Durazzano
Durazzano comune | |||
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Le pale eoliche di Durazzano | |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Alessandro Crisci (lista civica Progetto per Durazzano) dall'08/06/2009 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°04′N 14°27′E / 41.066667°N 14.45°E | ||
Altitudine | 286 m s.l.m. | ||
Superficie | 12,91 km² | ||
Abitanti | 2 205[1] (31-7-2017) | ||
Densità | 170,8 ab./km² | ||
Frazioni | Casanova, San Giorgio, Cirigliano, | ||
Comuni confinanti | Cervino (CE), Sant'Agata de' Goti, Santa Maria a Vico (CE), Valle di Maddaloni (CE) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 82015 | ||
Prefisso | 0823 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 062028 | ||
Cod. catastale | D386 | ||
Targa | BN | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media) | ||
Cl. climatica | zona D, 1 591 GG[2] | ||
Nome abitanti | durazzanesi | ||
Patrono | San Vincenzo Ferreri | ||
Giorno festivo | 5 aprile | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Durazzano nella provincia di Benevento | |||
Sito istituzionale | |||
Durazzano è un comune italiano di 2.205[1] abitanti della provincia di Benevento in Campania.
Gode di un impianto eolico di 7 aerogeneratori pari a 14 MW installato nell'ottobre del 2005.
Indice
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Situato sull'estremo confine occidentale della provincia di Benevento, Durazzano sorge in una valle circondata dal Monte Burrano (mt. 776 slm) a sud, dal Monte Longano (mt: 585 slm) a nord, dal Monte Aglio (mt. 458 slm) ad ovest e dalla gola di Tagliola ad est che apre la valle verso il vicino comune di Sant'Agata de' Goti.
Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]
L'origine del nome potrebbe derivare dal primitivo Oraczanum, che insieme al termine Durazzano per la sua flessione aggettivale, sembra che siano nati da un antico possesso prediale.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Una volta formava un solo comune con Forchia di Cervino e con Cervino che ora fanno parte della provincia di Caserta.
Se ne fa menzione la prima volta nel XIV secolo, sotto forma di Oraczanum, nel Giustizierato di Terra di Lavoro e nella Contea di Caserta, di cui seguì le sorti feudali. Sotto gli Angioini venne poi infeudato dai Sus, quindi dal chirurgo Pasquale De Parma poi passò successivamente ai Ciciniello, ai Della Ratta, ai Caracciolo, agli Spinelli, ai D'Aquino, ai Carafa, ai Tomacelli e ai Loffredo. Nel 1749 divenuta terra regia, non fu più infeudata. Anche in questo paese, nel 1647, si ebbe una ripercussione della rivoluzione di Napoli di Masaniello con lo scuotere del gioco feudale e l'uccisione dell’Erario del Barone. Ma gli uccisori caddero nelle mani delle soldatesche vicereali e furono impiccati. Nel 1809 fu capoluogo di circondario nel Distretto di Nola e nel 1816 fu Comune del circondario di Sant'Agata de' Goti.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[3]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Il paese è servito dall'agenzia privata Laudato Trasporti (LTP)
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Il sindaco attuale è Crisci Alessandro.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
- Ponte della Valle di Durazzano secondo ponte dell'Acquedotto Carolino, che conduce le acque alla cascata della Reggia di Caserta, inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dall'UNESCO.
- Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli
- Chiesa di Sant'Erasmo
- Chiesa di Santa Maria Capocasale
- Chiesa di San Rocco
- Chiesa di San Giacomo
- Chiesetta del Grottone
- Chiesa dell'Annunziata
- Chiesa di Sant'Angelo
- Castello medievale quadriturrito
- Resti di antica villa romana
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2017.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Antonio Iamalio, La regina del Sannio, ed. Ardia, Napoli, 1918
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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