Ercole Carzino

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Ercole Carzino
Ercole Carzino alla età di 21 anni, capitano della Sampierdarenese nel 1922.
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 175 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 3 luglio 1932 - giocatore
1 maggio 1938 - allenatore
Carriera
Giovanili
1915-1916 Speranza(GE)[1]
1916-1917Bolzanetese
1917-1918AC Ligure
Squadre di club1
1918-1927Sampierdarenese132 (12)
1927-1929La Dominante27 (1)
1929-1931Imperia38 (12)
1931-1932Sampierdarenese6 (0)
Nazionale
1921-1924Bandiera dell'Italia Italia1 (0)[2]
Carriera da allenatore
1929-1931Imperia
1931-1933Sampierdarenese
1933-1934Ruentes
1936-1937Sestrese
1937-1938Manlio Cavagnaro
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Ercole Carzino (Sampierdarena, 9 ottobre 1901Genova, 10 gennaio 1980[3]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centro-sostegno[4]. Era noto anche come Carzino II per distinguerlo dal fratello Enrico Carzino, anch'egli calciatore, o con i soprannomi Testa di bronzo, Il capitano, Il condottiero o L'inesauribile Carzino.[5]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Luigi, nato a San Salvatore Monferrato nel 1862, operaio aderente alla Società Operaia di Mutuo Soccorso Universale (che fu una delle due società che permisero la nascita della Ginnastica Sampierdarenese), Ercole era il fratello minore di Enrico, anch'egli calciatore, e di Alfredo (nato nel 1899), partigiano della Divisione Garibaldi "Cichero", caduto il 22 dicembre 1944.[6][7][8]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Era mancino ma se la cavava bene anche con il destro. L'inesauribile Carzino, come lo chiamavano nei giornali della Stampa e del Littorale, un calciatore combattivo, con molta rudezza, tecnica e resistenza che giocò principalmente come centro-sostegno e mediano sinistro.[9][10][11] Giocò anche alcune partite da attaccante con la maglia dell'Imperia e nel ritorno alla Sampierdarenese.

Era particolarmente abile nel gioco di testa, tanto da venir soprannominato in Italia come testa di bronzo, e in Spagna era conosciuto come el cabezón.[senza fonte] Animatore magnifico dei suoi compagni di linea,[11] Carzino vestì la maglia della Sampierdarenese, di cui fu capitano per molto tempo.[12]

Bella azione di Carzino, Atalanta vs Dominante, 1928.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Carzino (a destra), capitano della Sampierdarenese, con il genoano De Vecchi prima di un derby.
Boldrini (a sinistra), insieme al compagno di squadra Carzino II della Sampierdarenese, nel 1921 con la maglia azzurra della Nazionale.

Cresciuto nella società Speranza dell'Oratorio di Don Bosco, esordì giovanissimo alla età di quindicenne per poi passare a giocare con la maglia dell'Enotria Genova.[13] Dopo passò brevemente all'Associazione del Calcio Ligure.[14] Arrivò alla Sampierdarenese nel 1918. Dopo la prima guerra mondiale, conclusasi il 4 novembre 1918, la FIGC, dati i tempi ristretti, era impossibilitata dall'organizzare un campionato per la stagione 1918-1919 e quindi, nella stagione d'esordio in prima squadra, Carzino disputò amichevoli ed improvvisati tornei.[15]. Con la maglia della società genovese esordì in Prima Categoria il 12 ottobre 1919, nella gara persa per 3-1 in casa del Grifone[16]. Carzino giocò più di tre partite con la maglia della Nazionale Liguria e una con la nazionale piemontese. Giocò insieme a Adolfo Baloncieri, nel 1925 in una partita contro il Valencia, fornendogli l'assist per un gran gol in cui eluse quattro giocatori spagnoli.[17]

Insieme a Renato Boldrini e Masoni costituì la linea difensiva chiamata "di ferro", che durò quatro stagioni, dal 1920 al 1923.[9][18][19][20] Ercole giocò una delle partite della Coppa CONI 1927 contro la Cremonese.[21]

Nel 1929 passò all'Imperia, dove rimase per due stagioni, ottenendo nel 1930 una promozione in Prima Divisione insieme a suo amico Pietro Scevola. Nella stagione successiva disputò alcuni incontri nel ruolo di attaccante segnando 12 reti in 9 partite. Ritornò alla Sampierdarenese nel 1931 insieme a Cornetto e i vecchi dirigenti già esautorati, tra cui Lenuzza, Buttignol, Riccardi e Barenghi come presidente. Giocò la sua ultima partita ufficiale nella Samp vincendo contro Pavia per 4 a 0, ottenendo una promozione in Serie B. La stagione seguente, nella prima fase del campionato 1932-1933 allenò la Sampierdarenese insieme ad Árpád Hajós, mentre nella seconda fase della stagione affiancò Hermann Felsner, raggiungendo l'ottavo posto finale[22]. Ercole rimase nella Sampierdarenese fino al 1933, anno in cui appare nella lista di trasferimento[23].

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

«Nel novembre di 1921 trova spazio in azzurro grazie alla falcidie di giocatori disponibili provocata dalla scissione in seno alla federazione. La commissione tecnica lo impiega come mediano sinistro.»

Carzino giocò la sua unica partita ufficiale in Nazionale il 6 novembre 1921 nell'amichevole contro la Svizzera. Fu il primo giocatore della Sampierdarenese a giocare in Nazionale, seguito solo da Bruno Venturini quindici anni dopo.

Rimase in azzurro fino al 1924 quando fece parte della nazionale italiana che partecipò ai Giochi olimpici di Parigi, tuttavia non scese mai in campo nel corso della competizione; giocò moltissime amichevoli negli allenamenti della Nazionale tra il 1921 ed il 1924.[24][25]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Carzino (in piedi, primo da destra) allenatore della Sampierdarenese nella stagione 1932-1933

È stato allenatore-giocatore della squadra di Pietro Scevola, capitano dell'Imperia. Nel 1931 ritornò alla Sampierdarenese allenando nella prima fase della Prima Divisione 1931-1932 e raggiungendo la promozione in Serie B; nella stagione seguente sostituì Árpád Hajós dal 1º novembre 1932.[26] La stagione seguente arriva al Rapallo Ruentes, comunque lasciò l'anno dopo, dovuto il suo lavoro d'autista, non aveva tempo per allenare la squadra ruentina.[27]

Nel 1936 fu chiamato per allenare la Sestrese, restando alla guida dei liguri anche l'anno successivo[28] in cui raggiunse il secondo posto nel girone C della Serie C ed i sedicesimi di finale della Coppa Italia. Nella stagione 1937-1938 la società, con il nuovo nome Manlio Cavagnaro, ottenne il terzo posto nel girone.[28]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1919-1920 Sampierdarenese 1ª Cat 8 0 - - - 8 0
1920-1921 1ª Cat 13 0 - - - 13 0
1921-1922 1ª Cat 15 0 - - - 15 0
1922-1923 1ª Div 21 3 - - - 21 3
1923-1924 1ª Div 16 4 - - - 16 4
1924-1925 1ª Div 21 1 - - - 21 1
1925-1926 1ª Div 21 1 - - - 21 1
1926-1927 DN 17 3 CN 7 1 24 4
Totale Sampierdarenese 132 12 - 7 1 139 13
1927-1928 La Dominante DN 10 0 CN 12 0 22 0
1928-1929 DN 17 1 - - - 17 1
Totale La Dominante 27 1 - 12 0 39 1
1929-1930 Imperia 2ª Div 21 3 - - - 21 3
1930-1931 1ª Div 17 9 - - - 17 9
Totale Imperia 38 12 - - - 38 12
1931-1932 Sampierdarenese 1ª Div 6 0 - - - 6 0
Totale Campionato 203 25 - 21 2 224 27

Carriera da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Vittorie Piazz.
Comp G V N P
1929-1930 Imperia D 23 16 4 3 69,57 (prom.)
1931-1932 Sampierdarenese C 36 20 10 6 55,56 (prom.)
1932-1933 B 32 13 7 12 40,63
1936-1937 Sestrese C+CI 35 22 8 5 62,86
1937-1938 C+CI 31 16 4 11 51,61

Cronologia presenze e reti in Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
06/11/1921 Ginevra Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
Totale Presenze 1 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Sampierdarenese: Secondo Posto 1921-1922
Sampierdarenese: 1931-1932
Imperia: 1929-1930
Sampierdarenese: Coppa Alberti 1926

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Sampierdarenese: 1931-1932
Sestrese: Secondo Posto 1936-1937

Citazioni[modifica | modifica wikitesto]

«(...) diremo pure che assai difficilmente ci è dato vedere un individuo tenere con tanta costanza il posto, intercettando, rimandando con calma e impressionante sicurezza.»

«La Sampierdarenese è scesa in campo mancante del suo miglior uomo, Carzino II, e benché priva di tale ausilio ha saputo meritamente cogliere la vittoria.»

«L'elasticità della linea attaccante ligure si snoda con una successione di azioni collettive e individuali sussidiate efficacemente dal centro sostegno Carzino, cui è stato un continuo e prezioso collaboratore di gioco.»

«Carzino, Grabbi, Raggio, Montaldo sono indubbiamente giocatori di valore che insieme agli altri formano quella compagine del caratteristico gioco d'impeto, realizzatore e combattivo con un invidiabile fiato da vendere.»

«Prima che nascesse la Samp per chi tifava? Per la Sampierdarenese. Il mio idolo era Ercole Carzino.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Don Bosco, Genova
  2. ^ 3 (0) non ufficiale
  3. ^ Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, De Ferrari, 2008.
  4. ^ Il Littoriale, Seconda Edizione, P 4 1932-33
  5. ^ Il Mare, 23 di gennaio, 1926.
  6. ^ Vía Alfredo Carzino
  7. ^ Morte dei miembri della Divisione Garibaldi "Cichero" I (PDF), su anpi.it. URL consultato il 15 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  8. ^ Favale di Malvaro Archiviato il 2 marzo 2011 in Internet Archive. Istitutoresistenza-ge.it
  9. ^ a b via Dante Gaetano Storace Sanpierdarena.net
  10. ^ Stampa, 1926 archiviolastampa
  11. ^ a b Littoriale, 22 aprile 1929, Fascicolo: 096, pag.4
  12. ^ Archivio la Stampa 1925 archiviolastampa.it
  13. ^ Nino Gotta, p. 32.
  14. ^ Carlo F. Chiesa, "Il Secolo Azzurro", Minerva edizioni, 2010.
  15. ^ Sampierdarenese 1946 storia Archiviato il 19 giugno 2013 in Internet Archive. Sampierdarenese46.it
  16. ^ Dizionario del calcio, ed. Rizzoli, 1990, pag. 41
  17. ^ hemeroteca.lavanguardia.com
  18. ^ Archiviolastampa.it
  19. ^ Archiviolastampa.it
  20. ^ Archiviolastampa.it 2 gennaio, 1922
  21. ^ Archivio la Stampa 1927 archiviolastampa.it
  22. ^ Littoriale, Il 1933 - VII - Fascicolo: 115
  23. ^ Littoriale, Il 1933 - VII - Fascicolo: 193
  24. ^ Almanacco Illustrato del Calcio 2004, ed. Panini, pag.749
  25. ^ Archivio la Stampa
  26. ^ Littoriale, Il 1932 - VI - Fascicolo: 286
  27. ^ Il Mare, 31 di marzo 1934.
  28. ^ a b Agendina del calcio, edizione 1937-1938

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, Genova, De Ferrari, 2008, ISBN 978-88-6405-011-9.
  • Carlo F. Chiesa, "Il Secolo Azzurro", Minerva edizioni, 2010.
  • Nino Gotta, " 1000 volte sampdoria", De Ferrari, 1991.
  • Alessandro Carcheri, Quando del lupo l'ululato sentiranno - Storia della Sampierdarenese, Boogaloo Publishing.
  • Alessandro Carcheri, L'ardente scudo sopra il cuore, - Storia dei calciatori-ginnasti dell'Andrea Doria, Sportmedia.
  • Una Storia Biancorossonera, "Il calcio a San Pier d'Arena dal tempo dei pionieri del Liguria alla Sampdoria", Gino Dellachà, edizioni Sportmedia, 2016.
  • Il Calcio a Genova, "Bibliografia del calcio a Genova prima della seconda guerra mondiale", German Carzino, 2018. (SPA-ITA)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Capitano della Sampierdarenese Successore
Sebastiano Ramasso 1921-1927 / 1931-1932 Giuseppe Raggio
Predecessore Capitano della Dominante Successore
- 1927-1929 Giuseppe Grabbi
Predecessore Allenatore della Sestrese Successore
Raffaele Rivolo 1936-1938 Filippo Pascucci