Camera di controllo

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Struttura della 'Ndrangheta alla luce dell'operazione Crimine del 2010

La Camera di controllo o Camera di compensazione sono degli organismi di gestione e controllo della 'Ndrangheta al di fuori della Calabria adottati sin dagli anni settanta. La prima di cui si è venuta a conoscenza è quella per la gestione della Liguria e della Costa Azzurra[1][2].

Compiti[modifica | modifica wikitesto]

Le camere di controllo, ivi quella canadese servono a dirimere questioni tra i locali ad essi sottoposti a cui lasciano comunque ampia autonomia di movimento. I membri delle camere di controllo concedono le doti della società maggiore, come la Santa e il Vangelo, agli affiliati dei locali.

Lombardia e Liguria[modifica | modifica wikitesto]

«MASTRO, questo fatto della camera di controllo che hanno sia la Lombardia che il Piemonte perché a Torino non gli spetta?... che ce l'hanno la Lombardia e la Liguria, giusto?»

Nel 2010 si è scoperta la camera di controllo della Lombardia o semplicemente Lombardia e il reclamo da parte dei piemontesi (Giuseppe Catalano, capo-locale di Torino[4]) di una loro camera di Controllo[5][6].

Nel 2010 con l'inchiesta Crimine finisce agli arresti anche il presunto referente per la Liguria: Domenico Gangemi[7].

Lombardia[modifica | modifica wikitesto]

I Locali, di cui si è a conoscenza, che sono gestiti oggi dalla Lombardia[8]:

  • Locale di Bollate
  • Locale di Bresso
  • Locale di Canzo
  • Locale di Cormano
  • Locale di Corsico
  • Locale di Desio
  • Locale di Erba
  • Locale di Limbiate
  • Locale di Legnano e Lonate Pozzolo (Origine: Cirò)
  • Locale di Mariano Comense
  • Locale di Milano
  • Locale di Pavia
  • Locale di Pioltello (Origine: Caulonia e Siderno)
  • Locale di Rho
  • Locale di Seregno
  • Locale di Solaro

Liguria[modifica | modifica wikitesto]

Un capo storico della Camera di controllo in Liguria fu Antonio Rampino[9].

Dalle indagini del 2010 risultano membri della Camera di Compensazione: Onofrio Garcea, Arcangelo Condidorio e Lorenzo Nucera con a capo Domenico Gangemi. Dalla Camera dipendono anche i locali del Basso Piemonte e della Francia meridionale[10][11].

Il 2 giugno 2011 si conclude l'operazione Maglio 3 che fa luce sulle attività criminali dei locali di Genova, Ventimiglia, Lavagna e Sarzana, del loro organo di coordinamento: la camera di compensazione della Liguria e dell'infiltrazione nelle elezioni amministrative del 2010[12][13].

All'estero[modifica | modifica wikitesto]

Sarebbero presenti Camere di controllo anche all'estero: ne sono state individuate una in Canada[14] (la cosiddetta camera di controllo dell'Ontario chiamata Crimine, omonimo della struttura apicale della 'Ndrangheta denominata Crimine) e una in Australia (anch'essa nominata Crimine[15]). A febbraio 2021 né sarebbe emersa un'altra in Germania. Sarebbe stata creata a partire dal 2007[16].

Canada[modifica | modifica wikitesto]

Fin dagli anni sessanta esiste in Canada una camera di controllo voluta dai boss italo-americani di origine calabrese Frank Costello e Albert Anastasia per evitare contrasti con Cosa Nostra americana[17]. Fu scoperta dalle forze dell'ordine canadesi nel 1968 ma la sua creazione risalirebbe almeno fino al 1962[18].

La prima fu presieduta da Giacomo Luppino, di Hamilton, nel 1962, Michele Racco (alias Mike Racco), morto nel 1980, Salvatore Triumbari che fu ucciso nel 1967, Filippo Vendemini, ucciso nel 1969, Rocco Zito (ucciso nel 2016 dal genero Domenico Scopelliti[18]), Vincenzo Deleo e Cosimo Stalteri (morto nel 2011 di morte naturale[19])[20].

In Canada, oggi, esistono almeno 9 locali insediatisi in Ontario, che fanno capo a sei aree in cui è stato suddiviso il territorio che sono sottoposte al "Crimine" di Toronto[17][21].

Le famiglie vengono rappresentate in una commissione il cui capo nell'agosto 2008 era Angelino Figliomeni, e chiamata anche lì, analogamente alla Calabria: Crimine[22].

Dal 2005 ne era membro Giuseppe Coluccio, mentre Cosimo Stalteri ne fece parte fin dagli inizi, quando emigrò in Canada nel 1952[19].

Australia[modifica | modifica wikitesto]

In Australia negli anni ottanta i servizi informativi australiani scoprono della presenza di una struttura di coordinamento dell'organizzazione di cui fanno parte i principali capibastone e in particolare i 6 capi che controllano le sei macro-aree in cui è stata suddivisa l'Australia[23].

Nel 1981 erano: Giuseppe Carbone per l'Australia Meridionale, Domenico Alvaro per il Nuovo Galles del Sud, Pasquale Alvaro per Canberra, Peter Callipari per Griffith, Pasquale Barbaro per Melbourne e Giuseppe Alvaro per Adelaide[23].

Il locale di Stirling, nei pressi di Perth nell'Australia occidentale è l'unico locale conosciuto emerso dalle indagini dell'operazione Crimine 2 del 2011.

Germania[modifica | modifica wikitesto]

Secondo una inchiesta di Frankfurter Allgemeine Zeitung e Mitteldeutscher Rundfunk, dopo la strage di Duisburg del 2007 sarebbe stato costituito un Crimine o Camera di controllo: un consesso di 9 persone dei clan di spicco tedeschi quasi tutti operanti nelle regioni occidentali e meridionali della Germania, e solo uno nell'est ad Erfurt. Si riunirebbero a Duisburg[16][24]. I compiti della camera sarebbero gli stessi delle sue consimili: dirimere divergenze tra le 'ndrine e garantire l'osservanza delle regole[16]. Le locali attive sul territorio arriverebbero fino a 20, per un totale di 1000 affiliati[25].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nicola Gratteri, Fratelli di sangue, Luigi Pellegrini Editore, 2007, p188, ISBN 88-8101-373-8.
  2. ^ Francesco Forgione, 'Ndrangheta. Boss luoghi e affari della mafia più potente al mondo, bceditore.it, 2008, p254, ISBN 978-88-6073-501-0.
  3. ^ Indagine Maglio 3, p.53-54
  4. ^ Ordinanza Crimine del 2010, p.1595
  5. ^ Lombardia, 'ndrangheta connection, in malitalia.it. URL consultato il 16 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2010).
  6. ^ 'Ndrangheta. Le mani dei boss anche su Torino, in LaStampa.it. URL consultato il 6 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2010).
  7. ^ 'Ndrangheta, maxi blitz: preso boss Domenico Oppedisano. In Liguria arrestato Mimmo Gangemi, in Crime Blog.it. URL consultato il 16 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2010).
  8. ^ 'ndrangheta, la mappa dei boss così si erano divisi la Lombardia, in Repubblica.it. URL consultato il 22 novembre 2010.
  9. ^ Ordinanza Infinito del 2010, p.426
  10. ^ Detenzione di armi, tre anni a Belcastro un altro colpo alla 'ndrangheta in Liguria, in Repubblica.it. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  11. ^ Liguria, nuova frontiera della mafia, in Il Secolo XIX. URL consultato il 12 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2012).
  12. ^ Elena Rosselli, 'Ndrangheta, 12 arresti in Liguria. Indagati due politici Pdl per voto di scambio, in Il Fatto Quotidiano, 2 giugno 2011. URL consultato il 29 ottobre 2013.
  13. ^ Operazione Maglio 3 (PDF), in genovaweb.org, 6 giugno 2011. URL consultato il 29 ottobre 2013.
  14. ^ L'arresto di Coluccio a Toronto una svolta nell'inchiesta, in Repubblica.it. URL consultato il 10 ottobre 2010.
  15. ^ Ordinanza Crimine del 2010, p.1993 e p.2067
  16. ^ a b c La cupola della 'ndrangheta in Germania, in repubblica.it, 22 febbraio 2021. URL consultato il 22 febbraio 2021.
  17. ^ a b Francesco Forgione, Mafia export, Milano, Baldini Castoldi Dalai Editore, pp. 200 e 203.
  18. ^ a b Canada, vecchio boss della 'ndrangheta ucciso a Toronto dal genero, in repubblica.it, 31 gennaio 2016. URL consultato il 31 gennaio 2016.
  19. ^ a b (EN) Calabrian Mafia boss earned mob’s respect, 14 febbraio 2011. URL consultato il 30 novembre 2013.
  20. ^ (EN) Calabrian clan deadly rival to sicilian mafia Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive., Toronto Sun, 20 novembre 2010.
  21. ^ Relazione Crimine, p.2063
  22. ^ Relazione Crimine, p.1923
  23. ^ a b Francesco Forgione, Mafia export, Milano, Baldini Castoldi Dalai Editore, p. 208.
  24. ^ (DE) Die geheime Mafia-Kommission in Deutschland, in mdr.de, 22 febbraio 2021. URL consultato il 22 febbraio 2021.
  25. ^ 'Ndrangheta, in Germania una cupola di nove persone. Riciclo di denaro nella gastronomia, in gazzettadelsud.it, 22 febbraio 2021. URL consultato il 22 febbraio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]