Museo civico belliniano

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Museo civico belliniano
Ubicazione
StatoItalia Italia
Località Catania
IndirizzoPiazza San Francesco, 3
Coordinate37°30′09.36″N 15°05′03.84″E / 37.5026°N 15.0844°E37.5026; 15.0844
Caratteristiche
Visitatori2 104 (2020)
Sito web
Piazza San Francesco

Il Museo civico belliniano è un museo con sede a Catania, ospitato nelle sale del primo piano del Palazzo Gravina Cruyllas, una delle tante nobili residenze dei Principi di Palagonia, in piazza San Francesco, di fronte all'omonima chiesa, insieme al Museo Emilio Greco.

Occupa la casa in cui il compositore Vincenzo Bellini nacque il 3 novembre 1801 e trascorse i primi sedici anni di vita.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1919 il Real Circolo Bellini di Catania costituì un Comitato presieduto da Di Stefano Giuffrida e poi da F. Anastasi, che raccolse fondi per unirli a quelli ottenuti mediante la sottoscrizione promossa dalla "Tribuna" di Roma.

Fra i primi sottoscrittori vi furono il Re, Mussolini e tutte le più alte personalità della politica, dell'arte e della letteratura.
Il Decreto del 23 novembre 1923 dichiarò Monumento Nazionale la casa di Bellini.
Difficoltose pratiche ritardarono l'attuazione del Museo, fino a che l'interessamento di Antonino Grimaldi determinò, con l'incarico a Benedetto Condorelli, la costituzione.

Il Museo Belliniano è stato inaugurato il 5 maggio 1930 alla presenza di Vittorio Emanuele III. La casa nativa di Vincenzo Bellini, divenuta museo, fa parte dell'attiguo palazzo dei Gravina Cruyllas, edificato originariamente sulle rovine dell'antico Odéon e del Teatro Greco.

Dal 1950 al 27 luglio 1968 il Museo fu diretto da Francesco Pastura, autore della monografia belliniana Bellini secondo la storia (Guanda, Parma 1959).

Il museo[modifica | modifica wikitesto]

Copertina libro Le lettere di Bellini di Francesco Pastura, collezione Francesco Paolo Frontini.

Il museo, che occupa tre stanze e due piccoli vani, è organizzato cronologicamente: l'appartamento, di appena cinque stanze, è occupato per intero da cimeli che ripercorrono la vita del Bellini e della sua famiglia; dipinti, libri, spartiti originali, strumenti musicali e la maschera mortuaria del compositore.

Di particolare interesse la raccolta di autografi belliniani, tra cui numerosi abbozzi.

Sala d'ingresso[modifica | modifica wikitesto]

Sala A[modifica | modifica wikitesto]

Sala B[modifica | modifica wikitesto]

Modello della Norma.

Sala C[modifica | modifica wikitesto]

  • Pannello dedicato al periodo catanese (1801-1819).
  • Pannello dedicato al periodo napoletano (1819-1827).
  • Pannello dedicato al periodo milanese (1827-1833).
  • Pannello dedicato al soggiorno palermitano (1832).
  • Pannello dedicato al soggiorno londinese (1833).
  • Pannello dedicato al periodo parigino (1833-1835).
  • Spinetta di Vincenzo Tobia, nonno del compositore.
  • Pianoforte verticale del fratello di Vincenzo Tobia.

Sala D[modifica | modifica wikitesto]

  • Manoscritti musicali autografi.
  • Pianoforte a tavolino.

Sala E[modifica | modifica wikitesto]

  • Oggetti legati alla traslazione della salma di Bellini da Parigi a Catania avvenuta nel 1876, fotografie e riproduzioni della cerimonia.

Altri reperti[modifica | modifica wikitesto]

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

  • Visite guidate
  • Assistenza tesi
  • Archivio
  • Biblioteca musicale con spartiti di musicisti italiani e stranieri dal '700 al '900.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carmelo Neri, Guida illustrata del Museo civico belliniano di Catania, Catania, Giuseppe Maimone Editore, 1998, ISBN 88-7751-131-1.
  • Maria Teresa Di Blasi e Concetta Greco Lanza, Il Cicerone. Storia, itinerari, leggende di Catania, 2ª ed., Catania, Edizioni Greco, 2007, ISBN 978-88-7512-060-3.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]