Virginio Rosetta

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Virginio Rosetta
Rosetta nel 1932
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 172 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1936 - giocatore
1948 - allenatore
Carriera
Giovanili
1918-1920Pro Vercelli
Squadre di club1
1919-1923[1]Pro Vercelli85 (11)
1923-1936[1]Juventus338 (15)
Nazionale
1920-1934Bandiera dell'Italia Italia52 (0)
Carriera da allenatore
1935-1939Juventus
1939-1940Lucchese
1943-1944Biellese
1946-1947Mestrina
1947-1948Palermo
Palmarès
 Olimpiadi
Bronzo Amsterdam 1928
 Coppa Internazionale
Oro 1927-1930
Oro 1933-1935
 Mondiali di calcio
Oro Italia 1934
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Virginio Rosetta, a volte riportato anche come Virgilio Rosetta[2] (Vercelli, 24 febbraio 1902[3]Torino, 29 marzo 1975[4]), è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo terzino destro metodista.

Soprannominato Viri,[5] abbreviazione del suo nome, ha vinto otto campionati di lega, due con la Pro Vercelli e sei con la Juventus, club quest'ultimo nel quale militò per quattordici anni diventando uno dei suoi uomini-simbolo (nonché suo capitano dal 1929 al 1935); con l'Italia ha vinto, inoltre, due Coppe Internazionali (1927-1930 e 1933-1935) e un campionato mondiale (1934).

Assieme al portiere Gianpiero Combi e al terzino Umberto Caligaris, compagni di squadra nella Juventus e nazionale, Rosetta formò quella che è ritenuta dalla stampa specializzata la miglior linea difensiva di tutti i tempi espressa nel calcio italiano e una delle migliori nella storia della disciplina.[6][7]

Il passaggio di proprietà di Rosetta dalla Pro Vercelli alla Juventus, ufficializzato nel 1924 a fronte del pagamento di 50 000 lire, è ritenuto il primo caso di transazione economica di calciomercato fra due società avvenuto nella storia del calcio italiano.[8]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

«Per esemplificare, uno Scirea, un Baresi dei tempi moderni.[9]»

Terzino metodista, inizialmente attaccante,[10] spiccava nella capacità di lettura del gioco: ciò lo rese un abile regista difensivo, in grado di fare ripartire la manovra offensiva della sua squadra[11] — anticipando i futuri compiti del libero[12] —, assurgendo inoltre quale primo difensore capace di imporsi nel ruolo, nella storia del calcio italiano, prettamente per le proprie qualità tecniche rispetto a quelle atletiche.[11]

Affiancato in campo prima da Luigi Allemandi (1925-1928) e poi da Umberto Caligaris (1928-1935), con cui eccellerà nel ruolo,[11] nell'economia del gioco di squadra era molto d'aiuto ai compagni nei tempi d'intervento.[12] Vantava infine una notevole potenza di tiro.[12]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Inizi e Pro Vercelli[modifica | modifica wikitesto]

Crebbe nella natia Vercelli, dove inizio già a cinque a tirare i primi calci a un pallone, fondando a dieci anni una società calcistica di coetanei, denominata Sezione Propaganda,[10] con cui ebbe modo di affrontare la squadra Sports, in cui invece giocava Umberto Caligaris, futuro compagno di squadra alla Juventus e in nazionale.[10] Si trasferì in seguito a Milano per studiare, e giocò tra le file della società Bambini Nerazzurri.[10]

Rosetta (a sinistra) in azione alla Pro Vercelli, contro il bolognese Pozzi, nella finale Nord del campionato di Prima Categoria 1920-1921.

Poco tempo dopo tornò nella città natale e giocò tra le file del 20º Autoparco, dove fu notato dai dirigenti della Pro Vercelli, che lo aggregarono alla rosa.[10] Esordì con il club vercellese all'età di diciassette anni, giocando come attaccante,[5] nel primo campionato dopo la Grande Guerra, nel 1919-1920. Con la squadra piemontese giocò una buona stagione 1922-1923 in Prima Divisione con 25 presenze e 7 gol.[13] In seguito l'allenatore decise di schierarlo come terzino, facendolo esordire nel nuovo ruolo nella partita di campionato contro la Juventus.[10] Vinse il suo primo titolo tricolore nel 1920-1921 e si ripeté nel 1921-1922, nel campionato C.C.I.

Juventus[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1923 Rosetta si dimise dalla Pro Vercelli per accasarsi alla Juventus, dove poté godere di uno stipendio che non percepiva quando giocava alla Pro.[10][14] Il presidente vercellese Luigi Bozino, tuttavia, si oppose al trasferimento del calciatore e la Lega Nord, guidata dall'avvocato Ulisse Baruffini del Milan, assegnò a tavolino agli avversari la vittoria in tre gare giocate dai torinesi con Rosetta in campo. La decisione di Baruffini scatenò l'ira della dirigenza del club bianconero e un "braccio di ferro" tra Lega e FIGC noto come Caso Rosetta, il quale si concluse con il commissariamento della Federazione e la conferma della sanzione alla Juventus.[10] Dopo mesi di riunioni e consigli generali, la Pro Vercelli accettò l'addio di Rosetta dietro un compenso in denaro pattuito con la società di Edoardo Agnelli e la questione si chiuse.[10]

Rosetta (a sinistra) assieme al portiere Combi e al compagno di reparto Caligaris, il Trio dei ragionieri pluricampione d'Italia nella Juventus e campione del mondo in nazionale.

Successivamente Rosetta incappò ancora nelle maglie della giustizia sportiva, stavolta in occasione del Caso Allemandi, scandalo che determinò la revoca dello scudetto 1926-1927 al Torino. In tale circostanza il presidente federale Leandro Arpinati prosciolse subito Rosetta da ogni accusa; nonostante ciò, i sospetti — mai provati — sul presunto coinvolgimento nella vicenda continuarono suo malgrado ad accompagnarlo nei decenni successivi.

In maglia juventina Rosetta vinse il suo terzo scudetto nel 1926, campionato in cui, eccellendo in coppia difensiva con Luigi Allemandi e con il portiere Gianpiero Combi, stabilì il record d'imbattibilità del calcio italiano (934')[15] — poi superato solo novant'anni più tardi da un'altra retroguarda juventina, quella Buffon-Barzagli-Bonucci-Chiellini (974')[16] —; in seguito fu tra i protagonisti della squadra che dominò la scena nazionale per la prima metà degli anni 1930 con cinque titoli consecutivi.

Si ritirò all'età di trentaquattro anni, nel 1936, dopo tredici anni da titolare a Torino, per un totale di 338 gare,[5] vincendo ben otto campionati italiani ante e post girone unico.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Esordì in maglia azzurra il 31 agosto 1920, ai Giochi Olimpici di Anversa 1920, contro la Norvegia.[10] Il primo periodo in nazionale fece coppia con Renzo De Vecchi, quindi fu rimpiazzato per un periodo da Umberto Caligaris nel ruolo di terzino destro.

In nazionale giocò un totale di 52 partite, l'ultima delle quali contro gli Stati Uniti nel campionato del mondo 1934, vinto dall'Italia padrona di casa. Il 2 dicembre 1933, alla vigilia della sua cinquantesima presenza in azzurro, fu nominato Cavaliere della Corona d'Italia.[2] Fu poi sostituito nel ruolo di terzino destro dal bolognese Eraldo Monzeglio.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
31-8-1920 Anversa Norvegia Bandiera della Norvegia 1 – 2 dts Bandiera dell'Italia Italia Olimpiadi 1920 - Consolazione 1º turno -
20-2-1921 Marsiglia Francia Bandiera della Francia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
6-3-1921 Milano Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole -
5-5-1921 Anversa Belgio Bandiera del Belgio 2 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
8-5-1921 Amsterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
9-3-1924 Milano Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole -
6-4-1924 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 7 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
25-5-1924 Colombes Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Spagna Spagna Olimpiadi 1924 - Turno di qual. -
29-5-1924 Parigi Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Olimpiadi 1924 - Ottavi di finale -
2-6-1924 Parigi Svizzera Bandiera della Svizzera 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Olimpiadi 1924 - Quarti di finale -
14-6-1925 Valencia Spagna Bandiera della Spagna 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
18-6-1925 Lisbona Portogallo Bandiera del Portogallo 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
17-1-1926 Torino Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Amichevole -
21-3-1926 Torino Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Amichevole -
18-7-1926 Stoccolma Svezia Bandiera della Svezia 5 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
28-10-1926 Praga Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 3 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
30-1-1927 Ginevra Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 5 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
20-2-1927 Milano Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Amichevole -
17-4-1927 Torino Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole -
24-4-1927 Parigi Francia Bandiera della Francia 3 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
1-1-1928 Genova Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Coppa Internazionale 1927-1930 -
25-3-1928 Roma Italia Bandiera dell'Italia 4 – 3 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Coppa Internazionale 1927-1930 -
29-5-1928 Amsterdam Francia Bandiera della Francia 3 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Olimpiadi 1928 - Ottavi di finale -
1-6-1928 Amsterdam Spagna Bandiera della Spagna 1 – 1 dts Bandiera dell'Italia Italia Olimpiadi 1928 - Quarti di finale -
4-6-1928 Amsterdam Spagna Bandiera della Spagna 1 – 7 Bandiera dell'Italia Italia Olimpiadi 1928 - Quarti di finale - [17]
7-6-1928 Amsterdam Uruguay Bandiera dell'Uruguay 3 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Olimpiadi 1928 - Semifinale -
14-10-1928 Zurigo Svizzera Bandiera della Svizzera 2 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale 1927-1930 -
11-11-1928 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
2-12-1928 Milano Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole -
3-3-1929 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 4 – 2 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Coppa Internazionale 1927-1930 - cap.
7-4-1929 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 3 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale 1927-1930 -
28-4-1929 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera della Germania Germania Amichevole -
1-12-1929 Milano Italia Bandiera dell'Italia 6 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole -
9-2-1930 Roma Italia Bandiera dell'Italia 4 – 2 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole -
2-3-1930 Francoforte Germania Bandiera della Germania 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
6-4-1930 Amsterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
22-6-1930 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 2 – 3 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole -
25-1-1931 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 5 – 0 Bandiera della Francia Francia Amichevole -
19-4-1931 Bilbao Spagna Bandiera della Spagna 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
13-12-1931 Torino Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Coppa Internazionale 1931-1932 - cap.
14-2-1932 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Coppa Internazionale 1931-1932 - cap.
20-3-1932 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale 1931-1932 - cap.
10-4-1932 Parigi Francia Bandiera della Francia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - cap.
8-5-1932 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale 1931-1932 - cap.
12-2-1933 Bruxelles Belgio Bandiera del Belgio 2 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - cap.
2-4-1933 Ginevra Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale 1933-1935 -
7-5-1933 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Coppa Internazionale 1933-1935 -
13-5-1933 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole -
22-10-1933 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale 1933-1935 -
3-12-1933 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 5 – 2 Bandiera della Svizzera Svizzera Coppa Internazionale 1933-1935 -
11-2-1934 Torino Italia Bandiera dell'Italia 2 – 4 Bandiera dell'Austria Austria Coppa Internazionale 1933-1935 -
27-5-1934 Roma Italia Bandiera dell'Italia 7 – 1 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Mondiali 1934 - Ottavi di finale - cap.
Totale Presenze 52 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Pro Vercelli: 1920-1921, 1921-1922
Juventus: 1925-1926, 1930-1931, 1931-1932, 1932-1933, 1933-1934, 1934-1935

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam 1928
1927-1930, 1933-1935
Italia 1934

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Juventus: 1937-1938
Palermo: 1947-1948 (girone C)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Formalmente, tesserato della Pro Vercelli fino al 1924 e della Juventus dal 1924 in poi, cfr. caso Rosetta.
  2. ^ a b Il campione della settimana: Il Cav. Virgilio Rosetta, in La Domenica Sportiva, n. 50, 10 dicembre 1933, p. 4.
  3. ^ La quasi totalità delle fonti riporta come data di nascita 25 febbraio 1902; tuttavia, all'ufficio anagrafe del comune di Vercelli la data di nascita corrisponde al 24 febbraio.
  4. ^ Data riportata dall'ufficio anagrafe del comune di Vercelli. Altre fonti riportano il 31 marzo, cfr. Dizionario del calcio, p. 157
  5. ^ a b c Carlo Felice Chiesa, We Are the Champions - I 150 fuoriclasse che hanno fatto la storia del calcio, in Calcio 2000, n. 25, Milano, novembre 2000, p. 66.
  6. ^ Lo Presti
  7. ^ Wilson.
  8. ^ Sappino, p. 460.
  9. ^ Dizionario del calcio, p. 157.
  10. ^ a b c d e f g h i j Bruno Slawitz, Combi, Rosetta e Caligaris, in Galleria dei Campioni, n. 5, 30 giugno 1953, p. 8.
  11. ^ a b c Virginio Rosetta: «Viri», il fuoriclasse assoluto protagonista del Quinquennio, in La Stampa, 8 dicembre 2003, p. 33.
  12. ^ a b c Bacci, pp. 26-27.
  13. ^ La Biblioteca del Calcio, p. 22.
  14. ^ Bacci, p. 16.
  15. ^ Ivan Palumbo, Juve, 10 gare consecutive senza subire gol: è record nella storia della Serie A, su gazzetta.it, 12 marzo 2016. URL consultato il 21 marzo 2016 (archiviato il 19 marzo 2016).
  16. ^ Record di imbattibilità per Buffon: 974', su legaseriea.it, 20 marzo 2016. URL consultato il 21 marzo 2016 (archiviato il 2 agosto 2017).
  17. ^ Ripetizione.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La Biblioteca del Calcio, 1922-1923, Geo Edizioni.
  • Vladimiro Caminiti, Juventus Juventus. Dizionario storico romantico dei bianconeri, Milano, Edizioni Elle, 1977, p. 197.
  • Marco Sappino (a cura di), Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, vol. 2, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2000, ISBN 88-8089-862-0.
  • Salvatore Lo Presti, COMBI, Giampiero, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Gino Bacci, Storia del calcio italiano, Milano, Gruppo Editoriale Armenia, 2006, ISBN 88-8113-350-4.
  • (EN) Jonathan Wilson, The Outsider: A History of the Goalkeeper, Hachette UK, 2012, ISBN 1-4091-2320-0.
  • AA.VV., Dizionario del calcio, a cura della redazione de "La Gazzetta dello Sport", Dizionari Rizzoli.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]