Vai al contenuto

Partito Democratico dei Socialisti del Montenegro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Partito Democratico dei Socialisti del Montenegro
(CNR) Demokratska Partija Socijalista Crne Gore
(cirillico) Демократска Партија Социјалиста Црне Горе
PresidenteDanijel Živković
SegretarioAleksandar Bogdanović
StatoMontenegro (bandiera) Montenegro
SedePodgorica
AbbreviazioneDPS, ДПС
Fondazione22 giugno 1991
Derivato daLega dei Comunisti del Montenegro
IdeologiaPopulismo
Socialdemocrazia[1]
Nazionalismo montenegrino
Europeismo[2]
CollocazioneTrasversalismo[2]
Partito europeoPartito del Socialismo Europeo
Affiliazione internazionaleInternazionale Socialista
Alleanza Progressista
Seggi Assemblea del Montenegro
17 / 81
TestataPobjeda
Sito webwww.dps.me/

Il Partito Democratico dei Socialisti del Montenegro (in montenegrino Демократска Партија Социјалиста Црне Горе, ДПС, Demokratska Partija Socijalista Crne Gore, DPS) è un partito politico montenegrino, erede legale della Lega dei Comunisti del Montenegro.

1991-1997: la politica unionista con la Serbia

[modifica | modifica wikitesto]

Il DPS nasce nel 1991, dopo l'ultimo congresso del Comitato centrale del SKCG, e venne inizialmente guidato dall'esponente filo-serbo Momir Bulatović (quest'ultimo appoggiato dall'allora presidente della Serbia Slobodan Milošević e dal Partito Socialista di Serbia).

Bulatović seguì una politica di asserzione al regime serbo, supportando Milošević in tutto il periodo del conflitto jugoslavo.

1997-oggi: la politica separatista e l'indipendenza montenegrina

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1997, la crisi del Kosovo e l'indebolimento di Milošević permisero all'opposizione interna al DPS, coordinata da Milo Đukanović e fautrice di una maggiore autonomia rispetto alla politica serba, di uscire in aperto conflitto con Bulatović.

Alle elezioni presidenziali montenegrine del 1997 tenutesi in ottobre, Đukanović riuscì a prevalere e venne nominato come nuovo Presidente del Montenegro. Dopo un fallito tentativo di golpe dell'élite serba nel gennaio 1998, bloccato dall'intervento del primo ministro jugoslavo Radoje Kontić[3], Bulatović e il suo gruppo dirigente abbandonarono le file del partito e fondarono il Partito Socialista Popolare, di orientamento filo-serbo e anti-indipendentista.

Sotto la guida di Đukanović, il DPS cambiò radicalmente politica e avviò una coalizione di governo coi socialisti nazionalisti montenegrini del Partito Socialdemocratico del Montenegro (SDP). IL DPS appoggiò l'SDP in diverse battaglie identitarie: introduzione della "lingua montenegrina", avvicinamento alla "Chiesa ortodossa montenegrina" e modifica della bandiera tricolore, adottando i colori dell'antico stemma del Principato del Montenegro.

I due partiti si trovarono alleati nel referendum sull'indipendenza del Montenegro del 2006.

Era post-referendum

[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni parlamentari montenegrine del 2006 e alle successive elezioni parlamentari del 2009 e del 2012, il DPS ha confermato la sua posizione di partito politico più forte del Paese. Il partito ha costituito la base di tutte le maggioranze parlamentari ed è stato la spina dorsale dei gabinetti governativi sin dall'indipendenza, solitamente con il suo ormai tradizionale alleato, il Partito socialdemocratico del Montenegro, e i partiti delle minoranze etniche. L'ex Vice Presidente del partito Filip Vujanović ha ricoperto la carica di Presidente del Montenegro per tre mandati consecutivi, dal 2002 al 2018, avendo vinto le elezioni presidenziali nel 2003, 2008 e 2013, lasciando poi l'incarico al leader del partito Milo Đukanović nel 2018.

Đukanović rimane il Presidente del partito, servendo come Primo Ministro o Presidente del Montenegro dal 1991 al 2006, dal 2008 al 2010 e dal 2012 al 2016. Nel 2006, la leadership del partito ha scelto Željko Šturanović, ex Ministro della Giustizia, per succedere a Đukanović come Primo Ministro, fino alle sue dimissioni il 31 gennaio 2008 per motivi di salute, dopodiché Đukanović lo ha sostituito, per poi dimettersi nuovamente nel dicembre 2010 mantenendo il suo ruolo di leader del partito DPS.[4] Dopo aver vinto le elezioni parlamentari del 2012 , Đukanović ha nuovamente assunto la carica di Primo Ministro. Nel 2015, il Partito socialdemocratico ha lasciato la coalizione con il DPS, accusando il partito al governo di corruzione e abuso di potere. Alle elezioni parlamentari del 2020, il DPS ha deciso di candidarsi in modo indipendente, con un unico posto nella lista elettorale assegnato al Partito liberale del Montenegro.[5] Le elezioni si sono concluse con la vittoria dei partiti di opposizione e la caduta del governo a guida DPS, dopo aver governato il paese per 30 anni, dall'introduzione del sistema multipartitico nel 1990.[6]

Nell'aprile 2023, a seguito della sconfitta elettorale alle elezioni presidenziali, Milo Đukanović presenta le sue dimissioni da Presidente del partito e lascia la vita politica. Danijel Živković viene eletto nuovo Presidente del DPS, con oltre il 96% dei voti, nelle prime elezioni dirette interne al partito.[7]

Risultati elettorali

[modifica | modifica wikitesto]
Elezione Voti % Seggi
Parlamentari 1990 171.316 56,18%
83 / 125
Parlamentari 1992 126.083 42,66%
46 / 85
Parlamentari 1996 150.237 49,92%
45 / 71
Parlamentari 1998 170.080 48,87%
32 / 72
Parlamentari 2001 153.946 42,04%
30 / 75
Parlamentari 2002 167.166 48,00%
31 / 81
Parlamentari 2006 164.737 48,62%
32 / 81
Parlamentari 2009 168.290 51,94%
35 / 81
Parlamentari 2012 165.380 45,60%
32 / 81
Parlamentari 2016 158.490 41,41%
35 / 81
Parlamentari 2020 143.548 35,06%
29 / 81
Parlamentari 2023 70.228 23,22%
17 / 81

Presidenti del partito

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Parties and Elections in Europe: The database about parliamentary elections and political parties in Europe, by Wolfram Nordsieck
  2. ^ a b https://europeelects.eu/montenegro/
  3. ^ (EN) L. A. Times Archives, Milosevic Loyalists Vote to Oust Premier, su Los Angeles Times, 19 maggio 1998. URL consultato il 13 ottobre 2024.
  4. ^ (EN) The end of an era, possibly, in The Economist. URL consultato il 24 novembre 2024.
  5. ^ (CNR) Marković nosilac izborne liste DPS, su vijesti.me. URL consultato il 24 novembre 2024.
  6. ^ (CNR) Rezultati DIK-a na 100 odsto prebrojanih glasova: DPS 35.06, "Za budućnost Crne Gore" 32.55 odsto glasova, su vijesti.me. URL consultato il 24 novembre 2024.
  7. ^ (SR) Beta, Danijel Živković novi predsednik Demokratske partije socijalista (DPS), su Nin online. URL consultato il 24 novembre 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN135786966 · LCCN (ENn98080497