Tommaso Pio Boggiani

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Tommaso Boggiani, O.P.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il futuro cardinale Boggiani fotografato l'11 settembre 1914.
Pax fratribus et charitas cum fide
 
Incarichi ricoperti
 
Nato19 gennaio 1863 a Bosco Marengo
Ordinato presbitero22 luglio 1885
Nominato vescovo31 ottobre 1908 da papa Pio X
Consacrato vescovo22 novembre 1908 dal cardinale Rafael Merry del Val y Zulueta
Elevato arcivescovo9 gennaio 1912 da papa Pio X
Creato cardinale4 dicembre 1916 da papa Benedetto XV
Deceduto26 febbraio 1942 (79 anni) Roma
 

Tommaso Boggiani, al secolo Pio (Bosco Marengo, 19 gennaio 1863Roma, 26 febbraio 1942), è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Bosco Marengo (presso Alessandria), entrò a far parte dell'ordine dei domenicani.

Entrato nell’Ordine dei Predicatori nel 1878, divenne sacerdote e fu inviato a far parte della missione domenicana ad Istanbul. Tornato in Italia, nel 1900 venne nominato parroco di Santa Maria di Castello a Genova e nel contempo divenne professore di diritto pubblico ecclesiastico nella locale pontificia facoltà giuridica.

Il 16 ottobre 1908 fu eletto vescovo di Adria; fu consacrato vescovo il 22 novembre 1908 dal cardinale Segretario di Stato Rafael Merry del Val.

Il 7 luglio 1909 con il decreto Ea semper fuit della Sacra Congregazione Concistoriale e su impulso dello stesso Boggiani, la Curia vescovile venne spostata da Adria a Rovigo, città ritenuta più grande e funzionale ad ospitare il vescovo locale. A seguito di questo trasferimento, ad ogni modo, il popolo di Adria, che si sentiva ora escluso dalla pastorale diocesana e perdeva il proprio secolare ruolo di prestigio, aggredì il vescovo Tommaso Pio Boggiani il 26 settembre e contro la città di Adria venne scagliato un interdetto di quindici giorni. In suo favore si spese anche don Luigi Guanella che auspicò sulle pagine del bollettino diocesano di Como che al Boggiani fosse concessa la porpora per il coraggio e la moderazione con cui aveva subito tali oltraggi.[1]

Il 10 gennaio 1912 fu nominato delegato apostolico per il Messico e promosso arcivescovo titolare di Edessa di Osroene.

Dal 7 marzo 1914 fu per qualche tempo amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Genova.

Papa Benedetto XV lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 4 dicembre 1916 del titolo dei santi Quirico e Giulitta.

Il 10 marzo 1919 tornò a Genova come arcivescovo, incarico che mantenne fino al 1921.

Il 15 luglio 1929 fu promosso cardinale vescovo della sede suburbicaria di Porto e Santa Rufina.

Il 13 marzo 1933 fu nominato cancelliere della Cancelleria Apostolica. Nella stessa data gli fu concesso in commendam anche il titolo cardinalizio, all'epoca legato all'incarico di cancelliere, di San Lorenzo in Damaso.

Morì il 26 febbraio 1942 all'età di 79 anni. È sepolto nella chiesa parrocchiale di Bosco Marengo, suo paese natale.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Adria Successore
Antonio Polin 16 ottobre 1908 – 10 gennaio 1912 Anselmo Rizzi
Predecessore Arcivescovo titolare di Edessa di Osroene Successore
Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte 10 gennaio 1912 – 4 dicembre 1916 Giovanni Battista Marenco, S.D.B.
Predecessore Delegato apostolico in Messico Successore
Giuseppe Ridolfi 10 gennaio 1912 – 7 marzo 1914 Pietro Benedetti
Predecessore Cardinale presbitero dei Santi Quirico e Giulitta Successore
Salvador Casañas y Pagés 7 dicembre 1916 – 15 luglio 1929 Paul-Marie-André Richaud
Predecessore Arcivescovo metropolita di Genova Successore
Ludovico Gavotti 10 marzo 1919 – agosto 1921 Giosuè Signori
Predecessore Camerlengo del Collegio cardinalizio Successore
Donato Raffaele Sbarretti Tazza 20 giugno 1927 – 17 dicembre 1928 Francesco Ragonesi
Predecessore Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore
Antonio Vico 15 luglio 1929 – 26 febbraio 1942 Eugène Tisserant
Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Damaso
(titolo presbiterale in commendam)
Successore
Andreas Frühwirth, O.P. 13 marzo 1933 – 26 febbraio 1942 Celso Costantini
Predecessore Cancelliere di Santa Romana Chiesa Successore
Andreas Frühwirth, O.P. 13 marzo 1933 – 26 febbraio 1942 Celso Costantini
Controllo di autoritàVIAF (EN89115150 · ISNI (EN0000 0000 6224 8301 · SBN CUBV022963 · BAV 495/142732 · GND (DE174119534 · BNF (FRcb17141337j (data) · WorldCat Identities (ENviaf-89115150