Gonfalone
Il gonfalone (AFI: [ɡonfaˈlone][1][2][3] chiamato in antichità confalone e gonfanon[4]) è un vessillo o stendardo, solitamente di forma rettangolare e appeso per un lato minore ad un'asta orizzontale a sua volta incrociata con una verticale sostenuta da chi porta il gonfalone (gonfaloniere). Sia in antichità che in tempi recenti il gonfalone è stato utilizzato per rappresentare un ente, un'associazione o una comunità di individui.[5][6][7][8]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]La parola "gonfalone" è la forma tardiva francese e italiana, presente anche in altre lingue romanze, di gonfanone, che deriva dal tedesco antico gundfano, gund, guerra, e fano, bandiera, cfr. il tedesco moderno Fahne e l'inglese vane)[9][10]
Comuni italiani
[modifica | modifica wikitesto]Oggi quasi tutti i comuni italiani (fanno eccezione ad esempio i comuni di Roma e Vicenza[Nota 1], che al posto di adoperare un drappo verticale adoperano una classica bandiera)[11] sono rappresentati da un proprio gonfalone con al centro lo stemma comunale[Nota 2].
Il gonfalone viene concesso direttamente dal presidente della Repubblica mediante un apposito decreto.
Il regio decreto n. 6527 del 7 giugno 1943 disponeva che:
«il gonfalone non può mai assumere la forma di bandiera ma deve consistere in un drappo di un metro per due, del colore di uno o di tutti gli smalti dello stemma dell'ente, sospeso mediante un bilico mobile ad un'asta ricoperta di velluto dello stesso colore, con bullette poste a spirale, e terminata in punta da una freccia, sulla quale sarà riprodotto lo stemma, e sul gambo il nome dell'ente. Il drappo, riccamente ornato e frangiato sarà caricato, nel centro, dello stemma dell'ente, sormontato dall'iscrizione centrata (convessa verso l'alto) dell'ente. La cravatta frangiata dovrà consistere in nastri tricolorati dai colori nazionali»
L'art. 5 del dpcm del 28 gennaio 2011 modifica le misure del gonfalone che consiste in un drappo rettangolare di cm 90x180, del colore di uno o di tutti gli smalti dello stemma.[13]
Secondo l'attuale prassi le parti metalliche, i ricami, i cordoni, l'iscrizione e le bullette a spirale del gonfalone sono argentate se si tratta di un Comune e dorate per le province e le città.[14]
Le forme dei gonfaloni municipali possono variare nella forma da comune a comune rispetto a quella rettangolare prevista dalla normativa: per esempio a tre pendenti, a coda di rondine (p. es. Tivoli), o più elaborati come il gonfalone di Santa Margherita Ligure che termina al ventame con 5 merli.
Il gonfalone può essere anche decorato da onorificenze attaccate al tessuto di esso, ad esempio la medaglia al valor civile o quella al valor militare.
In situazioni tipo manifestazioni, il gonfalone rappresenta la presenza di una comunità (solitamente il comune) a quella manifestazione, e il gonfalone indica una presenza ufficiale, la quale ha bisogno di essere confermata direttamente dal sindaco del comune, essendo che esso ha una personalità giuridica.[15][16][17]
Il gonfalone negli stemmi
[modifica | modifica wikitesto]Negli stemmi compaiono due tipi diversi di gonfalone:
- un'immagine stilizzata e standardizzata, che compare molto frequentemente nell'araldica civica dell'Europa centro-occidentale; si tratta di una pezza di stoffa orizzontale, sostenuta da tre anelli, da cui pendono tre strisce frangiate in basso, con quella centrale più lunga delle laterali:
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Stemma di Altheim, Germania
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Stemma di Börslingen, Germania
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Stemma di Herrenberg, Germania
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Stemma di Vaduz, Liechtenstein
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Stemma di Büsnau (Stoccarda), Germania
- il gonfalone papale, detto anche basilica (in latino: umbraculum), che simboleggia l'autorità della Santa Sede, compare tuttora sui francobolli e nelle monete del Vaticano durante il periodo di Sede vacante, ma è usato anche dal cardinale camerlengo, dalla Camera apostolica, dal Collegio cardinalizio e dalle basiliche:[7][18]
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Stemma modello di una basilica minore
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Stemma modello di una basilica maggiore
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Stemma di Capranica, Italia
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Stemma di Meca (Alenquer), Portogallo
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Stemma di Sede vacante
Note
[modifica | modifica wikitesto]Testuali
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vicenza non risulta ancora dotata di un gonfalone e utilizza la bandiera nazionale con lo stemma comunale centrato. Tuttavia nelle cerimonie talvolta compare un gonfalone che recita la seguente blasonatura: “Drappo partito di bianco e di rosso…”
- ^ In alcuni casi non è presente lo stemma (es. gonfalone del comune di Albenga).
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana, su www.dipionline.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ DOP: Dizionario di Ortografia e Pronunzia della lingua italiana, su www.dizionario.rai.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ Pronuncia italiana - Trascrizione fonetica, su easypronunciation.com. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ MeisterDrucke, Il gonfalone (gonfanon) dell'Inquisizione a Goa, colonia portoghese in India - Un rappresentante domenicano porta l'emblema dell'Inquisizione: una spada e un ramo d'oliva, simbolo di punizione, ma anche di pace e giustizia, su MeisterDrucke. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ Gonfalone, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ BeWeB - Glossario : Gonfalone, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ a b Medieval Flags: Gonfalon, su web.archive.org, 11 settembre 2012. URL consultato l'8 maggio 2024 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2012).
- ^ Gonfalone: Definizione e significato, su Dizionario italiano, Corriere della Sera. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ (EN) 1911 Encyclopædia Britannica/Gonfalon - Wikisource, the free online library, su en.wikisource.org. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ STENDARDO e GONFALONE - Treccani, su Treccani. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ Roma - Araldica Civica, su araldicacivica.it.
- ^ Regio decreto 7 giugno 1943, n. 652 Regolamento per la Consulta Araldica del Regno (PDF).
- ^ Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 gennaio 2011 Competenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di onorificenze pontificie e araldica pubblica e semplificazione del linguaggio normativo (PDF), art. 5 c. 4.
- ^ Governo Italiano - Ufficio Onorificenze e Araldica, su presidenza.governo.it. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ 22/10/2016_Massimo Ghirardi_Le Marche sugli scudi_Parte 1/4, su YouTube. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ Cos'è il Gonfalone?, su www.ideabandiere.com. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ Comune di Como (PDF), su comune.como.it.
- ^ L'Araldica Ecclesiastica, su iagi.info.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Manno (a cura di), Vocabolario araldico ufficiale, Roma, Civelli, 1907.
- Piero Guelfi Camajani, Dizionario araldico, Milano, Hoepli, 1940.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «gonfalone»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su gonfalone
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su gonfaloni dei comuni italiani
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gonfalone, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Umberto Gnoli, STENDARDO e GONFALONE, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- Gonfalóne, su Vocabolario Treccani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- gonfalóne, su sapere.it, De Agostini.
- Video della realizzazione di un gonfalone