Michał Kwiatkowski

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Michal Kwiatkowski)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Michał Kwiatkowski
Michał Kwiatkowski in maglia iridata al Grand Prix de Fourmies 2015
Nazionalità Bandiera della Polonia Polonia
Altezza 176 cm
Peso 68 kg
Ciclismo
Specialità Strada
Squadra Ineos
Carriera
Squadre di club
2009Mg.K Vis-Norda-Whistle
2010Caja Rural
2011RadioShack
2012-2014Omega Pharma
2015Etixx-Quick Step
2016-2019Sky
2019-Ineos
Nazionale
2011-Bandiera della Polonia Polonia
Palmarès
 Mondiali
Oro Toscana 2013 Cronosq.
Bronzo Ponferrada 2014 Cronosq.
Oro Ponferrada 2014 In linea
Argento Richmond 2015 Cronosq.
Bronzo Bergen 2017 Cronosq.
Statistiche aggiornate al 16 marzo 2024

Michał Kwiatkowski (IPA: [ˈmixaw kfjatˈkɔfski]; Chełmża, 2 giugno 1990) è un ciclista su strada polacco che corre per il team Ineos Grenadiers. Corridore completo, è uno specialista delle classiche[1][2][3]. Professionista dal 2010, nel 2014 si è laureato campione del mondo in linea Elite a Ponferrada; in carriera si è aggiudicato anche la Milano-Sanremo 2017, due edizioni dell'Amstel Gold Race: nel 2015 e nel 2022, due edizioni della Strade Bianche: nel 2014 e nel 2017, e la Tirreno-Adriatico 2018.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi e i primi anni da professionista[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli juniores si aggiudica due titoli europei, quello in linea nel 2007 e quello a cronometro nel 2008, e il campionato del mondo a cronometro sempre nel 2008. Nel 2009 gareggia tra i Dilettanti Under-23 con la formazione polacca Mg.K Vis-Norda-Whistle: durante la stagione si laurea campione nazionale in linea di categoria, vincendo poi anche una frazione al Giro di Slovacchia.

Passa professionista nel 2010 con la formazione Continental spagnola Caja Rural; in quell'annata non consegue successi, coglie invece il quarto posto alla Szlakiem Grodów Piastowskich e il settimo alla Volta ao Alentejo, entrambe gare a tappe, e partecipa al Tour de l'Avenir. Per la stagione 2011 si trasferisce al Team RadioShack, sodalizio World Tour statunitense, ottenendo per lo più piazzamenti in brevi corse a tappe. Spiccano i terzi posti finali nella Tre Giorni delle Fiandre Occidentali, nella Tre Giorni di La Panne, entrambe corse belghe, e nel Tour du Poitou-Charentes in Francia. In settembre partecipa anche alle due gare Elite dei campionati del mondo di Copenaghen.

2012-2013: il passaggio all'Omega Pharma-Quickstep[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012 Kwiatkowski passa tra le file della Omega Pharma-Quickstep. In marzo ottiene la prima vittoria da professionista, facendo suo il prologo della Tre Giorni delle Fiandre Occidentali. Dopo aver partecipato al Giro d'Italia, in luglio si classifica secondo nella classifica generale del Tour de Pologne, corsa a tappe del circuito UCI World Tour, battuto dal solo Moreno Moser. Successivamente prende parte ai Giochi olimpici di Londra, correndo nella prova in linea (conclude 60º). È poi ottavo all'Eneco Tour.

Michał Kwiatkowski in maglia bianca al Tour de France 2013.

Nella primavera 2013 si piazza secondo alla Volta ao Algarve e quarto alla Tirreno-Adriatico, ottenendo poi buoni piazzamenti nelle classiche delle Ardenne – si classifica infatti quarto all'Amstel Gold Race e quinto alla Freccia Vallone. Nel prosieguo di stagione si aggiudica il titolo nazionale Elite in linea e si classifica undicesimo nella graduatoria finale del Tour de France; in quella Grande Boucle ottiene anche due terzi posti parziali e veste per dieci giorni la maglia bianca di leader della classifica dei giovani. In chiusura di stagione, ai campionati del mondo di Firenze, contribuisce al successo della sua Omega Pharma-Quickstep nella cronometro a squadre iridata[4].

2014-2015: la conquista del titolo mondiale e le classiche[modifica | modifica wikitesto]

Michał Kwiatkowski con la maglia iridata, sul gradino più alto del podio, festeggia la vittoria ai mondiali 2014.

Nei primi mesi del 2014, sempre in maglia Omega Pharma-Quickstep, Kwiatkowski vince il Trofeo Serra de Tramuntana, due tappe e la classifica finale della Volta ao Algarve e la semiclassica italiana Strade Bianche, nella quale precede Peter Sagan e Alejandro Valverde. In aprile si piazza secondo alla Vuelta al País Vasco (vince la classifica a punti) ed è quindi in evidenza nelle classiche delle Ardenne: conclude infatti quinto all'Amstel Gold Race, e quindi terzo sia nella Freccia Vallone che nella Liegi-Bastogne-Liegi; nello stesso mese si aggiudica anche il prologo di apertura del Tour de Romandie. Dopo aver vinto il titolo nazionale Elite a cronometro, al Tour de France non riesce a ripetere il buon piazzamento dell'anno precedente, staccandosi dai migliori quasi sempre in salita e chiudendo al 28º posto della generale, terzo nella classifica dei giovani.

Nella prima metà di settembre conclude secondo al Tour of Britain, facendo sua la tappa con arrivo a Bristol e la classifica a punti. Il 21 settembre seguente conquista la medaglia di bronzo nella cronometro a squadre ai campionati del mondo di Ponferrada con la sua Omega Pharma-Quickstep. Sette giorni dopo si laurea quindi campione del mondo in linea Elite. Quel giorno conquista la maglia iridata grazie a un attacco nella penultima discesa del circuito, a 7 km dall'arrivo, che gli permette di scollinare sull'ultima salita con 9" di vantaggio sugli inseguitori; nei chilometri conclusivi amministra il vantaggio, resistendo al ritorno degli inseguitori. Trionfa con 1" di margine su Simon Gerrans e Alejandro Valverde, diventando il primo ciclista polacco della storia a vincere un titolo mondiale su strada[5][6].

Ancora tra le file della Etixx-Quick Step (già Omega Pharma), apre la stagione 2015 alla Volta ao Algarve concludendo secondo nella tappa in salita di Malhão e nella classifica finale della corsa. In marzo vince il prologo della Parigi-Nizza e grazie ad alcuni piazzamenti top 5 chiude secondo nella generale, nonché miglior giovane. Nelle settimane seguenti è quarto alla Dwars door Vlaanderen e secondo nella frazione di apertura della Vuelta al País Vasco; il 19 aprile conquista quindi, in maglia iridata, l'Amstel Gold Race: la classica olandese lo vede imporsi in volata, al termine dell'ascesa del Cauberg, su Valverde e Michael Matthews[7]. Nelle prove dei mesi seguenti rimane però spesso lontano dai migliori, e anche in luglio si ritira dal Tour de France durante la diciassettesima frazione[8]. Non gli riesce infine la difesa del titolo iridato ai campionati del mondo di Richmond: conclude infatti ottavo nella prova in linea vinta in solitaria da Peter Sagan.

2016-2017: l'approdo al Team Sky e la vittoria alla Milano-Sanremo[modifica | modifica wikitesto]

Il Team Sky, ancora privo di successi nelle classiche monumento, lo ingaggia per la stagione 2016. Dopo la vittoria all'E3 Harelbeke, gara World Tour, i risultati non sono quelli sperati e Kwiatkowski si esibisce in performance spesso deludenti, come al Giro delle Fiandre, in cui cerca di andare in fuga con Peter Sagan (poi vincitore in solitaria) concludendo però solo 27º. Anche al Critérium du Dauphiné la sua condizione è scarsa tanto che si ritira e non viene selezionato per il Tour de France. In agosto partecipa ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro, senza particolari risultati (chiude quattordicesimo a cronometro). Nello stesso mese viene selezionato per la Vuelta a España dove, assieme ai compagni, vince la cronosquadre di apertura; prende poi parte allo sprint conclusivo della seconda tappa e, grazie al quarto posto, conquista la maglia rossa di leader della generale, perdendola comunque già l'indomani dopo aver lavorato per il capitano Chris Froome. Nel corso della settima tappa, a causa di una caduta, è costretto al ritiro.

Apre il 2017 con il secondo posto nella classifica finale della Volta ao Algarve. Il 4 marzo si aggiudica la sua seconda Strade Bianche, giungendo in solitaria sul traguardo di Siena; due settimane dopo vince quindi la Milano-Sanremo, sua prima "classica monumento", battendo in volata Peter Sagan e Julian Alaphilippe. È poi, nell'arco di otto giorni, secondo all'Amstel Gold Race, superato in volata ristretta da Philippe Gilbert, settimo alla Freccia Vallone e terzo alla Liegi-Bastogne-Liegi, confermando il proprio valore nelle gare di un giorno. Dopo aver fatto suo il titolo nazionale a cronometro, al successivo Tour de France contribuisce come gregario al successo finale del compagno Chris Froome[9]; in quella Grande Boucle ottiene anche il secondo posto nella cronometro di Marsiglia. Pochi giorni dopo la fine della corsa francese riesce quindi a prevalere in volata ristretta alla Clásica San Sebastián.

2018: la Tirreno-Adriatico e il Giro di Polonia[modifica | modifica wikitesto]

Michał Kwiatkowski in azione al Tour de France 2018.

A inizio 2018 si impone in due tappe e nella classifica finale della Volta ao Algarve[10] Vince quindi la classifica finale della Tirreno-Adriatico[11][3], dimostrando una ottima condizione, ma alla successiva Milano-San Remo si piazza solo undicesimo. Nelle classiche seguenti non ottiene piazzamenti di rilievo. Dopo un periodo lontano dalle competizioni rientra in gara al Critérium du Dauphiné vincendo il prologo, la cronometro a squadre e vestendo, complessivamente, per tre giorni la maglia di capoclassifica. Si impone quindi nel campionato nazionale in linea e partecipa al Tour de France in veste di gregario di Chris Froome e Geraint Thomas, aiutando quest'ultimo a conquistare la vittoria.

Dopo la corsa francese prende il via del Tour de Pologne nel quale si impone in volata nella quarta frazione, con arrivo su uno strappo impegnativo, andando così a vestire anche la maglia di capoclassifica che poi indosserà fino all'ultimo giorno, vincendo anche la tappa del giorno successivo.[12] Disputa quindi la Vuelta a España con maggior libertà rispetto al Tour de France. Dopo essere arrivato secondo nella cronometro di apertura, alle spalle di Rohan Dennis, si classifica secondo anche al termine della seconda tappa, con arrivo sullo strappo di Caminito del Rey, alle spalle di Alejandro Valverde. Questo piazzamento gli permette di salire al comando della classifica generale.[13] Conserva il primato fino al termine della quarta tappa, con arrivo in salita salvo poi perderlo il giorno successivo grazie ad una fuga-bidone di Rudy Molard, uno dei fuggitivi di giornata.[14] La sua lotta per la classifica generale viene compromessa da una brutta caduta nel corso della quindicesima frazione a causa della quale perde oltre venti minuti dagli altri concorrenti. Tuttavia riesce a proseguire la corsa.[15] Cerca ripetutamente la vittoria di tappa, inserendosi nelle fughe di giornata, senza riuscirci; conclude la corsa spagnola al quarantatreesimo posto della classifica.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposato dal 2019 con una donna di nome Agata, e nel 2023 diventa padre di una bambina.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

1ª tappa, 1ª semitappa Coupe du Président de la Ville de Grudziądz (Grudziądz > Grudziądz, cronometro)
1ª tappa, 2ª semitappa Coupe du Président de la Ville de Grudziądz (Gruta > Lasin)
Classifica generale Coupe du Président de la Ville de Grudziądz
1ª tappa Corsa della Pace Juniores (Mladá Boleslav > Mladá Boleslav)
Classifica generale Corsa della Pace Juniores
Campionati europei, Gara in linea Juniores
3ª tappa Tour de la Région de Łódź (Łódź > Łódź)
4ª tappa Tour de la Région de Łódź (Sędziejowice > Sędziejowice, cronometro)
Classifica generale Tour de la Région de Łódź
2ª tappa Giro della Lunigiana (Marinella di Sarzana > Sarzana)
Trofeo Città di Ivrea
1ª tappa Trofeo Karlsberg (Blieskastel > Saarbrücken)
3ª tappa, 1ª semitappa Trofeo Karlsberg (Böckweiler > Altheim, cronometro)
Classifica generale Trofeo Karlsberg
Campionati europei, Cronometro Juniores
Campionati del mondo, Cronometro Juniores
  • 2009 (Mg.K Vis-Norda-Whistle)
Campionati polacchi, Gara in linea Under-23
2ª tappa Okolo Slovenska (Banská Bystrica > Vráble)
  • 2012 (Omega Pharma-Quickstep, una vittoria)
Prologo Tre Giorni delle Fiandre Occidentali (Middelkerke > Middelkerke, cronometro)
  • 2013 (Omega Pharma-Quickstep, una vittoria)
Campionati polacchi, Gara in linea
  • 2014 (Omega Pharma-Quickstep, nove vittorie)
Trofeo Serra de Tramuntana
2ª tappa Volta ao Algarve (Lagoa > Monchique)
3ª tappa Volta ao Algarve (Vila do Bispo > Sagres, cronometro)
Classifica generale Volta ao Algarve
Strade Bianche
Prologo Tour de Romandie (Ascona > Ascona, cronometro)
Campionati polacchi, Prova a cronometro
4ª tappa Tour of Britain (Worcester > Bristol)
Campionato del mondo, Prova in linea
  • 2015 (Etixx-Quickstep, due vittorie)
Prologo Parigi-Nizza (Maurepas > Maurepas, cronometro)
Amstel Gold Race
  • 2016 (Team Sky, una vittoria)
E3 Harelbeke
  • 2017 (Team Sky, quattro vittorie)
Strade Bianche
Milano-Sanremo
Campionati polacchi, Prova a cronometro
Classica di San Sebastián
  • 2018 (Team Sky, nove vittorie)
2ª tappa Volta ao Algarve (Sagres > Alto de Fóia)
5ª tappa Volta ao Algarve (Faro > Alto do Malhão)
Classifica generale Volta ao Algarve
Classifica generale Tirreno-Adriatico
Prologo Critérium du Dauphiné (Valence > Valence, cronometro)
Campionati polacchi, Gara in linea
4ª tappa Tour de Pologne (Jaworzno > Szczyrk)
5ª tappa Tour de Pologne (Kopalnia Soli Wieliczka > Bielsko-Biała)
Classifica generale Tour de Pologne
  • 2020 (Team Ineos/Ineos Grenadiers, una vittoria)
18ª tappa Tour de France (Méribel > La Roche-sur-Foron)
  • 2022 (Ineos Grenadiers, una vittoria)
Amstel Gold Race
  • 2023 (Ineos Grenadiers, una vittoria)
13ª tappa Tour de France (Châtillon-sur-Chalaronne > Grand Colombier)

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

Classifica a punti Coupe du Président de la Ville de Grudziądz
Classifica giovani Coupe du Président de la Ville de Grudziądz
Classifica a punti Corsa della Pace Juniores
Classifica giovani Corsa della Pace Juniores
  • 2013 (Omega Pharma-Quickstep)
1ª tappa Tirreno-Adriatico (San Vincenzo > Donoratico, cronosquadre)
Classifica giovani Tirreno-Adriatico
Campionati del mondo, Cronosquadre
  • 2014 (Omega Pharma-Quickstep)
1ª tappa Tirreno-Adriatico (Donoratico > San Vincenzo, cronosquadre)
Classifica a punti Vuelta al País Vasco
Classifica a punti Tour of Britain
  • 2015 (Etixx-Quickstep)
Classifica giovani Parigi-Nizza
1ª tappa Vuelta a España (Ourense Termal/Balneario de Laias > Parque Náutico Castrelo de Miño, cronosquadre)
Classifica a punti Volta ao Algarve
3ª tappa Critérium du Dauphiné (Pont-de-Vaux > Louhans, cronosquadre)
Classifica a punti Tour de Pologne
Classifica a punti Parigi-Nizza
  • 2021 (Ineos Grenadiers)
3ª tappa Tour of Britain (Llandeilo > National Botanic Garden of Wales, cronosquadre)

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

2013: 11º
2014: 28º
2015: ritirato (17ª tappa)
2017: 57º
2018: 49º
2019: 83º
2020: 30º
2021: 68º
2016: ritirato (7ª tappa)
2018: 43º

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

2013: ritirato
2014: ritirato
2015: 67º
2016: 40º
2017: vincitore
2018: 11º
2019: 3º
2020: 15º
2021: 17º
2022: 16º
2023: 139º
2024: 54º
2011: ritirato
2013: 40º
2016: 27º
2018: 28º
2020: 54º
2021: 69º
2022: 77º
2012: ritirato
2013: 92º
2014: 3º
2015: 21º
2016: 36º
2017: 3º
2018: 29º
2019: 12º
2020: 10º
2021: 11º
2022: 100º
2023: ritirato
2011: ritirato
2013: ritirato
2014: 77º
2015: 54º
2017: ritirato

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Michal Kwiatkowski, su teamineos.com. URL consultato il 6 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).
  2. ^ Ciclismo, Mondiali 2018: le possibili sorprese. Kwiatkowski può stupire, attenzione a Poels, su oasport.it. URL consultato il 6 maggio 2019.
  3. ^ a b Tirreno-Adriatico a Kwiatkowski: è pronto per dare la caccia al bis nella Milano-Sanremo, su lastampa.it. URL consultato il 6 maggio 2019.
  4. ^ Crono a squadre al team Omega Pharma-Quick Step, in ilsole24ore.com, 22 settembre 2013. URL consultato il 18 ottobre 2014.
  5. ^ Ponferrada, Kwiatkowski campione del mondo. Italia ko, in sport.sky.it, 28 settembre 2014. URL consultato il 18 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2014).
  6. ^ Mondiale, a Ponferrada vince Kwiatkowski, in lastampa.it, 28 settembre 2014. URL consultato il 18 ottobre 2014.
  7. ^ Ciclismo, Amstel a Kwiatkowski. Ma Nibali dà spettacolo, su repubblica.it, 19 aprile 2015. URL consultato il 13 gennaio 2018.
  8. ^ (EN) “It was hard to abandon Tour de France in rainbow stripes,” says Kwiatkowski, su cyclingweekly.com, 23 luglio 2015. URL consultato il 13 gennaio 2018.
  9. ^ Da 0 a 10, il Pagellone del Tour: Froome fa il ragioniere, Aru ci ha fatto sognare! Flop Quintana, su it.eurosport.com, 24 luglio 2017. URL consultato il 13 gennaio 2018.
  10. ^ Una maxi-fuga stravolge la Volta ao Algarve: tappa e corsa a Michal Kwiatkowski, su cicloweb.it, 23 luglio 2018. URL consultato il 23 luglio 2018.
  11. ^ Ciclismo, Tirreno-Adriatico a Kwiatkowski: ultima crono a Denis, su repubblica.it, 23 luglio 2018. URL consultato il 23 luglio 2018.
  12. ^ Kwiatkowski è profeta in patria: tappa e maglia al Tour de Pologne, battuto Teuns, su cicloweb.it, 8 agosto 2018.
  13. ^ VUELTA. CAPOLAVORO VALVERDE, KWIATKOWSKI IN MAGLIA ROSSA, su tuttobiciweb.it, 27 agosto 2018. URL consultato il 27 agosto 2018.
  14. ^ VUELTA. VINCE SIMON CLARKE, 3º DE MARCHI E 4º VILLELLA, 30 agosto 2018.
  15. ^ Vuelta 2018, brutta caduta per Kwiatkowski nella tappa 15, 12 settembre 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN313026407 · WorldCat Identities (ENviaf-313026407