Saipem

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Saipem
Logo
Logo
Ex Sede di Saipem a San Donato Milanese (Terzo palazzo uffici)
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Borse valoriBorsa Italiana: SPM
ISINIT0000068525
Fondazione1957
Fondata daEnrico Mattei
Sede principaleMilano
GruppoEni
Persone chiave
Settoreenergia
Prodottifornitore di servizi per il settore dell'energia e delle infrastrutture
Fatturato7,432 miliardi (2020)
Dipendenti32 000 (2020)
Sito webwww.saipem.com

Saipem S.p.A. è una società per azioni costituita nel 1956 e operante nel settore della prestazione di servizi per il settore dell'energia e delle infrastrutture. Il suo portafoglio ordini è legato per il 76% a progetti nel settore del gas, delle rinnovabili e della transizione energetica.

È presente in 62 paesi del mondo e impiega 32 000 dipendenti di 120 diverse nazionalità; della sua flotta fa parte la Saipem 7000, la terza nave gru più grande al mondo.

La società è quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa Italiana (Codice Isin: IT0000068525; Codice Alfanumerico: SPM) ed è stata inserita nel Dow Jones Sustainability Index, nel FTSE4Good e nel Patto mondiale delle Nazioni Unite.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni '60: largo di Gela, Pozzo Gela 21 (AGIP): impianto di perforazione offshore Scarabeo e motonave Saipem di appoggio

Nell'immediato secondo dopoguerra, e soprattutto da quando al timone dell'allora AGIP e dell'Ente Nazionale Idrocarburi arriva Enrico Mattei, il gruppo inizia ad esplorare la pianura padana alla ricerca di giacimenti sfruttabili e sviluppa la necessità di avere una struttura per la gestione e la manutenzione dei macchinari. Per questo, nell'ambito della Snam, una piccola azienda di trasporto e vendita di metano acquisita dall'Agip nel 1949, venne costituito un servizio tecnico, in particolare per la posa in opera delle tubazioni necessarie al trasporto del metano messo in produzione dai giacimenti scoperti.

A partire dal 1954, Snam costruisce in Egitto un oleodotto di 145 km in consorzio con un altro contrattista. A partire da questa commessa, l'attività contrattistica comincia ad assumere una sempre maggiore importanza e, nel 1956 viene costituita, per scorporo dalla Snam, una società denominata Snam Montaggi la quale incorpora nel 1957 una società di perforazione privata, la SAIP, operante dal 1940, acquisendo in quel momento la denominazione di Saipem, acronimo di "Società Azionaria Italiana Perforazioni E Montaggi"[1].

Nel 2002 ha acquisito la Bouygues Offshore, allargando ulteriormente la sua competenza nelle attività EPC offshore.

Nel 2006 ha acquisito la Snamprogetti (incorporandola definitivamente nel 2008), leader dei progetti onshore del settore, estendendo così la competenza anche ai progetti su terra.

Nel 2020 ha acquisito la CO2 Solutions, società canadese proprietaria di tecnologie relative alla cattura di CO2.

Oggi la società è uno dei più importanti fornitori di servizi a livello mondiale del settore della costruzione e manutenzione delle infrastrutture al servizio dell'industria energetica, con una operatività nei cinque continenti.

In particolare Saipem opera attualmente in:

Il gruppo facente capo a Saipem S.p.A. comprende circa 90 società e consorzi, con sedi in tutto il mondo.

Nel 2018 l'azienda ha realizzato per Oil Spill Response Limited (OSRL) l’Offset Installation Equipment (OIE),[2] l'unico sistema esistente al mondo che consente di intervenire durante lo sversamento di un pozzo sottomarino quando l’accesso verticale diretto non è possibile.

Dal 2017 al 2022 è organizzata in cinque divisioni di business: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore, Drilling Onshore e XSIGHT per i servizi di consulenza ingegneristica. Dal 2023 è organizzata nelle seguenti cinque divisioni di business:

  • Asset Based Services;
  • Energy Carriers;
  • Robotics and Industrialized Solutions;
  • Sustainable Infrastructures;
  • Offshore Wind

Dati ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Principali azionisti[modifica | modifica wikitesto]

Sulla base delle informazioni disponibili e delle comunicazioni ricevute ai sensi della delibera Consob 11971/99, al 29 gennaio 2020, gli azionisti possessori di quote superiori al 3% del capitale della Saipem S.p.A. sono:

Gli altri soci citati sono Fondi comuni di investimento che hanno in carico quote della società in conto gestione del risparmio.

Governo d'impresa[modifica | modifica wikitesto]

Consiglio d'amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Silvia Merlo, Presidente
  • Alessandro Puliti, Amministratore Delegato
  • Paola Tagliavini, Consigliere
  • Marco Reggiani, Consigliere
  • Davide Manunta, Consigliere
  • Patrizia Michela Giangualano, Consigliere
  • Roberto Diacetti, Consigliere
  • Alessandra Ferone, Consigliere
  • Paul Shapira, Consigliere

Consiglio d'amministrazione in carica dal 30 aprile 2021

Top management[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Puliti: CEO
  • Paolo Calcagnini: CFO
  • Marco Toninelli: COO Asset Based Services
  • Carlo Bottaro: COO Energy Carriers
  • Mauro Piasere: COO Robotics and Industrialized Solutions
  • Filippo Abbà: COO Sustainable Infrastructures
  • Gianalberto Secchi: COO Offshore Wind

Principali partecipazioni[modifica | modifica wikitesto]

Le partecipazioni citate sono valutate nel bilancio al 31 dicembre 2007 per circa 1,91 miliardi di Euro.[4]

Dati economici e finanziari[modifica | modifica wikitesto]

Il portafoglio ordini del gruppo ammontava al 31 dicembre 2007 a circa 15,4 miliardi di Euro, di cui circa 2,8 miliardi di pertinenza della capogruppo.[4]

Al 31 dicembre 2015, il gruppo Saipem vide il fatturato ridursi a 11,5 miliardi di Euro, discesa che coinvolse anche i risultati di bilancio con il reddito operativo sceso in territorio negativo a -452 milioni di euro e l'utile netto a -806 milioni rispetto ad una perdita pari a 230 milioni nel 2014. Le difficoltà furono dovute a strascichi di inchieste che hanno colpito il gruppo negli anni precedenti, oltre al calo nel prezzo del petrolio che pregiudica molti investimenti nel settore[5].

Il debito consolidato in carico alla capogruppo risultò pari a 2 miliardi di euro, in forte riduzione rispetto ai 5,4 miliardi del 2014 grazie alla ricapitalizzazione portata avanti nel febbraio 2016[6].

Il portafoglio ordini era di oltre 25 miliardi di euro a fine 2020[7].

Flotte[modifica | modifica wikitesto]

La FPSO Firenze, ristrutturata nel 2012 e ceduta a Eni nel 2013
La Saipem 7000 (ex Micoperi 7000), nave utilizzata per la posa di pipelines con varo ad asse verticale (J-lay) ed operazioni di sollevamento, è il mezzo più avanzato che possiede la società milanese. E' la nave utilizzata da Saipem per i progetti legati al mondo delle energie rinnovabili, in particolare l'eolico offshore

Flotta FPSO (galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico)[modifica | modifica wikitesto]

  • FPSO Cidade de Vitoria
  • FPSO Gimboa
  • FPSO Firenze (ceduta ad ENI dal 2013)

Flotta per attività di perforazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Saipem 10000
  • Saipem 12000
  • Scarabeo 3
  • Scarabeo 4
  • Scarabeo 5
  • Scarabeo 6
  • Scarabeo 7
  • Scarabeo 8
  • Scarabeo 9
  • Perro Negro 2
  • Perro Negro 3
  • Perro Negro 4
  • Perro Negro 5
  • Perro Negro 6 (affondata in un incidente presso la foce del fiume Congo il 1º luglio 2013[8])
  • Perro Negro 7
  • Perro Negro 8
  • Perro Negro 12
  • Saipem TAD

Flotta per attività di costruzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Castorone
  • Castoro II
  • Castoro Sei
  • Castoro 10
  • Castoro 11
  • Castoro 12
  • Castoro 14
  • Castoro 16
  • DE HE
  • Saipem Constellation
  • Saipem FDS
  • Saipem FDS 2
  • Saipem 3000
  • Saipem 7000
  • Ersai 1
  • Ersai 2
  • Ersai 3
  • Ersai 4
  • Ersai 400
  • Ragno 3
  • S 600
  • S 42
  • S 43
  • S 44
  • S 45
  • S 46
  • S 47
  • Miclyn Endurance
  • Innovator 250
  • Innovator
  • Olympian
  • Super Mohawk
  • MRV
  • Discovery/Scorpion
  • Bautino 1
  • Bautino 2
  • Beluga
  • Flexjet II
  • Brutus
  • Carousel

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Parte prima, 1958, p. 1132.
  2. ^ La tecnologia di Saipem per il lancio di Offset Installation Equipment, su teleborsa.it.
  3. ^ FPSO:Floating Production, Storage and Offloading
  4. ^ a b Bilancio d'esercizio e consolidato al 31-12-2007 (PDF) [collegamento interrotto], su saipem.eni.it. URL consultato l'11 aprile 2008.
  5. ^ SAIPEM: approvato il bilancio di esercizio 2015, su saipem.com. URL consultato il 6 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2016).
  6. ^ Saipem, nel 2015 perdite per 806 milioni. Debito giù a 2 miliardi grazie all’aumento
  7. ^ Saipem: il CdA approva i risultati preconsuntivi del 2020
  8. ^ offshoreenergytoday.com

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marcello Colitti, Energia e sviluppo in Italia, Bari, De Donato, 1979
  • (EN) Paul H. Frankel, Oil and Power Policy, New York - Washington, Praeger, 1966
  • Nico Perrone, Enrico Mattei, Bologna, Il mulino, 2001 ISBN 88-15-07913-0

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàISNI (EN0000 0004 1757 4852