Istituto Geografico Militare

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Istituto Geografico Militare
Stemma dell'Istituto.
La sede dell'IGM
AbbreviazioneIGM
TipoEnte pubblico
Fondazione1861
FondatoreVittorio Emanuele II
ScopoEnte cartografico dello Stato italiano
Sede centraleItalia Firenze
PresidenteItalia Generale di Divisione Pietro Tornabene
Sito web

L'Istituto Geografico Militare (IGM) è un istituto che svolge le funzioni di ente cartografico dello Stato italiano, ai sensi della legge n. 68 del 2 febbraio 1960,[1] occupandosi della cartografia dello Stato attraverso una notevole attrezzatura che lo rende uno dei più avanzati in Italia. Esso svolge lavori di geodesia, topografia e cartografia e in organico vi è anche una scuola denominata Scuola Superiore di Scienze Geografiche (SSSG). Dal 1º ottobre 2014, a seguito della soppressione del Comando militare esercito della Toscana, ne ha assorbito i compiti e il personale. Ha sede a Firenze in via Cesare Battisti occupando buona parte dell'ex convento della Santissima Annunziata.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lettera dell'IGM riguardo a una sua pubblicazione del 1941 celebrante il nuovo Impero

La sua storia inizia dall'Ufficio del Corpo di Stato maggiore del Regio Esercito Italiano che, dopo l'unificazione italiana nel 1861, aveva unificato in una singola struttura, con sede a Torino, l'originale Ufficio del Corpo di Stato Maggiore del Regno sardo, dell'Ufficio Topografico Toscano e del Reale Officio Topografico Napoletano. La sede dell'ufficio venne quindi trasferita a Firenze nel 1865, contemporaneamente alla nomina della città toscana a capitale d'Italia, città che ancor oggi è la sede dell'Istituto.

Con l'unificazione italiana, si riconobbe l'esigenza per lo Stato di dotarsi di una cartografia nazionale unitaria, e il Governo del tempo affidò nel 1872, con un'apposita legge, tale incarico all'Istituto topografico militare, creato dalla trasformazione del corpo militare. Questo istituto, rinominato Istituto geografico militare nel 1882, rilevò il territorio dello Stato, formando la nuova Carta Topografica d'Italia alla scala 1:100.000. Tale lavoro topografico, in gran parte svolto utilizzando la tavoletta pretoriana, richiese oltre 30 anni.

Durante il fascismo, l'IGM sostenne i processi di italianizzazione operati verso la toponomastica delle lingue non-italiane presenti sul territorio nazionale nonché nelle colonie italiane.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca

All'interno dell'Istituto si apre un salone, già Cenacolo dei Servi di Maria, sul quale si trovano due frontoni con affreschi del XVII secolo, una biblioteca geografica e cartografica con oltre duecentomila volumi di tipologie cartografiche e collezioni storiche.

Innovazioni[modifica | modifica wikitesto]

Presso l'Istituto è nata la moderna fotogrammetria. [senza fonte]

Ufficio Documentale di Firenze[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1º ottobre 2014, a seguito della soppressione del Comando militare esercito della Toscana, ne ha assorbito i compiti e il personale. Dall'Istituto Geografico Militare dipende l'Ufficio Documentale, erede diretto del Centro Documentale di Firenze e ancor prima del Distretto Militare di Firenze (11°), istituito nel dicembre 1870.

L'Ufficio Documentale di Firenze, retto da un Colonnello, dopo la sospensione della Leva, svolge prevalentemente attività documentale rivolta al personale che ha terminato il servizio militare, informativa e di servizio per altre istituzioni come l'I.N.P.S. o i Comuni.

L'Ufficio è competente per tutte le province della Toscana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Legge 2 febbraio 1960, n. 68 "Norme sulla cartografia ufficiale dello Stato e sulla disciplina della produzione e dei rilevamenti terrestri e idrografici". GU n. 52 del 1º marzo 1960
  2. ^ IGM, L'Istituto Geografico Militare in Africa Orientale, Firenze, 1939; cfr. a proposito David Atkinson, "Geopolitics, carthography and geographical knowledge: envisioning Africa from Fascist Italy", in Geography and Imperialism, 1820-1940, ed. Morag Bell, Robin Butlin, Michael Heffernan, Manchester University Press, 1995, pp. 265ss.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Istituto Geografico Militare (a cura di), L'Istituto Geografico Militare in Africa Orientale, 1885-1937, Firenze, 1939.
  • David Atkinson, "Geopolitics, carthography and geographical knowledge: envisioning Africa from Fascist Italy", in Geography and Imperialism, 1820-1940 (Studies in Imperialism), ed. Morag Bell, Robin Butlin, Michael Heffernan, Manchester University Press, 1995, pp. 265–294.
  • Guida d'Italia, Firenze e provincia, Edizioni Touring Club Italiano, Milano 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN128800918 · ISNI (EN0000 0000 9108 3710 · LCCN (ENn79061359 · GND (DE1005296-3 · BNF (FRcb12274803f (data) · J9U (ENHE987007592337005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79061359