Conclave del 1914: differenze tra le versioni
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Papa Benedetto XV | |||
Durata | Dal 31 agosto al 3 settembre 1914 | ||
Luogo | Cappella Sistina, Città del Vaticano | ||
Partecipanti | 57 (8 assenti) | ||
Scrutini | 10 | ||
Decano | Serafino Vannutelli | ||
Vice Decano | Francesco di Paola Cassetta | ||
Camerlengo | Francesco Salesio Della Volpe | ||
Protodiacono | Francesco Salesio Della Volpe | ||
Segretario del conclave | Tommaso Pio Boggiani | ||
Eletto | Benedetto XV (Giacomo Della Chiesa) | ||
Il conclave del 1914 venne convocato a seguito della morte del papa Pio X, avvenuta a Roma il 20 agosto dello stesso anno. Si svolse alla Cappella Sistina dal 31 agosto al 3 settembre e, dopo dieci scrutini, venne eletto papa il cardinale Giacomo Della Chiesa, arcivescovo di Bologna, che assunse il nome di Benedetto XV. L'elezione venne annunciata dal cardinale protodiacono Francesco Salesio Della Volpe.
Situazione generale
La prima guerra mondiale, da poco scoppiata, rese impossibile l'elezione di un candidato che fosse espressione o sostenitore di una delle parti belligeranti. La neutralità dell'Italia rendeva plausibile l'elezione di un cardinale italiano, però i cardinali erano intenzionati a escludere anche coloro che erano stati nunzi apostolici in nazioni ora in guerra, tanto più se avevano anche parteggiato per una delle varie fazioni.
Considerata appunto l'emergenza bellica, il sacro collegio sembrò maggiormente indirizzato a proporre candidature moderate. I cardinali partecipanti furono 57, di cui 9 francesi, 8 austro-ungarici e 5 spagnoli. Altri 8 cardinali erano assenti. I due terzi necessari all'elezione erano costituiti da 38 voti.
Le votazioni
Fin dal primo scrutinio, il 1º settembre 1914, emersero tre possibili candidati: il cardinale Domenico Serafini, benedettino e seguace della linea di Pio X, l'arcivescovo di Pisa cardinale Pietro Maffi, considerato liberale e attento ai problemi sociali, ma inviso ad alcuni a causa della sua simpatia verso Casa Savoia, e il cardinale Giacomo della Chiesa, arcivescovo di Bologna.
Poiché il Della Chiesa fu eletto solo per un voto, si procedette a controllare che egli non avesse votato per sé stesso, cosa che avrebbe reso nulla l'elezione. Secondo le regole in vigore all'epoca, ogni scheda aveva un numero sul retro. Aperta la scheda del Della Chiesa si accertò che il suo voto era stato leale. L'elezione fu così ritenuta valida, e il cardinal Della Chiesa assunse il nome di Benedetto XV.
La pubblicazione del diario del cardinale Friedrich Gustav Piffl, nel 1963, ha messo a disposizione degli studiosi i voti del conclave del 1914 e del conclave del 1922. Il Piffl non intendeva violare la segretezza del conclave, e aveva ordinato che il diario fosse bruciato alla sua morte. Tuttavia qualcuno evitò di darlo alle fiamme, e l'archivista Max Liebmann poté pubblicarlo:[1]
- Mattina del 1º settembre, primo scrutinio
- Pietro Maffi, 12 voti.
- Giacomo Della Chiesa, 12 voti.
- Basilio Pompilj, 9 voti.
- Rafael Merry del Val, 7 voti.
- Domenico Serafini, 4 voti.
- Domenico Ferrata, 2 voti.
- Bartolomeo Bacilieri, 2 voti.
- Pietro Gasparri, 1 voto.
- Diomede Falconio, 1 voto.
- Antonio Agliardi, 1 voto.
- Andrea Carlo Ferrari, 1 voto.
- Girolamo Maria Gotti, 1 voto.
- Gaetano De Lai, 1 voto.
- Giuseppe Francica-Nava de Bontifè, 1 voto.
- Mattina del 1º settembre, secondo scrutinio
- Pietro Maffi, 16 voti.
- Giacomo Della Chiesa, 16 voti.
- Basilio Pompilj, 10 voti.
- Rafael Merry del Val, 7 voti.
- Domenico Sefarini, 2 voti.
- Domenico Ferrata, 2 voti.
- Bartolomeo Bacilieri, 1 voto.
- Agostino Richelmy, 1 voto.
- Pomeriggio del 1º settembre, terzo scrutinio
- Pietro Maffi, 16 voti.
- Giacomo Della Chiesa, 16 voti.
- Basilio Pompilj, 9 voti.
- Rafael Merry del Val, 7 voti.
- Domenico Serafini, 2 voti.
- Agostino Richelmy, 2 voti.
- Domenico Ferrata, 1 voto.
- Pomeriggio del 1º settembre, quarto scrutinio
- Giacomo Della Chiesa, 18 voti.
- Pietro Maffi, 16 voti.
- Basilio Pompilj, 9 voti.
- Rafael Merry del Val, 6 voti.
- Domenico Serafini, 2 voti.
- Domenico Ferrata, 1 voto.
- Agostino Richelmy, 1 voto.
- Mattina del 2 settembre, quinto scrutinio
- Giacomo Della Chiesa, 20 voti.
- Pietro Maffi, 13 voti.
- Domenico Serafini, 10 voti.
- Bartolomeo Bacilieri, 1 voto.
- Agostino Richelmy, 1 voto.
- Giuseppe Francica-Nava de Bontifè, 1 voto.
- Willem Marinus van Rossum, 1 voto.
- Mattina del 2 settembre, sesto scrutinio
- Giacomo Della Chiesa, 27 voti.
- Domenico Serafini, 17 voti.
- Pietro Maffi, 7 voti.
- Basilio Pompilj, 2 voti.
- Agostino Richelmy, 1 voto.
- Giuseppe Francica-Nava de Bontifè, 1 voto.
- Pomeriggio del 2 settembre, settimo scrutinio
- Giacomo Della Chiesa, 31 voti.
- Domenico Serafini, 21 voti.
- Pietro Maffi, 2 voti.
- Agostino Richelmy, 1 voto.
- Giuseppe Francica-Nava de Bontifè, 1 voto.
- Pomeriggio del 2 settembre, ottavo scrutinio
- Giacomo Della Chiesa, 32 voti.
- Domenico Serafini, 24 voti.
- Agostino Richelmy, 1 voto.
- Giuseppe Francica-Nava de Bontifè, 1 voto.
- Mattina del 3 settembre, nono scrutinio
- Giacomo Della Chiesa, 34 voti.
- Domenico Serafini, 22 voti.
- Agostino Richelmy, 1 voto.
- Giuseppe Francica-Nava de Bontifè, 1 voto.
- Mattina del 3 settembre, decimo scrutinio
- Giacomo Della Chiesa, 38 voti (eletto papa).
- Domenico Serafini, 18 voti.
- Agostino Richelmy, 1 voto.
- Giuseppe Francica-Nava de Bontifè, 1 voto.
Cardinali alla morte di Pio X
Presenti in conclave
- Antonio Agliardi
- Joaquim Arcoverde de Albuquerque Cavalcanti
- Léon-Adolphe Amette
- Pierre-Paulin Andrieu
- Bartolomeo Bacilieri
- António Mendes Bello
- Franziskus von Bettinger
- Louis Billot
- Gaetano Bisleti
- Giuseppe Francica-Nava de Bontifè
- Giulio Boschi
- Francis Alphonsus Bourne arcivescovo di Westminster
- Ottavio Cagiano de Azevedo
- Francesco di Paola Cassetta
- Aristide Cavallari
- János Csernoch, arcivescovo di Esztergom
- José María Cos y Macho, arcivescovo di Valladolid
- Giacomo Della Chiesa (eletto papa)
- Francesco Salesio Della Volpe, camerlengo
- Gaetano De Lai, cardinale vescovo di Sabina
- Angelo Di Pietro
- Diomede Falconio
- John Murphy Farley
- Andrea Carlo Ferrari
- Domenico Ferrata
- Pietro Gasparri
- Francis Aidan Gasquet
- Filippo Giustini
- Girolamo Maria Gotti
- Victoriano Guisasola y Menéndez
- Felix von Hartmann
- Károly Hornig
- José María Martín de Herrera y de la Iglesia
- Michele Lega
- Michael Logue
- Benedetto Lorenzelli
- Alessandro Lualdi
- Louis-Henri-Joseph Luçon, arcivescovo di Reims
- Pietro Maffi
- Désiré-Joseph Mercier
- Rafael Merry del Val
- José Sebastião Neto
- Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte
- Basilio Pompilj
- Friedrich Gustav Piffl
- Agostino Richelmy
- Aristide Rinaldini
- Willem Marinus van Rossum
- François-Marie-Anatole de Rovérié de Cabrières
- Enrique Almaraz y Santos
- Domenico Serafini
- Hector-Irénée Sévin
- Lev Skrbenský Hříště, arcivescovo di Praga
- Scipione Tecchi
- Serafino Vannutelli
- Vincenzo Vannutelli
- Antonio Vico
Assenti
- Louis Nazaire Bégin, arcivescovo di Québec, arrivato dopo l'elezione
- François-Virgile Dubillard, arcivescovo di Chambéry, assente per motivi di salute
- James Gibbons, arcivescovo di Baltimora, arrivato dopo l'elezione
- Sebastiano Martinelli, prefetto della congregazione dei riti, assente per motivi di salute
- William Henry O’Connell, arcivescovo di Boston, arrivato dopo l'elezione
- Giuseppe Antonio Ermenegildo Prisco, arcivescovo di Napoli, assente per motivi di salute
- Franziskus von Sales Bauer, arcivescovo di Olomouc, assente per motivi di salute
- Kolos Ferenc Vaszary, arcivescovo emerito di Esztergom, assente per motivi di salute
Note
- ^ Giancarlo Zizola, Il conclave, storia e segreti, Newton Storia, pagina 190.
Bibliografia
- Elio Guerriero, a cura di, Storia del Cristianesimo 1878-2005, Vol. I, pagg. 97-99, Ediz. San Paolo