Bagaladi

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Bagaladi
comune
Bagaladi – Stemma
Bagaladi – Bandiera
Bagaladi – Veduta
Bagaladi – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Città metropolitana Reggio Calabria
Amministrazione
SindacoSanto Monorchio (lista civica) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate38°02′N 15°49′E / 38.033333°N 15.816667°E38.033333; 15.816667 (Bagaladi)
Altitudine473 m s.l.m.
Superficie30,02 km²
Abitanti947[1] (31-10-2021)
Densità31,55 ab./km²
FrazioniGornelle, Lanzena, Piani di Lopa, Pristeo, Saguccio
Comuni confinantiCardeto, Montebello Jonico, Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, San Lorenzo
Altre informazioni
Cod. postale89060
Prefisso0965
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT080006
Cod. catastaleA544
TargaRC
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Nome abitantibagaladesi
Patronosan Teodoro martire
Giorno festivo9 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bagaladi
Bagaladi
Bagaladi – Mappa
Bagaladi – Mappa
Posizione del comune di Bagaladi all'interno della città metropolitana di Reggio Calabria
Sito istituzionale
Vista del centro abitato di Bagaladi e della fiumara di Melito

Bagaladi (Vagalàdes in greco-calabro) è un comune italiano di 947 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria. Il comune fa parte dell'area Grecanica ed è una delle porte di accesso al Parco nazionale dell'Aspromonte. Situato lungo la strada per raggiungere l'Aspromonte, si inserisce in un ambiente caratterizzato dalla numerosa presenza di uliveti e dalle acque minerali. Il territorio presenta uno sviluppo altimetrico dai 390 s.l.m. (Ielasi) ai 1633 s.l.m. (Pantanizzi). Comprende i nuclei abitati di Ielasi, Embrisi e Gornelle.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

"Bagaladi" significa la terra della famiglia Bagalà. Bagalà proviene dall'arabo “Baha’ Allah" ("La Bellezza che viene da Dio") e potrebbe indicare che il capostipite dei Bagalà era saraceno.[senza fonte]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini dell'abitato sono state ipotizzate come legate alle invasioni saracene. La forma ortografica attuale deriva dalle forme più antiche (seicento) Badaladi che sono formate sul nome della famiglia Bagalà e il suffisso -adi (suffisso della lingua greca calabrese aggiunto alla fine dei toponimi per indicare che sono possesso di una famiglia). "Bagaladi" significa la terra della famiglia Bagalà. Bagalà proviene dall'arabo Baha’ Allah ("La Bellezza che viene da Dio") e potrebbe indicare che il capostipite dei Bagalà era saraceno. La nascita di Bagaladi è pure legata all'insediamento di monaci basiliani, i cui monasteri anche in altri casi diedero origini a successivi centri abitati; nella valle del Tuccio, infatti, le fonti storiche testimoniano la presenza di diversi monasteri, eretti tra il IX ed il X secolo (San Michele, San Teodoro, San Fantino). Durante i primi anni del Novecento Bagaladi era diventato un grande centro dell'Aspromonte e crebbe non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista demografico. Successivamente, soprattutto dopo le guerre, si verificò una forte emigrazione dei bagaladesi verso Reggio Calabria, il Nord dell'Italia e anche verso l'estero (Francia, Germania e Nord America soprattutto). Questo flusso migratorio continua ancora oggi, interessando tutte le fasce della società. Così oggi Bagaladi può contare su suoi discendenti in molti Stati di diversi continenti, che continuano a portare il loro paese d'origine sempre nel loro cuore.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Nello stemma è rappresentato un ramo di ulivo su fondo azzurro, a simboleggiare la principale produzione agricola locale. Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Sono da visitare :

  • la chiesa della Santissima Annunziata, che conserva: la croce bizantina del X secolo, il gruppo marmoreo dell'Annunciazione, opera di Antonello Gagini. Sarebbe stata fondata prima del XVI secolo da un prete greco della famiglia Verduci di San Lorenzo.
  • i cenobi basiliani della Valle del Tuccio
  • i famosi mulini ad acqua, frantoi e diverse case coloniche.
  • U Mulineddu ( vecchio mulino in disuso ) risalente al XIX secolo

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[3]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 36 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

A seguito della delibera della Giunta Regionale della Calabria n. 1 del 4 gennaio 2024 relativa all’approvazione del Piano di razionalizzazione della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa per l’ anno scolastico 2024/2025, la nuova razionalizzazione della rete scolastica del comune di Bagaladi, con decorrenza 1 settembre 2024, sarà così di seguito costituita:

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Festa del Gonfalone (seconda domenica di agosto)
  • Gara automobilistica Ponte Ielasi-Bagaladi
  • Festa di Maria Santissima del Monte Carmelo (seconda domenica di agosto)
  • Festa di San Teodoro Martire (9 novembre)
  • Presepe vivente (27 dicembre e 6 gennaio)

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è interessato dalla Strada Provinciale 3.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
11 agosto 1988 2 febbraio 1991 Carmelo Anghelone Partito Comunista Italiano Sindaco [4]
9 marzo 1991 7 giugno 1993 Santo Monorchio Partito Democratico della Sinistra Sindaco [5]
7 giugno 1993 28 aprile 1997 Santo Monorchio Partito Democratico della Sinistra Sindaco [6]
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Santo Monorchio Lista civica di centro-sinistra Sindaco [7]
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Angelo Curatola Lista civica Sindaco [8]
30 maggio 2006 4 maggio 2009 Angelo Curatola Lista civica[9] Sindaco [10][11]
4 maggio 2009 30 marzo 2010 Annunziato Vittorio Toscano Lista civica[9] Vicesindaco [12]
30 marzo 2010 10 aprile 2012 Federico Pasquale Curatola Lista civica[13] Sindaco [14][15]
10 aprile 2012 26 maggio 2014 Isabella Alberti
Leonardo Guerrieri
Vito Laino
Commissari straordinari [16][17][18]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Santo Monorchio Lista civica[19] Sindaco [20]
27 maggio 2019 in carica Santo Monorchio Lista civica[19] Sindaco [21]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  4. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  5. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  6. ^ Eligendo Archivio - Comunali 06/06/1993, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  7. ^ Eligendo Archivio - Comunali 27/04/1997, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  8. ^ Eligendo Archivio - Comunali 13/05/2001, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  9. ^ a b Impegno civico
  10. ^ Eligendo Archivio - Comunali 28/05/2006, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  11. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  12. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  13. ^ Progetto "Comune"
  14. ^ Eligendo Archivio - Comunali 28/03/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  15. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  16. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  17. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  18. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  19. ^ a b Fare per Bagaladi
  20. ^ Eligendo Archivio - Comunali 25/05/2014, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.
  21. ^ Eligendo Archivio - Comunali 26/05/2019, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 14 giugno 2023.

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