Rai Libri: differenze tra le versioni

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== Anni ottanta ==
== Anni ottanta ==
Negli anni '80 Rai Eri pubblica le riviste mensili ''Moda'' ([[1983]], per lungo tempo leader del segmento femminile) e ''King''<ref>{{Cita web|url = http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1994/11/28/Cronaca/MENSILE-KING-RAI-CRISI---LA-REDAZIONE-PROCLAMA-LO-SCIOPERO_201700.php|titolo = MENSILE KING (RAI): CRISI - LA REDAZIONE PROCLAMA LO SCIOPERO|accesso = 2016-02-17|sito = www1.adnkronos.com}}</ref> ([[1987]], il corrispettivo al maschile di ''Moda'', della cui redazione facevano parte tra gli altri Ivano Casamonti, Carlo Bassi, Chantal Jannuzzi, Paola Annicchiarico, Laura Longo, Walter Gatti), ormai cessate, che hanno avuto come primo direttore il giornalista [[Vittorio Corona]] (poi [[Willy Molco]]) e che venivano realizzate a [[Milano]]. King e Moda rappresentano un innovativo sviluppo della formula del magazine, sia per quanto riguarda il linguaggio verbale e la grafica, e sia per i contenuti volutamente ossimorici con la testata, mantenendo uno sguardo ironicamente in controtendenza nei confronti del successo e dei valori del jet-system<ref>{{Cita web|cognome = Websushi.it|url = http://www.retrovisore.net/media/moda-e-king-lironia-patinata/|titolo = Moda e King, l'ironia patinata|accesso = 2016-02-17|sito = Retrovisore {{!}} un sito di Luca Pollini|data = 2009-07-30}}</ref>.
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== Anni novanta ==
== Anni novanta ==

Versione delle 16:56, 16 mag 2018

Rai Eri
Logo
Logo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione
Sede principaleTorino
GruppoRai
ProdottiEditoria di televisione e media
Sito webwww.railibri.rai.it/

Rai Eri è il marchio con cui la Rai svolge la sua attività editoriale.

Le origini

La prima attività editoriale storica della antesignana della Rai, la URI (Unione Radiofonica Italiana), fu la pubblicazione nel gennaio 1925 di Radio Orario, settimanale che riportava i programmi radio della stazione italiana e di quelle europee. Radio Orario sarebbe poi diventato nel 1930 Radiocorriere e nel 1954 Radiocorriere TV.[1]

Lo sviluppo seguente fu la nascita della ERI come società a Torino nel 1949 (prima ancora della trasformazione in Rai della Eiar) per unire e valorizzare le attività editoriali dell'emittente pubblica cresciute intorno al "Radiorario". Nel tempo ha subito varie trasformazioni: si è costituita nel maggio 1987 come "Nuova Eri Edizioni Rai-Radiotelevisione Italiana S.p.A." e successivamente è rientrata nella società capogruppo.

Uno dei principali obiettivi di Rai Eri è quello di apportare un contributo allo studio della comunicazione e dei media e anche di documentare l'attività del servizio pubblico radiotelevisivo. Tra le opere edite in tal senso troviamo RicordeRai, un libro-documentario la cui seconda edizione è stata pubblicata nel 2004 in collaborazione con Rai Teche, che celebra i cinquant'anni della tv e gli ottanta della radio (il volume è firmato da Barbara Scaramucci e Claudio Ferretti ed ha in allegato un DVD).

Rai Eri negli anni degli esordi ha pubblicato la collana Classe Unica (in formato tascabile), la rivista L'Approdo, derivata dalla prima produzione multimediale italiana (radio, rivista, televisione).

È stata la casa editrice dello storico settimanale di informazione televisiva e radiofonica Radiocorriere TV (che prima di avviarsi a un trend negativo che l'ha portato alla chiusura aveva raggiunto, negli anni 1980, con la direzione di Aldo Falivena, un tetto di vendite di 700 000 copie).

Anni ottanta

Negli anni '80 Rai Eri pubblica le riviste mensili Moda (1983, per lungo tempo leader del segmento femminile) e King[2] (1987, il corrispettivo al maschile di Moda, della cui redazione facevano parte tra gli altri Ivano Casamonti, Carlo Bassi, Chantal Jannuzzi, Paola Annicchiarico, Laura Longo, Walter Gatti), ormai cessate, che hanno avuto come primo direttore il giornalista Vittorio Corona (poi Willy Molco) e che venivano realizzate a Milano. King e Moda rappresentano un innovativo sviluppo della formula del magazine, sia per quanto riguarda il linguaggio verbale e la grafica, e sia per i contenuti volutamente ossimorici con la testata, mantenendo uno sguardo ironicamente in controtendenza nei confronti del successo e dei valori del jet-system[3].

Anni novanta

Dagli anni novanta sviluppa la propria attività editoriale collegandola strettamente alla produzione radiofonica e televisiva. Pubblica, tra le sue opere, i libri dei protagonisti delle trasmissioni Rai e reportage giornalistici che suscitano vasta attenzione nel pubblico dei lettori (tra cui i saggi di Enzo Biagi, Bruno Vespa, Sergio Zavoli, Piero Angela e i più recenti di Antonio Caprarica) insieme con altre case editrici come Mondadori e Rizzoli. Dopo il periodo della direzione effervescente di Alberto Luna, giunse la crisi della fine degli anni 1980. Ma ben presto sarebbe arrivata una nuova svolta. Protagonista del rilancio definitivo il direttore Giuseppe Marchetti Tricamo, cresciuto professionalmente all'interno dell'azienda, che ha ridisegnato Rai Eri nei contenuti, nell'immagine, nella grafica (con il supporto del art director Franco De Vecchis), rendendola protagonista del mercato editoriale.

Rai Eri oggi

Oggi Rai Eri continua a editare Elettronica e telecomunicazioni[4], Nuova rivista musicale italiana[5] e Nuova civiltà delle macchine[6] e lo storico DOP - Dizionario di ortografia e pronunzia.

Tra le collane:

Loghi

Attuali pubblicazioni

Note

  1. ^ Rai Eri, la Rai da Leggere, su www.eri.rai.it. URL consultato il 17 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2016).
  2. ^ MENSILE KING (RAI): CRISI - LA REDAZIONE PROCLAMA LO SCIOPERO, su www1.adnkronos.com. URL consultato il 17 febbraio 2016.
  3. ^ Websushi.it, Moda e King, l'ironia patinata, su Retrovisore | un sito di Luca Pollini, 30 luglio 2009. URL consultato il 17 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2016).
  4. ^ Rivista tecnica dal 1946, cfr. il sito.
  5. ^ Nata nel 1967 è oggi diretta da Giovanni Carli Ballola, Paolo Donati, Giorgio Pestelli, Giancarlo Rostirolla e Roman Vlad
  6. ^ Su progetto di Leonardo Sinisgalli che ne diresse la prima serie (1957-1979) è oggi diretta dal comitato scientifico di Dario Antiseri, Edoardo Boncinelli, Umberto Bottazzini, Vittorio Marchis e Silvano Tagliagambe in collaborazione con il Centro D.I.E.A. (Documentazione su Ingegneria ed Etica Ambientale) della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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