Sporting Clube de Portugal: differenze tra le versioni

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Nel 1907, Dom Fernando de Castelo Branco (Pombeiro) autorizzò il club ad adottare come stemma il [[leone]] dal suo [[stemma]], senza però lo sfondo blu. Su suggerimento del Visconde of Alvalade, lo sfondo divenne verde, per simboleggiare la speranza.
Nel 1907, Dom Fernando de Castelo Branco (Pombeiro) autorizzò il club ad adottare come stemma il [[leone]] dal suo [[stemma]], senza però lo sfondo blu. Su suggerimento del Visconde of Alvalade, lo sfondo divenne verde, per simboleggiare la speranza.


La prima partita del nuovo club fu disputata il 3 febbraio 1907 e fu persa 5–1 nella seconda divisione contro il Cruz Negra a [[Alcântara (Lisbona)|Alcântara]]. Il gol della bandiera dello Sporting, e il primo gol della squadra in assoluto, fu siglato da D. João de Vila Franca. Tuttavia, alcuni della squadra vincitrice, avrebbero inseguito giocato nello Sporting: Alípio da Motta Veiga, Octávio Teixeira Bastos, António das Neves Vital e altri.
La prima partita del nuovo club fu disputata il 3 febbraio 1907 e fu persa 5–1 nella seconda divisione contro il Cruz Negra a [[Alcântara (Lisbona)|Alcântara]]. Il gol della bandiera dello Sporting, e il primo gol della squadra in assoluto, fu siglato da D. João de Vila Franca. Tuttavia, alcuni della squadra vincitrice avrebbero in seguito giocato nello Sporting: Alípio da Motta Veiga, Octávio Teixeira Bastos, António das Neves Vital e altri.


[[File:Francisco Stromp.jpg|thumb|upright=0.7|Francisco Stromp]]
[[File:Francisco Stromp.jpg|thumb|upright=0.7|Francisco Stromp]]
La rivalità eterna tra lo Sporting Clube de Portugal e lo [[S.L. Benfica|Sport Lisboa]] (Benfica dal 1908) cominciò il 1º dicembre 1907 quando disputarono il loro primo incontro in assoluto a Quinta Nova, a Sete Rios. Lo Sporting, i cui colori sociali erano il bianco nei primi anni, disputò l'incontro con una divisa a strisce verdi e bianche e pantaloncini bianchi, una divisa nota come la "Stromp Kit" in omaggio al calciatore 'Sportinguista' Franciso Stromp. Lo Sporting vinse l'incontro contro il Benfica 2 – 1, con un gol segnato da Cândido Rosa Rodrigues che sarebbe diventato il primo gol dei "Leoni" in un incontro con la sua rivale Benfica. Nella stagione 1907–08 lo Sporting arrivò secondo nel campionato regionale.
La rivalità eterna tra lo Sporting Clube de Portugal e lo [[S.L. Benfica|Sport Lisboa]] (Benfica dal 1908) cominciò il 1º dicembre 1907 quando disputarono il loro primo incontro in assoluto a Quinta Nova, a Sete Rios. Lo Sporting, i cui colori sociali erano il bianco nei primi anni, disputò l'incontro con una divisa a strisce verdi e bianche e pantaloncini bianchi, una divisa nota come la "Stromp Kit" in omaggio al calciatore 'Sportinguista' Franciso Stromp. Lo Sporting vinse l'incontro contro il Benfica 2 – 1, con un gol segnato da Cândido Rosa Rodrigues che sarebbe diventato il primo gol dei "Leoni" in un incontro con la sua rivale Benfica. Nella stagione 1907–08 lo Sporting arrivò secondo nel campionato regionale.


Lo Sporting disputava le partite interne nel ''Sítio das Mouras'', un campo concesso al club per gentile concessione del Visconde de Alvalade e uno dei migliori dell'epoca. Inaugurato nel maggio 1906 e migliorato nel 1907, il campo comprendeva un campo di calcio, piste di atletica, due campi di tennis e un padiglione con docce, bagni e cucina. Nel 1910, lo Sporting cominciava ad ottenere diversi successi sportivi, per esempio nel tennis e nell'atletica. Nello stesso anno José Alvalade divenne presidente del club, restandolo fino al 1916.
Lo Sporting disputava le partite interne nel ''Sítio das Mouras'', un campo concesso al club per gentile concessione del Visconde de Alvalade e uno dei migliori dell'epoca. Inaugurato nel maggio 1906 e migliorato nel 1907, l'impianto comprendeva un campo di calcio, piste di atletica, due campi di tennis e un padiglione con docce, bagni e cucina. Nel 1910, lo Sporting cominciava ad ottenere diversi successi sportivi, per esempio nel tennis e nell'atletica. Nello stesso anno José Alvalade divenne presidente del club, restandolo fino al 1916.


=== Successi iniziali ===
=== Successi iniziali ===

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Sporting CP
Calcio
Detentore della Coppa di Portogallo Detentore della Coppa di Portogallo
Detentore della Supercoppa di Portogallo Detentore della Supercoppa di Portogallo
Leões (Leoni), Verde e Brancos (Verde-bianchi)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali verde-bianco
SimboliLeone rampante
Dati societari
CittàLisbona
NazioneBandiera del Portogallo Portogallo
ConfederazioneUEFA
Federazione FPF
CampionatoPrimeira Liga
Fondazione1902
Rifondazione1906
PresidenteBandiera del Portogallo Bruno de Carvalho
AllenatoreBandiera del Portogallo Jorge Jesus
StadioStadio José Alvalade
(52 000 posti)
Sito webwww.sporting.pt
Palmarès
10 campionati portoghesiCampionato portogheseCampionato portogheseCampionato portogheseCampionato portogheseCampionato portogheseCampionato portogheseCampionato portogheseCampionato portoghese Coppa delle Coppe
Primeira Liga18
Trofei nazionali16 Coppe di Portogallo
8 Supercoppe di Portogallo
Trofei internazionali1 Coppe delle Coppe
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Lo Sporting Clube de Portugal (pron. ['spɔɾtĩg 'klub(ɨ) dɨ puɾtu'gaɫ]) è una società polisportiva portoghese con sede nella capitale Lisbona, nota principalmente per la sua sezione calcistica. Quest'ultima milita nella massima serie del campionato di calcio portoghese ed è insieme al Porto e al Benfica, una delle "tre grandi" del calcio portoghese. Il club, quotato all'Euronext, gioca le partite casalinghe nello Stadio José Alvalade. Lo Sporting possiede anche un centro di allenamento di prima qualità, l'Academia Sporting di Alcochete.

Fondato nel 1902 come Sport Club de Belas, divenne Campo Grande Sporting Club nel 1904 e assunse la denominazione attuale nel 1906. Ha vinto la Coppa delle Coppe nel 1964 battendo in finale l'MTK Hungária.

Storia

Anni pre-Sporting

Fu fondato nel 1902 con la denominazione di Sport Club de Belas da un gruppo di persone di Belas, un sobborgo di Lisbona, che decisero di fondare un club per disputare una partita di calcio a Seteais, come parte della festa popolare svoltasi a Sintra. L'incontro, svoltosi nell'ambito del festival, alla presenza di membri della famiglia reale, tra lo Sport Club de Belas e una squadra locale di Sintra, si concluse con una netta vittoria del Belas per 3–0.

In seguito a questo incontro, svoltosi il 26 agosto 1902, il club si sciolse e i giovani fondatori, poco più che adolescenti, ritornarono a Lisbona, e si mantennero in contatto tra di loro vivendo molti di essi nella stessa zona di residenza, a Campo Grande, e incontrandosi di frequente a Pastelaria Bijou. Fu proprio lì, due anni dopo, nel 1904, i giovani fondatori del Belas decisero di ritornare a praticare lo sport, fondando il Campo Grande Football Club. Altri che parteciparono agli eventi del 26 agosto 1902 fondarono un altro club, il Clube Internacional de Futebol (CIF).

La sede del Campo Grande Football Club si trovava al secondo piano della Manor house del Pinto da Cunha. Tra i fondatori, vi erano i fratelli Gavazzo, José Holtreman Roquette (José Alvalade), José Stromp e altri sportivi. Il primo presidente fu il Visconde de Alvalade, José Alfredo Holtreman, nonno di José Alvalade, che era il patriarca della familglia.

Il club nei suoi primi due anni di vita praticava il calcio, la scherma, il tennis, la corsa, il salto, feste sociali e picnic.

Fondazione

José de Alvalade
Fondatori dello Sporting

Nel 1906, in seguito a divergenze a chi riteneva che il club dovesse focalizzarsi su eventi sociali e chi invece voleva che il club privilegiasse il suo lato sportivo, avvenne una scissione tra le due fazioni. José Gavazzo e un'altra dozzina di membri, lasciarono il club, per fondarne un altro; tra i secessionisti vi era José Alvalade, il cui nonno era presidente del Campo Grande. Il Visconde de Alvalade accettò la fondazione del nuovo club e lo finanziò con una considerevole quantità di denaro, divenendo presidente e "protettore associato" della nuova squadra. Pare che il giovane José Alvalade, esaltato dal successo della sua iniziativa, avesse detto:

«Vogliamo che questo club diventi un grande club, il più grande d'Europa»

Il 14 aprile 1906, il nuovo club adottò la denominazione provvisoria di Campo Grande Sporting Club, per poi adottare il 1º luglio dello stesso anno, su suggerimento di António Félix da Costa Júnior, la denominazione di Sporting Clube de Portugal.

I primi anni

Dopo la sua fondazione nel 1906, nei primi anni, il club praticava non solo il calcio, ma anche tennis, tiro alla fune, fencing, cricket, ginnastica e hockey su prato.

Nel 1907, Dom Fernando de Castelo Branco (Pombeiro) autorizzò il club ad adottare come stemma il leone dal suo stemma, senza però lo sfondo blu. Su suggerimento del Visconde of Alvalade, lo sfondo divenne verde, per simboleggiare la speranza.

La prima partita del nuovo club fu disputata il 3 febbraio 1907 e fu persa 5–1 nella seconda divisione contro il Cruz Negra a Alcântara. Il gol della bandiera dello Sporting, e il primo gol della squadra in assoluto, fu siglato da D. João de Vila Franca. Tuttavia, alcuni della squadra vincitrice avrebbero in seguito giocato nello Sporting: Alípio da Motta Veiga, Octávio Teixeira Bastos, António das Neves Vital e altri.

Francisco Stromp

La rivalità eterna tra lo Sporting Clube de Portugal e lo Sport Lisboa (Benfica dal 1908) cominciò il 1º dicembre 1907 quando disputarono il loro primo incontro in assoluto a Quinta Nova, a Sete Rios. Lo Sporting, i cui colori sociali erano il bianco nei primi anni, disputò l'incontro con una divisa a strisce verdi e bianche e pantaloncini bianchi, una divisa nota come la "Stromp Kit" in omaggio al calciatore 'Sportinguista' Franciso Stromp. Lo Sporting vinse l'incontro contro il Benfica 2 – 1, con un gol segnato da Cândido Rosa Rodrigues che sarebbe diventato il primo gol dei "Leoni" in un incontro con la sua rivale Benfica. Nella stagione 1907–08 lo Sporting arrivò secondo nel campionato regionale.

Lo Sporting disputava le partite interne nel Sítio das Mouras, un campo concesso al club per gentile concessione del Visconde de Alvalade e uno dei migliori dell'epoca. Inaugurato nel maggio 1906 e migliorato nel 1907, l'impianto comprendeva un campo di calcio, piste di atletica, due campi di tennis e un padiglione con docce, bagni e cucina. Nel 1910, lo Sporting cominciava ad ottenere diversi successi sportivi, per esempio nel tennis e nell'atletica. Nello stesso anno José Alvalade divenne presidente del club, restandolo fino al 1916.

Successi iniziali

Lo Sporting vinse il Campeonato de Lisboa, quarta divisione, nel 1912, successo seguito dalla vittoria della Honour division nel 1915, e della Honorary Cup, vinta battendo per 3–1 victory il Benfica in finale. La vittoria nel Campeonato de Lisboa nel 1915 fu la prima di una lunga serie di successi, con 19 Campionati (6 di essi consecutivi) vinti dallo Sporting tra il 1915 e il 1947, quando il campionato fu soppresso. Nel 1915 lo Sporting cominciarono ad adoperare pantaloncini neri ad accompagnare la divisa "Stromp".

Laranjeira Guerra dello Sporting vinse la gara ciclistica Porto-Lisboa nel 1912, ottenendo diversi piazzamenti di rilievo in gare come il Tour de Franche. Anche nel tiro alla fune, sport molto in voga all'epoca, lo Sporting ottenne diversi successi, non venendo mai sconfitto in una competizione. Il 1912 portò successi al club anche nell'atletica: António Stromp si distinse nei 100m e nei 200m ai Giochi olimpici di Stoccolma. Nel 1912 lo Sporting vinse anche il primo di una lunga serie di Campionati Nazionali di Cross Country.

In 1917, lo Sporting traslocò nel nuovo Stadio di Lisbona, i cui lavori erano cominciati nel 1914; tuttavia, a causa di un disaccordo tra il fondatore e il direttore sull'impiego dello stadio, portò questi a cercare un'altra soluzione. Questi Sportinguistas scelsero un campo poco distante al 412 Campo Grande, dove uno stadio, destinato ad essere impiegato dal club per altri 30 anni, fu costruito dall'architetto António do Couto.

1920–1940

Sporting, squadra 1922/23: Henrique Portela, Cipriano Santos, Jorge Vieira; José Leandro, Filipe dos Santos, Joaquim Ferreira; Torres Pereira, Jaime Gonçalves, Francisco Stromp, João Francisco and Carlos Fernandes (da sinistra a destra, dall'alto in basso)

Nel 1922-23 lo Sporting vinse il suo primo Campeonato de Portugal, battendo nella finale disputatasi a Faro il 24 luglio 1923, per 3–0 l'Académica. La rosa campione era composta da: Torres Pereira, Jaime Gonçalves, Francisco Stromp, João Francisco Maia, Carlos Fernandes, José Leandro, Filipe dos Santos, Joaquim Ferreira, Cipriano Santos, Jorge Vieira and Henrique Portela. Joaquim Ferreira segnò in quella finale una doppietta, mentre Francisco Stromp segnò la restante rete. Francisco Stromp avrebbe lasciato il calcio l'anno successivo (1924).

In questo periodo furono fondate anche le sezioni nuoto, pallanuoto e rugby, quest'ultimo introdotto in Portogallo dall'atleta Salazar Carreira.

Nel 1928, lo Sporting cambiò divisa adottandone una con strisce orizzontali bianco-verdi, come la sua sezione rugby. Questo cambiamento avvenne durante un tour del club in Brasile, il primo in assoluto per una squadra portoghese. Questa maglia fu indossata per la prima volta dalla sezione rugby dello Sporting, per iniziativa di Salazar Carreira, che si ispirò al club francese Racing de Paris, anche se i colori del Racing de Paris erano il rosso-bianco. Ritornati dal Brasile, la sezione calcio restituì le divise "prestate" dalla sezione rugby. Tuttavia, nell'ottobre 1928, durante una partita contro il Benfica, lo Sporting adoperò nel secondo tempo le uniformi della sezione rugby, vincendo la partita e decidendo di adottare definitivamente i colori della sezione rugby.

Sporting, squadra 1938/39: Joseph Szabo (coach), João Azevedo, Rui Araújo, Aníbal Paciência, Joaquim Serrano, Jurado, Manecas; Adolfo Mourão, Manuel Soeiro, Fernando Peyroteo, Pedro Pireza e João Cruz (da sinistra a destra, dall'alto in basso)

La serie di vittorie nel Campeonato de Portugal continuò negli anni trenta con le vittorie dei titoli del 1933–34, 1935–36, e 1937–38. Nello stesso decennio, lo Sporting ottenne considerevoli successi anche nel tennis, ciclismo, rugby (a livello regionale), tiro, hockey (vittoria nel Campionato Nazionale 1937–38), ice-skating, ginnastica e fencing.

Alfredo Trindade vinse la Volta a Portugal nel 1933, prima vittoria individuale e collettiva dello Sporting nella più importante competizione ciclistica portoghese. Trindade divenne noto non solo per i successi ma anche per la sua rivalità intensa con il ciclista del Benfica José Maria Nicolau. José Albuquerque, detto Faísca, vinse la Volta a Portugal nel 1940.

Il leggendario centravanti Fernando Peyroteo, che debuttò nello Sporting nel 1937, emerse come capocannoniere del Campionato portoghese con 34 gol. Sarebbe stato uno dei calciatori degli anni d'oro dello Sporting.

Gli anni d'oro

Negli anni quaranta e cinquanta, lo Sporting dominò il campionato portoghese di calcio, vincendo 10 delle 18 edizioni svoltosi nel ventennio in questione, vincendo inoltre nello stesso periodo 4 Coppe di Portogallo (su 13 edizioni svoltosi nel ventennio in questione). Dalla stagione 1946–47 a quella 1953–54, lo Sporting vinse sette campionati su otto, mancando la vittoria finale solo nella stagione 1949–50. Era l'epoca dei famosi Cinco Violinos ("Cinque violini") divenuti celebri sia a livello nazionale che a livello internazionale, insieme ad allenatori del calibro di Joseph Szabo, Robert Kelly, Randolph Galloway, Cândido de Oliveira, Armando Ferrira, Enrique Fernández. Il nome "Cinco Violinos" fu ideato dal giornalista e allenatore Tavares da Silva per riferirsi ai cinque attaccanti dello Sporting, Jesus Correia, Manuel Vasques, Fernando Peyroteo, José Travassos, e Albano: questi giocatori si narra giocassero come un'orchestra per il loro affiatamento collettivo e il loro rendimento sul campo. Grazie ai "Cinque violini" (e in particolare grazie a Peyroteo, il quale concluse tutte le 12 stagioni nello Sporting segnando più gol delle partite disputate), in questi anni, lo Sporting segnava con una media di circa cinque gol a partita, dominando il campionato portoghese, disputato all'epoca da sole 14 squadre.

Sebbene non avesse vinto il campionato, lo Sporting fu comunque invitato a partecipare alla prima edizione dell'attuale UEFA Champions League. La prima partita dello Sporting nelle coppe europee fu in casa contro il Partizan di Belgrado (3–3), in cui João Martins siglò il primo gol dello Sporting nelle coppe europee e anche il primo gol in assoluto in Coppa dei Campioni.

Anche negli altri sport lo Sporting ottenne diversi successi. In atletica, lo Sporting vinse 12 campionati tra il 1940 e il 1960 con il cross country che vinse 10 titoli. Nel 1941, nel ciclismo, Francisco Inácio dello Sporting, vinse la Volta a Portugal. Nel 1945, lo Sporting fondò la prima scuola di nuoto in Portogallo, la país dos marinheiros (paese dei marinai), mentre nel 1941 la sezione pallamano dello Sporting vinse il primo di una serie di trofei, con la vittoria del campionato regionale. La serie di 18 titoli nazionali rivendicati dallo Sporting cominciò nel 1951–52, record mai più battuto. Negli anni cinquanta ottenne successi anche nel biliardo, fencing, tiro, tennis da tavolo (31 campionati vinti), badminton e automobilismo. Lo Sporting ottenne anche i suoi primi due titoli nazionali nella pallavolo (1953–54 e 1955–56) e il suo primo titolo nazionale nella pallacanestro nel 1956. Lo Sporting vinse in totale 7 campionati nazionali nella pallacanestro e altri 4 campionati nella pallavolo.

Stadio José Alvalade (1956–2003)

Il 10 giugno 1956 fu inaugurato lo Estádio José Alvalade, mentre il 6 giugno 1960, lo Sporting fu dichiarato un'istituzione di utilità pubblica. Manuel Faria, un corridore dalla lunga distanza di grande prestigio, precursore di Manuel de Oliveira, Carlos Lopes, Fernando Mamede e dei fratelli Castro, vinse la corsa di São Silvestre de São Paulo nel 1957 e nel 1958, uno dei maggiori risultati ottenuti nell'atletica dallo Sporting, insieme al 4º posto di Álvaro Dias nel salto in lungo agli Europei di Atletica.

Successi in Europa

Negli anni sessanta, lo Sporting ottenne successi anche nelle Coppe europee vincendo la Coppa delle Coppe nel 1963-64 battendo in finale il MTK. Da notare che, prima di giungere in finale, lo Sporting eliminò dal torneo addirittura con una vittoria per 5–0 il Manchester United, dopo aver subito una sconfitta per 4–1 all'Old Trafford, e inflisse un umiliante 16-1 ai ciprioti dell'APOEL Nicosia, che detiene tuttora il record del maggior numero dei gol segnati in una partita delle Coppe europee. La squadra vincitrice della Coppa delle Coppe era condotta dall'allenatore Gentil Cardoso e comprendeva giocatori del calibro di Carvalho, Pedro Gomes, Lino, Alexandre Baptista, José Carlos, Hilário, Fernando Mendes (The Great Captain), Geo, Pérides, Osvaldo Silva, Figueiredo, Mascarenhas (che riuscì a segnare 6 gol in un singolo incontro europeo, tuttora un record) e Morais (autore del celebre gol direttamente da calcio d'angolo e noto come "o cantinho de Morais" che consegnò il trofeo allo Sporting). Lo Sporting è l'unico club portoghese ad aver vinto la Coppa delle Coppe, record che non può più essere infranto perché tale competizione è stata soppressa nella stagione 1998–99.

"Super" Mário Jardel
Héctor "Chirola" Yazalde

Tra il 1960 e il 1999, la sezione calcio dello Sporting vinse altri sette campionati nazionali e altrettante Coppe del Portogallo. Nel 1974, con 46 gol, Hector Yazalde, bomber dello Sporting, fu l'attaccante più prolifico d'Europa, vincendo di conseguenza la scarpa d'oro. Nel 2002, Mário Jardel divenne il secondo giocatore dello Sporting a vincere tale premio.

Nell'hockey, lo Sporting vinse tra il 1965 e il 1990 una Coppa dei Campioni, tre Coppe delle Coppe e una Cers Cup. La vittoriosa sezione hockey era condotta all'epoca dall'allenatore Torcato Ferreira e comprendeva giocatori del calibro di António Ramalhete, Vítor Chana, Júlio Rendeiro, João Sobrinho e António Livramento.

Rui Silva (sinistra)

Lo Sporting continuò a conseguire successi anche nell'atletica, con Carlos Lopes vincitore di tre campionati mondiali di cross country e vincitore di un oro e di un argento olimpico. Il vincitore della maratona alle Olimpiadi del 1984 apparteneva allo Sporting. Fernando Mamede, dello Sporting, divenne il detentore mondiale del record dei 10 000 metres, record che resistette per cinque anni a livello mondiale e quindici anni a livello europeo. Lo Sporting ha vinto finora 14 Coppe dei Campioni europee e 46 titoli nazionali nel cross country, 43 titoli nazionali in tutti gli eventi maschili messi insieme e 37 titoli nazionali femminili nel track.

Naide Gomes
Francis Obikwelu

Nel 2000, la squadra di atletica dello Sporting vinse nella Coppa dei Campioni d'Europa nel track, rendendo il Portogallo l'unica squadra a sconfiggere la Russia. Atleti del calibro di Carlos Lopes, i fratelli Castro, Fernando Mamede, vincitori di medaglie mondiali e detentori di record, Rui Silva, Naide Gomes, Francis Obikwelu (argento ad Atene 2004), Yuri Bilonog e Ionela Târlea sono tutti atleti appartenenti allo Sporting.

Nella pallamano lo Sporting vinse cinque campionati di fila tra il 1968/69 e il 1972/73, record ancora imbattuto in Portogallo.

Divisa, colori e simbolo

Nonostante l'attuale emblema, che raffigura un leone rampante bianco su fondo verde, sia stato adottato ufficialmente nel 1930, sia i colori sia il simbolo cominciarono a essere usati con regolarità già dalla fondazione del club. Il simbolo, che era quello del Conte Don Fernando de Castelo Branco, fu scelto perché bianco, colore che identificava al meglio "le chiare, decise intenzioni piene di speranza dei fondatori" del club[1]. L'uso del verde si deve al Visconte de Alvalade, che volle in quel modo esprimere le aspettative riposte nella nuova squadra speranza.

Nel 1920 l'emblema passò a contenere il leone rampante nel gagliardetto, insieme alla scritta SCP dentro una corona. Sarebbe stato questo il simbolo destinato a durare nei decenni a venire. Nel 2001 lo Sporting attuò un restyling del logotipo societario, più stilizzato e ringiovanito. Il nuovo simbolo, tuttavia, è coerente con il passato del club, perché presenta, rispetto al precedente, solo tre strisce orizzontali bianche (riferimento alla maglia della squadra) e le parole Sporting e Portugal, questa volta scritte per esteso. Al leone, più stilizzato, è conferito maggiore impatto visivo dal colore dorato. Sulla corona rimane la quasi secolare sigla SCP.

Nel 2005 lo Sporting presentò un emblema ufficiale appositamente designato per commemorare il proprio centenario. Il nuovo simbolo e il leone dell'attuale emblema furono inseriti in un nuovo campo verde diviso in due, in cui comparivano le date 1906 e 2006 e la scritta Sporting 100[2].

Inizialmente le divise presentavano due sezioni verticali di colore verde e bianco, situate in corrispondenza del petto, con l'emblema del leone sul lato sinistro, quindi nella porzione. Oggi questa è la seconda maglia, alternativa a quella a strisce orizzontali verdi e bianche. I calzoncini, all'inizio bianchi, sono di colore nero dal 1915.

Il motto dello Sporting Clube de Portugal è: "Esforço, Dedicação, Devoção e Glória!" ("Sforzo, dedizione, devozione e gloria!").

Evoluzione della divisa

Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
1902–1906
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1908
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1915
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1928
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
onoraria 1928

Statistiche

Palmarès

Competizioni nazionali

1923, 1934, 1936, 1938
1940-1941, 1943-1944, 1946-1947, 1947-1948, 1948-1949, 1950-1951, 1951-1952, 1952-1953, 1953-1954, 1957-1958, 1961-1962, 1965-1966, 1969-1970, 1973-1974, 1979-1980, 1981-1982, 1999-2000, 2001-2002
1940-1941, 1944-1945, 1945-1946, 1947-1948, 1953-1954, 1962-1963, 1970-1971, 1972-1973, 1973-1974, 1977-1978, 1981-1982, 1994-1995, 2001-2002, 2006-2007, 2007-2008, 2014-2015
1944 (non ufficiale), 1982, 1987, 1995, 2000, 2002, 2007, 2008, 2015

Competizioni internazionali

1963-1964

Competizioni regionali

  • Campeonato de Lisboa: 19
1914-1915, 1918-1919, 1921-1922, 1922-1923, 1924-1925, 1927-1928, 1930-1931, 1933-1934, 1934-1935, 1935-1936, 1936-1937, 1937-1938, 1938-1939, 1940-1941, 1941-1942, 1942-1943, 1944-1945, 1946-1947, 1947-1948
  • Taça de Honra: 29
1914-1915, 1915-1916, 1916-1917, 1921-1922, 1922-1923, 1924-1925, 1927-1928, 1930-1931, 1933-1934, 1934-1935, 1935-1936, 1936-1937, 1937-1938, 1938-1939, 1940-1941, 1941-1942, 1942-1943, 1944-1945, 1946-1947, 1947-1948, 1948-1949, 1949-1950, 1961-1962, 1963-1964, 1965-1966, 1970-1971, 1984-1985, 1990-1991, 1991-1992

Altri piazzamenti

1949
2004-2005

Onorificenze

immagine del nastrino non ancora presente
Instituição de Utilidade Pública
«São reconhecidos como instituições de utilidade pública o Ginásio Clube, o Lisboa Ginásio Clube, o Sport Lisboa e Benfica, o Sporting Clube de Portugal e o Clube de Futebol Os Belenenses, atendendo aos seus relevantes serviços»
— 6 settembre 1960[3]

Rosa 2015-2016

Aggiornata al 2 febbraio 2016

N. Ruolo Calciatore
Bandiera del Portogallo P Rui Patrício
Bandiera dell'Italia C Ezequiel Schelotto
Bandiera del Brasile D Jefferson
Bandiera del Brasile D Ewerton
Bandiera dell'Italia C Alberto Aquilani
Bandiera dell'Algeria A Islam Slimani
Bandiera del Brasile C Bruno César
Bandiera dell'Uruguay D Sebastián Coates
Bandiera del Portogallo C William Carvalho
Bandiera del Portogallo D Paulo Oliveira
Bandiera del Portogallo C João Mário
Bandiera del Perù A André Carrillo
Bandiera della Colombia A Teófilo Gutiérrez
Bandiera della Costa Rica C Bryan Ruiz
Bandiera del Portogallo D João Pereira
N. Ruolo Calciatore
Bandiera del Portogallo C Adrien Silva
Bandiera della Slovenia P Ažbe Jug
Bandiera della Scozia C Ryan Gauld
Bandiera del Portogallo C André Martins
Bandiera dell'Argentina A Hernán Barcos
Bandiera del Brasile C Bruno Paulista
Bandiera dei Paesi Bassi D Marvin Zeegelaar
Bandiera del Portogallo D Rúben Semedo
Bandiera del Portogallo A Carlos Mané
Bandiera del Brasile D Naldo
Bandiera del Portogallo D Ricardo Esgaio
Bandiera del Portogallo D Tobias Figueiredo
Bandiera del Portogallo A Gelson Martins
Bandiera del Brasile A Matheus Pereira

Staff tecnico

Allenatore: Bandiera del Portogallo Jorge Jesus
Vice allenatore:
Responsabile area tecnica:
Preparatore atletico:
Allenatore dei portieri:
Fisioterapista/Massaggiatore:

Rose delle stagioni precedenti

Presidenti

Giocatori celebri

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dello Sporting Clube de Portugal.

Allenatori celebri

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dello Sporting Clube de Portugal.

Stagioni passate

Note

  1. ^ Storia del club, su sporting.pt. URL consultato il 3 marzo 2009.
  2. ^ Pagina del simbolo del centenario sul sito dello Sporting
  3. ^ (PT) Clube de Futebol Os Belenenses - Condecorações, su osbelenenses.com. URL consultato il 6 aprile 2013.

Voci correlate

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