Ferrari LaFerrari
Ferrari LaFerrari | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Ferrari |
Tipo principale | Coupé |
Altre versioni | Spider |
Produzione | dal 2013 al 2018 |
Sostituisce la | Ferrari Enzo |
Esemplari prodotti | 500 [1] (Coupé) 210[2] (Spider) |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4702 mm |
Larghezza | 1992 mm |
Altezza | 1116 mm |
Passo | 2665 mm |
Massa | 1255 kg |
Altro | |
Assemblaggio | Maranello |
Stile | Centro stile Ferrari sotto la direzione di Flavio Manzoni e la divisione aerodinamica, ricerca e sviluppo Ferrari |
Stessa famiglia | Ferrari FXX K |
Auto simili | Porsche 918, McLaren P1 Lamborghini Veneno Pagani Huayra |
Ferrari LaFerrari è un'autovettura sportiva ad alimentazione ibrida prodotta dalla casa automobilistica italiana Ferrari dal 2013 al 2018, erede della Ferrari Enzo.
Contesto
[modifica | modifica wikitesto]Presentata ufficialmente il 5 marzo 2013 al salone dell'automobile di Ginevra e contemporaneamente su un sito dedicato, è uno dei primi modelli di serie del Cavallino Rampante a incorporare il sistema HY-KERS, che permette di recuperare energia in frenata e in curva da sfruttare poi per avere più potenza motore, portando su una vettura stradale la tecnologia sviluppata dalla casa di Maranello in Formula 1.[5]
I 499 esemplari sono stati tutti venduti prima della presentazione ufficiale.[6][7] In seguito è stata annunciata la produzione dell'ultimo esemplare, il numero 500,[8][9] il cui ricavato della vendita di circa 7 milioni di euro è stato devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016.[10]
Il nome della vettura fa riferimento al senso di eccellenza che la casa italiana vuole esprimere con questo modello, ed è stato scelto dall'allora presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo: «non è una Ferrari, ma LaFerrari, la summa di tutto quello che è la nostra azienda. Ed è l'antesignana di ciò che nei prossimi cinque o dieci anni trasferiremo sulle nostre vetture del futuro».[11]
Stile
[modifica | modifica wikitesto]Esterni
[modifica | modifica wikitesto]Nella realizzazione della carrozzeria, il Centro Stile Ferrari diretto da Flavio Manzoni[12] ha cercato di creare delle linee avveniristiche e innovative, ma che al tempo stesso non inficiassero sulla funzionalità di aspetti come l'aerodinamica, la meccanica e la termica della vettura.
LaFerrari non riprende specificatamente alcuno stilema delle passate fuoriserie di Maranello (ispirandosi solo in parte alle Sport Prototipo del Cavallino di fine anni 1960[5]), ma si limita a citarne dei piccoli particolari; in questo senso va vista la fuga nera che corre tra portiere e parafanghi — già propria della 308 e della F40 — inserita sulla nuova vettura in forma più dinamica. L'abitacolo è il più compatto possibile, in modo da conferirgli un effetto "a goccia". La ricerca sui flussi d'aria ha inoltre permesso di ottenere un'auto che — a differenza delle sue antenate — non avesse alettoni o altre appendici aerodinamiche a vista, integrandoli nelle forme della carrozzeria per ottenere al contempo un design sì complesso, ma anche minimalista.
L'affilato frontale è strutturato in una particolare configurazione "a delta", con un'ala "sospesa" che rappresenta un'estremizzazione della soluzione portata al debutto nel 2012 dalla F12berlinetta. Derivato dall'esperienza in Formula 1 è invece l'alettone anteriore, collegato al piccolo musetto tramite un'unica struttura centrale.[13] Al posteriore spiccano invece il grande diffusore e lo spoiler retrattile.[5]
Il sottoscocca è caratterizzato da tre ali mobili anteriori atte a generare opportunamente deportanza, col fine di equilibrare la vettura in accelerazione, frenata e curva. Tali soluzioni sono presenti anche al posteriore nella zona dell'estrattore e dello spoiler.[14]
Interni
[modifica | modifica wikitesto]L'abitacolo della vettura spicca per l'essenzialità e la sportività delle forme, tese a trasmettere l'alto livello prestazionale di questa sportiva. È presente un volante con comandi integrati e levette del cambio fissate direttamente al piantone dello sterzo, soluzione che ne permette il miglior utilizzo in ogni condizione. Il "ponte" che corre tra i due sedili, disegnato come fosse un'ala sospesa, ospita altri strumenti legati al cambio a doppia frizione.
Il posto di guida è fisso, ed è conformato sulla fisionomia dello stesso cliente finale, mentre volante e pedaliera possono essere tarati liberamente a seconda delle esigenze del guidatore; gli allora piloti della Scuderia Ferrari, Fernando Alonso e Felipe Massa, hanno preso parte allo sviluppo di questo specifico ambito.[5]
LaFerrari Aperta
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal luglio 2016, tre mesi prima[15] del suo debutto ufficiale al salone di Parigi del 2016, la Ferrari ha mostrato le prime immagini de LaFerrari Aperta, versione scoperta della Ferrari LaFerrari. La Aperta è stata prodotta, come la versione chiusa, in edizione limitata. Il motore e tutta la meccanica della versione aperta sono in comune alla coupé, da cui differisce per la presenza di un tetto retrattile. Secondo Ferrari, tutte le unità sono già state vendute ai clienti tramite invito.[16][17][18][19]
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]La vettura monta una versione del motore F140, un V12 di 65° a ciclo Otto, iniezione diretta e ad alimentazione atmosferica, montato in posizione centrale, di 6262 cm³ erogante 800 CV a 9000 giri/min, 700 N·m di coppia a 6750 giri/min, con rapporto di compressione di 13,5:1; in aggiunta il sistema di recupero di energia HY-KERS, con gli ulteriori 163 CV sviluppati dal relativo propulsore elettrico, porta i valori combinati di potenza e coppia a, rispettivamente, 963 CV e oltre 900 N·m. Grazie allo schema ibrido, i consumi nel misto sono di 14,2 l/100 km (7,2 km/l), riuscendo inoltre a contenere le emissioni di CO2 a 330 g/km.
Telaio e carrozzeria, con un peso di 1255 kg a secco,[20] sono interamente realizzati in quattro diversi tipi di fibra di carbonio e in kevlar, differenziandosi nelle varie aree adattandosi alle esigenze di rigidità e assorbimento degli urti specifiche di ognuna. Il coefficiente di resistenza aerodinamica (Cx) è di 0,299 nella configurazione di minima resistenza all'avanzamento; ma può variare, aumentando, a seconda della configurazione assunta dall'aerodinamica attiva di cui è dotata la vettura. Le sospensioni sono a triangoli sovrapposti all'avantreno e di tipo multilink al retrotreno. I freni sono realizzati in materiale composito carbo-ceramico dalla Brembo, e la potenza alle ruote posteriori viene gestita attraverso un cambio F1 a doppia frizione e 7 marce.
I dati che la casa fornisce riguardo l'accelerazione sono i seguenti: 0-100 km/h in meno di 3 secondi, 0–200 km/h in meno di 7 secondi e 0–300 km/h in 15 secondi; la velocità massima indicata è di oltre 350 km/h.[21] Ciò l'ha resa la Ferrari stradale più prestazionale e veloce mai prodotta sino ad allora.[22][23][24]
Scheda tecnica
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Beneficenza, la Ferrari numero 500 all’asta per i terremotati, su corriere.it. URL consultato il 1 settembre 16.
- ^ Fabiano Polimeni, Ferrari LaFerrari Aperta, al Salone di Parigi prestazioni en plein air, su auto.it, 29 settembre 2016.
- ^ (EN) Máté Petrány, This Is The Second Concept That Didn't Become LaFerrari, su jalopnik.com, 22 marzo 2013.
- ^ Quando la Ferrari LaFerrari era una F150, su motori-24.com. URL consultato il 24 aprile 2015.
- ^ a b c d Fabio Gemelli, Ferrari "LaFerrari", su omniauto.it, 5 marzo 2013.
- ^ Ginevra, svelata “LaFerrari” ibrida con prestazioni da F1, su lastampa.it, 5 marzo 2013.
- ^ (EN) Robert Frank, LaFerrari is fastest, most expensive and totally sold out, su nbcnews.com, 4 dicembre 2013.
- ^ Ferrari LaFerrari, annunciato il 500º esemplare per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto, su motorionline.com, 1º settembre 2016. URL consultato il 1º settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2016).
- ^ Terremoto, Ferrari mette all'asta LaFerrari numero 500, su agi.it. URL consultato il 1º settembre 2016.
- ^ Ferrari, asta record per LaFerrari numero 500: 7 milioni di dollari in beneficenza per i terremotati, su lastampa.it, 5 dicembre 2016.
- ^ Franco Nugnes, Montezemolo: "LaFerrari è l'eccellenza dell’Italia", su omniauto.it, 8 marzo 2013.
- ^ Sergio Chierici, LaFerrari, il design; il commento di Flavio Manzoni e le foto del team di designer, su virtualcar.it, 11 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
- ^ Franco Nugnes, LaFerrari è nata così, su omniauto.it, 11 marzo 2013.
- ^ LaFerrari - Video lancio ufficiale, Ferrari, 5 marzo 2013.
- ^ Ferrari LaFerrari Spider, ecco la versione scoperta della supercar del Cavallino, su motorionline.com, 5 luglio 2016. URL consultato il 30 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2016).
- ^ LaFerrari Aperta, che spettacolo a Parigi, su gazzetta.it. URL consultato il 30 settembre 2016.
- ^ Ferrari LaFerrari - La Aperta tra le protagoniste di Parigi, su quattroruote.it. URL consultato il 30 settembre 2016.
- ^ Salone di Parigi 2016, Ferrari presenta la GTC4 Lusso T V8 e LaFerrari Aperta. "Ma non faremo mai una supercar elettrica", su ilfattoquotidiano.it, 29 settembre 2016. URL consultato il 30 settembre 2016.
- ^ Salone di Parigi, presentate le nuove Ferrari. E 'LaFerrari Aperta' va a ruba, su rainews.it. URL consultato il 30 settembre 2016.
- ^ (EN) Steve Sutcliffe, Ferrari LaFerrari review, su autocar.co.uk.
- ^ Scheda tecnica, su laferrari.com. URL consultato il 5 marzo 2013 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2013).
- ^ Ferrari LaFerrari, la rossa ibrida da mille cavalli, su ilsole24ore.com. URL consultato il 27 febbraio 2017.
- ^ LaFerrari, più Ferrari di tutte (XML), su ilsecoloxix.it. URL consultato il 27 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2017).
- ^ Parigi, ecco «LaFerrari Aperta» il bolide che vola a 300 km/h in 15 secondi è la più veloce della storia del «Cavallino», Corriere della Sera. URL consultato il 27 febbraio 2017.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sulla Ferrari LaFerrari
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su ferrari.com.