Nick Mallett

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Nick Mallett
Nick Mallett (a destra) in una touche durante un Benetton - Rovigo del campionato 1982-83
Dati biografici
Paese Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 193 cm
Peso 102 kg
Rugby a 15
Union Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Ruolo Terza linea centro
Ritirato 1992
Carriera
Attività giovanile
1964-1977Western Province
Attività provinciale
1977-1978Western Province
1982-1985Western Province
Attività di club[1]
1979-1982Univ. di Oxford
1982-1983Rovigo
1985-1990Saint-Claude
1990-1992AC Boulogne
Attività da giocatore internazionale
1984Bandiera del Sudafrica Sudafrica2 (0)
Attività da allenatore
1985-1990Saint-Claude
1990-1994AC Boulogne
1994-1995False Bay
1995-1996Boland Cavaliers
1997-2000Bandiera del Sudafrica Sudafrica
2001-2004Stade français
2005-2007Western Province
2007-2011Bandiera dell'Italia Italia

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 18 marzo 2011

Nick Mallett, vero nome Nicholas Vivian Howard Mallett (Hertford, 30 ottobre 1956), è un ex rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 sudafricano di origine britannica. Fu terza linea centro di Western Province e degli Springbok, di entrambi i quali fu anche allenatore; nel 2007 divenne commissario tecnico della nazionale italiana, incarico terminato dopo la Coppa del Mondo 2011; da allenatore del Sudafrica vanta un record internazionale di 17 vittorie consecutive.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nick Mallett è nato in Inghilterra nel 1956 da Anthony Mallett, insegnante, educatore ed ex giocatore britannico di cricket[1] che, nel 1957, si trasferì in Rhodesia (odierno Zimbabwe) con tutta la famiglia per assumere la docenza di inglese e latino presso il Peterhouse College di Salisbury[1] e, in seguito, in Sudafrica, a Città del Capo, per assumere nel 1963 il rettorato del Diocesan College, istituto di istruzione anglicano[2].

A Città del Capo Nick Mallett si laureò nel 1977 in letteratura inglese ed entrò nella squadra del Western Province; a cavallo degli anni settanta e ottanta fu in Inghilterra all'Università di Oxford per gli studi di scienze politiche e filosofia[3], e militò nella rappresentativa universitaria di rugby[4].

Dopo la laurea tornò in Sudafrica al Western Province con cui vinse la Currie Cup 1982; durante l'estate australe, su consiglio di un suo connazionale che giocava al Parma[5] fu in Italia al Rovigo per la stagione 1982-83[5]; tornato di nuovo in patria vinse altre tre Currie Cup consecutive dal 1983 al 1985. Nel 1984 disputò inoltre due incontri con gli Springbok, gli unici suoi internazionali, contro il Sudamérica XV in tour in Sudafrica.

Nel 1985, lasciato di nuovo il Sudafrica, fu in Francia a Saint-Claude, dove ebbe le sue prime esperienze di allenatore, ruolo portato avanti per cinque anni insieme a quello di giocatore[6]; dal 1990 al 1994 fu a Boulogne-Billancourt, città dove terminò la sua carriera di giocatore nel 1992.

Tornato ancora una volta in patria, assunse per un biennio la guida del False Bay e, a seguire, dei Boland Cavaliers[7]; nel 1997 divenne commissario tecnico degli Springbok, con i quali si aggiudicò subito il Tri Nations 1998; alla Coppa del Mondo 1999, nel quale il Sudafrica si presentava da campione del mondo uscente, giunse al terzo posto finale dopo aver perso in semifinale contro l'Australia ai tempi supplementari e, nel 2000, presentò le dimissioni da commissario tecnico, ufficialmente in contrasto con la politica federale dei prezzi al pubblico dei biglietti degli incontri[8]. Nonostante le polemiche, il Sudafrica di Mallett inanellò una serie positiva di 17 vittorie consecutive[8], record internazionale fino al 2016; la prima vittoria della serie fu il 23 agosto 1997 contro l'Australia a Pretoria e l'ultima il 28 novembre 1998 a Dublino contro l'Irlanda; la serie fu interrotta dall'Inghilterra che vinse la settimana successiva a Twickenham.

Nel periodo 2001-04 fu a Parigi da allenatore dello Stade français[9], club con cui vinse due campionati consecutivi, nel 2003 e nel 2004[10]; per l'ennesima volta in Sudafrica fu l'allenatore del Western Province e, a settembre 2007, in previsione della sostituzione del francese Pierre Berbizier, dimissionario dopo la fine della Coppa del Mondo, fu chiamato dalla Federazione Italiana Rugby per sostituire il commissario tecnico uscente sulla panchina della nazionale italiana[11].

Da C.T. dell'Italia, in quattro edizioni del Sei Nazioni Mallett vanta un solo whitewash (2009) e tre cucchiai di legno, con una vittoria nel 2008 e nel 2010 contro la Scozia e una, maggiormente di prestigio, nel 2011, contro la Francia per 22-21[12][13], con la prima conquista del Trofeo Garibaldi; l'incarico di Mallett terminò alla fine della spedizione italiana alla Coppa del Mondo 2011, dopo la quale tornò in Sudafrica per seguire la famiglia; è stato una tantum selezionatore dei Barbarians ma dalla fine della conduzione tecnica in Italia non ha più ricoperto incarichi tecnici permanenti.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

  • Currie Cup: 4
    Western Province: 1982, 1983, 1984, 1985

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Profiles of Former Members of Staff : Anthony "Buzz" Mallett (1957-1962), su home.vicnet.net.au. URL consultato il 20 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2011).
  2. ^ (EN) Mallett House, su bishops.org.za, Città del Capo, Bishops Diocesan College. URL consultato il 20 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).
  3. ^ (EN) Richard Williams, Mallett rights the record Boks, in The Independent, 2 dicembre 1998. URL consultato il 20 settembre 2011.
  4. ^ (EN) Robert Kitson, Hard-hitting Mallett hopeful of catching England off guard, in The Guardian, 31 gennaio 2009. URL consultato il 20 settembre 2011.
  5. ^ a b Nick Mallett: “Crescita dei giovani e quarti di finale nel 2011, i miei progetti per il rugby azzurro”, in Corriere del Veneto, 26 ottobre 2007. URL consultato il 20 settembre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013). Ospitato su MediaOfficina.
  6. ^ (EN) Brendan Gallagher, Nick Mallett looks to work his magic again, in The Daily Telegraph, 23 gennaio 2008. URL consultato il 20 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2009).
  7. ^ (EN) Top job for Nick Mallett, in Mail & Guardian, 2 febbraio 2005. URL consultato il 21 settembre 2011 (archiviato il 4 marzo 2016).
  8. ^ a b (EN) Chris Hewett, Mallett resigns as South Africa coach, in The Independent, 28 settembre 2000. URL consultato il 21 settembre 2011.
  9. ^ (EN) Mallett to take charge at Stade, in The Daily Telegraph, 5 dicembre 2001. URL consultato il 22 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2016).
  10. ^ (EN) Stade farewell for Mallett, in BBC, 7 giugno 2004. URL consultato il 22 settembre 2011.
  11. ^ (EN) Mallett takes on Italian job, in The Guardian, 3 ottobre 2007. URL consultato il 25 luglio 2023.
  12. ^ Claudio Lenzi, Italia-Francia: 22-21! Che impresa al Flaminio, in la Gazzetta dello Sport, 12 marzo 2011. URL consultato il 3 aprile 2011.
  13. ^ (FR) Lièvremont : «déception et colère», in l'Équipe, 12 marzo 2011. URL consultato il 3 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2011).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN30417192 · ISNI (EN0000 0000 1613 6237 · LCCN (ENn99282579 · GND (DE122335791 · WorldCat Identities (ENlccn-n99282579