Ceppaloni
Ceppaloni comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Claudio Cataudo (lista civica Ceppaloni Domani) dal 15-5-2023 |
Territorio | |
Coordinate | 41°03′N 14°46′E / 41.05°N 14.766667°E |
Altitudine | 368 m s.l.m. |
Superficie | 23,8 km² |
Abitanti | 3 151[2] (31-3-2022) |
Densità | 132,39 ab./km² |
Frazioni | Barba, Beltiglio, Ripabianca, San Giovanni di Ceppaloni, Santa Croce e Tufara Valle |
Comuni confinanti | Altavilla Irpina (AV), Apollosa, Arpaise, Chianche (AV), Montesarchio, Roccabascerana (AV), San Leucio del Sannio, San Nicola Manfredi, Sant'Angelo a Cupolo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 82014[1] |
Prefisso | 0824 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 062022 |
Cod. catastale | C476 |
Targa | BN |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona D, 1 740 GG[4] |
Nome abitanti | ceppalonesi |
Patrono | san Nicola vescovo |
Giorno festivo | 6 dicembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Ceppaloni è un comune italiano di 3 151 abitanti[2] della provincia di Benevento in Campania.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio comunale è prevalentemente collinare, con una altimetria compresa tra i 148 e i 558 m s.l.m. pari ad una escursione altimetrica di 410 m s.l.m., ed è situato tra la valle del Sabato ad est e la valle del torrente Serretelle ad ovest.
Le aree coltivate (in genere a seminativo arborato) sono ridotte. Dominano i terreni incolti e i boschi di querce e castagni.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Le prime notizie storiche su Ceppaloni risalgono alla fine dell'VIII secolo. Durante il periodo longobardo dipendeva dal gastaldato di Benevento. Significativa la presenza in epoca medievale di varie chiese monastiche appartenenti all'abbazia di Santa Sofia e all'abbazia di San Modesto di Benevento (IX-XIV secolo).
Il toponimo Ceppaloni è di incerta origine. Tra le ipotesi più accreditate: Cepalonis deriverebbe dal gentilizio latino Caeparius e dal suffisso prediale –anus, da cui Caeparanus (fondo di Caeparius) oppure da Cippus leonis, ossia “cippo del leone”, ove cippo è nel significato di altura, monte oppure di cippo, colonna.
Il territorio ceppalonese comprende, oltre Ceppaloni capoluogo con il suo borgo medievale dominato dal castello normanno dell'XI secolo, i casali, oggi frazioni, che hanno anch'essi origine medievale: Barba (l'antica Balba o Valva ove tra il XII e il XV secolo esisteva un castello), Santa Croce, San Giovanni e Beltiglio (un tempo San Bartolomeo, poi Chianche).
Ceppaloni con il suo castello si trovava in posizione strategica confinando con la pontificia Benevento e controllando la sottostante via Antiqua Maiore che da Benevento conduceva ad Avellino, attraverso il vicino stretto di Barba. Per tale motivo venne più volte coinvolta nelle guerre tra papato e impero e poi tra angioini e aragonesi. Ospitò personaggi famosi: Ruggero II, papa Onorio II e Alfonso V d'Aragona, I re di Napoli.
Fu possesso feudale prima dei Fraineta e poi dei Bussone nel XII secolo. In due periodi, agli inizi del Duecento, fu occupata dalle truppe pontificie di Benevento. Venne quindi riconquistata con la violenza da Federico II. Sotto gli angioini fu concessa in feudo a vari militi francesi. Fu poi possesso degli Stellato (XIII-XIV secolo), dei Della Marra (XV-XVI secolo), dei D'Avalos (XVI secolo), dei Coscia (XVI-XVII secolo) ed infine dei de Lagonissa o della Leonessa (dal 1633 al 1806)[5].
Famiglie appartenenti alla nobiltà e ai notabili locali furono, alla metà del XVI secolo: Cacaro, Civita, Cutillo, de Juliis, de Dionisio, de Tocco, de Rubbo, Ferraguto, Margiotta, Russo (Rubeo)[6], Santo Gemma, Stellato; dal sec. XVII al sec. XIX: Stellato, Sellitto(i), Iannotti, Venaglia (estintasi nella famiglia Zerella[7])[8].
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 5 novembre 1981.[9] Nello stemma comunale è raffigurato un monte di tre cime all'italiana d'argento, ristretto, sormontato da una stella d'oro a cinque raggi. Il gonfalone è un drappo di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa di San Nicola Vescovo
- Chiesa della Santissima Annunziata
- Ex convento della Santissima Annunziata
- Chiesa di Maria Santissima Assunta
- Chiesa dell'Immacolata
- Chiesa del SS. Rosario della Beata Vergine Maria
- Chiesa di San Giovanni Battista
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Taverna di Rotola (località Rotola)
- Palazzo Foglia (San Giovanni)
Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]
- Castello di Ceppaloni (capoluogo)
Luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[10]

Economia[modifica | modifica wikitesto]
Ha una superficie agricola utilizzata in ettari (ha) di 484,64 aggiornata all'anno 2000[11].
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Il comune è servito dalle stazioni di Chianche Scalo - Ceppaloni delle FS (ferrovia Benevento-Avellino), sita nel comune di Chianche, e dalla stazione di Tufara Valle sulla linea ferroviaria Caudina dell'Ente Autonomo Volturno.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Mandato | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
10 marzo 1986 | 21 luglio 1992 | Clemente Mastella | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
9 giugno 1996 | 16 aprile 2000 | Nicola Nino Rossi | Lista civica | Sindaco | |
16 aprile 2000 | 25 maggio 2003 | ||||
25 maggio 2003 | 13 aprile 2008 | Clemente Mastella | UDEUR | Sindaco | |
13 aprile 2008 | 26 maggio 2013 | Claudio Cataudo | Lista civica | Sindaco | |
26 maggio 2013 | 11 giugno 2018 | ||||
11 giugno 2018 | 14 maggio 2023 | Ettore De Blasio | Lista civica | Sindaco | |
15 maggio 2023 | in corso | Claudio Cataudo | Lista civica | Sindaco |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Scheda di Ceppaloni, su tuttitalia.it. URL consultato il 25 ottobre 2013.
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Rossi, 2011.
- ^ È ancora esistente un ramo della famiglia: Rossi alias "de Capodiferro", in Rossi, 2011, p. 351.
- ^ Un ramo della famiglia Zerella, tuttora esistente, fu decorato dei titoli di barone e nobile di San Marino, in Rivista del Collegio Araldico (Rivista Araldica), anno XLIX - 1951, Roma, Collegio Araldico, I provvedimenti nobiliari di grazia sovrana emessi dal 1861 al 1946, p. 9.
- ^ Rossi, 2011, pp. 117-126, 340, 343, 352.
- ^ Ceppaloni, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 23 settembre 2023.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Camera di Commercio di Benevento, dati e cifre, maggio 2007
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Alfredo Rossi, Ceppaloni. Storia e società di un paese del regno di Napoli, Pro Loco di Ceppaloni, 2011, ISBN 978-88-906209-0-4.
- Carmine Porcaro, Ceppaloni tra cronaca e storia (876-1982), Spazio 2000, Napoli, 1982.
- Beniamino Iasiello, Il Comune di Ceppaloni nel Regno delle due Sicilie, Benias, Ceppaloni, giugno 2013.
- Beniamino Iasiello, Il Comune di Ceppaloni dall'Unità d'Italia alla nascita della Repubblica, Benias, Ceppaloni, giugno 2016.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ceppaloni
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.ceppaloni.bn.it.
- Ceppalóni, su sapere.it, De Agostini.
- Pro Loco di Ceppaloni, su prolococeppaloni.it. URL consultato il 21 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2017).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 311447582 |
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