta.

Fa parte della Comunità Montana Zona del Taburno - Regione Agraria n.4 - Colline del Calore Irpino inferiore.

Ha un'escursione altimetrica pari a 907 m s.l.m. con una minima di 33 m ad una massima altitudine di 940 m s.l.m.

Ha una superficie agricola utilizzata di ettari (ha) 1.101,42 (2000).[4]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Secondo certe ipotesi il paese sorse nel medioevo al posto dell'antica Melae, insediamento di origine sannita che fu al centro di alcune tristi vicende durante la seconda guerra punica (216 a.C.).[5] Tuttavia appare più verosimile che Melizzano (al pari di Melissano in Puglia) costituisca invece un prediale derivante dal cognome latino Melitius.[6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel Catalogus baronum (metà del XII secolo) veniva chiamata Meliczano ed era un feudo di proprietà del conte di Caserta.

Successivamente divenne di proprietà dei Signoretto e, nel 1506, dei Gambacorta.

Nel 1532 contava quarantotto famiglie, diventate cinquantasei nel 1596 e trentotto dopo la peste del 1656.[7]

Nel XVII secolo appartenne ai De Capua e ai Bellucci.

Poco prima dell'abolizione del feudalesimo (1806) appartenne ai Corsi.

Nel 1810 divenne un unico comune con Dugenta che dopo l'Unità d'Italia divenne sua frazione.

Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento.

Nel 1943 i bombardamenti americani provocarono ventuno morti.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Castello[modifica | modifica wikitesto]

Di proprietà privata, è un monumento di notevole interesse dato che conserva ancora la sua fisionomia originaria.

Il castello di Melizzano è caratterizzato dalla merlatura ghibellina che corre lungo tutta l'architettura.

Nel cortile interno si possono ammirare delle arcate ogivali di gusto gotico.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Pietro

Chiesa parrocchiale e arcipretale, venne citata per la prima volta nel XVI secolo quando risultava essere di patronato dell'Universitas.[7] L'esterno, preceduto da una modesta scalinata, ha tre porte sormontate da due oculi e da una finestra. L'interno, a tre navate, presenta diverse decorazioni a stucco di gusto settecentesco. Vi si conserva una scultura della Madonna, oggetto di profonda venerazione.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Melizzano viene citata più volte nella commedia di Eduardo De Filippo "De Pretore Vincenzo" e viene indicata come città d'origine del protagonista e città famosa in antichità per la sua produzione di mele.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1990 Mattia Iorillo Democrazia Cristiana Sindaco
1990 1992 Giovanni Bozzi Partito Comunista Italiano Sindaco
1992 1993 Eduardo Mezza Democrazia Cristiana Sindaco
1993 1995 Giuseppe Domenico Viscosi Democrazia Cristiana Sindaco
1995 1999 Giovanni Bozzi Partito Democratico della Sinistra Sindaco
1999 2004 Giovanni Bozzi Democratici di Sinistra Sindaco
2004 2009 Giovanni Bozzi Lista civica (Centro-sinistra) Sindaco
2009 2014 Rossano Libero Insogna Lista civica Sindaco
2014 2019 Rossano Libero Insogna Lista civica Sindaco
2019 in carica Rossano Libero Insogna Lista civica Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Fonte Camera di Commercio di Benevento, Dati e cifre, maggio 2007.
  5. ^ a b Marrocco, p. 96.
  6. ^ Atti della Reale Accademia delle scienze di Torino, vol. 1-10, Stamperia Reale, 1875, p. 111.
  7. ^ a b Pescitelli, p. 233.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dante B. Marrocco, Guida del Medio Volturno, Napoli, Tipografia Laurenziana, 1986.
  • Renato Pescitelli, Chiesa Telesina: luoghi di culto, di educazione e di assistenza nel XVI e XVII secolo, Auxiliatrix, 1977.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN247870643
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