Luke Gross

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Luke Gross
Luke Gross nel 2007
Dati biografici
Paese Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 206 cm
Peso 125 kg
Rugby a 15
Ruolo Seconda linea
Ritirato 2008
Carriera
Attività di club[1]
1993-1997Wolfhounds
1997-1998Harlequins6 (0)
1998-1999Rovigo
1999-2001Rugby Roma36 (0)
2003-2004Rotherham17 (0)
2004-2006Newcastle24 (0)
2006-2008Doncaster
Attività in franchise
2001-2003Scarlets9 (0)
Attività da giocatore internazionale
1996-2003Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti62 (0)
Attività da allenatore
2008-Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti U-20All. avanti
2011-Bandiera degli Stati Uniti Stati UnitiAll. avanti
2016-Sacramento Express

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 6 agosto 2016

Luke Gross (Decatur, 21 novembre 1969) è un ex rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 statunitense, detentore del record di presenze per la Nazionale del suo Paese e, dal 2016, tecnico della franchise del Sacramento Express nel PRO Rugby nordamericano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una cittadina della contea di Adams (Indiana), Luke Gross giunse tardi al rugby[1]: infatti, fino all'età di 24 anni, Gross aveva praticato solamente football americano e pallacanestro: in quest'ultima disciplina, mentre militava nella squadra dell'Università dell'Indiana, stabilì il record universitario di 211 falli in una stagione[1][2].

Dopo i diplomi universitari in riabilitazione cardiaca e igiene ambientale conobbe il rugby, disciplina alla quale si votò quasi immediatamente con entusiasmo, ed entrò nella formazione di Cincinnati dei Wolfhounds[3]; nel 1997 giunse in Europa e fu ingaggiato da professionista dagli inglesi Harlequins, in cui rimase due stagioni.

Mentre ancora militava a Cincinnati esordì nella Nazionale degli Stati Uniti in un test match contro l'Irlanda; nel 1998 fu ingaggiato dal Rovigo, divenendo così il terzo statunitense dopo Ivan Weissmann (Rugby Milano) e Bill Leversee (Mirano) a militare nel campionato italiano[2].

Prese parte alla Coppa del Mondo di rugby 1999 in Galles e si trasferì subito dopo al Rugby Roma, con cui si laureò campione d'Italia nel 2000; tornato nel Regno Unito nel 2001 fu ingaggiato dagli Scarlets, formazione di Celtic League; in Galles conobbe colei che nel 2004 divenne sua moglie[3]; prese parte anche alla Coppa del Mondo di rugby 2003 in Australia e, nella stagione successiva alla Coppa del Mondo, militò nel Rotherham, in Guinness Premiership. La stagione successiva lo vide in campo con la maglia del Newcastle, squadra con cui concluse la carriera professionistica nel 2006. Da tale data e fino al 2008, anno del suo definitivo abbandono dell'attività agonistica, giocò per i dilettanti del Doncaster[4].

Ebbe l'occasione di disputare la sua terza Coppa del Mondo nel 2007, ma dopo il suo ultimo match per le Aquile (un test di preparazione contro il Munster senza cap ) si infortunò e, pur rimanendo incluso nella rosa, non prese parte al torneo; l'ultima presenza di Gross in Nazionale è quindi la sconfitta contro la Francia nell'ultima partita della fase a gironi della Coppa del Mondo di rugby 2003; con i suoi 62 incontri disputati per la Nazionale delle Aquile Gross era, all'epoca del ritiro, il recordman di presenze con la maglia degli Stati Uniti (successivamente superato da Mike McDonald e Todd Clever).

Dopo il ritiro Gross divenne allenatore degli avanti della Nazionale Under-20 a stelle e strisce, istruttore federale e successivamente assistente tecnico della Nazionale femminile; dal 2016 è allenatore del Sacramento, team professionistico istituito insieme a Pro Rugby, nuovo campionato nordamericano di prima divisione[5].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Fabio Maccheroni, Luke Gross, il terribile "duro" della Rds, in Corriere della Sera, 10 novembre 1999, p. 51. URL consultato il 24 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2015).
  2. ^ a b Flavio Vanetti, Io, americano che ho preferito il rugby al football, in Corriere della Sera, 29 novembre 2000, p. 47. URL consultato il 24 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  3. ^ a b (EN) John Gibson, Gross plays like there's no tomorrow, in The Chronicle, 4 gennaio 2005. URL consultato il 24 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).
  4. ^ (EN) Big Luke Gross announces retirement, in The Yorkshire Post, Leeds, 25 luglio 2008. URL consultato il 24 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  5. ^ Roberto Parretta, Rugby, Mirco Bergamasco pioniere del rugby americano, in la Gazzetta dello Sport, 10 marzo 2016. URL consultato il 22 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2016).

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