Cinquefrondi
Cinquefrondi comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Città metropolitana | Reggio Calabria |
Amministrazione | |
Sindaco | Michele Conia (lista civica "Rinascita per Cinquefrondi") dal 31-5-2015 (2º mandato dal 21-9-2020) |
Territorio | |
Coordinate | 38°25′N 16°06′E / 38.416667°N 16.1°E |
Altitudine | 257 m s.l.m. |
Superficie | 29,95 km² |
Abitanti | 6 417[1] (30-11-2019) |
Densità | 214,26 ab./km² |
Comuni confinanti | Anoia, Giffone, Mammola, Polistena, San Giorgio Morgeto |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 89021 |
Prefisso | 0966 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 080027 |
Cod. catastale | C710 |
Targa | RC |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Nome abitanti | cinquefrondesi |
Patrono | san Michele Arcangelo |
Giorno festivo | 8 Maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cinquefrondi all'interno della città metropolitana di Reggio Calabria | |
Sito istituzionale | |
Cinquefrondi (Cincufrùndi oppure Cincrùndi in calabrese[3]) è un comune italiano di 6 417 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria. Si trova ai confini della piana di Gioia Tauro[4], a un'altitudine di 257 m s.l.m., e dista circa 70 km da Catanzaro e 50 km da Reggio Calabria. Il suo territorio ricade in quello del Parco nazionale dell'Aspromonte.
Fu distrutta dal terremoto del 1783.
Crea una conurbazione con il comune di Polistena[5].
Origini del nome
Secondo Michele Sarconi, il nome deriverebbe dalle 5 torri che cingevano la fortificazione difensiva[6].
Storia
Fondazione
«Dice Proclo, che dopo Altano e Morgeto, i Locresi edificarono un Castelletto, il qual hoggi noi chiamiamo Cinquefrondi: Proclo dunque collocando Morgeto tra Altano, e Cinquefrondi.»
Le origini del sito sono descritte soltanto da fonti di tradizione orale e per lo più leggendarie[8], le quali parrebbero indicare che prima dell'insediamento urbano, all'epoca della Magna Grecia, nacquero due templi pagani, mentre la cittadina sarebbe sorta dopo, già in era cristiana[8]. Uno dei templi era dedicato alle Muse[9][10], sui resti dell'altro sarebbe invece sorta, secoli dopo, l'attuale chiesa del SS. Rosario[11][12].
Il tempio delle Muse diede anche il nome, per un certo periodo, alla cittadina, chiamata infatti in latino Templum Musarum[13].
Il monastero
Intorno al IV secolo fu eretto un monastero di monaci basiliani che, abbandonato nel VII secolo, fu in seguito riutilizzato episodicamente sino al 1783 quando il terremoto lo distrusse, radendo al suolo la città[8]. Il monastero dovette essere verosimilmente intitolato a San Filippo d'Argirò, nome con cui è noto oggi e al quale erano intitolati altri edifici analoghi a Pellaro e a Gerace[14] e il Fiore riferisce che nel 1436 sarebbe stato ristrutturato da Franca d'Anoja [...] con breve di papa Eugenio IV[15]. La stessa fonte soggiunge che assunse il nuovo titolo di San Filippo e San Giacomo, passando ai Riformati nel 1596[15].
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Particolare
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Veduta panoramica
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Piano interrato
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I bagni
Età feudale
Nel XIV secolo Cinquefrondi faceva parte del feudo di Anoia comprendente le vicine Grotteria, Maropoati, Tritanti, Galatro e Plaesano, e assegnato alla famiglia Caracciolo[14]. Nel XVII secolo è attestato l'uso del titolo di marchese di Cinquefrondi[16], che in quel periodo era della famiglia Pescara[6]. La famiglia Giffone, che ottenne il titolo di Marchese di Cinquefrondi nel 1611, nel 1580 aveva fondato (con facoltà di papa Gregorio XIII) il monastero dei Padri osservanti francescani e nel 1695 la chiesa di Santa Maria del Soccorso.
Nel 1703 fu data alle stampe una pubblicazione storica che raccoglieva informazioni sulla città a partire dalle sue origini[17].
Dal sisma del 1783 a oggi
Nel 1783 si ebbe la distruzione del paese ad opera del terremoto. Più fonti tramandano che il casale di Giffuni perì[6] e il torrente Giffuni scomparve, mentre apparve un laghetto[18].
Nel XIX secolo la città faceva parte della diocesi di Mileto[6].
Nel 1899 lasciò il paese l'anarchico Giuseppe Condò, il quale emigrò per l'Argentina ove assunse il nome di Josè Martine; qui, nel 1903, prese parte ai tumulti legati alla proclamazione dello stato d'assedio e in tale circostanza ebbe a pugnalare un poliziotto. Fu riconosciuto insano di mente e avviato verso un manicomio criminale, dal quale fuggì per rimpatriare in Calabria. Tornò in Argentina poco dopo, ma nel 1911 fu accusato di fabbricazione di materie esplodenti, processato, riconosciuto innocente, ma espulso. Tornato di nuovo a Cinquefrondi, nel 1913 ne ripartì clandestinamente (non avendo passaporto) stavolta in direzione di New York, ove riprese la militanza anarchica[19].
Nel 1921 l'archeologo Vincenzo De Cristo (originario di Cittanova), forse su indicazione di Paolo Orsi (che ne aveva suggerito la nomina a regio ispettore onorario di Scavi e Monumenti[20]), intraprese operazioni di escavo[21].
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[22]
Religione
La religione più diffusa è quella cattolica di rito romano. La città fa parte della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi e del vicariato di Polistena. Il territorio comunale attualmente appartiene a un'unica parrocchia, intitolata a San Michele Arcangelo[23].
Sempre in ambito del cattolicesimo sono presenti a Cinquefrondi due istituti religiosi femminili, composti dalle Suore Missionarie del Catechismo e dalla Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista[24], oltre a due congregazioni laiche, l'Arciconfraternita di Nostra Signora del Monte Carmelo e la Confraternita del Santissimo Rosario[25].
Tradizioni e folclore
- Festa patronale di San Michele arcangelo
È la festa del patrono di Cinquefrondi e si tiene insieme a una fiera che dura tre giorni e occupa il centro cittadino. La parte religiosa della festa comprende la processione al seguito della statua della Vittoria dell'arcangelo Michele su Satana, opera di Vincenzo Scrivo.
- Festa di San Rocco
La ricorrenza cade la seconda domenica del mese di settembre, ed è preceduta da una novena. Durante la novena i bambini vanno questuando con vassoi istoiati con icone del santo, per sollecitare offerte con cui si finanzia lo spettacolo dei fuochi d'artificio. Tradizionalmente, sui marciapiedi e negli spazi antistanti le case si realizzano i cosiddetti "deserti", consistenti in sorta di ripari di tavole e pali che hanno un rivestimento interno fatto di canne intrecciate con piante di fiume; nei "deserti", cioè all'interno degli spazi così delimitati, si raffigurano alcune tappe di rilievo della vita di san Rocco (il ritiro in una grotta, la sorgente miracolosa, la cura degli appestati, il carcere, la chiesa). Talora i bambini vi figurano vestiti da carcerati o da ammalati. Si tiene anche una processione in cui alcuni fra i partecipanti hanno il capo coperto dai "pajjaredi" (o "spinati"), che consistono in campane di spine, a forma di pagliaio; questi fedeli seguono il percorso a piedi scalzi.
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Statua di San Michele
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Statua di San Rocco
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Un deserto
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Un "deserto" completo
Infrastrutture e trasporti
Strade
Cinquefrondi è attraversata dalla Strada statale 682 (due svincoli per la cittadina) e dalla Strada provinciale 4.
Ferrovie
Cinquefrondi è stato uno dei capilinea della ferrovia delle cosiddette linee taurensi, che la congiungevano a Gioia Tauro, Palmi e Sinopoli[26].
Amministrazione
Dal 31 maggio 2015 il sindaco è Michele Conia della lista civica "Rinascita per Cinquefrondi"[27].
Il comune è compreso nel Circondario di Palmi[28].
Cronotassi dei sindaci
Cronotassi completa dei sindaci di Cinquefrondi dal 1946 ad oggi.[29]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1946 | 1948 | Giuseppe Guerrisi | Democrazia cristiana | Sindaco | |
1949 | 1952 | Sindaco | |||
1953 | 1954 | Francesco Bellocco | Partito comunista italiano | Sindaco | |
1955 | 1961 | Domenico Manferoce | Partito socialista italiano | Sindaco | |
1962 | 1962 | Francesco Roselli | Partito comunista italiano | Sindaco | |
1963 | 1963 | Bartolomeo Buongiorno | Commissario | ||
1964 | 1967 | Corrado Cimino | Partito comunista italiano | Sindaco | |
1968 | 1971 | Francesco Raschellà | Democrazia cristiana | Sindaco | |
1972 | 1977 | Francesco Raschellà | Democrazia cristiana | Sindaco | |
1978 | 1982 | Luigi Carrera | Partito comunista italiano | Sindaco | |
1983 | 1984 | Raffaele Manferoce | Partito socialista italiano | Sindaco | |
1985 | 1985 | Francesco Raschellà | Democrazia cristiana | Sindaco | |
1986 | 1988 | Antonio Macrì | Democrazia cristiana | Sindaco | |
1989 | 1991 | Alfredo Roselli | Partito comunista italiano | Sindaco | |
1992 | 1992 | Tommaso Mondello | Commissario | ||
21 novembre 1993 | 16 novembre 1997 | Raffaele Ennio Manferoce | Partito Socialista Italiano | sindaco | |
16 novembre 1997 | 16 aprile 2000 | Michele Arcangelo Galimi | lista civica | sindaco | |
16 aprile 2000 | 4 aprile 2005 | Michele Arcangelo Galimi | lista civica di centro-sinistra | sindaco | |
4 aprile 2005 | 29 marzo 2010 | Alfredo Roselli | Democratici di Sinistra Partito Democratico | sindaco | |
29 marzo 2010 | 31 maggio 2015 | Marco Cascarano | Il Popolo della Libertà Forza Italia | sindaco | |
31 maggio 2015 | 21 settembre 2020 | Michele Conia | lista civica "Rinascita per Cinquefrondi" | sindaco | [27] |
21 settembre 2020 | in carica | Michele Conia | lista civica "Rinascita per Cinquefrondi" | sindaco |
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 209.
- ^ Dati su Cinquefrondi nell'Enciclopedia Treccani
- ^ La conurbazione tra Cinquefrondi e Polistena
- ^ a b c d Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, Supplemento al volume undecimo di Corografia fisica, storica e statistica del Regno delle Due Sicilie, Firenze, 1845
- ^ Girolamo Marafioti pag. 113,Padova, Ad instanza de gl'Uniti, 1601. Ristampa anastatica: editore Arnaldo Forni, 1975 e 1981. Consultabile on line in Google Libri
- ^ a b c Francesco Gerace, Cinquefrondi - Storie e leggende Archiviato l'11 dicembre 2007 in Internet Archive. - sul sito del comune di Cinquefrondi
- ^ Proclo, Epitome de oraculis (opera perduta).
- ^ Pasquale Scaglione (1808-1880), Storie di Locri e Gerace.
- ^ Scaglione pag.10
- ^ Floccari pag.26
- ^ Christian Vannozzi, Un crocevia tra Ionio e Tirreno - Cinquefrondi, "cuore" di Reggio Calabria, su instoria.it
- ^ a b Enzo D'Agostino, Da Locri a Gerace: storia di una diocesi della Calabria bizantina dalle origini al 1480, Rubbettino, 2004 - ISBN 8849811586
- ^ a b Giovanni Fiore, Della Calabria illustrata (opera accresciuta nel 1743 da Fra Domenico da Badolato), tomo secondo, Stamperia Roselli, Napoli, 1743
- ^ Francesco Capecelatro, Angelo Granito (a cura di), Diario di Francesco Capecelatro contenente la storia delle cose avvenute nel reame di Napoli negli anni 1647-1650, volume 2, Editore G. Nobile, 1852
- ^ Francesco Ruffo, Discorso della famiglia Giffone de' marchesi di Cinquefondi con le notizie della sua prima origine, e delle sue discendenze, Napoli, 1703
- ^ Lorenzo Giustiniani, Dizionario geografico ragionato del regno di Napoli, tomo IV, Napoli presso Vincenzo Manfredi, 1802
- ^ Amelia Paparazzo, Calabresi sovversivi nel mondo: l'esodo, l'impegno politico, le lotte degli emigrati in terra straniera - 1880-1940, Rubbettino Editore, 2004 - ISBN 8849809611
- ^ Arturo Zito de Leonardis, Cittanova di Curtuladi, Cosenza, Tip. MIT, 1986
- ^ Edicoladipinuccio sito archeologico
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Parrocchia San Michele A. - Cinquefrondi
- ^ Istituti religiosi femminili della diocesi
- ^ Altri organismi altri organismi della diocesi
- ^ Nicola Caracciolo (a cura di), Italia Nostra 449/2009, Gangemi Editore - ISBN 8849268483
- ^ a b strettoweb, Elezioni Comunali Cinquefrondi: Michele Conia eletto sindaco
- ^ Circondario di Palmi sul sito della provincia, su provincia.reggio-calabria.it. URL consultato il 02-05-2011 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2012).
- ^ I sindaci di Cinquefrondi dal 1946 a oggi - Edicola di ...
Bibliografia
- Simonetta Valtieri, Stages di restauro a Cinquefrondi, Oppido Vecchia e Roccabernarda, ricerca e formazione a servizio del territorio, Ce.Re.Re. Aprile 2002.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su comune.cinquefrondi.rc.it.
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