Rugby Rovigo Delta

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Rugby Rovigo Delta S.S.D. a r.l.
Rugby a 15
Campione d’Italia in carica Campione d’Italia in carica
«I Rossoblu» e «I Bersaglieri»
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Colori rosso e blu
Simboli bersagliere
Dati societari
Città Rovigo
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Sede viale Vittorio Alfieri 46, 45100 Rovigo
Federazione   Federazione Italiana Rugby
Campionato Serie A Élite
Fondazione 1935
Storico nomi Rugby Rovigo
(1935-2010)
Rugby Rovigo Delta
(2010-)
Presidente Francesco Zambelli
Allenatore Alessandro Lodi
Palmarès
10 scudettiScudettoScudettoScudettoScudetto Coppa Italia
14 Scudetti
1 Coppe Italia
Stadio
stadio Mario Battaglini
(5 500 posti)

La Rugby Rovigo Delta S.S.D. ar.l. è un club italiano di rugby a 15 con sede a Rovigo.

Fondata nel 1935, è tra le società italiane più vittoriose, avendo conquistato 14 scudetti nazionali (il primo nel 1951 e il più recente nel 2023), che ne fanno la terza squadra più titolata d'Italia dopo l'Amatori Milano (18) e il Benetton Treviso (15), vantando gli stessi titoli del Petrarca Padova (14). Inoltre, con il Petrarca Padova, Rovigo vanta il primato di non essere mai retrocessa dalla massima divisione; rispetto a esso, tuttavia, milita ininterrottamente in tutti i campionati italiani di prima divisione del secondo dopoguerra, essendo presente in serie A, A1, Super 10, Eccellenza e TOP12 dal 1945, vantando così la più lunga permanenza nella massima divisione italiana. Nel suo palmarès figura inoltre la vittoria di una Coppa Italia.

Nel 1986 il club è stato insignito dal CONI della Stella d'oro al merito sportivo[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Maglia storica del club.

La squadra viene fondata nel 1935, quando lo studente di medicina Davide Lanzoni porta da Padova il primo pallone ovale. La passione scoppia subito, ma inevitabilmente i primi tempi sono caratterizzati più dalla speranza e dalla buona volontà che da altro.

La squadra si iscrive al campionato 1935-36 della GIL, in pratica il campionato giovanile, perfetto per rodare i meccanismi di gioco. Tra i "pionieri" troviamo già quello che diventerà uno dei più grandi rugbisti italiani, Mario "Maci" Battaglini. In questa stessa stagione agonistica nella partita contro il Bologna (persa per 10-6), il Rovigo indossa per la prima volta i colori rossoblù, che non abbandonerà più. La leggenda vuole che la scelta del rosso e del blu siano dovuti più alla necessità che alla libera scelta: Lanzoni trascorreva le vacanze estive a Cesenatico, città frequentata anche dal grosso dei giocatori del Bologna Calcio, e i pochi mezzi della squadra rodigina avrebbero indotto Lanzoni a chiedere un piccolo aiuto alla forte società calcistica felsinea. Così, le maglie di seconda mano del Bologna sarebbero diventate le prime della Rugby Rovigo.

Nella stagione 1937-38 cominciano ad arrivare i primi risultati, con la conquista delle semifinali (dopo sedici vittorie consecutive), sempre nel campionato GIL.

L'anno successivo giunge il primo trofeo. Alle semifinali nazionali GIL il Rovigo incontra il Torino (avversario fatale l'anno precedente) e lo sconfigge 12-11. La finale, giocata a Forlì il 21 aprile, vede affrontarsi il Milano e il Rovigo, che si impone per 14-0.

Pur non disputando un campionato regolare, i rossoblù cominciano a girare l'Italia e a incontrare gli squadroni dell'epoca: è il periodo in cui Rovigo si fa un nome e conquista i meriti per partecipare alla nuova Serie A.

La prima partita è nel 1940 contro l'Amatori Rugby Milano, e finisce con la vittoria per 26-0 del Rovigo, che però nel girone di ritorno deve ritirarsi dal campionato. Si riprende dopo la guerra nel 1945-46. Nel 1949 Rovigo sfiora il suo primo scudetto, perdendo la finale contro il Rugby Roma[2].

Dai primi successi degli anni 50 alla stella[modifica | modifica wikitesto]

Isidoro Quaglio (a sin.) e Mario Battaglini negli anni 60.

Il Rovigo, dalla stagione 1950-51, vince quattro scudetti consecutivi: i primi tre con Mario Battaglini, reduce dall'esperienza francese, il quarto con Aldo Milani in panchina, attraverso la finale vinta 6-3 contro il Treviso, che schiera Battaglini dopo il suo addio al Rovigo in quella stagione. Negli anni 60, il Rovigo vive un altro periodo felice: con Giordano Campice in panchina e trascinato da Romano Bettarello, arrivano tre scudetti consecutivi dal 1962 al 1964.

Dopo una serie di stagioni poco brillanti, nel 1974 il Rovigo affida la panchina al francese Julien Saby, già allenatore della nazionale italiana. Il Rovigo ritorna ai vertici delle classifiche e vince lo scudetto nel 1976: è la squadra di Naudé, E. De Anna, Quaglio, Thomas, Rossi e Salvan. L'anno successivo i rossoblù terminano al primo posto con il Petrarca, perdendo poi lo spareggio. Nel 1977 arriva il tecnico gallese Carwyn James, già allenatore di Llanelli e dei British and Irish Lions. Il Rovigo vince il campionato 1978-79 con un giovane mediano di apertura, Stefano Bettarello, che sarà in seguito più volte Barbarians.

La rosa del Rovigo 1987-88 che vinse la stella del decimo scudetto.

I primi anni 80 sono contraddistinti da prestazioni e risultati altalenanti; quindi nel 1986 il Rovigo viene affidato al tecnico Nelie Smith, già allenatore della nazionale sudafricana. Con gli innesti di Naas Botha e Gert Smal in un organico già provvisto di Tito Lupini e di giovani prodotti del vivaio, come Brunello, Bordon e Ravanelli, nella stagione 1987-88 il Rovigo conquista la stella del decimo scudetto in una finale molto combattuta contro il Treviso, vinta a Roma per 9-7.

Lo scudetto del 1990 e il lungo digiuno[modifica | modifica wikitesto]

Il successo si ripete due anni dopo, nella stagione 1989-90, sempre in finale con il Treviso (18-9 per i bersaglieri al loro 11º titolo). Rovigo continua a rimanere ai vertici del campionato anche nei primi anni 90, arrivando ancora alla finale scudetto nel 1992 (sempre contro Treviso), perdendola. L'anno dopo si ferma ai quarti di finale, che segnano l'addio di Tito Lupini e Naas Botha a Rovigo. Rovigo vive ancora un buon momento sul finire del millennio, raggiungendo la semifinale play-off nel 1998.

Nella stagione 2008-09, il Rovigo del capitano Tommaso Reato, guidato dal tecnico Massimo Brunello, riesce a classificarsi al quarto posto, ottenendo così la qualificazione alle semifinali dei play-off dopo undici anni di attesa, ma viene eliminato dal Viadana perdendo entrambe le gare (19-23 al Battaglini e 15-11 allo Zaffanella). Nella stagione successiva, sotto la guida di Umberto Casellato, i rossoblù raggiungono il secondo posto nella regular season, ma sono ancora eliminati dal Viadana in semifinale.

La stagione 2010-11 vede il ritorno a Rovigo in veste di capo-allenatore dell'ex-mediano di mischia sudafricano e rossoblù Polla Roux, proveniente dal Petrarca Padova. Vi sono profondi rinnovamenti anche nel resto dello staff tecnico e dirigenziale. La società cambia ragione sociale e nome, prendendo l'attuale denominazione di Rugby Rovigo Delta. La squadra mantiene la propria ossatura e domina la regular season, chiusa al primo posto. Nelle semifinali play-off si impone sui Crociati Parma, ma nella finale in casa (tutto esaurito, quasi 7000 spettatori) deve arrendersi al Petrarca per 14-18, dopo aver condotto nel primo tempo anche per 14-3.

Il logo utilizzato fino al 2010.

Nelle due stagioni successive il Rovigo continua ad avere alla guida Polla Roux. Nel campionato 2011-12 riesce a raggiungere i play-off all'ultima giornata di regular season, pareggiando sul campo del Petrarca per 16-16 al termine di una gara palpitante, ma cede poi il passo in semifinale al Calvisano, che guadagna il lasciapassare per la finale scudetto. Nella stagione 2012-13 il XV rodigino deve fronteggiare molti infortuni e chiude il campionato al sesto posto, mancando i play-off per la prima volta in 5 stagioni.

Il campionato 2013-14 è contraddistinto da un profondo rinnovamento tecnico. Da Prato arriva la coppia di allenatori formata da Andrea De Rossi e Filippo Frati, che portano con sé numerosi giocatori dalla compagine toscana. Sono ben 19 i nuovi arrivi in rossoblù, compreso quello eclatante di Mirco Bergamasco. Il girone di andata di regular season è dominato dal Rovigo, che chiude imbattuto con 40 punti, frutto di 9 vittorie e 1 pareggio. La prima sconfitta stagionale giunge nel febbraio 2014, in corrispondenza della finale casalinga del Trofeo Eccellenza per opera delle Fiamme Oro, che negli ultimi 7' di gioco rimontano da 25-9 fino al 25-26 finale.

Ritorno al successo[modifica | modifica wikitesto]

La stagione 2015-16 viene fortemente marchiata da un passaggio di testimone a metà campionato da parte di Filippo Frati, che cede il posto all'All Blacks Joe McDonnell. La squadra si compatta e raggiunge la finale, conquistando, dopo ventisei anni di attesa, il Campionato Italiano d'Eccellenza (12º titolo) sconfiggendo il Calvisano per 20-13 al Battaglini.

Nella stagione 2016-17 McDonnell viene affiancato dal connazionale Jason Wright quale allenatore dei trequarti e, dopo una regular season altalenante, al termine della quale i rossoblù si classificano terzi, Rovigo si aggiudica l'accesso alla finale di campionato grazie a due ottime prestazioni nei play-off contro il Petrarca Padova. Sul campo del Calvisano, però, i Bersaglieri non riescono a bissare il successo della stagione precedente perdendo 29-43. Nella stagione 2017-18 Rovigo termina la stagione regolare al 3º posto, dietro al Petrarca e al Calvisano. Ai play-off in semifinale affronta quest'ultimo vincendo la gara d'andata al Battaglini per 12-9, venendo poi sconfitto al ritorno per 24-20 al San Michele perdendo la possibilità di giocare la terza finale consecutiva. La stagione 2018-19 si apre con Umberto Casellato nominato nuovo allenatore al posto dell'uscente Joe McDonnell che lascia la panchina di Rovigo dopo tre stagioni. Rovigo termina la stagione regolare al 2º posto dietro al Calvisano. Ai play-off in semifinale Rovigo riesce a eliminare il Petrarca vincendo 18-9 la gara di ritorno al Battaglini dopo aver pareggiato la gara di andata per 10-10. In finale Rovigo trova per la terza volta in quattro anni il Calvisano, venendo sconfitto per 33-10 dai giallo-neri al loro 5º successo in sette anni.

La vittoria dello scudetto 2022-23.

La stagione 2019-20 viene sospesa il 26 marzo 2020 a causa dello scoppio della pandemia di COVID-19. Rovigo riesce a portarsi comunque a casa un trofeo, vincendo la prima Coppa Italia della sua storia sconfiggendo il Petrarca in finale per 10-3 al Battaglini.

Nella stagione 2020-21 Rovigo torna al successo in campionato dopo cinque anni. Dopo aver concluso la stagione regolare al 2º posto, dietro al Petrarca, la squadra di Umberto Casellato elimina in semifinale play-off i campioni in carica del Calvisano (31-22 al San Michele per i giallo-neri, 17-6 al Battaglini per i bersaglieri) tornando in finale dopo due stagioni. In finale al Plebiscito di Padova, Rovigo vince 20-23 contro il Petrarca conquistando il 13º scudetto della sua storia. Nella stagione 2021-22 Allister Coetzee viene nominato allenatore sostituendo Umberto Casellato. Rovigo conferma il risultato dell'anno precedente terminando la stagione regolare al 2º posto. Ai play-off in semifinale i bersaglieri eliminano gli emiliani del Valorugby (9-16 a Reggio Emilia e 24-22 al ritorno a Rovigo). In finale Rovigo affronta per la seconda volta consecutiva il Petrarca allo Stadio Lanfranchi di Parma, perdendo 19-6.

La stagione 2022-23 si apre con la nomina di Alessandro Lodi come nuovo allenatore al posto di Allister Coetzee che lascia la panchina di Rovigo dopo solo una stagione. I bersaglieri dominano nella seconda parte della stagione finendo al 1º posto, con distacco, in stagione regolare, davanti ai campioni in carica del Petrarca. Ai play-off in semifinale Rovigo elimina il Colorno vincendo 21-15 la gara di ritorno al Battaglini, dopo lo spavento nella partita di andata persa per 19-14 al Gino Maini di Colorno. In finale c'è nuovamente il Petrarca (terzo anno consecutivo). Allo Stadio Lanfranchi Rovigo conquista il 14º scudetto vincendo per 16-9.

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Il primo movimento di tifoseria semiorganizzata a Rovigo fu il Club Bersaglieri San Sisto, nato nel 1972, seguito dal Club Aldo Milani (1975), dagli Eagles e, successivamente, dalla storica Gioventù Rossoblù. Con il passare del tempo gli entusiasmi andarono spegnendosi: la squadra non riusciva più ad ottenere gli importanti risultati degli anni precedenti e i vari club di tifosi, come il sostegno e il calore della città, iniziarono a svanire, finché i loro striscion sparirono del tutto dallo stadio. In una delle sere che precedevano il derby con il Petrarca del 23 aprile 2005, un gruppo di tifosi rodigini si ritrovò a rievocare i momenti in cui l'intera città era stretta attorno alla squadra di rugby. I ricordi, le foto e le sensazioni provate da questi ragazzi fecero sì che in loro si accendesse l'ardore e la volontà di fare qualcosa di concreto per poter rivivere di nuovo quei momenti che mancavano a tutti e di lì a poco diedero vita al Rugby Club Posse Rossoblù. Il sogno di rivedere la città bardata di rosso-blu continua e a testimoniarlo sono i molti tifosi che seguono da vicino le attività del club. Inoltre, in occasione del sisma dell'aprile 2009, il club, insieme a tutta la città di Rovigo, si è reso protagonista anche nell'aiutare le popolazioni dell'Aquila, organizzando numerose iniziative di sostegno e sensibilizzazione e dando vita a sentimenti di stima e vicinanza tra le Posse Rossoblù e le Brigate Neroverdi aquilane, istituendo un vero e proprio gemellaggio. Il club si è inoltre mobilitato per seguire la squadra in ambito europeo, come per le trasferte a Tolone nel 2009, Guernica nel 2013 e Grenoble nel 2015.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del Rugby Rovigo Delta
  • 1935 · Fondazione del Rugby Rovigo
  • 1935-38 · Promozione GIL
  • 1938-39 · Campione della GIL
  • 1939-40 · Promozione GIL
  • 1940-41 · ritirato girone A Divisione Nazionale
  • 1941-45 · Inattività
  • 1945-46 · 1º girone D Coppa Alta Italia Divisione Nazionale
    (sconf. semifinali Coppa Alta Italia)
  • 1946-47 · 3º girone finale serie A
  • 1947-48 · 2ª serie A
  • 1948-49 · 2ª serie A
    (sconf. spareggio scudetto)
  • 1949-50 · 3ª serie A
  • 1950-51 · 1ª serie A
    Campione d’Italia (1º titolo)
  • 1951-52 · 1ª serie A
    Campione d’Italia (2º titolo)
  • 1952-53 · 1ª serie A
    Campione d’Italia (3º titolo)
  • 1953-54 · 1ª serie A
    Campione d’Italia (4º titolo)
  • 1954-55 · 2ª serie A
  • 1955-56 · 7ª serie A
  • 1956-57 · 2º girone B di semifinale serie A
  • 1957-58 · 3º girone A di semifinale serie A
  • 1958-59 · 3º girone B serie A
    (sconf. quarti di finale)
  • 1959-60 · 2º girone finale serie A
  • 1960-61 · 3º girone B Eccellenza
  • 1961-62 · 1º Eccellenza
    Campione d’Italia (5º titolo)
  • 1962-63 · 1º Eccellenza
    Campione d’Italia (6º titolo)
  • 1963-64 · 1º Eccellenza
    Campione d’Italia (7º titolo)
  • 1964-65 · 4º Eccellenza
  • 1965-66 · 5ª serie A
  • 1966-67 · 7ª serie A
  • 1967-68 · 9ª serie A
  • 1968-69 · 8ª serie A
  • 1969-70 · 7ª serie A
  • 1970-71 · 8ª serie A
  • 1971-72 · 4ª serie A
  • 1972-73 · 3ª serie A
  • 1973-74 · 4ª serie A
  • 1974-75 · 5ª serie A
  • 1975-76 · 1ª serie A
    Campione d’Italia (8º titolo)
  • 1976-77 · 1ª serie A
    (sconf. spareggio scudetto)
  • 1977-78 · 2ª serie A
  • 1978-79 · 1ª serie A
    Campione d’Italia (9º titolo)
  • 1979-80 · 2ª serie A
  • 1980-81 · 5ª serie A
  • 1981-82 · 4ª serie A
  • 1982-83 · 6ª serie A
  • 1983-84 · 3ª serie A
  • 1984-85 · 5ª serie A
  • 1985-86 · 4ª serie A
  • 1986-87 · 5ª serie A1
  • 1987-88 · 1ª serie A1
    Campione d’Italia (10º titolo)
  • 1988-89 · 3ª serie A1
    (sconf. finale scudetto)
  • 1989-90 · 2ª serie A1
    Campione d’Italia (11º titolo)
  • 1990-91 · 3ª serie A1
    (sconf. semifinali)
  • 1991-92 · 2ª serie A1
    (sconf. finale scudetto)
  • 1992-93 · 5ª serie A1
    (sconf. quarti di finale)
  • 1993-94 · 9ª serie A1
  • 1994-95 · 7ª serie A1
  • 1995-96 · 8ª serie A1
    (sconf. quarti di finale)
  • 1996-97 · 6ª serie A1
    (sconf. quarti di finale)
  • 1997-98 · 4ª serie A1
    (sconf. semifinale)
    (sconf. finale Coppa Italia)
  • 1998-99 · 5ª serie A1
  • 1999-00 · 7ª serie A1
  • 2000-01 · 9ª serie A1
  • 2001-02 · 6º Super 10
  • 2002-03 · 6º Super 10
  • 2003-04 · 5º Super 10
  • 2004-05 · 6º Super 10
  • 2005-06 · 7º Super10
    (sconf. finale Coppa Italia)
  • 2006-07 · 8º Super 10
  • 2007-08 · 5º Super 10
  • 2008-09 · 4º Super 10
    (sconf. semifinali)
    (sconf. semifinale Coppa Italia)
  • 2009-10 · 2º Super 10
    (sconf. semifinali)
    (sconf. semifinale Coppa Italia)
  • 2010 · Cambio denominazione in Rugby Rovigo Delta
  • 2010-11 · 1º Eccellenza
    (sconf. finale scudetto)
  • 2011-12 · 4º Eccellenza
    (sconf. semifinali)
  • 2012-13 · 6º Eccellenza
  • 2013-14 · 2º Eccellenza
    (sconf. finale scudetto)
    (sconf. finale Trofeo Eccellenza)
  • 2014-15 · 1º Eccellenza
    (sconf. finale scudetto)
  • 2015-16 · 1º Eccellenza
    Campione d’Italia (12º titolo)
  • 2016-17 · 3º Eccellenza
    (sconf. finale scudetto)
  • 2017-18 · 3º Eccellenza
    (sconf. semifinali)
  • 2018-19 · 2º TOP12
    (sconf. finale scudetto)
  • 2019-20 · Campionato annullato[3]
    Coppa Italia (1º titolo)
  • 2020-21 · 2º TOP10
    Campione d’Italia (13º titolo)
  • 2021-22 . 2° TOP10
    (sconf. finale scudetto)
  • 2022-23 · 1º TOP10
    Campione d’Italia (14º titolo)

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Stella d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria

Monti Rugby Rovigo Junior[modifica | modifica wikitesto]

Il settore giovanile a livello di minirugby e junior, fino ai 15 anni d'età, viene curato dall'associazione collegata attualmente denominata ASD Monti Rugby Rovigo Junior e nata a metà degli anni duemiladieci per fusione della Monti Rugby Rovigo e della Rugby Rovigo Junior. La Lotario Monti nacque come polisportiva caratterizzata dai colori bianco-azzurri che negli anni si specializzò nel settore del minirugby, affiliandosi nel 1972 alla FIR. La Rugby Rovigo Junior, ben più recente e branca della società seniores, era l'associazione che si occupava del settore giovanile intermedio fino all'Under-16 tra la Monti e la Rugby Rovigo Delta.

Nel suo palmarès figurano numerosi trofei nazionali fra cui i seguenti titoli Under-15: 1975, 1981, 1982, 1983 e 1991. Inoltre, ha vinto per 12 volte il Trofeo Topolino di minirugby nelle varie categorie.

Stagioni[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Stagioni del Rugby Rovigo Delta.

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Rugby Rovigo Delta.

Gli allenatori del club sono stati:[4]

Cronologia degli allenatori

Giocatori di rilievo[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito elencati i giocatori più rappresentativi e di maggiore rilievo internazionale che hanno indossato la storica maglia del club rosso-blu. La nazionalità indicata è quella secondo le regole World Rugby, non necessariamente coincidente con la cittadinanza amministrativa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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