Game Boy Color
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Game Boy Color console | |
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Produttore | Nintendo |
Tipo | console portatile |
Generazione | Quinta |
Presentazione alla stampa | 1998 |
In vendita | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Dismissione | 23 marzo 2003 |
Unità vendute | 49 milioni |
Gioco più diffuso | Pokémon Oro e Argento, Metal Gear: Ghost Babel |
Predecessore | Game Boy Light (Giappone) Game Boy Pocket |
Successore | Game Boy Advance |
Caratteristiche tecniche | |
Supporto di memoria | Game Pak |
Dispositivi di controllo | integrato: croce, due pulsanti azione, Select, Start |
Servizi online | adattatore GSM per il gioco in rete (solo Giappone) |
Il Game Boy Color (ゲームボーイカラー Gēmu Bōi Karā?), abbreviato in GBC, è una console portatile successore dell'originale Nintendo Game Boy in bianco e nero. La console fu messa in commercio il 23 ottobre del 1998 in Giappone e, soltanto un mese dopo, nel resto del mondo.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
Nel marzo del 1998 Nintendo decise di infondere nuova linfa vitale alla sua microconsole: il Game Boy Color disponeva di uno schermo a colori prodotto dalla Sharp e di un processore a 8 MHz (sempre prodotto da Sharp) simile allo Z80[1][2], ma con più memoria. Il Game Boy Color dispone inoltre di una porta di comunicazione a infrarossi, tuttavia tale caratteristica è supportata solo in alcuni giochi, come Pokémon Trading Card Adventure, ed è stata eliminata nel Game Boy Advance e nelle sue versioni successive. La console è in grado di visualizzare fino a 2560 diversi colori contemporaneamente sullo schermo dalla sua tavolozza di 32.768, e può aggiungere una base di quattro colori ai giochi che erano stati sviluppati per il Game Boy originale.
Cartucce[modifica | modifica wikitesto]
I giochi progettati specificamente per il Game Boy Color sono alloggiati in cartucce con scocca trasparente; quelli che comprendono anche le retrocompatibilità con i precedenti sistemi Game Boy, hanno un design simile a quello originale grigio dei Game Pak per Game Boy, ma sono di colore nero per l'identificazione. Le uscite europee e americane di Pokémon Oro e Argento e Pokémon Giallo sono delle cartucce di colore diverso e con del glitter, anche se sono tecnicamente identici a quelle standard nero.
Palette utilizzate per i giochi per Game Boy[modifica | modifica wikitesto]
Durante l'utilizzo di un gioco per Game Boy su Game Boy Color o Game Boy Advance, il giocatore può scegliere quale palette viene utilizzata. Ciò è ottenuto premendo alcune combinazioni di pulsanti, vale a dire A o B e un tasto del D-Pad quando il logo Game Boy viene visualizzato sullo schermo. Le palette possono contenere fino a dieci colori. Nella maggior parte dei giochi, i quattro colori visualizzati su Game Boy si tradurrebbero in diversi sottogruppi di questi 10 della tavolozza dei colori, come ad esempio visualizzando sprite mobili in un sottoinsieme e sfondi, ecc. in un altro. La scala di grigi (ottenuta premendo Sinistra e B) produce un aspetto sostanzialmente identico a quello sperimentato su Game Boy.
Inoltre, i Game Boy Color hanno una palette che viene attivata quando non ne vengono selezionate altre. La palette di default è quella verde scuro (ottenuta premendo Destra e A). Da notare che alcuni giochi hanno tavolozze predefinite, per esempio:
- Metroid II: Return of Samus;
- Kirby's Dream Land 2;
- Super Mario Land;
- Tetris;
- Bart Simpson's Escape from Camp Deadly;
- La serie Wario Land.
Le palette di default sono memorizzate in un database all'interno della ROM interna di avvio del Game Boy Color, e non nella cartuccia.
Inoltre funzionano anche i giochi per Super Game Boy; nonostante la compatibilità, però, il Game Boy Color non riconoscerà la palette propria delle cartucce Super Game Boy nei titoli che l'hanno.
Colorazioni[modifica | modifica wikitesto]
Il colore standard del Game Boy Color è il viola traslucido, chiamato Atomic Purple, usato anche per i controller del Nintendo 64.
Il logo per Game Boy Color precisava cinque colori in cui sarebbe stato fabbricato:
Altri colori sono stati venduti come edizioni limitate o in paesi specifici. Questi comprendevano:
- Cambia-colore oro/argento (edizione Pokémon Oro e Argento)
- Cambia-colore oro/argento, con un Pikachu e un Pichu intorno allo schermo. Il LED viene sostituito con la guancia di Pikachu. (edizione Pichu/Pikachu)
- Fronte giallo, dorso blu con il pulsante A rosso, pulsante B verde, il D-Pad blu e una Poké Ball al posto del LED. Sopra i pulsanti Start e Select si intravede il logo Pokémon, con foto di Pikachu, Togepi e Jigglypuff intorno allo schermo (edizione Pokémon)
- Fronte giallo, dorso blu con il pulsante A rosso, pulsante B verde, il D-Pad blu con un Pikachu e un Pichu intorno allo schermo. La lucetta elettrica viene sostituita con la guancia di Pikachu. (edizione Pichu/Pikachu PAL)
- Giallo o rosso, con il pulsante A arancione, il pulsante B verde, il D-Pad blu e a lato dello schermo i tre Pokémon starter di Rosso/Verde/Blu più quello di Giallo: Bulbasaur, Squirtle, Charmander e Pikachu (Giappone - edizione Centro Pokémon)
- Rosa pastello con la testa di Hello Kitty in mezzo (Giappone - edizione Hello Kitty)
- Giallo con il logo di Tommy Hilfiger sopra i pulsanti Start / Select (edizione Tommy Hilfiger)
- Chiaro (Giappone)
- Nero chiaro
- Verde chiaro (Giappone)
- Blu mezzanotte
- Blu ghiaccio
- Arancione chiaro (Giappone, prodotti per la società turca di soft drink Yedigün)
- Blu chiaro
- Verde e giallo (edizione australiana)
- Arancione (Premio in palio in Italia, bisognava trovare una S sotto il tappo della Aranciata SLAM - 2001)
Hi-Color Mode[modifica | modifica wikitesto]
Una delle peculiarità poco note del Game Boy Color è il cosiddetto "Hi-Color Mode", tramite un trucco tecnico potevano essere visualizzati più di 2000 colori simultaneamente. Esempi di giochi dove viene utilizzato l'Hi-Color Mode sono The Fish Files, The New Addams Family Series, e F-1 Racing Championship.
Specifiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]
- CPU: Sharp LR35902Z80 (versione custom dello Zilog Z80, 8 bit) frequenza variabile di 4,194 o 8,338 MHz[1][2]
- RAM: 32 kByte
- ROM: cartucce da 1 Mbit, 2 Mbit, 4 Mbit, 8 Mbit, 16 Mbit, 32 Mbit e 64 Mbit (quest'ultima utilizzata per "Densha De Go! 2", uscito solo in Giappone)
- Video RAM: 16 kByte interna
- Palette: 32.768 colori (15 bit)
- Colori su schermo: 10, 32, 56 - oltre 2000 in Hi-Color Mode
- Sprite: fino a 40 visualizzati contemporaneamente sullo schermo (10 per linea di scansione ) con 4 colori ciascuno (3 colori + trasparenza), 8x8 e 8x16 pixel
- Suono: 4 voci stereo (2 generatori di tono ad onde quadre, 1 generatore di tono ad onde programmabili e 1 generatore di rumore bianco). L'unità ha un solo speaker, ma l'uscita audio per le cuffie è stereo
- Display: LCD da 160 x 144 pixel
- Grandezza schermo: 2,32 pollici
- Comunicazione: fino a 4 Game Boy collegabili via cavo, porta a infrarossi
- Alimentazione: 2 batterie tipo AA o alimentatore a corrente (3V DC 0.6W)
- Dimensioni: Larghezza 75 mm, altezza 133 mm, spessore 27 mm,
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) DASMx (TXT), Conquest Consultants, 6 ottobre 1999. URL consultato l'8 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2017). Sharp LR35902 (single chip Z80 variant as used in the Nintendo GameBoy)
- ^ a b Joe Frand, Albert Yarusso, Game console hacking: Xbox, PlayStation, Nintendo, Game Boy, Atari, & Sega, Syngress, 2004, p. 182, ISBN 978-1-931836-31-9.This first Game Boy operated on four AA batteries and was equipped with a ZiLOG Z80 microprocessor - the same processor used on many electronic devices in the 1980s. In fact, all the Game Boy models up to and including the Game Boy Color featured a Z80 CPU.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Game - The Game Boy Color Mag (rivista indipendente dedicata solo al Game Boy Color), n. 1-5, Roma, Comic Art Publishing, 2000.
- Game Boy Color Mania (rivista indipendente dedicata inizialmente solo al Game Boy Color), n. 1-18, Roma, Play Press Publishing, 1999-2002.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Game Boy Color
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su gameboy.com.