Tōrāh: differenze tra le versioni

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[[File:Köln-Tora-und-Innenansicht-Synagoge-Glockengasse-040.JPG|thumb|[[Sefer Torah]] della Synagoge Glockengasse (ricostruzione),<ref>La Synagoge Glockengasse fu distrutta durante la [[Kristallnacht]] il 9 novembre 1938, insieme alla altre sinagoghe di Colonia (cfr. fotografia [http://www.msacerdoti.it/coloniasinagoga.jpg qui]). Ne occupa ora il sito il moderno Teatro Oper Köln. Una targa di bronzo sulla sua facciata in Offenbachplatz ricorda la singagoga e la sua storia – il disegno e l'architettura sono stati ricostruiti virtualmente [http://www.marquis-kyle.com.au/sp/000404.htm qui] e [http://www2.kah-bonn.de/ausstellungen/synagogen/0e.htm qui].</ref> [[Colonia (Germania)|Colonia]]. Il testo sacro ebraico è qui nella sua forma tradizionale di [[rotulus|rotolo]].]]
'''Torah''' ([[Lingua ebraica|ebraico]]: תורה, a volte scritta Thorah) è una parola [[Lingua ebraica|ebraica]] che significa "[[insegnamento]]<ref>{{q|The Hebrew term torah, usually, but inaccurately, rendered “law,” means “instruction, teaching.”|David M. Sarna, ''BIBLICAL LITERATURE: HEBREW SCRIPTURES'', in ''The Encyclopedia of Religion'', NY, Macmillan, 2004, p.878}}</ref> [di Mosè]<ref>{{q|More fully called the Torah of Moses,|David M. Sarna, p.878}}</ref>".
[[File:Coffre et rouleau de Torah ayant appartenu à Abraham de Camondo chef de la communauté juive de Constantinople 1860 - Musée d'Art et d'Histoire du Judaïsme.jpg|thumb|Scrigno della Torah in argento ([[Impero Ottomano]]), Musée d'Art et d'Histoire du Judaïsme, [[Parigi]].]]
'''Tōrāh''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|'tɔːrə|it}}, {{IPA|ˈtoʊrə|it}}; {{ebraico|'''תּוֹרָה'''}}, a volte scritta Thorah, o Torà: "[[istruzione]], [[insegnamento]]"),<ref>David M. Sarna, ''BIBLICAL LITERATURE: HEBREW SCRIPTURES'', in ''The Encyclopedia of Religion'', NY, Macmillan, 2004, p.878: "Il termine ebraico torah, usualmente ma inaccuratamente reso con «legge», significa «istruzione, insegnamento»... Chiamata in modo più completo la Torah di [[Mosè]]".</ref><ref>Si vedano anche le definizioni su [http://www.treccani.it/enciclopedia/torah/ Enciclopedia Treccani, ''s.v.'' "Torah"] e l'approfondimento ''s.v.'' [http://www.treccani.it/enciclopedia/ebraismo/ "Ebraismo"] con contributo di [[Elena Loewenthal]].<small>URL consultati 23/08/2015</small></ref> è il riferimento centrale della [[ebraismo|tradizione religiosa ebraica]] ed ha una vasta gamma di significati. Può significare più specificamente i primi cinque libri dei ventiquattro libri del [[Tanakh]], e comprende l’insieme degli insegnamenti e precetti riconosciuti dagli ebrei come rivelati da Dio tramite Mosè e raccolti nel Pentateuco - nella fattispecie può indicare la Torah scritta, per distinguerla dalla Torah orale, che comprende la tradizione rabbinica di interpretazione del testo sacro. Il termine "Torah" significa insegnamento e offre un sistema di vita per coloro che lo seguono; può designare la narrazione continua da [[Libro della Genesi|Genesi]] alla fine del Tanakh, come può anche indicare la totalità della cultura e della pratica ebraiche.<ref>[[Jacob Neusner]], ''The Emergence of Judaism'', 2004, p. 57.</ref> Comune a tutti questi significati, la Torah è costituita dalla [[mito di fondazione|narrazione fondante]] degli [[ebrei]]: la loro [[popolo eletto|chiamata in essere]] da [[Dio (ebraismo)|Dio]], le loro sofferenze e tribolazioni, ed il loro [[Alleanza (Bibbia)|patto]] con Dio, che implica la fedeltà ad un modo di vita incorporato in una serie di obblighi morali e religiosi e di leggi civili ([[halakhah]]).<ref name="Telushkin">Joseph Telushkin, ''Biblical Literacy'', William Morrow, 1997, Parte I: "The Torah", ''ss.vv.''</ref>


Nella [[letteratura rabbinica]] la parola "Torah" denota sia i [[Pentateuco|primi cinque libri biblici]], la ''Torah Shebichtav'' ('''תורה שבכתב''', "Torah che è scritta"), sia la [[Torah Orale]], ''Torah Shebe'al Peh'' ('''תורה שבעל פה''', "Torah che è detta"). La Torah Orale comprende le [[Testi sacri ebraici|interpretazioni e ampliamenti]] che, secondo la tradizione rabbinica, sono stati trasmessi di generazione in generazione e sono ora codificati ed inclusi nel [[Talmud]] e nel [[Midrash]].<ref name="Jewish Concepts">Philip Birnbaum, ''Encyclopedia of Jewish Concepts'', Wadsworth, 1979, pp. 630-1 e segg.</ref>
Secondo la tradizione ebraica la Torah scritta non può essere applicata senza la Torah orale.


Secondo la [[letteratura rabbinica|tradizione rabbinica]], tutti gli insegnamenti presenti nella Torah, sia scritti che orali, furono dati da Dio a [[Mosè]], un [[profeta]], alcuni sul [[Monte Sinai]] e altri presso il [[Tabernacolo (ebraismo)|Tabernacolo]], e tutti furono scritti e raccolti da Mosè nella Torah attuale. Secondo un Midrash, la Torah fu creata prima della [[Storia della creazione in Genesi|creazione del mondo]], e fu usata come matrice per la [[Creazione (teologia)|Creazione]].<ref>Vol. 11 ''[[Terumot|Trumah]]'', Sezione 61.</ref>
== Definizione ==

La maggioranza dei [[biblistica|biblisti]] reputano che i libri scritti furono un prodotto del [[Esilio babilonese|periodo esilico babilonese]] (c. 600 p.[[e.v.]])<ref>Questa pagina usa il sistema temporale con locuzione '''''era volgare''''' (abbreviata in "e.v."), contrapposta a '''''prima dell'era volgare''''' (o anche abbreviata in "p.e.v."), che indica il posizionamento temporale di una data relativamente al [[calendario gregoriano]] (o [[calendario giuliano|giuliano]], se specificato). Sono indicati con tale locuzione gli anni 1 e successivi, e con '''p.e.v.''' gli anni precedenti. La locuzione deriva da ''Aera Vulgaris'', usata per la prima volta nel 1615 da [[Giovanni Keplero]], volendo indicare il concetto di "era secondo l'uso comune". Da notare che questa terminologia è stata adottata in diverse culture non-cristiane, da molti studiosi di studi religiosi e di altri settori accademici per non specificare il riferimento a Cristo, dal momento che la datazione sarebbe scorretta (Cristo sarebbe nato circa 7 anni prima, sotto [[Erode Antipa|Erode]], della data convenzionale) e da altri che desiderano utilizzare termini non-cristiani: con questa annotazione infatti, non si fanno esplicitamente uso del titolo religioso per Gesù (Cristo), che è utilizzato nella notazione "avanti Cristo" e "dopo Cristo". Quindi, per fare un esempio, 50 e.v. significa 50 anni dopo il convenzionale [[anno 0|anno zero]] dell'era cristiana, posizionato 754-753 anni dopo la leggendaria [[fondazione di Roma]] secondo il computo ''[[ab Urbe condita]]'' e quello del calendario giuliano. Cfr. [http://books.google.com/books?id=C2akvQfa-QMC&pg=PR11&dq=before+%22common+era%22+christian&lr=&sig=J5x3M_bx6EXYYxL57m08w5OYzWk ''History of the World Christian Movement''].<small>URL consultato 23 agosto 2015</small></ref> e che furono completati alla fine del [[Impero achemenide|periodo persiano]] (c. 400 p.[[e.v.]]).<ref>{{Cita libro |autore=Joseph Blenkinsopp |titolo=The Pentateuch: An introduction to the first five books of the Bible |città=New York |editore=Doubleday |anno=1992 |isbn=0-385-41207-X |serie=Anchor Bible Reference Library|p=1 |lingua=en}}</ref> Tuttavia si deve tenere conto della scoperta nel [[2004]] di frammenti della [[Bibbia ebraica]] a [[Città Vecchia di Gerusalemme|Ketef Hinnom (Gerusalemme)]] risalenti al VII secolo p.[[e.v.]], prima quindi della cattività babilonese: ciò implica che almeno certi elementi della Torah erano presenti prima dell'esilio di [[Babilonia]].<ref>James Davila, [http://paleojudaica.blogspot.com/2004_09_26_archive.html#109644758320238769 "MORE ON THE KETEF HINNOM AMULETS in Ha'aretz]", ''Paleojudaica'', [[settembre]] [[2004]].</ref><ref>Grabiel Barkay, ''et al.'', [http://links.jstor.org/sici?sici=1094-2076%28200312%2966%3A4%3C162%3ATCOKHU%3E2.0.CO%3B2-L&size=LARGE&origin=JSTOR-enlargePage "The Challenges of Ketef Hinnom: Using Advanced Technologies to Recover the Earliest Biblical Texts and their Context"], {{en}} ''Near Eastern Archaeology'', 66/4 ([[dicembre]] [[2003]], pp. 162-171.</ref><ref>[http://www.nytimes.com/2004/09/28/science/28scro.html?_r=2&8dpc=&pagewanted=all&position=&oref=slogin& "Solving a Riddle Written in Silver"] {{en}}</ref><ref>[http://www.bpnews.net/17741 Articolo: "Silver scrolls are oldest O.T. scripture, archaeologist says"], di Gary D. Myers.<small>URL consultato 23 agosto 2015</small></ref>

Tradizionalmente, le parole della Torah vengono scritte in [[ebraico]] su un [[rotulus|rotolo di pergamena]] da un ''[[Sofer (ebraismo)|sofer]]'' (scriba). Una [[Parashah|porzione della Torah]] (''[[Parashah]]'') è letta pubblicamente almeno una volta ogni tre giorni, con l'intonazione prescritta dalla ''[[Halakhah]]'' (Legge ebraica), in presenza di una [[Kehilla|congregazione]].<ref>[[Talmud babilonese]] ''[[Bava Kamma]]'' 82a.</ref> Tale lettura biblica pubblica è una delle basi fondamentali della vita ebraica comunitaria, essendo lo [[studio della Torah]], come compendio di istruzioni divine date all'ebreo, uno dei principali precetti dell'ebraismo.<ref name="Jewish Concepts"/>

== Etimologia e definizione ==
[[File:ReadingOfTheTorah.jpg|thumb|Lettura della Torah]]
La parola "Torah" in [[ebraico]] deriva dalla [[radice (linguistica)|radice]] '''ירה''', che nella [[Coniugazione (linguistica)|coniugazione]] ''hif'il'' <ref>"Coniugazione verbale ebraica": in [[ebraico]], i [[verbo|verbi]], prendendo la forma di [[tema (morfologia)|temi derivati]], sono coniugati in modo da riflettere il loro [[Tempo (linguistica)|tempo]] e [[Modo (linguistica)|modo]], anche in [[accordo (linguistica)|accordo]] con i loro [[soggetto (linguistica)|soggetti]] nel [[genere (linguistica)|genere]], [[numero (linguistica)|numero]] e [[persona (linguistica)|persona]].</ref> significa "guidare/insegnare" (cfr. {{passo biblico2|Levitico|10:11}}). Il significato della parola pertanto è "insegnamento", "dottrina", o "istruzione"; il termine comunemente accettao di "legge" fornisce un'impressione errata.<ref name="EJ">Louis Isaac Rabinowitz & Warren Harvey, "Torah", ''Encyclopaedia Judaica'', curr. Michael Berenbaum e Fred Skolnik, Vol. 20, 2ª ed., Macmillan Reference USA, 2007, pp. 39–46.</ref> Altri contesti traduttivi includono [[tradizione]], [[teoria]], [[guida spirituale|guida]],<ref>Philip Birnbaum, ''Encyclopedia of Jewish Concepts'', Hebrew Publishing Company, 1964, p. 630</ref> oppure [[sistema]].<ref>Reuben Alcalay, ''The Complete Hebrew – English dictionary'', vol. 2, Hemed Books, 1996, p. 2767. ISBN 978–965–448–179–3</ref>

Il termine "Torah" è usato in senso generico per includervi sia la legge scritta dell'[[ebraismo rabbinico]] sia la [[legge orale]], a comprendere l'intera gamma degli insegnamenti religiosi ebraici autorevoli nel corso di tutta la [[storia]], tra cui la [[Mishnah]], il [[Talmud]], il [[Midrash]] e altro, mentre l'interpretazione di "Torah" come "Legge"<ref>Nosson Scherman (cur.), ''[[Tanakh]]'', Vol. I, "The Torah", Mesorah Publications, 2001, "Exodus 12:49", pp. 164–165.</ref> potrebbe essere un ostacolo al capire l'ideale racchiuso nel termine ''talmud torah'' ('''תלמוד תורה''', "[[studio della Torah]]").<ref name="Jewish Concepts" />

Il primo nome dato alla prima parte della [[Tanakh|Bibbia]] sembra essere stato "La Torah di Mosè". Tale titolo però non si ritrova né nella Torah stessa, né nelle opere [[esilio di Babilonia|preesiliche babilonesi]] dei [[Neviìm|Profeti (''Neviìm'')]]. Appare nel [[Libro di Giosuè]] ({{passo biblico|Giosuè|8:31–32;23:6}}) e nei [[Libri dei Re]] ({{passo biblico|1Re|2:3}}; {{passo biblico|2Re|14:6;23:25}}), ma non si può asserire che si riferisca all'intero corpus (secondo la critica biblica accademica).<ref name="Jewish Concepts" /> In contrasto, pare quasi certo che il suo uso nelle opere postesiliche ({{passo biblico2|Malachia|3:22}}; {{passo biblico2|Daniele|9:11,13}}; {{passo biblico2|Esdra|3:2;7:6}}; {{passo biblico2|Neemia|8:1}}; {{passo biblico2|2Cronache|23:18;30:16}}) fosse inteso come onnicomprensivo. Altri titoli del primo periodo sono "Il Libro di Mosè" ({{passo biblico2|Esdra|6:18}}; {{passo biblico2|Neemia|13:1}}; {{passo biblico2|"Cronache|35:12;25:4}}; cfr. {{passo biblico2|2Re|14:6}}) e "Il Libro della Torah" ({{passo biblico2|Neemia|8:3}}), che sembra essere una contrazione di un titolo più lungo, "Il Libro della Torah di Dio" ({{passo biblico2|Neemia|8:8, 18;10:29–30}}; cfr. {{passo biblico2|Neemia|9:3}}).<ref name="sarna">Nahum M. Sarna, ''et al.'' "Bible", ''Encyclopaedia Judaica'', curr. Michael Berenbaum & Fred Skolnik, Vol. 3, 2ª ed., Macmillan Reference USA, 2007, pp 576–577.</ref>

===Nomi alternativi===
Con questo termine si indicano i primi 5 libri del [[Tanakh]], conosciuti anche col nome [[Lingua greca|greco]] di ''Pentateuco'' (dal greco ''pente'' significa cinque, ''teuchos'' significa libro), forse in riferimento al rotolo di [[pergamena]] in cui sono scritti.
Con questo termine si indicano i primi 5 libri del [[Tanakh]], conosciuti anche col nome [[Lingua greca|greco]] di ''Pentateuco'' (dal greco ''pente'' significa cinque, ''teuchos'' significa libro), forse in riferimento al rotolo di [[pergamena]] in cui sono scritti.


I biblisti [[cristianesimo|cristiani]] usualmente fanno riferimento ai primi cinque libri della [[Bibbia ebraica]] col titolo "Pentateuco" ([[lingua greca|gr.]]: πεντάτευχος, "cinque rotoli"), termine usato per la prima volta dall'[[ebraismo]] [[Ellenismo|ellenistico]] di [[Alessandria d'Egitto]],<ref>''The World and the Word: An Introduction to the Old Testament'', cur. Eugene H. Merrill, Mark Rooker, Michael A. Grisanti, 2011, p. 163: "Part 4 - The Pentateuch by Michael A. Grisanti: Il termine "Pentateuch" deriva dal greco ''pentateuchos'', letteralmente, ... Il termine greco apparentemente venne diffuso dagli ebrei ellenizzati di Alessandria, Egitto, nel primo secolo d.C..."</ref> col significato di "cinque libri", o Legge, o [[Legge mosaica]]. I [[mussulmani]] si riferiscono alla Torah chiamandola ''Tawrat'' ([[lingua araba|arabo]]:<big> توراة</big>, "Legge"), parola araba a significare le rivelazioni date al [[Profeti dell'islam|profeta islamico]] ''[[Mosè#Tradizione islamica|Musa]]'' (arabo: <big>موسى </big>, Mosè in [[lingua araba]]).
Con il medesimo termine, l'[[Religione ebraica|ebraismo]] indica anche la Legge ebraica intesa in senso generale. Più precisamente si utilizza la dicitura ''Torah shebiktav'' (traduz. La legge che è scritta) per indicare i 5 libri del Pentateuco e la dicitura ''Torah shebehalpeh'', per indicare l'insieme di [[Testi sacri ebraici|tradizioni orali]] codificate successivamente. Lo studio della Torah, come compendio di istruzioni divine date all'ebreo, è uno dei principali precetti dell'ebraismo.

==Struttura e contenuti==
[[File:Penteteuch.jpg|thumb|Sezione del [[Pentateuco]] in [[ebraico]], [[British Library]] ''Oriental MS. 4.445'', contenente la ''Massorah Magna'' e ''Parva''. Questo passo contiene [[Libro dell'Esodo|Esodo]] 20:1-5.]]
La Torah non è un codice legislativo completo e sistematico, ma una base [[filosofia|filosofica]] di tipo generale con un gran numero di leggi specifiche e con la [[storia]] sacra del popolo d'Israele a cominciare dalla creazione del mondo. Le leggi sono spesso la reminiscenza di abitudini esistenti nell'Antico Oriente, ma hanno delle importanti variazioni concettuali rispetto ad esse. La struttura del libro del ''Deuteronomio'' è differente dai precedenti, così talvolta i primi libri della Bibbia sono conosciuti come Tetrateuco (quattro libri). Dal punto di vista storico il sesto libro della Bibbia, il [[Libro di Giosuè|Giosuè]], è la prosecuzione del Deuteronomio, per cui qualche autore parla di [[Esateuco]].

I [[Samaritani]] avevano la loro [[Pentateuco samaritano|versione della Torah]] contenente molte varianti, più vicine alla versione greca dei [[Septuaginta]] che al [[testo masoretico]], portando alla conclusione che il testo samaritano si avvicina a versioni che erano comuni in [[Palestina]] ma sono state rigettate dai [[Masoreti]]. Inoltre bisogna specificare che la Torah va letta da destra verso sinistra, girando con la manopola sinistra il rotolo. I [[sommo sacerdote|sommi sacerdoti]] in passato o le altre persone che la leggono devono pronunciare molto lentamente, e chiaramente, le parole perché scritte in una sorta di "ebraico antico" ed inoltre, le sacre scritture non vengono considerate tali se lette con pronuncia errata.

La forma della Torah è [[narrativa]], dall'inizio quando Dio crea il mondo, attraverso gli inizi del [[popolo di Israele]], la loro scesa in [[Antico Egitto|Egitto]], fino alla consegna della Torah a Mosè sul [[Monte Sinai]]. Termina con la morte di Mosè, appena prima che gli Israeliti arrivino nella [[Terra Promessa]] di [[Canaan]]. Intervallati nella narrazione sono gli insegnamenti specifici (obblighi religiosi e leggi civili) dati esplicitamente (cioè i [[Dieci Comandamenti]]) o implicitamente incorporati nella storia (come per esempio {{passo biblico2|Esodo|12,13}} e le leggi per la celebrazione della [[Pesach]]).


I libri della Torah, sono (I nomi ebraici sono presi dalle parole iniziali del primo verso dei rispettivi libri):
I titoli ebraici della Torah sono presi dalle [[incipit|parole iniziali del primo verso]] dei rispettivi libri riflettendone i temi essenziali, che sono:
* ''[[Genesi]]'' (Gen; '''בראשית''', ''[[Bereshit (libro)|Bereshit]]'': "In principio...")
* ''[[Genesi]]'' (Gen; '''בראשית''', ''[[Bereshit (libro)|Bereshit]]'': "In principio...")
* ''[[Libro dell'Esodo|Esodo]]'' (Es; '''שמות''', ''Shemot'': "Nomi")
* ''[[Libro dell'Esodo|Esodo]]'' (Es; '''שמות''', ''Shemot'': "Nomi")
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* ''[[Deuteronomio]]'' (Dt; '''דברים''', ''Devarim'': "Parole", o "Discorsi")
* ''[[Deuteronomio]]'' (Dt; '''דברים''', ''Devarim'': "Parole", o "Discorsi")


È consuetudine completare la lettura della Torah ogni anno e per questo scopo essa è stata suddivisa in 54 ''[[parashoth]]'', (plurale di ''parashàh'', ossia "porzione") quanti sono i [[Shabbat|sabati]] negli anni lunghi (di 13 mesi lunari). Negli anni di 12 mesi lunari, in alcuni sabati si legge una doppia parashàh. Le ''parashoth'' prendono il nome dalla prima o da una delle prime parole con cui hanno inizio che ne riassumono il messaggio principale.
È consuetudine completare la lettura della Torah ogni anno e per questo scopo essa è stata suddivisa in 54 ''[[parashoth]]'', (plurale di ''[[parashah]]'', ossia "porzione") quanti sono i [[Shabbat|sabati]] negli anni lunghi (di 13 mesi lunari). Negli anni di 12 mesi lunari, in alcuni sabati si legge una doppia parashah. Le ''parashoth'' prendono il nome dalla prima o da una delle prime parole con cui hanno inizio che ne riassumono il messaggio principale.


===[[Genesi]]===
== Struttura dei cinque libri ==
''Genesi'' inizia con la cosiddetta "storia primeva" ({{passo biblico2|Genesi|1–11}}), la storia dell'inizio del mondo e la discendenza da [[Adamo]]. A questa segue la storia dei tre [[Patriarca (ebraismo)|patriarchi]] ([[Abramo]], [[Isacco]] e [[Giacobbe]]), di [[Giuseppe (patriarca)|Giuseppe]] ({{passo biblico2|Genesi|12–50}}) e le quattro matriarche ([[Sara (Bibbia)|Sara]], [[Rebecca (Bibbia)|Rebekah]], [[Lia (Bibbia)|Lea]] e [[Rachele]]). Dio promette la terra di [[Canaan]] ai patriarchi, ma alla fine di Genesi i figli di Giacobbe l'abbandonano a causa di una carestia locale e vanno in Egitto. In fatti avevano sentito che in Egitto c'era una riserva di grano e la possibilità della sua distribuzione al popolo.


===[[Libro dell'Esodo|Esodo]]===
La Torah non è un codice legislativo completo e sistematico, ma una base [[filosofia|filosofica]] di tipo generale con un gran numero di leggi specifiche e con la [[storia]] sacra del popolo d'Israele a cominciare dalla creazione del mondo. Le leggi sono spesso la reminiscenza di abitudini esistenti nell'Antico Oriente, ma hanno delle importanti variazioni concettuali rispetto ad esse.
''Esodo'' inizia con la storia della rivelazione divina al popolo di Israele per mezzo di [[Mosè]], che li conduce fuori dall'Egitto ({{passo biblico2|Esodo|1–18}}) verso il [[Monte Sinai]]. Arrivati là, il popolo accetta un'[[Alleanza (Bibbia)|alleanza]] con [[Dio (ebraismo)|Dio]], consentendo di essere il Suo popolo e di obbedire alla Sua Legge. Mosè riceve la Torah da Dio e trasmette le Sue leggi e l'Alleanza agli Israeliti ({{passo biblico2|Esodo|19–24}}). Esodo tratta inoltre della prima trasgressione dell'alleanza, quando il [[Vitello d'oro]] viene eretto ({{passo biblico2|Esodo|32–34}}). Esodo include le istruzioni per costruire il [[Tabernacolo (ebraismo)|Tabernacolo]] e si conclude con la sua realizzazione ({{passo biblico2|Esodo|25–31;35–40}}).


===[[Levitico]]===
La struttura del libro del ''Deuteronomio'' è differente dai precedenti, così talvolta i primi libri della Bibbia sono conosciuti come Tetrateuco (quattro libri).
''Levitico'' inizia con le istruzioni agli Israeliti su come usare il Tabernacolo, che avevano appena costruito ({{passo biblico2|Levitico|1–10}}). A queste istruzioni fanno seguito le regole del [[Tohorot|puro ed impuro]] (''Tumah e taharah'', {{passo biblico2|Levitico|11–15}}), che includono le leggi della [[Shechitah|macellazione (''Shechitah'')]] e gli animali che è permesso mangiare (si veda anche: [[Casherut]]), il [[Yom Kippur|Giorno dell'Espiazione]] ({{passo biblico2|Levitico|16}}), e varie leggi morali e rituali a volte chiamate "Codice di Santità" ({{passo biblico2|Levitico|17–26}}). {{passo biblico2|Levitico|26}} fornisce una lista dettagliata di ricompense per chi osserva i comandamenti di Dio e una lista dettagliata delle punizioni per chi le trasgredisce.
Dal punto di vista storico il sesto libro della Bibbia, il [[Libro di Giosuè|Giosuè]], è la prosecuzione del Deuteronomio, per cui qualche autore parla di [[Esateuco]].


===[[Numeri (Bibbia)|Numeri]]===
I [[Samaritani]] avevano la loro versione della Torah contenente molte varianti, molto più vicine alla versione greca dei [[Septuaginta]] che al [[testo masoretico]], portando alla conclusione che il testo samaritano si avvicina a versioni che erano comuni in [[Palestina]] ma sono state rigettate dai [[Masoreti]].
''Numeri'' narra di come Israele si consolidi come comunità al Sinai ({{passo biblico2|Numeri|1–9), per poi lasciarlo e dirigersi verso Canaan, facendone ricognizione in quaranta giorni di esplorazione ({{passo biblico2|Numeri|10–13}}). A causa di mancanza di fede in vari momenti, ma specialmente a Kadesh Barnea ({{passo biblico2|Numeri|14}}), gli Israeliti sono condannati a vagare per quaranta anni nel deserto presso le vicinanze di Kadesh, invece di poter entrare subito nella [[Terra Promessa]]. Anche Mosè pecca e gli viene annunciato che non vivrà abbastanza a lungo "per entrare nel paese" promesso ({{passo biblico2|Numeri|20}}). Alla fine di Numeri ({{passo biblico|Numeri|26–35}}) Israele si sposta da Kadesh alle pianure di Moab davanti a [[Gerico]], pronti ad entrare nella Terra Promessa.


===[[Deuteronomio]]===
Inoltre bisogna specificare che la Torah va letta da destra verso sinistra, girando con la manopola sinistra il rotolo. I sommi sacerdoti in passato o le altre persone che la leggono devono pronunciare molto lentamente, e chiaramente, le parole perché scritte in una sorta di "ebraico antico" ed inoltre, le sacre scritture non vengono considerate tali se lette con pronuncia errata.
''Deuteronomio'' è una serie di discorsi di [[Mosè]] presso le pianure di Moab davanti a Gerico. Mosè proclaima la Legge ({{passo biblico2|Deuteronomio|12–26}}), dà istruzioni in merito al rinnovo dell'alleanza a [[Nablus|Sichem]] ({{passo biblico2|Deuteronomio|27–28}}) ed enuncia nuove leggi per Israele (il "Codice Deuteronomico").<ref>Michael D. Coogan, , ''A Brief Introduction to the Old Testament: The Hebrew Bible in Its Context'', Oxford University Press, 2009, pp. 148–149.</ref> Alla fine del libro ({{passo biblico2|Deuteronomio|34}}) a Mosè viene permesso di vedere la terra promessa da una montagna, e poi muore. Il testo enfatizza che nessuno sa dove sia sepolto Mosè:
{{citazione biblica|Fu sepolto nella valle, nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; nessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba.|Dt|34:6}}
Sapendo che presto sarebbe morto, Mosè nomina [[Giosuè (Bibbia)|Giosuè]] suo successore, lasciandogli in eredità il manto del comando. Dopo poco Israele inizierà la conquista di Canaan.


==Redazione==
== Esegesi ebraica ==
{{vedi anche|Ipotesi documentale}}
[[File:Köln-Tora-und-Innenansicht-Synagoge-Glockengasse-040.JPG|thumb|Testo sacro ebraico nella sua forma tradizionale di rotolo]]
[[File:Modern document hypothesis.svg|thumb|Schema dell'"ipotesi documentaria" o "teoria delle quattro fonti" del [[Tanakh]].<br />'J': tradizione ''Jahwista''<br />'E': tradizione ''Elohista''<br />'D': tradizione ''Deuteronomista''<br />'P': tradizione ''Codice Sacerdotale''<br />* include la maggior parte del Levitico<br />† include la maggior parte del Deuteronomio<br />‡ "'''D'''euteronomic '''H'''istory ''(Storia deuteronomica)''": [[Libro di Giosuè|Giosuè]], [[Libro dei Giudici|Giudici]], [[Libri di Samuele|Samuele 1&2]], [[Libri dei Re|Re 1&2]]]]
La tradizione ebraica espressa nel [[Talmud]]<ref>Trattato ''[[Talmud|Bava Basra]]'' 14b.</ref> afferma che la Torah fu scritta da Mosè, con l'eccezione degli ultimi otto versetti del [[Deuteronomio]] che descrivono la sua morte e sepoltura.<ref name="Jacobs1995">{{cita libro|autore=Louis Jacobs|titolo=The Jewish religion: a companion|url=http://books.google.com/books?id=l1u-_VMDM80C |accesso=23 agosto 2015|anno=1995 |editore=Oxford University Press |isbn=978-0-19-826463-7 |p=375|lingua=en}}</ref><ref>Talmud, Bava Basra 14b.</ref> La [[Mishnah]]<ref>[[Mishnah]], ''[[Sanhedrin]]'' 10:1.</ref> include l'origine divina della Torah come principio essenziale dell'[[ebraismo]]. D'altra parte, il consenso accademico moderno sostiene che la Torah sia frutto di molteplici autori e che la sua composizione avvenne nel corso di svariati secoli.<ref>{{cita libro |url=https://books.google.co.uk/books?id=Dkr7rVd3hAQC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false |autore=John J. McDermott |titolo=Reading the Pentateuch: a historical introduction |editore=Pauline Press |anno=2002 |p=21 |accesso=23 agosto 2015 |isbn=978-0-8091-4082-4|lingua=en}}</ref>
{{citazione|Gli studiosi sono d'accordo nell'affermare che le storie siano prese da quattro fonti scritte differenti e che queste furono riunite nel corso del tempo a formare i primi cinque libri della Bibbia come opera composita. Le fonti sono note come '''J''', la fonte '''''J'''ahwista'' (dalla traslitterazione [[lingua tedesca|tedesca]] dell'[[ebraico]] [[YHWH]]), '''E''', la fonte '''''E'''lohista'', '''P''', la fonte sacerdotale ("'''p'''rete"), e '''D''', la fonte '''d'''euteronomica ... Pertanto il Pentateuco (o Torah, come è nota agli ebrei) comprende materiale preso da sei secoli di storia umana, messo insieme per dare un quadro globale della creazione del mondo e dei rapporti di Dio con gli uomini, specificamente col popolo di Israele.|Professor John Riches dell'[[Università di Glasgow]].<ref>{{cita libro|titolo= The Bible: A Very Short Introduction|edition= |autore= John Riches|anno= 2000|editore= Oxford University Press |isbn= 978-0-19-285343-1|pp= 19–20|lingua=en}}</ref>}}


Naturalmente anche l'asserzione del Prof. John Riches è un'ipotesi non completamente convalidata da prove documentali concrete.
La Torah è il documento primario dell'ebraismo ed è la sorgente delle [[613 mitzvot]] (613 precetti) e della maggior parte della sua struttura etica.


== Torah ed ebraismo ==
Secondo la tradizione questi libri furono dati a [[Mosè]] da Dio sul [[monte Sinai]], il dettato include sia le citazioni che ogni parola contenuta nel testo, anche frasi del tipo ''Dio parlò a Mosè...''.
[[File:Présentation de la Loi, Edouard Moyse (1860) - Musée d'art et d'histoire du Judaïsme.jpg|thumb|''Presentazione della Torah'' - Musée d'Art et d'Histoire du Judaïsme ([[Parigi]], [[1860]])]]
=== Esegesi ebraica ===
<!--- vecchia sezione di precedente testo obsoleto --->
La Torah è il documento primario dell'ebraismo ed è la sorgente delle [[613 mitzvot]] (613 precetti) e della maggior parte della sua struttura etica. Secondo la tradizione questi libri furono dati a [[Mosè]] da Dio sul [[monte Sinai]], il dettato include sia le citazioni che ogni parola contenuta nel testo, anche frasi del tipo ''Dio parlò a Mosè...''.


I [[rabbino|rabbini]] considerano che le parole della Torah non forniscono solo un messaggio divino esplicito ma sono anche portatrici di un messaggio intrinseco che si estende oltre il loro significato.
I [[rabbino|rabbini]] considerano che le parole della Torah non forniscono solo un messaggio divino esplicito ma sono anche portatrici di un messaggio intrinseco che si estende oltre il loro significato. Infatti sostengono che anche il più piccolo segno della [[alfabeto ebraico|lettera ebraica]] è stato messo là da Dio come insegnamento. A monito di questo viene posta una [[yod]] nella frase: ''Io sono il Signore tuo Dio'' ed in quella spesso ripetuta: ''E Dio disse a Mosè'' poiché la yod è il più piccolo segno indipendente dell'[[alfabeto ebraico]].<ref name="Sidra">{{he}} [http://www.biu.ac.il/JS/sidra/ ''Sidra: Journal for the Study of Rabbinic Literature, ss.vv.'']</ref>

Infatti sostengono che anche il più piccolo segno della lettera ebraica è stato messo là da Dio come insegnamento. A monito di questo viene posta una yod nella frase: ''Io sono il Signore tuo Dio'' ed in quella spesso ripetuta: ''E Dio disse a Mosè'' poiché la yod è il più piccolo segno indipendente dell'[[alfabeto ebraico]].


Anche rabbi [[Akiva]], che morì nell'anno [[135]], disse che aveva imparato una nuova legge da ogni ''et'' della Torah ([[Talmud]], trattato Pesachium 22b); la parola ''et'' non ha alcun significato da sola, serve soltanto a segnalare il caso [[accusativo]].
Anche rabbi [[Akiva]], che morì nell'anno [[135]], disse che aveva imparato una nuova legge da ogni ''et'' della Torah ([[Talmud]], trattato Pesachium 22b); la parola ''et'' non ha alcun significato da sola, serve soltanto a segnalare il caso [[accusativo]].
Cioè per concludere che, secondo la tradizione ebraica ortodossa, anche la frase ''E Dio disse a Mosè'' è tanto importante quanto lo è quello che Dio ha detto a Mosè.
Cioè per concludere che, secondo la tradizione [[ebraismo ortodosso|ebraica ortodossa]], anche la frase ''E Dio disse a Mosè'' è tanto importante quanto lo è quello che Dio ha detto a Mosè.<ref name="Sidra"/>


Un'interpretazione della Cabala afferma che la Torah costituisce il lungo nome di Dio che si è spezzato in più parole per permettere alle menti umane di comprenderlo, ma non è l'unico modo in cui può essere spezzato: secondo gli Ebrei Ortodossi le lettere e i suoni della Torah possono dare origine a significati differenti se spostati.
Un'interpretazione della [[Cabala ebraica|Cabala]] è che la Torah costituisca il lungo nome di Dio che si è spezzato in più parole per permettere alle menti umane di comprenderlo, ma non è l'unico modo in cui può essere spezzato: secondo gli [[ebrei ortodossi]] le lettere e i suoni della Torah possono dare origine a significati differenti se spostati.<ref>{{en}} [http://www.jr.co.il/hotsites/j-torah.htm Studio della Torah: "Esegesi" (Audio Lectures)]</ref>


===Letteratura rabbinica===
== L'origine della Torah ==
{{Ere Rabbiniche}}
{{Ere Rabbiniche crono|era=GRA}}
Gli [[Letteratura rabbinica|scritti rabbinici]] offrono varie idee di quando venne composta la Torah. La rivelazione a Mosè sul [[Monte Sinai]] è considerata dalla maggioranza come l'evento rivelatore. Secondo la datazione del testo da parte di [[rabbino|rabbini]] [[ebraismo ortodosso|ortodossi]], ciò avvenne nell'anno 1312 p.[[e.v.]];<ref name=Timeline>[http://www.aish.com/jl/h/48944541.html "History Crash Course #36: Timeline: From Abraham to Destruction of the Temple"], di Rabbi Ken Spiro, ''Aish.com'' <small>URL consultato 24 agosto 2015</small></ref> un'altra data fornita per questo evento è l'anno 1280 p.[[e.v.]]<ref name=Kurzweil11>{{cita libro |titolo=The Torah For Dummies |autore=Arthur Kurzweil |anno=2008 |editore=For Dummies |isbn=978-0-470-28306-6 |p=11 |url=http://media.wiley.com/product_data/excerpt/59/04701734/0470173459.pdf |accesso=24 agosto 2015|lingua=en}}</ref> La Torah è il secondo testo religioso più antico del mondo, dopi i [[Veda]].<ref>{{cita web|url=http://www.dailyo.in/politics/secularism-islam-hindus-religion-persecution-tolerance-muslims-christians-safe-india/story/1/4090.html|titolo=Why Muslims and Christians are safer in India than most places on earth|autore=Minhaz Merchant|accesso=24 agosto 2015|editore=DailyO.in -online opinion and commentary platform|lingua=en}}</ref>


Il [[Talmud]] (''[[Gittin]]'' 60a) presenta due opinioni riguardo a quando la Torah fu scritta da Mosè. Un'opinione sostiene che venne scritta da Mosè gradualmente nel corso di molti anni, mentre gli veniva dettata, e la finì quando stava per morire, e l'altra opinione afferma che Mosè scrisse la Torah nella sua interezza in un unico periodo prima della morte, basandosi su quello che gli era stato dettato nel corso degli anni.
Come affermato in precedenza il punto di vista ebraico è che la Torah sia stata dettata direttamente da Dio a Mosè e messa per iscritto prima della morte di Mosè; il punto di vista cristiano è che sia stata scritta sotto ispirazione divina.


Il Talmud (''Menachot'' 30a) dice che gli ultimi otto versetti della Torah che descrivono la morte e sepoltura di Mosè non potevano essere stati scritti da Mosè stesso, altrimenti sarebbero stati una falsità, ma furono scritti dopo la sua morte da Giosuè. [[Abraham ibn ‛Ezra]] e [[Joseph ben Samuel Bonfils|Joseph Bonfils]] ([[XI secolo]]) osservano che le frasi di quei versetti presentano delle informazioni che la gente poteva conoscere solo dopo il tempo di Mosè. Ibn Ezra allude,<ref>Ibn Ezra, comm. su {{passo biblico2|Deuteronomio|34:6}}.</ref> e Bonfils afferma esplicitamente, che Giosuè scrisse quei versetti molti anni dopo la morte di Mosè. Altri commentatori<ref>Ohr Ha'chayim, sempre su {{passo biblico2|Deuteronomio|34:6}}</ref> non accettano questa posizione e sostengono che, sebbene Mosè non potesse aver scritto quegli otto versetti, tuttavia gli furono dettati e Giosuè li trascrisse in base a istruzioni lasciate da Mosè stesso, e che la Torah spesso descrive eventi futuri, alcuni dei quali devono ancora avvenire.
Alcuni studi moderni iniziati alla fine del [[XIX secolo]] affermano che il testo della Torah sembra essere stato redatto unendo differenti precedenti sorgenti: questa teoria è nota come [[Ipotesi Documentale]], anche chiamata teoria ''JEDP''.

Il [[Talmud]] (Trattato ''[[Shabbat (Talmud)|Sabbath]]'' 115b) afferma inoltre che una particolare sezione del [[Libro dei Numeri]] ({{passo biblico|Numeri|10:35–36}}, circoscritta da [[alfabeto ebraico|lettere ebraiche]] [[Nun (lettera)|nun]] invertite)<ref>La '''[[Nun (lettera)|nun]] invertita''' ({{ebraico|'''נו"ן מנוזרת'''}} "nun isolata" o '''נו"ן הפוכה''' "nun invertita" o "'''׆'''" in [[ebraico]] - cfr.[http://www.sofer.co.uk/html/nun_hafucha.html "Nun hafucha described at sofer.co.uk"]) è un [[glifo]] raro usato nell'ebraico classico. La sua funzione nei testi antichi è tuttora dibattuta. Prende la forma della lettera [[Nun (lettera)|nun]] in immagine speculare e appare nel [[testo masoretico]] del [[Tanakh]] in nove punti differenti: cfr. [http://std.dkuug.dk/jtc1/sc2/wg2/docs/n2714.pdf "Universal Multiple-Octet Coded Character Set: International Organization for Standardization"] – due volte nel [[Libro dei Numeri]] {{passo biblico|Numeri|10:35,36}} (i due versetti delineati in n un invertite); sette volte nel capitolo 107 del [[Libro dei Salmi]].</ref> in effetti forma un libro separato. A riguardo di questo versetto un [[midrash]] del libro ''Mishle'' (ital. [[Libro dei Proverbi]]) afferma che "Questi due versetti provengono da un libro indipendente che esisteva, ma fu soppresso!" Un altro midrash (forse antecedente), ''Ta`ame Haserot Viyterot'', riporta che questa sezione in verità proviene del libro della profezia di [[Eldad e Medad]]. Il Talmud dichiara che Dio dettò quattro libri della Torah, ma Mosè scrisse il Deuteronomio per conto suo, con sue parole ([[Talmud babilonese]], ''Megillà'' 31b).

Tutte le interpretazioni rabbiniche classiche sostengono che la Torah fu interamente o quasi interamente mosaica e di origine divina.<ref>Per maggiori informazioni su queste problematiche dalla prospettiva dell'[[ebraismo ortodosso]], si vedano ''[https://books.google.co.uk/books/about/Modern_Scholarship_in_the_Study_of_Torah.html?id=Y0yGuWYwaPUC&hl=en Modern Scholarship in the Study of Torah: Contributions and Limitations]'', cur. Shalom Carmy, Rowman & Littlefield, 1996, e [https://books.google.co.uk/books/about/The_handbook_of_Jewish_thought.html?id=tfsRAQAAIAAJ&redir_esc=y ''Handbook of Jewish Thought'', Volume I], di [[Aryeh Kaplan]], Maznaim Pub. Corp., 1979.</ref>

===Uso rituale===
[[File:Toras in Istanbul Ashkenazi Sinagogue.JPG|thumb|Rotoli della Torah in una [[sinagoga]] [[aschenazita]] ([[Istanbul]], [[Turchia]]). I rotoli di pergamena sono qui ricoperti da involucri di stoffa decorati.]]
La lettura della Torah ({{ebraico|'''קריאת התורה'''}}, K'riat HaTorah - "Lettura [de]lla Torah"}}) è un [[rituale]] religioso ebraico che richiede la lettura pubblica di una serie di passi da un [[Sefer Torah|rotolo della Torah (''Sefer Torah)]]. Il termine si riferisce spesso all'intera cerimonia di asportare il rotolo dall'[[Aron haQodesh|Aron (Armadio sacro)]], intonando il brano appropriato con una [[cantillazione]] speciale, per poi riportare il rotolo nel suo armadio. È una funzione differente dallo [[studio della Torah|studio accademico della Torah stessa]] e non bisogna confondere le due osservanze.

La regolare lettura pubblica della Torah fu introdotta da [[Esdra (Bibbia)|Esdra lo Scriba]] dopo il ritorno del popolo ebraico dalla [[cattività babilonese]] (ca. 537 p.[[e.v.]]), come descritto nel [[Libro di Neemia]].<ref>[[Libro di Neemia]] {{passo biblico|Neemia|8}}.</ref> Nell'era moderna, gli aderenti all'[[ebraismo ortodosso]] svolgono la lettura della Torah secondo una procedura fissa che affermano sia rimasta invariata per duemila anni, dalla [[distruzione del Tempio]] (anno [[70]]). Nei secoli XIX e XX, nuovi movimenti quali l'[[Ebraismo riformato]] e l'[[Ebraismo conservatore]] hanno fatto modifiche alla pratica della lettura biblica, ma il modello di base di solito è rimasto uguale, come segue:

*Quale parte dei servizi liturgici di [[preghiera ebraica|preghiera]] in certi giorni della settimana o durante le [[festività ebraiche]], viene letta una sezione del Pentateuco da un rotolo della Torah. La mattina dello [[Shabbat]] (sabato), si legge una sezione settimanale ("''[[parasha]]''"), scelta in modo tale che l'intero Pentateuco possa essere letto consecutivamente ogni anno.<ref>La divisione in ''[[parashot]]'' presente nei rotoli moderni della Torah, in tutte le comunità ebraiche ([[aschenazi]]te, [[sefardite]] e [[yemen]]ite) si basa su una lista sistematica fornita da [[Maimonide]] nella [[Mishneh Torah]], ''Leggi dei Tefillin, Mezuzah e Rotoli della Torah'', capitolo 8. Maimonide basò la sua divisione sulle ''parashot'' della Torah nel [[Codex Aleppo]]. Sebbene inizialmente messo in dubbio da [[Umberto Cassuto]], questo testo è stato universalmente accettato dagli studiosi moderni. Cfr. [http://aleppocodex.org/ sito ufficiale del Codex Aleppo], con relativi commentari.</ref><ref>Le sinagoghe [[Ebraismo conservatore|conservatrici]] e [[Ebraismo riformato|riformate]] possono leggere le ''parashot'' con un programma triennale piuttosto che annuale, cfr. [http://www.uscj.org/The_Authentic_Trienn7085.html ''The Authentic Triennial Cycle: A Better Way to Read Torah?''].</ref> Nei pomeriggi del [[sabato]], [[lunedì]] e [[giovedì]], si legge l'inizio della porzione del sabato successivo. Durante le [[festività ebraiche]], agli inizi di ogni mese e nei [[Digiuni ebraici|giorni di digiuno]], si leggono sezioni speciali collegate con tali giorni.

Gli [[ebrei]] osservano una fesività annuale, [[Simchat Torah]], per celebrare il completamento e il nuovo inizio del ciclo annuale di letture.<ref name="Adin">[[Adin Steinsaltz]], ''A Guide to Jewish Prayer'', ed. {{he}} 1994, trad. {{en}} 2000, Schocken Books, pp. 259-262.</ref>

I rotoli della Torah vengono spesso rivestiti da una fascia, o copertura speciale, da vari ornamenti e da una ''Keter'' (corona), sebbene tali usanze varino a seconda delle sinagoghe. La congregazione usualmente sta in piedi quando la Torah viene trasportata fuori dall'Aron per essere letta, quando viene elevata e anche quando viene riportata all'Aron, ma si siede durante la lettura stessa.<ref name="Adin"/>

===Legge biblica===
{{vedi anche|Halakhah}}
[[File:Moses and Aaron with the Tablets of the Law - Google Art Project.jpg|thumb|Mosè e Aronne con le Tavole della Legge ([[1692]]), Museo Ebraico di Londra]]
La Torah contiene narrazioni, esposizioni di legge, e istruzioni di [[etica ebraica|etica]]. Collettivamente queste leggi, di solito chiamate [[Halakhah|legge biblica]] o [[mitzvot|comandamenti]], sono a volte indicate con l'appellativo [[Legge di Mosè]] (''Torat Moshe'' {{ebraico|'''תּוֹרַת־מֹשֶׁה'''}}), [[Legge mosaica]], o [[Alleanza (Bibbia)|Legge sinaitica]]. Nello specifico:<ref>''Le 613 mitzvòt. Estratto dal "Séfer HaMitzvòt" di Maimonide'', a cura di Moise Levy, Lamed, 2002; [http://www.benenoach.info/ "Noachismo"], sul Sito Noachide; Moshe Weiner, ''The Divine Code'', cur. Michael Schulman, Vol. I, 2008, Ask Noah International. partic. pp. 21-30.</ref>

* [[613 Mitzvot]], i 613 comandamenti contenuti nella Torah
* [[Mitzvah]], comandamento divino, atto di bontà, buona azione
* [[Proselito#Proselito_nell.27Antico_Testamento|Regole per i proseliti]]
* [[Sette leggi di Noè]], serie d'imperativi morali applicabili a tutte le nazioni, inclusi i [[Goy|non-ebrei]] (obbedienza al [[Noachismo]] assicura un posto nel [[Escatologia ebraica#"Il Mondo a Venire"|Mondo a venire]])
* I [[Dieci Comandamenti]]

==La Torah Orale==
{{vedi anche|Mishnah|Talmud}}
La tradizione rabbinica sostiene che Mosè venne ad apprendere l'intera Torah mentre visse sul [[Monte Sinai]] per 40 giorni e notti, e sia la Torah orale che quella scritta furono trasmesse in parallelo tra loro. Dove la Torah lascia indefiniti parole e concetti, e cita procedure senza darne una spiegazione o istruzioni, il lettore deve cercare i particolari mancanti in fonti supplementari note come legge orale o Torah orale.<ref>[http://www.torahmedia.com/flexcart/searchResults.php Rabbi Jonathan Rietti, ''The Oral Law: The Heart of The Torah''], ''Jewish Inspiration''.</ref> Alcuni dei comandamenti più importanti della Torah che necessitano di ulteriori spiegazioni sono:

*[[Tefillin]] ([[ebraico|ebr.]] '''תפילין'''), detti anche "filatteri": come indicato in {{passo biblico2|Deuteronomio|6:8}}, a in altri punti, i tefillin devono essere indossati sul braccio e sulla testa tra gli occhi. Tuttavia, non vengono forniti dettagli in merito a cosa siano i tefillin o come debbano essere costruiti.
*[[Casherut]] ([[ebraico|ebr.]] '''כַּשְׁרוּת''', letteralmente ''adeguatezza''): come indicato in {{passo biblico2|Esodo|23:19}} e altrove, un capretto non può essere cotto nel latte di sua madre. Oltre a numerosi altri problemi che ostacolano la comprensione di questa legge di natura ambigua, nella Torah non ci sono caratteri di [[vocali]]zzazione; essi vengono forniti dalla tradizione orale.<ref>Il problema risiede nella natura consonantica della lingua ebraica: l'ebraico scritto infatti - come tutte le [[lingue semitiche]] - non ha vocali. Esse sono inserite mentalmente da chi legge, a seconda del contesto e delle leggi grammaticali dell'ebraico. Un esempio in [[Lingua italiana|italiano]] potrebbe essere dato dalle due lettere "CS", le cui possibili vocalizzazioni possono essere, a causa del contesto, "CaSa", "CoSa", "CaSo", "CoSo".</ref> Ciò diventa particolarmente importante in questa legge, poiché la parola ebraica di "latte" ('''חלב''') è identica alla parola "grasso animale" quando mancano le vocali. Senza tradizione orale, non si saprebbe se la trasgressione consista nel mischiare la carne col latte oppure col grasso.
*Leggi dello [[Shabbat]] ([[ebraico|ebr.]] '''שבת''', festa del riposo osservata ogni [[sabato]]): data la severità della punizione per la violazione dello Shabbat, cioè la pena di morte, ci si aspetterebbe che venisse fornita una direttiva precisa su come dovesse essere osservato un comandamento così essenziale. Tuttavia, la maggior parte delle informazioni riguardo alle regole e tradizioni dello Shabbat sono dettate nel Talmud e in altri libri derivanti dalla legge orale ebraica.<ref name="Oral">Per quanto sopra, si veda ''int. al.'', [https://books.google.co.uk/books/about/The_Written_and_Oral_Torah.html?id=49ZuAAAAMAAJ&redir_esc=y Nathan T. Lopes Cardozo, ''The Written and Oral Torah: A Comprehensive Introduction''], Jason Aronson Inc., 1998, partic. "The Categories of the Orally Transmitted Torah".</ref>

Secondo testi rabbinici classici questa serie parallela di materiali fu trasmessa originariamente a Mosè nel Sinai, e poi da Mosè a Israele. A quel tempo era proibito mettere per iscritto e pubblicare la legge orale, poiché qualsiasi scrittura sarebbe stata incompleta e soggetta a travisamenti e abusi.<ref>Talmud, ''Gittin'' 60b.</ref>

Tuttavia, dopo l'esilio, la dispersione e la persecuzione, questa tradizione venne abbandonata quando apparve chiaro che scriverla fosse l'unico modo di conservare la Legge Orale. Dopo molti anni di impegno da parte di un gran numero di [[Tannaim]], la tradizione orale fu messa per iscritto verso l'anno [[200]] [[e.v.]] da [[Rabbini|Rabbi]] [[Judah haNasi]], che ne compilò una versione nota col titolo di ''"[[Mishnah]]"'' ({{ebraico|'''משנה'''}}). Altre tradizioni orali dello stesso periodo non incluse nella Mishnah, furono registrate come "Baraitot" (insegnamenti esterni) e "[[Tosefta]]". Altre tradizioni ancora furono messe per iscritto come "[[Midrashim]]".<ref name="Oral"/>

Dopo continue persecuzioni ulteriori parti della legge orale vennero messe per iscritto. Molte più lezioni, interpretazioni e tradizioni solo citate brevemente nella Mishnah, divennero migliaia di pagine raccolte in quella che ora si chiama ''[[Ghemara]]''. La Ghemara è scritta in [[lingua aramaica|aramaico]] e fu compilata a [[Babilonia]]. La Mishnah e la Ghemara insieme sono chiamate '''[[Talmud]]'''. Anche i rabbini di Israele raccolsero le proprie tradizioni e le redassero in quello che viene chiamato il [[Talmud gerosolimitano]] (''[[Yerushalmi]]''). Poiché la maggioranza dei rabbini vivevano a Babilonia, il [[Talmud babilonese]] (''[[Bavli]]'') ha la precedenza, nel caso i due si trovino in conflitto.<ref name="Oral"/>

I movimenti ortodossi e conservatori dell'ebraismo accettano questi testi come base di tutta l'[[Halakhah]] (Legge ebraica) successiva e di tutti i codici giuridici ebraici ritenuti normativi. L'[[ebraismo riformato]] e quello [[ebraismo ricostruzionista|ricostruzionista]] negano che questi testi, o persino la stessa Torah, possano essere utilizzati per determinare il diritto normativo (leggi accettate come vincolanti), ma li accettano come autentici e unici per comprendere la Torah ed il suo sviluppo nel corso della storia. L'[[Ebraismo Umanista]] sostiene che la Torah sia un testo storico, politico e sociologico, ma non crede che ogni parola della Torah sia vera, o anche moralmente corretta. L'ebraismo umanista mette spesso in discussione la Torah e può scegliere di esserne in disaccordo, ritenendo che l'intera esperienza ebraica, non solo la Torah, dovrebbe essere la fonte ebraica di comportamento e di etica.<ref>{{cita web|url=http://citycongregation.org/about/what-we-believe/ |titolo=The City Congregation of Humanistic Judaism |editore=citycongregation.org |accesso=25 agosto 2015|lingua=en}}</ref>

==Significato divino delle lettere e misticismo ebraico==
{{vedi anche|Cabala ebraica|Cabala lurianica|Misticismo ebraico}}
[[File:EhyehAsherEhyeh1.jpg|thumb|400px|Trascrizione di frase biblica in lingua ebraica artistica, da Esodo 3:14]]
I cabalisti sostengono che non solo le parole della Torah contengano un messaggio divino , ma indichino anche un messaggio più importante che si estende ben oltre le sole parole. Pertanto affermano che anche soltanto un semplice segno come il ''kotzo shel yod'' ('''קוצו של יוד'''), il [[caratteri tipografici con grazie|serif]] della lettera ebraica ''[[Yodh|yod]]'' ('''י'''), la lettera più piccola, o marcature decorative, o parole ripetute, furono trasmesse da [[Dio (ebraismo)|Dio]] per insegnare molteplici lezioni. Ciò indipendentemente dal fatto che lo yod appaia nella frase "I sono il Signore, tuo Dio" ({{ebraico|'''אָנֹכִי יְהוָה אֱלֹהֶיךָ'''}}, {{passo biblico2|Esodo|20:2}}) o che appaia in "Dio parlò quindi a Mosè e gli disse" ({{ebraico|וַיְדַבֵּר אֱלֹהִים, אֶל-מֹשֶׁה'''; וַיֹּאמֶר אֵלָיו, אֲנִי יְהוָה'''.}} {{passo biblico2|Esodo|6:2}}). In modo simile, [[Rabbi Akiva]] (ca. [[50]] – [[135]]), si dice abbia appreso una nuova legge per ogni ''et'' ('''את''') della Torah ([[Talmud]], Trattato ''[[Pesachim]]'' 22b); la parola ''et'' è di per se stessa senza significato e serve solo a marcare il [[oggetto (linguistica)|complemento oggetto diretto]]. In altre parole, è convinzione dell'[[ebraismo ortodosso]] che anche un testo apparentemente contestuale come "Dio parlò quindi a Mosè e gli disse..." non sia meno importante del pronunciamento stesso.<ref name="Cabala">Per questa sezione e relativi approfondimenti, si vedano ''int. al.'': [[Gershom Scholem]], ''Le grandi correnti della mistica ebraica'', Einaudi, Milano, 1965; [[Giulio Busi]], ''Qabbalah visiva'', Einaudi, 2005; ''Mistica ebraica. Testi della tradizione segreta del giudaismo dal III al XVIII secolo'', a cura di [[Giulio Busi]] ed [[Elena Loewenthal]], Einaudi, 1995; [[Joseph Dan]], ''The Heart and the Fountain: An Anthology of Jewish Mystical Experiences'', [[Oxford University Press]], 2002.</ref>

Un'interpretazione cabalistica asserisce che la Torah costituisca il [[Nomi di Dio nella Bibbia|nome esteso di Dio]] e che fu suddiviso in parole cosicché la mente umana potesse comprenderlo. Mentre questo è efficace in quanto si accorda con la ragione umana, non è l'unico modo in cui il testo può essere suddiviso.<ref name="Cabala"/>

==Produzione e uso del rotolo della Torah==
[[File:Page Pointers for reading of Torah.jpg|thumb|Puntatori di pagina (''[[yad]]'') per leggere la Torah]]
{{vedi anche|Sefer Torah}}
I [[Rotulus|rotoli]] della Torah [[manoscritto|manoscritti]] sono tuttora usati e copiati da [[Sofer (ebraismo)|scribi (soferim)]] per fini rituali (cioè, [[Preghiera ebraica|servizi religiosi]]); il rotolo stesso è chiamato ''[[Sefer Torah]]'' ("Libro [della] Torah"). I testi sono scritti usando una metodologia particolare, laboriosa e minuziosa, da parte di scribi altamente qualificati. Questo sistema, secondo il biblista B. Barry Levy, ha prodotto "la supposizione popolare che durante l'epoca rabbinica non siano mai stati apportati cambiamenti alla Bibbia." Tuttavia, continua Levy, "questo semplicemente non concorda coi fatti."<ref>[https://books.google.co.uk/books/about/Fixing_God_s_Torah.html?id=3mvL6tUMIA0C&hl=en B. Barry Levy, ''Fixing God's Torah: The Accuracy of the Hebrew Bible Text in Jewish Law''], Oxford University Press, 2001, p. 4. The Hebrew text of the Torah has never been finalized down to the last letter. This is important not least because Jewish law requires that Torah scrolls read publicly in the synagogue be error-free. Jewish scribes, scholars, and legal authorities have sought to overcome or narrow these differences, but to this day have not completely succeeded in doing so.</ref> Si crede che ogni parola, o segno, abbia un significato divino, e che assolutamente nessuna parte possa essere cambiata inavvertitamente, per timore che faccia cadere in errore. La fedeltà del testo [[ebraico]] del [[Tanakh]], e della Torah in particolare, è considerata di suprema importanza, fino all'ultima lettera: traduzioni o trascrizioni sono malviste nell'uso formale delle funzioni religiose, e la trascrizione viene eseguita con massima cura. Un errore di una sola lettera, ornamento, o simbolo delle 304.805 lettere stilizzate che compongono il testo ebraico della Torah, rende un rotolo inadatto, è necessaria quindi una competenza speciale e una pergamena richiede molto tempo per scriverla e controllarla.

Secondo la [[Halakhah|legge ebraica]], un ''[[sefer Torah]]'' (plurale: ''Sifrei Torah'') è una copia del testo formale ebraico scritta a mano su ''gevil'' o ''qlaf'' (forme di [[pergamena]]) usando una [[penna d'oca]] (o altro utensile permesso) bagnato d'inchiostro. Scritta interamente in [[lingua ebraica]], un ''Sefer Torah'' contiene 304.805 [[alfabeto ebraico|lettere]], tutte duplicate precisamente da un ''[[Sofer (ebraismo)|sofer]]'' ("[[scriba]]"), impegno che può far impiegare circa un anno e mezzo a completare. La maggior parte dei Sifrei Torah sono scritti con un testo di quarantadue righe a colonna (gli ebrei [[yemen]]iti ne usano cinquanta), e vengono osservate regole molto rigorose circa la posizione e configurazione delle [[alfabeto ebraico|lettere ebraiche]].<ref>Sull'argometo si veda la ''[[Mishnah Berurah]]'' - cfr. [http://www.geniza.net/ritual/mb/letterforms.shtml "Mishnat Soferim: The forms of the letters"], trad. da Jen Taylor Friedman (''geniza.net'')</ref> Diversi [[carattere (tipografia)|caratteri]] ebraici possono essere utilizzati, la maggior parte dei quali sono alquanto ornati e impegnativi.

Il completamento di un Sefer Torah viene festeggiato con grandi celebrazioni, ed è una [[mitzvah]] per ogni ebreo scrivere o essere scritto a suo nome un Sefer Torah. I rotoli della Torah sono custoditi nella parte più [[Qedushah|sacra]] della [[sinagoga]], nell'[[Aron haQodesh|Armadio Sacro]] noto come "Arca Santa" ({{ebraico|'''אֲרוֹן הקֹדשׁ'''}} ''[[Aron haQodesh]]''): ''Aron'' in ebraico significa "armadio" o "ricettacolo", e ''kodesh'' deriva da ''kadosh'' = "santo".


== Traduzioni ==
== Traduzioni ==
[[File:Genesis egg.png|thumb|Il primo capitolo di [[Genesi|''Bereshit'' (Genesi)]] scritto su un uovo, Museo di [[Gerusalemme]]]]
Traduzioni di questi libri esistono da più di 2000 anni, la più antica e famosa delle quali è quella greca detta dei [[Septuaginta|Settanta]] che, secondo la leggenda, si dice sia stata voluta da un [[faraone]] della [[dinastia tolemaica]].
{{vedi anche|Versioni della Bibbia|Traduzioni della Bibbia in altre lingue}}
===Aramaico===
{{vedi anche|Targum}}
Il [[Libro di Esdra]] fa riferimento a traduzioni e commentari del testo ebraico in [[lingua aramaica|aramaico]], la lingua più comunemente diffusa in quel tempo. Tali traduzioni sembra risalgano al VI secolo [[era volgare|prima dell'era volgare]]. Il termine aramaico per ''traduzione'' è ''Targum''.<ref>B.D. Chilton (cur.), ''The Isaiah Targum: Introduction, Translation, Apparatus and Notes'', Michael Glazier Inc., p. xiii.</ref> L`''[[Encyclopaedia Judaica]]'' riporta quanto segue:
{{citazione|Nei primi tempi si usava tradurre il testo ebraico in vernacolo sul momento stesso della lettura (per esempio, in Palestina e Babilonia la traduzione avveniva in aramaico). Il targum (“traduzione”) era eseguito da un funzionario speciale della sinagoga, chiamato ''meturgeman'' ... Alla fine però la pratica di tradurre in vernacolo venne abbandonata.|''[[Encyclopaedia Judaica]]'', ''s.v.'' "Torah, Reading of"}}


Tuttavia non esiste indicazione che queste traduzioni fossero messe per iscritto così presto. Si suppone comunque che il Targum fosse trascritto in un periodo alquanto antico, ma solo per uso privato:
La più conosciuta traduzione dell'antichità è forse quella del [[Targum]] di [[Onkelos]] il Proselita, la quale è ancora usata come strumento per gli studi della Torah e citata ampiamente da [[Rashi]] in dibattiti di [[etimologia]].
{{citazione|Il riconoscimento ufficiale di un Targum scritto e la redazione finale del suo testo appartengono tuttavia al periodo post-[[talmud]]ico e quindi non prima del [[V secolo]]|''[[Encyclopaedia Judaica]]'', ''s.v.'' "Bible: Translations"}}


===Greco===
La Torah, che sta alla base del [[Vecchio Testamento]] cristiano, ebbe la sua ufficializzazione terminologica solo intorno al [[VII secolo]]. Infatti prima di tale periodo della Torah esistevano più versioni che differivano nelle interpretazioni delle singole parole. Causa di ciò risiede nella natura consonantica della lingua ebraica. L'ebraico scritto infatti - come tutte le [[lingue semitiche]] - non ha vocali. Esse sono inserite mentalmente da chi legge, a seconda del contesto e delle leggi grammaticali dell'ebraico. Un esempio in [[Lingua italiana|italiano]] potrebbe essere dato dalle due lettere "CS", le cui possibili vocalizzazioni possono essere, a causa del contesto, "CaSa", "CoSa", "CaSo", "CoSo". Prima del VII secolo ognuna delle quattro parole sarebbe potuta essere accettata, in quanto potenzialmente corretta.
{{vedi anche|Septuaginta}}
Una delle prime traduzioni conosciute dei primi cinque libri di Mosè dall'[[ebraico]] al [[lingua greca|greco]] fu la [[Septuaginta]]. Questa è una versione in [[koinè]] della [[Bibbia ebraica]] (''[[Tanakh]]'') che fu usata da chi parlava greco. L'appellativo proviene dal [[lingua latina|latino]]: ''septem'' significa sette, e ''-gintā'' significa "per dieci". Fu chiamata così per il numero dei suoi traduttori, che furono appunto settanta, ''Septuaginta''. Questa versione greca delle Scritture ebraiche risale al terzo secolo p.[[e.v.]], ed è associata originariamente al [[giudaismo]] [[ellenismo|ellenistico]].<ref>Secondo una leggenda, si dice che la Septuaginta sia stata voluta da un [[faraone]] della [[dinastia tolemaica]].</ref> Contiene sia una traduzione dell'ebrauico sia materiale variante.<ref>F.V. Greifenhagen, ''Egypt on the Pentateuch's Ideological Map: Constructing Biblical Israel's Identity'', Continuum, 2002, p. 218.</ref>

Ulteriori traduzioni in greco includono sette e più versioni, la più conosciuta delle quali è forse quella del [[Targum]] di [[Onkelos]] il Proselita, che è ancora usata come strumento per gli studi della Torah e citata ampiamente da [[Rashi]] in dibattiti di [[etimologia]]. Le altre sopravvivono in frammenti, tra cui quelli di [[Aquila di Sinope]], di [[Simmaco l'Ebionita]] e di [[Teodozione]].<ref>''Encyclopedia Judaica'', vol. 3, p. 597.</ref>

===Latino===
[[File:BHS title cover.jpg|thumb|Copertina della [[Biblia Hebraica Stuttgartensia]]]]
Le prime traduzioni in [[lingua latina]] — la versione ''[[Vetus Latina]]'' — furono conversioni specifiche di parti della [[Septuaginta]]. Con [[San Girolamo|Sofronio Eusebio Girolamo]] nel [[IV secolo]] arrivò la traduzione latina della [[Bibbia ebraica]], la ''[[Vulgata]]''.<ref>[http://digilander.libero.it/domingo7/VULGATA.htm "La Chiesa ed i testi originali: Vulgata, textus receptus o testo critico?"], su ''La Bibbia e la Chiesa''.</ref>

===Arabo===
A partire dall'[[VIII secolo]], la lingua culturale degli ebrei che vivevano sotto il dominio [[islam]]ico divenne l'[[lingua araba|arabo]] invece che l'aramaico. "Verso quel tempo, sia gli studiosi religiosi sia i laici iniziarono a produrre traduzioni della Bibbia in [[Lingue giudeo-arabe|giudeo-arabo]] usando l'[[alfabeto ebraico]]." In seguito, nel [[X secolo]], la versione standard della Bibbia venne tradotta in giudeo-arabo, la più conosciuta essendo quella di [[Saadya Gaon]], che continua ad essere usata a tutt'oggi, "in particolare dagli ebrei [[yemen]]iti."<ref>''[[Encyclopaedia Judaica]]'', vol. III, p. 603</ref>

===Lingue moderne===
====Traduzioni ebraiche====
La Torah è stata tradotta da biblisti ebrei nella maggior parte delle lingue [[Europa|europee]], incluso l'[[lingua inglese|inglese]],<ref>Le traduzioni in inglese della Bibbia ebraica vengono fatte dal [[Testo Masoretico]] (cfr. [http://concise.britannica.com/ebc/article-9051280/Masoretic-text articolo sulla ''Britannica'']) nella suddivisione e ordine tradizionali di Torah, ''Nevi'im'' e ''Ketuvim''.La maggioranza delle traduzioni appaiono in edizione bilingue (ebraico–inglese). Le traduzioni ebraiche spesso riflettono la tradizionale [[esegesi ebraica]] della Bibbia; tutte queste evitano interpretazioni [[cristologia|cristologiche]] presenti in molte traduzioni non ebraiche.</ref> [[lingua tedesca|tedesco]], [[lingua russa|russo]], [[lingua francese|francese]], [[lingua spagnola|spagnolo]] e [[lingua portoghese|portoghese]], e altre. La traduzione tedesca più conosciuta fu prodotta da [[Samson Raphael Hirsch]]. In [[lingua italiana|italiano]], [[Samuel David Luzzatto]] (e continuatori) tradusse in [[volgare]]'' e pubblicò negli anni [[1868]]-[[1875]] ''La Sacra Bibbia'', per i tipi di Minelli, [[Rovigo]], in 4 volumi.<ref>[http://www.jewishencyclopedia.com/articles/10203-luzzatto-luzzatti#1917 ''Jewish Encyclopedia'', ''s.v.'' "Luzzatto"].</ref>

====Traduzioni cristiane====
Quale parte del [[Canone della Bibbia|canone biblico]] [[cristianesimo|cristiano]], la Torah è stata tradotta in [[Traduzioni della Bibbia in altre lingue|centinaia di lingue]].<ref name="Archiv">Si veda il [http://www.bibelarchiv-vegelahn.de/ ''bibelarchiv-vegelahn''] {{de}} archivio online dedicato alle versioni e traduzioni della Bibbia.</ref>

==In altre religioni==
{{vedi anche|Antico Testamento|Ebraismo e islam}}
Mentre il [[cristianesimo]] include i cinque libri di Mosè (''[[Pentateuco]]'') tra i testi sacri del suo [[Antico Testamento]], l'[islam]] afferma che solo la Torah originale fu mandata da Dio. In nessuna delle due religioni la Torah conserva l'importanza legale religiosa che ha nell'[[ebraismo ortodosso]].

Nei [[primi centri del cristianesimo]] la Septuaginta veniva usata da chi parlava il [[lingua greca|greco]], mentre i [[Targum]] [[Aramaico parlato da Gesù|aramaici]] erano usati da chi parlava aramaico, come per esempio nella [[chiesa ortodossa siriaca]]. La Septuaginta era considerata la forma standard dell'Antico Testamento dalla prima chiesa cristiana greca ed è correntemente considerata canonica dalla [[Chiesa ortodossa|chiesa ortodossa orientale]].<ref>David Arthur DeSilva, ''An Introduction to the New Testament: Contexts, Methods & Ministry'', InterVarsity Press, 2004, p. 317.</ref> Sebbene le varie confessioni cristiane abbiano [[[[Canone della Bibbia|versioni dell'Antico Testamento leggeremente differenti]] nelle rispettive Bibbie, la Torah come Pentateuco (o "[[Legge mosaica]]") è comune a tutte.<ref name="Archiv"/>

Il [[Quran]] fa molti riferimenti a Mosè (''Musa'') per confermare la verità della sua esistenza e le direttive date da Dio ai [[Figli di Israele]]. Secondo il Quran, Allah dice: "Ha fatto scendere su di te il Libro (Quran) con la verità, a conferma di ciò che era prima di esso. E fece scendere la Torâh e l'Ingîl (Vangelo)" ([http://www.sufi.it/corano/3.htm Sura III.3]).

I [[mussulmani]] chiamano la Torah ''Tawrat'' (o Torâh) e la considerano parola di Dio data a Mosè. Tuttavia credono anche che questa rivelazione originale sia stata corrotta (''tahrif'' - {{lang-ar|تحريف}}, "distorsione, alterazione") (o semplicemente alterata dal passar del tempo e dalla fallibilità umana) nel tempo dagli scribi ebrei<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=1CkTeb1Npeo "Is the Bible God's Word?"] di Sheikh Ahmed Deedat, su [[YouTube]] del 12 febbraio 2014.<small>URL consultato 26 agosto 2015</small></ref> e non sono quindi molto devoti alla "versione ebraica" della Torah (cfr. [http://www.sufi.it/corano/7.htm#sthash.KjkER0OZ.dpuf Sura VII.144]).<ref>VII.144. ''Disse [Allah]: « O Mosè, ti ho eletto al di sopra degli uomini per [affidarti] i Miei messaggi e le Mie parole. Prendi ciò che ti dò e sii riconoscente»."</ref> La Torah viene comunque sempre citata nel Quran con rispetto e la fede mussulmana nella Torah, come anche nell'elezione profetica di Mosè, è uno dei [[sei articoli di fede]] dell'[[islam]].<ref>[http://injil.org/Kalimatullah/revelations.html#Heading4 "The Koran's Testimony about the Previous Scriptures: The Tawrat"], su ''injil.org''.</ref>


== Note ==
== Note ==
<div style="height: 300px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4" >
<references/>
*[https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Judaism/The_Written_Law.html "Torah"], voce su [[Jewish Virtual Library]]
*[http://www.jewishencyclopedia.com/articles/14446-torah "Torah"], voce su {{JewishEncyclopedia}}
{{References|2}}
</div>

==Bibliografia==
*{{cita libro|autore=Barry L. Bandstra|titolo=Reading the Old Testament: an introduction to the Hebrew Bible|editore=Wadsworth|anno=2004|url=http://books.google.com.au/books?id=vRY9mTUZKJcC&pg=PA489&lpg=PA489&dq=Bandstra,+Barry+L+%282004%29.+Reading+the+Old+Testament:+an+introduction+to+the+Hebrew+Bible#v=onepage&q&f=false|isbn=9780495391050|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=Philip Birnbaum|titolo=Encyclopedia of Jewish Concepts|editore=Wadsworth|anno=1979|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=Joseph Blenkinsopp|titolo=Treasures old and new: essays in the theology of the Pentateuch|editore=Eerdmans|anno=2004|url=http://books.google.com.au/books?id=wq0YsOpTjKIC&printsec=frontcover&dq=Treasures+old+and+new:+essays+in+the+theology+of+the+Pentateuch#v=onepage&q&f=false|isbn=9780802826794|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=Antony F. Campbell|autore2=Mark A. O'Brien|titolo=Sources of the Pentateuch: texts, introductions, annotations|editore=Fortress Press|anno=1993|url=http://books.google.com/?id=cwhICpcHBsQC&pg=PR3&dq=Sources+of+the+bible#v=onepage&q=Sources%20of%20the%20bible&f=false|isbn=9781451413670|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=David M. Carr|titolo=Reading the fractures of Genesis|editore=Westminster John Knox Press|anno=1996|url=http://books.google.com.au/books?id=8UJctZxFHikC&printsec=frontcover&dq=Reading+the+fractures+of+Genesis:+historical+and+literary+approaches#v=onepage&q&f=false|isbn=9780664220716|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=David Clines|titolo=The theme of the Pentateuch|editore=Sheffield Academic Press|anno=1997|url=http://books.google.com.au/books?id=Z45ullcFRG8C&printsec=frontcover&dq=Clines+Theme+of+the+Pentateuch#v=onepage&q&f=false|isbn=9780567431967|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=G.I. Davies|capitolo=Introduction to the Pentateuch|url=http://books.google.com.au/books?id=3surkLVdw3UC&pg=PA12&dq=Oxford+Bible+Commentary+Introduction+to+the+Pentateuch#v=onepage&q=Oxford%20Bible%20Commentary%20Introduction%20to%20the%20Pentateuch&f=false|curatore=John Barton|titolo=Oxford Bible Commentary|editore=Oxford University Press|anno=1998|isbn=9780198755005|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=Richard Elliot Friedman|titolo=Commentary on the Torah With a New English Translation|editore=Harper Collins Publishers|anno=2001|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=Paula Gooder|titolo=The Pentateuch: a story of beginnings|editore=T&T Clark|anno=2000|url=http://books.google.com.au/books?id=49XpvvO-Oq0C&printsec=frontcover&dq=The+Pentateuch+Paula+Gooder#v=onepage&q&f=false|isbn=9780567084187|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=Robert Kugler|autore2=Patricl Hartin|titolo=The Old Testament between theology and history: a critical survey|editore=Eerdmans|anno=2009|url=http://books.google.com.au/books?id=L8WbXbPjxpoC&printsec=frontcover&dq=Robert+Kugler,+Patrick+Hartin#v=onepage&q&f=false|isbn=9780802846365|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=Christopj L. Levin|titolo=The Old testament: a brief introduction|editore=Princeton University Press|year=2005|url=http://books.google.com.au/books?id=7geSuBAQ1e0C&printsec=frontcover&dq=The+Old+testament:+a+brief+introduction+Christoph+Levin#v=onepage&q&f=true|isbn=9780691113944|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=Mark McEntire|titolo=Struggling with God: An Introduction to the Pentateuch|editore=Mercer University Press|anno=2008|url=http://books.google.com/books?id=VwOs9f1FpmsC&pg=PA87&dq=william+propp+exodus+1-18#v=onepage&q=william%20propp%20exodus%201-18&f=false|isbn=9780881461015|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=Jean-Louis Ska|titolo=Introduction to reading the Pentateuch|editore=Eisenbrauns|anno=2006|url=http://books.google.com.au/books?id=7cdy67ZvzdkC&printsec=frontcover&dq=Introduction+to+reading+the+Pentateuch+Jean+Louis+Ska#v=onepage&q&f=false|isbn=9781575061221|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=John Van Seters|titolo=The Pentateuch: a social-science commentary|editore=Continuum International Publishing Group|anno=2004|url=http://books.google.com/?id=T-Vi9eK_vS0C&pg=PA7&dq=Sources+of+the+bible#v=onepage&q=Sources%20of%20the%20bible&f=false|isbn=9780567080882|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=Jerome T. Walsh|titolo=Style and structure in Biblical Hebrew narrative|editore=Liturgical Press|anno=2001|url=http://books.google.com.au/books?id=hGeXrcQTZ2kC&printsec=frontcover&dq=style+and+structure+in+biblical+hebrew+narrative#v=onepage&q&f=false|isbn=9780814658970|lingua=en}}


== Bibliografia==
===Altri riferimenti===
{{lingue|en|he|it}}
* AA.VV., ''Torah: Il testo sacro dell'ebraismo'', Invictus Editore, 2015
* Alcalay, Reuben, ''The Complete Hebrew – English dictionary'', vol. 2, Hemed Books, New York, 1996
* Bartolini Elena Lea, e Di Sante, Carmine, ''Ai piedi del Sinai: Israele e la voce della Torah'', Dehoniane, 2015
* Borgonovo, Gianantonio, ''Torah e storiografie dell'Antico Testamento'', Elledici, 2012
* DeSilva, David Arthur, ''An Introduction to the New Testament: Contexts, Methods & Ministry'', InterVarsity Press, 2004
* [[Richard Elliott Friedman|Friedman, Richard Elliott]], ''Who Wrote the Bible?'', HarperSanFrancisco, 1997
* [[Abraham Joshua Heschel|Heschel, Abraham Joshua]], Tucker, Gordon & Levin, Leonard, ''Heavenly Torah: As Refracted Through the Generations'', London, Continuum International Publishing Group, 2005
* Hubbard, David "The Literary Sources of the Kebra Nagast", Tesi [[Ph.D.]], [[St Andrews University]], [[Scozia]], 1956
* Kantor, Mattis, ''The Jewish time line encyclopedia: A year-by-year history from Creation to the present'', Jason Aronson Inc., Londra, 1992
* Peli Pinchas, H., ''La torah oggi'', trad. E. Roncoroni Rosetti, Marietti, 2000
* Scherman, Nosson, (cur.), ''[[Tanakh]]'', Vol. I, "The Torah", (ediz. Stone), Mesorah Publications, New York, 2001
* Testi in [[ebraico]] a [http://www.hebrewbooks.org/ ''Hebrewbooks'': "Classical Hebrew Books"]
* [[Julius Wellhausen|Wellhausen, Julius]], ''Prolegomena to the History of Israel'', Scholars Press, 1994 (rist. ed. 1885)
* Wheeler, Brannon M., ''Moses in the Quran and Islamic Exegesis'', Routledge, 2002


==Voci correlate==
==Voci correlate==
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* [[Bibbia]]
* [[Bibbia]]
* [[Dieci Comandamenti]]
* [[Giudeo-cristianesimo]]
* [[Ipotesi documentale]]
* [[Pentateuco samaritano]]
* [[Pentateuco samaritano]]
* [[Rapporti tra cristianesimo ed ebraismo]]
* [[Studio della Torah]]
* [[Talmud]]
* [[Talmud]]
* [[Tanakh]]
* [[Tanakh]]
* [[Tetragramma biblico]]
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== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
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* [http://www.torah.it/ Torah.it - Sito completamente dedicato allo studio della Torah e dell'Ebraismo (in italiano)].
* [http://www.torah.it/ Torah.it - Sito completamente dedicato allo studio della Torah e dell'Ebraismo (in italiano)].
* [http://www.virtualyeshiva.it Virtual Yeshiva] Lezioni in italiano sulle porzioni settimanali della Torah e su vari temi dell'ebraismo
* [http://www.virtualyeshiva.it Virtual Yeshiva] Lezioni in italiano sulle porzioni settimanali della Torah e su vari temi dell'ebraismo
*{{en}} [http://www.jsummary.com "Illustrated Summary and Analysis of the Torah"]
*{{he}} [http://www.bethemeth.org/torah-reading Tre rotoli completi della "Kosher Sefer Torah per studio online (''Congregation Beth Emeth'' della Virginia, USA)]
*{{he}} [http://www.saad.org.il/elihu/bereshit/bereshit.html Sefer Torah Scroll per studio online con Megillot e commentari]
*{{en}} [http://bible.ort.org/books/torahd5.asp Sefer Torah per studio online con traduzione, traslitterazione e canto (WorldORT)]
*{{en}} [http://www.jr.co.il/hotsites/j-torah.htm Studio della Torah, con varie risorse digitalizzate]
*{{en}} [http://sites.google.com/site/interlinearpentateuch/ Pentateuco interlineare (con trad. idiomatica, Pentateuco Samaritano e morfologia)]
*{{en}}{{he}}[http://www.iclnet.org/pub/resources/text/ipb-e/tanach/ipbe-tn.html Pagine del Tanakh – הדף של התנ"ך]
*{{en}}{{he}}[http://www.wdl.org/en/item/11364/ Pentateuco di Damasco] del [[1000]] ca.


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File:Cronologia Israele.png|center|800px
default [[Storia ebraica]]
rect 658 156 833 176 [[Aliyah|Periodi di forte immigrazione nella terra di Israele]]
rect 564 156 647 175 [[Diaspora ebraica|Periodi in cui la maggioranza degli ebrei viveva in esilio]]
rect 460 156 554 175 [[Terra d'Israele|Periodi in cui la maggioranza degli ebrei viveva in terra d'Israele, con indipendenza piena o parziale]]
rect 314 156 452 175 [[Tempio di Gerusalemme|Periodi in cui esistettero gli ebrei]]
rect 196 156 309 175 [[Storia ebraica]]
rect 26 102 134 122 [[Libro dei Giudici|Shoftim]]
rect 134 102 265 121 [[Libri dei Re|Melakhim]]
rect 146 83 266 104 [[Tempio di Salomone|Primo Tempio]]
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rect 393 103 453 121 [[Tannaim]]
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rect 534 102 560 121 [[Savoraim]]
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rect 825 100 940 120 [[Acharonim]]
rect 939 94 959 120 [[Aliyah|Aliyot]]
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rect 825 62 941 100 [[Diaspora ebraica|Diaspora]]
rect 808 61 825 101 [[Decreto di Alhambra|Espulsione dalla Spagna]]
rect 428 62 808 103 [[Diaspora ebraica|Esilio romano]]
poly 226 82 410 82 410 92 428 92 428 61 226 62 [[Dieci tribù perdute d'Israele|Esilio assiro (Dieci tribù perdute)]]
rect 264 82 284 122 [[Esilio babilonese]]
rect 283 103 341 121 [[Secondo Tempio|Periodo del Secondo Tempio]]
poly 26 121 17 121 17 63 225 63 226 81 145 82 145 101 26 101 [[Cronologia della storia ebraica|Storia ebraica antica]]
rect 58 136 375 146 [[Cronologia della storia ebraica]]
rect 356 122 373 135 [[Era Comune]]
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Versione delle 16:06, 26 ago 2015

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Sefer Torah della Synagoge Glockengasse (ricostruzione),[1] Colonia. Il testo sacro ebraico è qui nella sua forma tradizionale di rotolo.
Scrigno della Torah in argento (Impero Ottomano), Musée d'Art et d'Histoire du Judaïsme, Parigi.

Tōrāh (IPA: 'tɔːrə, ˈtoʊrə; in ebraico תּוֹרָה?, a volte scritta Thorah, o Torà: "istruzione, insegnamento"),[2][3] è il riferimento centrale della tradizione religiosa ebraica ed ha una vasta gamma di significati. Può significare più specificamente i primi cinque libri dei ventiquattro libri del Tanakh, e comprende l’insieme degli insegnamenti e precetti riconosciuti dagli ebrei come rivelati da Dio tramite Mosè e raccolti nel Pentateuco - nella fattispecie può indicare la Torah scritta, per distinguerla dalla Torah orale, che comprende la tradizione rabbinica di interpretazione del testo sacro. Il termine "Torah" significa insegnamento e offre un sistema di vita per coloro che lo seguono; può designare la narrazione continua da Genesi alla fine del Tanakh, come può anche indicare la totalità della cultura e della pratica ebraiche.[4] Comune a tutti questi significati, la Torah è costituita dalla narrazione fondante degli ebrei: la loro chiamata in essere da Dio, le loro sofferenze e tribolazioni, ed il loro patto con Dio, che implica la fedeltà ad un modo di vita incorporato in una serie di obblighi morali e religiosi e di leggi civili (halakhah).[5]

Nella letteratura rabbinica la parola "Torah" denota sia i primi cinque libri biblici, la Torah Shebichtav (תורה שבכתב, "Torah che è scritta"), sia la Torah Orale, Torah Shebe'al Peh (תורה שבעל פה, "Torah che è detta"). La Torah Orale comprende le interpretazioni e ampliamenti che, secondo la tradizione rabbinica, sono stati trasmessi di generazione in generazione e sono ora codificati ed inclusi nel Talmud e nel Midrash.[6]

Secondo la tradizione rabbinica, tutti gli insegnamenti presenti nella Torah, sia scritti che orali, furono dati da Dio a Mosè, un profeta, alcuni sul Monte Sinai e altri presso il Tabernacolo, e tutti furono scritti e raccolti da Mosè nella Torah attuale. Secondo un Midrash, la Torah fu creata prima della creazione del mondo, e fu usata come matrice per la Creazione.[7]

La maggioranza dei biblisti reputano che i libri scritti furono un prodotto del periodo esilico babilonese (c. 600 p.e.v.)[8] e che furono completati alla fine del periodo persiano (c. 400 p.e.v.).[9] Tuttavia si deve tenere conto della scoperta nel 2004 di frammenti della Bibbia ebraica a Ketef Hinnom (Gerusalemme) risalenti al VII secolo p.e.v., prima quindi della cattività babilonese: ciò implica che almeno certi elementi della Torah erano presenti prima dell'esilio di Babilonia.[10][11][12][13]

Tradizionalmente, le parole della Torah vengono scritte in ebraico su un rotolo di pergamena da un sofer (scriba). Una porzione della Torah (Parashah) è letta pubblicamente almeno una volta ogni tre giorni, con l'intonazione prescritta dalla Halakhah (Legge ebraica), in presenza di una congregazione.[14] Tale lettura biblica pubblica è una delle basi fondamentali della vita ebraica comunitaria, essendo lo studio della Torah, come compendio di istruzioni divine date all'ebreo, uno dei principali precetti dell'ebraismo.[6]

Etimologia e definizione

Lettura della Torah

La parola "Torah" in ebraico deriva dalla radice ירה, che nella coniugazione hif'il [15] significa "guidare/insegnare" (cfr. Levitico 10:11[16]). Il significato della parola pertanto è "insegnamento", "dottrina", o "istruzione"; il termine comunemente accettao di "legge" fornisce un'impressione errata.[17] Altri contesti traduttivi includono tradizione, teoria, guida,[18] oppure sistema.[19]

Il termine "Torah" è usato in senso generico per includervi sia la legge scritta dell'ebraismo rabbinico sia la legge orale, a comprendere l'intera gamma degli insegnamenti religiosi ebraici autorevoli nel corso di tutta la storia, tra cui la Mishnah, il Talmud, il Midrash e altro, mentre l'interpretazione di "Torah" come "Legge"[20] potrebbe essere un ostacolo al capire l'ideale racchiuso nel termine talmud torah (תלמוד תורה, "studio della Torah").[6]

Il primo nome dato alla prima parte della Bibbia sembra essere stato "La Torah di Mosè". Tale titolo però non si ritrova né nella Torah stessa, né nelle opere preesiliche babilonesi dei Profeti (Neviìm). Appare nel Libro di Giosuè (Giosuè 8:31–32;23:6[21]) e nei Libri dei Re (1 Re 2:3[22]; 2 Re 14:6;23:25[23]), ma non si può asserire che si riferisca all'intero corpus (secondo la critica biblica accademica).[6] In contrasto, pare quasi certo che il suo uso nelle opere postesiliche (Malachia 3:22[24]; Daniele 9:11,13[25]; Esdra 3:2;7:6[26]; Neemia 8:1[27]; 2 Cronache 23:18;30:16[28]) fosse inteso come onnicomprensivo. Altri titoli del primo periodo sono "Il Libro di Mosè" (Esdra 6:18[29]; Neemia 13:1[30]; "Cronache 35:12;25:4[31]; cfr. 2 Re 14:6[32]) e "Il Libro della Torah" (Neemia 8:3[33]), che sembra essere una contrazione di un titolo più lungo, "Il Libro della Torah di Dio" (Neemia 8:8, 18;10:29–30[34]; cfr. Neemia 9:3[35]).[36]

Nomi alternativi

Con questo termine si indicano i primi 5 libri del Tanakh, conosciuti anche col nome greco di Pentateuco (dal greco pente significa cinque, teuchos significa libro), forse in riferimento al rotolo di pergamena in cui sono scritti.

I biblisti cristiani usualmente fanno riferimento ai primi cinque libri della Bibbia ebraica col titolo "Pentateuco" (gr.: πεντάτευχος, "cinque rotoli"), termine usato per la prima volta dall'ebraismo ellenistico di Alessandria d'Egitto,[37] col significato di "cinque libri", o Legge, o Legge mosaica. I mussulmani si riferiscono alla Torah chiamandola Tawrat (arabo: توراة, "Legge"), parola araba a significare le rivelazioni date al profeta islamico Musa (arabo: موسى , Mosè in lingua araba).

Struttura e contenuti

Sezione del Pentateuco in ebraico, British Library Oriental MS. 4.445, contenente la Massorah Magna e Parva. Questo passo contiene Esodo 20:1-5.

La Torah non è un codice legislativo completo e sistematico, ma una base filosofica di tipo generale con un gran numero di leggi specifiche e con la storia sacra del popolo d'Israele a cominciare dalla creazione del mondo. Le leggi sono spesso la reminiscenza di abitudini esistenti nell'Antico Oriente, ma hanno delle importanti variazioni concettuali rispetto ad esse. La struttura del libro del Deuteronomio è differente dai precedenti, così talvolta i primi libri della Bibbia sono conosciuti come Tetrateuco (quattro libri). Dal punto di vista storico il sesto libro della Bibbia, il Giosuè, è la prosecuzione del Deuteronomio, per cui qualche autore parla di Esateuco.

I Samaritani avevano la loro versione della Torah contenente molte varianti, più vicine alla versione greca dei Septuaginta che al testo masoretico, portando alla conclusione che il testo samaritano si avvicina a versioni che erano comuni in Palestina ma sono state rigettate dai Masoreti. Inoltre bisogna specificare che la Torah va letta da destra verso sinistra, girando con la manopola sinistra il rotolo. I sommi sacerdoti in passato o le altre persone che la leggono devono pronunciare molto lentamente, e chiaramente, le parole perché scritte in una sorta di "ebraico antico" ed inoltre, le sacre scritture non vengono considerate tali se lette con pronuncia errata.

La forma della Torah è narrativa, dall'inizio quando Dio crea il mondo, attraverso gli inizi del popolo di Israele, la loro scesa in Egitto, fino alla consegna della Torah a Mosè sul Monte Sinai. Termina con la morte di Mosè, appena prima che gli Israeliti arrivino nella Terra Promessa di Canaan. Intervallati nella narrazione sono gli insegnamenti specifici (obblighi religiosi e leggi civili) dati esplicitamente (cioè i Dieci Comandamenti) o implicitamente incorporati nella storia (come per esempio Esodo 12,13[38] e le leggi per la celebrazione della Pesach).

I titoli ebraici della Torah sono presi dalle parole iniziali del primo verso dei rispettivi libri riflettendone i temi essenziali, che sono:

  • Genesi (Gen; בראשית, Bereshit: "In principio...")
  • Esodo (Es; שמות, Shemot: "Nomi")
  • Levitico (Lv; ויקרא, Vayikra: "Ed egli chiamò...")
  • Numeri (Nm; במדבר, Bamidbar: "Nel deserto..."), e
  • Deuteronomio (Dt; דברים, Devarim: "Parole", o "Discorsi")

È consuetudine completare la lettura della Torah ogni anno e per questo scopo essa è stata suddivisa in 54 parashoth, (plurale di parashah, ossia "porzione") quanti sono i sabati negli anni lunghi (di 13 mesi lunari). Negli anni di 12 mesi lunari, in alcuni sabati si legge una doppia parashah. Le parashoth prendono il nome dalla prima o da una delle prime parole con cui hanno inizio che ne riassumono il messaggio principale.

Genesi inizia con la cosiddetta "storia primeva" (Genesi 1–11[39]), la storia dell'inizio del mondo e la discendenza da Adamo. A questa segue la storia dei tre patriarchi (Abramo, Isacco e Giacobbe), di Giuseppe (Genesi 12–50[40]) e le quattro matriarche (Sara, Rebekah, Lea e Rachele). Dio promette la terra di Canaan ai patriarchi, ma alla fine di Genesi i figli di Giacobbe l'abbandonano a causa di una carestia locale e vanno in Egitto. In fatti avevano sentito che in Egitto c'era una riserva di grano e la possibilità della sua distribuzione al popolo.

Esodo inizia con la storia della rivelazione divina al popolo di Israele per mezzo di Mosè, che li conduce fuori dall'Egitto (Esodo 1–18[41]) verso il Monte Sinai. Arrivati là, il popolo accetta un'alleanza con Dio, consentendo di essere il Suo popolo e di obbedire alla Sua Legge. Mosè riceve la Torah da Dio e trasmette le Sue leggi e l'Alleanza agli Israeliti (Esodo 19–24[42]). Esodo tratta inoltre della prima trasgressione dell'alleanza, quando il Vitello d'oro viene eretto (Esodo 32–34[43]). Esodo include le istruzioni per costruire il Tabernacolo e si conclude con la sua realizzazione (Esodo 25–31;35–40[44]).

Levitico inizia con le istruzioni agli Israeliti su come usare il Tabernacolo, che avevano appena costruito (Levitico 1–10[45]). A queste istruzioni fanno seguito le regole del puro ed impuro (Tumah e taharah, Levitico 11–15[46]), che includono le leggi della macellazione (Shechitah) e gli animali che è permesso mangiare (si veda anche: Casherut), il Giorno dell'Espiazione (Levitico 16[47]), e varie leggi morali e rituali a volte chiamate "Codice di Santità" (Levitico 17–26[48]). Levitico 26[49] fornisce una lista dettagliata di ricompense per chi osserva i comandamenti di Dio e una lista dettagliata delle punizioni per chi le trasgredisce.

Numeri narra di come Israele si consolidi come comunità al Sinai (Numeri 1–9), per poi lasciarlo e dirigersi verso Canaan, facendone ricognizione in quaranta giorni di esplorazione (Numeri 10–13[50]). A causa di mancanza di fede in vari momenti, ma specialmente a Kadesh Barnea (Numeri 14[51]), gli Israeliti sono condannati a vagare per quaranta anni nel deserto presso le vicinanze di Kadesh, invece di poter entrare subito nella Terra Promessa. Anche Mosè pecca e gli viene annunciato che non vivrà abbastanza a lungo "per entrare nel paese" promesso (Numeri 20[52]). Alla fine di Numeri (Numeri 26–35[53]) Israele si sposta da Kadesh alle pianure di Moab davanti a Gerico, pronti ad entrare nella Terra Promessa.

Deuteronomio è una serie di discorsi di Mosè presso le pianure di Moab davanti a Gerico. Mosè proclaima la Legge (Deuteronomio 12–26[54]), dà istruzioni in merito al rinnovo dell'alleanza a Sichem (Deuteronomio 27–28[55]) ed enuncia nuove leggi per Israele (il "Codice Deuteronomico").[56] Alla fine del libro (Deuteronomio 34[57]) a Mosè viene permesso di vedere la terra promessa da una montagna, e poi muore. Il testo enfatizza che nessuno sa dove sia sepolto Mosè:

« Fu sepolto nella valle, nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; nessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba. »   ( Dt 34:6, su laparola.net.)

Sapendo che presto sarebbe morto, Mosè nomina Giosuè suo successore, lasciandogli in eredità il manto del comando. Dopo poco Israele inizierà la conquista di Canaan.

Redazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Ipotesi documentale.
Schema dell'"ipotesi documentaria" o "teoria delle quattro fonti" del Tanakh.
'J': tradizione Jahwista
'E': tradizione Elohista
'D': tradizione Deuteronomista
'P': tradizione Codice Sacerdotale
* include la maggior parte del Levitico
† include la maggior parte del Deuteronomio
‡ "Deuteronomic History (Storia deuteronomica)": Giosuè, Giudici, Samuele 1&2, Re 1&2

La tradizione ebraica espressa nel Talmud[58] afferma che la Torah fu scritta da Mosè, con l'eccezione degli ultimi otto versetti del Deuteronomio che descrivono la sua morte e sepoltura.[59][60] La Mishnah[61] include l'origine divina della Torah come principio essenziale dell'ebraismo. D'altra parte, il consenso accademico moderno sostiene che la Torah sia frutto di molteplici autori e che la sua composizione avvenne nel corso di svariati secoli.[62]

«Gli studiosi sono d'accordo nell'affermare che le storie siano prese da quattro fonti scritte differenti e che queste furono riunite nel corso del tempo a formare i primi cinque libri della Bibbia come opera composita. Le fonti sono note come J, la fonte Jahwista (dalla traslitterazione tedesca dell'ebraico YHWH), E, la fonte Elohista, P, la fonte sacerdotale ("prete"), e D, la fonte deuteronomica ... Pertanto il Pentateuco (o Torah, come è nota agli ebrei) comprende materiale preso da sei secoli di storia umana, messo insieme per dare un quadro globale della creazione del mondo e dei rapporti di Dio con gli uomini, specificamente col popolo di Israele.»

Naturalmente anche l'asserzione del Prof. John Riches è un'ipotesi non completamente convalidata da prove documentali concrete.

Torah ed ebraismo

Presentazione della Torah - Musée d'Art et d'Histoire du Judaïsme (Parigi, 1860)

Esegesi ebraica

La Torah è il documento primario dell'ebraismo ed è la sorgente delle 613 mitzvot (613 precetti) e della maggior parte della sua struttura etica. Secondo la tradizione questi libri furono dati a Mosè da Dio sul monte Sinai, il dettato include sia le citazioni che ogni parola contenuta nel testo, anche frasi del tipo Dio parlò a Mosè....

I rabbini considerano che le parole della Torah non forniscono solo un messaggio divino esplicito ma sono anche portatrici di un messaggio intrinseco che si estende oltre il loro significato. Infatti sostengono che anche il più piccolo segno della lettera ebraica è stato messo là da Dio come insegnamento. A monito di questo viene posta una yod nella frase: Io sono il Signore tuo Dio ed in quella spesso ripetuta: E Dio disse a Mosè poiché la yod è il più piccolo segno indipendente dell'alfabeto ebraico.[64]

Anche rabbi Akiva, che morì nell'anno 135, disse che aveva imparato una nuova legge da ogni et della Torah (Talmud, trattato Pesachium 22b); la parola et non ha alcun significato da sola, serve soltanto a segnalare il caso accusativo. Cioè per concludere che, secondo la tradizione ebraica ortodossa, anche la frase E Dio disse a Mosè è tanto importante quanto lo è quello che Dio ha detto a Mosè.[64]

Un'interpretazione della Cabala è che la Torah costituisca il lungo nome di Dio che si è spezzato in più parole per permettere alle menti umane di comprenderlo, ma non è l'unico modo in cui può essere spezzato: secondo gli ebrei ortodossi le lettere e i suoni della Torah possono dare origine a significati differenti se spostati.[65]

Letteratura rabbinica

AcharonimRishonimGeonimSavoraimAmoraimTannaimZugot

Gli scritti rabbinici offrono varie idee di quando venne composta la Torah. La rivelazione a Mosè sul Monte Sinai è considerata dalla maggioranza come l'evento rivelatore. Secondo la datazione del testo da parte di rabbini ortodossi, ciò avvenne nell'anno 1312 p.e.v.;[66] un'altra data fornita per questo evento è l'anno 1280 p.e.v.[67] La Torah è il secondo testo religioso più antico del mondo, dopi i Veda.[68]

Il Talmud (Gittin 60a) presenta due opinioni riguardo a quando la Torah fu scritta da Mosè. Un'opinione sostiene che venne scritta da Mosè gradualmente nel corso di molti anni, mentre gli veniva dettata, e la finì quando stava per morire, e l'altra opinione afferma che Mosè scrisse la Torah nella sua interezza in un unico periodo prima della morte, basandosi su quello che gli era stato dettato nel corso degli anni.

Il Talmud (Menachot 30a) dice che gli ultimi otto versetti della Torah che descrivono la morte e sepoltura di Mosè non potevano essere stati scritti da Mosè stesso, altrimenti sarebbero stati una falsità, ma furono scritti dopo la sua morte da Giosuè. Abraham ibn ‛Ezra e Joseph Bonfils (XI secolo) osservano che le frasi di quei versetti presentano delle informazioni che la gente poteva conoscere solo dopo il tempo di Mosè. Ibn Ezra allude,[69] e Bonfils afferma esplicitamente, che Giosuè scrisse quei versetti molti anni dopo la morte di Mosè. Altri commentatori[70] non accettano questa posizione e sostengono che, sebbene Mosè non potesse aver scritto quegli otto versetti, tuttavia gli furono dettati e Giosuè li trascrisse in base a istruzioni lasciate da Mosè stesso, e che la Torah spesso descrive eventi futuri, alcuni dei quali devono ancora avvenire.

Il Talmud (Trattato Sabbath 115b) afferma inoltre che una particolare sezione del Libro dei Numeri (Numeri 10:35–36[71], circoscritta da lettere ebraiche nun invertite)[72] in effetti forma un libro separato. A riguardo di questo versetto un midrash del libro Mishle (ital. Libro dei Proverbi) afferma che "Questi due versetti provengono da un libro indipendente che esisteva, ma fu soppresso!" Un altro midrash (forse antecedente), Ta`ame Haserot Viyterot, riporta che questa sezione in verità proviene del libro della profezia di Eldad e Medad. Il Talmud dichiara che Dio dettò quattro libri della Torah, ma Mosè scrisse il Deuteronomio per conto suo, con sue parole (Talmud babilonese, Megillà 31b).

Tutte le interpretazioni rabbiniche classiche sostengono che la Torah fu interamente o quasi interamente mosaica e di origine divina.[73]

Uso rituale

Rotoli della Torah in una sinagoga aschenazita (Istanbul, Turchia). I rotoli di pergamena sono qui ricoperti da involucri di stoffa decorati.

La lettura della Torah (in ebraico קריאת התורה?, K'riat HaTorah - "Lettura [de]lla Torah"[74]) è un rituale religioso ebraico che richiede la lettura pubblica di una serie di passi da un rotolo della Torah (Sefer Torah). Il termine si riferisce spesso all'intera cerimonia di asportare il rotolo dall'Aron (Armadio sacro), intonando il brano appropriato con una cantillazione speciale, per poi riportare il rotolo nel suo armadio. È una funzione differente dallo studio accademico della Torah stessa e non bisogna confondere le due osservanze.

La regolare lettura pubblica della Torah fu introdotta da Esdra lo Scriba dopo il ritorno del popolo ebraico dalla cattività babilonese (ca. 537 p.e.v.), come descritto nel Libro di Neemia.[75] Nell'era moderna, gli aderenti all'ebraismo ortodosso svolgono la lettura della Torah secondo una procedura fissa che affermano sia rimasta invariata per duemila anni, dalla distruzione del Tempio (anno 70). Nei secoli XIX e XX, nuovi movimenti quali l'Ebraismo riformato e l'Ebraismo conservatore hanno fatto modifiche alla pratica della lettura biblica, ma il modello di base di solito è rimasto uguale, come segue:

  • Quale parte dei servizi liturgici di preghiera in certi giorni della settimana o durante le festività ebraiche, viene letta una sezione del Pentateuco da un rotolo della Torah. La mattina dello Shabbat (sabato), si legge una sezione settimanale ("parasha"), scelta in modo tale che l'intero Pentateuco possa essere letto consecutivamente ogni anno.[76][77] Nei pomeriggi del sabato, lunedì e giovedì, si legge l'inizio della porzione del sabato successivo. Durante le festività ebraiche, agli inizi di ogni mese e nei giorni di digiuno, si leggono sezioni speciali collegate con tali giorni.

Gli ebrei osservano una fesività annuale, Simchat Torah, per celebrare il completamento e il nuovo inizio del ciclo annuale di letture.[78]

I rotoli della Torah vengono spesso rivestiti da una fascia, o copertura speciale, da vari ornamenti e da una Keter (corona), sebbene tali usanze varino a seconda delle sinagoghe. La congregazione usualmente sta in piedi quando la Torah viene trasportata fuori dall'Aron per essere letta, quando viene elevata e anche quando viene riportata all'Aron, ma si siede durante la lettura stessa.[78]

Legge biblica

Lo stesso argomento in dettaglio: Halakhah.
Mosè e Aronne con le Tavole della Legge (1692), Museo Ebraico di Londra

La Torah contiene narrazioni, esposizioni di legge, e istruzioni di etica. Collettivamente queste leggi, di solito chiamate legge biblica o comandamenti, sono a volte indicate con l'appellativo Legge di Mosè (Torat Moshe in ebraico תּוֹרַת־מֹשֶׁה?), Legge mosaica, o Legge sinaitica. Nello specifico:[79]

La Torah Orale

Lo stesso argomento in dettaglio: Mishnah e Talmud.

La tradizione rabbinica sostiene che Mosè venne ad apprendere l'intera Torah mentre visse sul Monte Sinai per 40 giorni e notti, e sia la Torah orale che quella scritta furono trasmesse in parallelo tra loro. Dove la Torah lascia indefiniti parole e concetti, e cita procedure senza darne una spiegazione o istruzioni, il lettore deve cercare i particolari mancanti in fonti supplementari note come legge orale o Torah orale.[80] Alcuni dei comandamenti più importanti della Torah che necessitano di ulteriori spiegazioni sono:

  • Tefillin (ebr. תפילין), detti anche "filatteri": come indicato in Deuteronomio 6:8[81], a in altri punti, i tefillin devono essere indossati sul braccio e sulla testa tra gli occhi. Tuttavia, non vengono forniti dettagli in merito a cosa siano i tefillin o come debbano essere costruiti.
  • Casherut (ebr. כַּשְׁרוּת, letteralmente adeguatezza): come indicato in Esodo 23:19[82] e altrove, un capretto non può essere cotto nel latte di sua madre. Oltre a numerosi altri problemi che ostacolano la comprensione di questa legge di natura ambigua, nella Torah non ci sono caratteri di vocalizzazione; essi vengono forniti dalla tradizione orale.[83] Ciò diventa particolarmente importante in questa legge, poiché la parola ebraica di "latte" (חלב) è identica alla parola "grasso animale" quando mancano le vocali. Senza tradizione orale, non si saprebbe se la trasgressione consista nel mischiare la carne col latte oppure col grasso.
  • Leggi dello Shabbat (ebr. שבת, festa del riposo osservata ogni sabato): data la severità della punizione per la violazione dello Shabbat, cioè la pena di morte, ci si aspetterebbe che venisse fornita una direttiva precisa su come dovesse essere osservato un comandamento così essenziale. Tuttavia, la maggior parte delle informazioni riguardo alle regole e tradizioni dello Shabbat sono dettate nel Talmud e in altri libri derivanti dalla legge orale ebraica.[84]

Secondo testi rabbinici classici questa serie parallela di materiali fu trasmessa originariamente a Mosè nel Sinai, e poi da Mosè a Israele. A quel tempo era proibito mettere per iscritto e pubblicare la legge orale, poiché qualsiasi scrittura sarebbe stata incompleta e soggetta a travisamenti e abusi.[85]

Tuttavia, dopo l'esilio, la dispersione e la persecuzione, questa tradizione venne abbandonata quando apparve chiaro che scriverla fosse l'unico modo di conservare la Legge Orale. Dopo molti anni di impegno da parte di un gran numero di Tannaim, la tradizione orale fu messa per iscritto verso l'anno 200 e.v. da Rabbi Judah haNasi, che ne compilò una versione nota col titolo di "Mishnah" (in ebraico משנה?). Altre tradizioni orali dello stesso periodo non incluse nella Mishnah, furono registrate come "Baraitot" (insegnamenti esterni) e "Tosefta". Altre tradizioni ancora furono messe per iscritto come "Midrashim".[84]

Dopo continue persecuzioni ulteriori parti della legge orale vennero messe per iscritto. Molte più lezioni, interpretazioni e tradizioni solo citate brevemente nella Mishnah, divennero migliaia di pagine raccolte in quella che ora si chiama Ghemara. La Ghemara è scritta in aramaico e fu compilata a Babilonia. La Mishnah e la Ghemara insieme sono chiamate Talmud. Anche i rabbini di Israele raccolsero le proprie tradizioni e le redassero in quello che viene chiamato il Talmud gerosolimitano (Yerushalmi). Poiché la maggioranza dei rabbini vivevano a Babilonia, il Talmud babilonese (Bavli) ha la precedenza, nel caso i due si trovino in conflitto.[84]

I movimenti ortodossi e conservatori dell'ebraismo accettano questi testi come base di tutta l'Halakhah (Legge ebraica) successiva e di tutti i codici giuridici ebraici ritenuti normativi. L'ebraismo riformato e quello ricostruzionista negano che questi testi, o persino la stessa Torah, possano essere utilizzati per determinare il diritto normativo (leggi accettate come vincolanti), ma li accettano come autentici e unici per comprendere la Torah ed il suo sviluppo nel corso della storia. L'Ebraismo Umanista sostiene che la Torah sia un testo storico, politico e sociologico, ma non crede che ogni parola della Torah sia vera, o anche moralmente corretta. L'ebraismo umanista mette spesso in discussione la Torah e può scegliere di esserne in disaccordo, ritenendo che l'intera esperienza ebraica, non solo la Torah, dovrebbe essere la fonte ebraica di comportamento e di etica.[86]

Significato divino delle lettere e misticismo ebraico

Lo stesso argomento in dettaglio: Cabala ebraica, Cabala lurianica e Misticismo ebraico.
Trascrizione di frase biblica in lingua ebraica artistica, da Esodo 3:14

I cabalisti sostengono che non solo le parole della Torah contengano un messaggio divino , ma indichino anche un messaggio più importante che si estende ben oltre le sole parole. Pertanto affermano che anche soltanto un semplice segno come il kotzo shel yod (קוצו של יוד), il serif della lettera ebraica yod (י), la lettera più piccola, o marcature decorative, o parole ripetute, furono trasmesse da Dio per insegnare molteplici lezioni. Ciò indipendentemente dal fatto che lo yod appaia nella frase "I sono il Signore, tuo Dio" (in ebraico אָנֹכִי יְהוָה אֱלֹהֶיךָ?, Esodo 20:2[87]) o che appaia in "Dio parlò quindi a Mosè e gli disse" (in ebraico וַיְדַבֵּר אֱלֹהִים, אֶל-מֹשֶׁה; וַיֹּאמֶר אֵלָיו, אֲנִי יְהוָה.? Esodo 6:2[88]). In modo simile, Rabbi Akiva (ca. 50135), si dice abbia appreso una nuova legge per ogni et (את) della Torah (Talmud, Trattato Pesachim 22b); la parola et è di per se stessa senza significato e serve solo a marcare il complemento oggetto diretto. In altre parole, è convinzione dell'ebraismo ortodosso che anche un testo apparentemente contestuale come "Dio parlò quindi a Mosè e gli disse..." non sia meno importante del pronunciamento stesso.[89]

Un'interpretazione cabalistica asserisce che la Torah costituisca il nome esteso di Dio e che fu suddiviso in parole cosicché la mente umana potesse comprenderlo. Mentre questo è efficace in quanto si accorda con la ragione umana, non è l'unico modo in cui il testo può essere suddiviso.[89]

Produzione e uso del rotolo della Torah

Puntatori di pagina (yad) per leggere la Torah
Lo stesso argomento in dettaglio: Sefer Torah.

I rotoli della Torah manoscritti sono tuttora usati e copiati da scribi (soferim) per fini rituali (cioè, servizi religiosi); il rotolo stesso è chiamato Sefer Torah ("Libro [della] Torah"). I testi sono scritti usando una metodologia particolare, laboriosa e minuziosa, da parte di scribi altamente qualificati. Questo sistema, secondo il biblista B. Barry Levy, ha prodotto "la supposizione popolare che durante l'epoca rabbinica non siano mai stati apportati cambiamenti alla Bibbia." Tuttavia, continua Levy, "questo semplicemente non concorda coi fatti."[90] Si crede che ogni parola, o segno, abbia un significato divino, e che assolutamente nessuna parte possa essere cambiata inavvertitamente, per timore che faccia cadere in errore. La fedeltà del testo ebraico del Tanakh, e della Torah in particolare, è considerata di suprema importanza, fino all'ultima lettera: traduzioni o trascrizioni sono malviste nell'uso formale delle funzioni religiose, e la trascrizione viene eseguita con massima cura. Un errore di una sola lettera, ornamento, o simbolo delle 304.805 lettere stilizzate che compongono il testo ebraico della Torah, rende un rotolo inadatto, è necessaria quindi una competenza speciale e una pergamena richiede molto tempo per scriverla e controllarla.

Secondo la legge ebraica, un sefer Torah (plurale: Sifrei Torah) è una copia del testo formale ebraico scritta a mano su gevil o qlaf (forme di pergamena) usando una penna d'oca (o altro utensile permesso) bagnato d'inchiostro. Scritta interamente in lingua ebraica, un Sefer Torah contiene 304.805 lettere, tutte duplicate precisamente da un sofer ("scriba"), impegno che può far impiegare circa un anno e mezzo a completare. La maggior parte dei Sifrei Torah sono scritti con un testo di quarantadue righe a colonna (gli ebrei yemeniti ne usano cinquanta), e vengono osservate regole molto rigorose circa la posizione e configurazione delle lettere ebraiche.[91] Diversi caratteri ebraici possono essere utilizzati, la maggior parte dei quali sono alquanto ornati e impegnativi.

Il completamento di un Sefer Torah viene festeggiato con grandi celebrazioni, ed è una mitzvah per ogni ebreo scrivere o essere scritto a suo nome un Sefer Torah. I rotoli della Torah sono custoditi nella parte più sacra della sinagoga, nell'Armadio Sacro noto come "Arca Santa" (in ebraico אֲרוֹן הקֹדשׁ? Aron haQodesh): Aron in ebraico significa "armadio" o "ricettacolo", e kodesh deriva da kadosh = "santo".

Traduzioni

Il primo capitolo di Bereshit (Genesi) scritto su un uovo, Museo di Gerusalemme

Aramaico

Lo stesso argomento in dettaglio: Targum.

Il Libro di Esdra fa riferimento a traduzioni e commentari del testo ebraico in aramaico, la lingua più comunemente diffusa in quel tempo. Tali traduzioni sembra risalgano al VI secolo prima dell'era volgare. Il termine aramaico per traduzione è Targum.[92] L`Encyclopaedia Judaica riporta quanto segue:

«Nei primi tempi si usava tradurre il testo ebraico in vernacolo sul momento stesso della lettura (per esempio, in Palestina e Babilonia la traduzione avveniva in aramaico). Il targum (“traduzione”) era eseguito da un funzionario speciale della sinagoga, chiamato meturgeman ... Alla fine però la pratica di tradurre in vernacolo venne abbandonata.»

Tuttavia non esiste indicazione che queste traduzioni fossero messe per iscritto così presto. Si suppone comunque che il Targum fosse trascritto in un periodo alquanto antico, ma solo per uso privato:

«Il riconoscimento ufficiale di un Targum scritto e la redazione finale del suo testo appartengono tuttavia al periodo post-talmudico e quindi non prima del V secolo»

Greco

Lo stesso argomento in dettaglio: Septuaginta.

Una delle prime traduzioni conosciute dei primi cinque libri di Mosè dall'ebraico al greco fu la Septuaginta. Questa è una versione in koinè della Bibbia ebraica (Tanakh) che fu usata da chi parlava greco. L'appellativo proviene dal latino: septem significa sette, e -gintā significa "per dieci". Fu chiamata così per il numero dei suoi traduttori, che furono appunto settanta, Septuaginta. Questa versione greca delle Scritture ebraiche risale al terzo secolo p.e.v., ed è associata originariamente al giudaismo ellenistico.[93] Contiene sia una traduzione dell'ebrauico sia materiale variante.[94]

Ulteriori traduzioni in greco includono sette e più versioni, la più conosciuta delle quali è forse quella del Targum di Onkelos il Proselita, che è ancora usata come strumento per gli studi della Torah e citata ampiamente da Rashi in dibattiti di etimologia. Le altre sopravvivono in frammenti, tra cui quelli di Aquila di Sinope, di Simmaco l'Ebionita e di Teodozione.[95]

Latino

Copertina della Biblia Hebraica Stuttgartensia

Le prime traduzioni in lingua latina — la versione Vetus Latina — furono conversioni specifiche di parti della Septuaginta. Con Sofronio Eusebio Girolamo nel IV secolo arrivò la traduzione latina della Bibbia ebraica, la Vulgata.[96]

Arabo

A partire dall'VIII secolo, la lingua culturale degli ebrei che vivevano sotto il dominio islamico divenne l'arabo invece che l'aramaico. "Verso quel tempo, sia gli studiosi religiosi sia i laici iniziarono a produrre traduzioni della Bibbia in giudeo-arabo usando l'alfabeto ebraico." In seguito, nel X secolo, la versione standard della Bibbia venne tradotta in giudeo-arabo, la più conosciuta essendo quella di Saadya Gaon, che continua ad essere usata a tutt'oggi, "in particolare dagli ebrei yemeniti."[97]

Lingue moderne

Traduzioni ebraiche

La Torah è stata tradotta da biblisti ebrei nella maggior parte delle lingue europee, incluso l'inglese,[98] tedesco, russo, francese, spagnolo e portoghese, e altre. La traduzione tedesca più conosciuta fu prodotta da Samson Raphael Hirsch. In italiano, Samuel David Luzzatto (e continuatori) tradusse in volgare e pubblicò negli anni 1868-1875 La Sacra Bibbia, per i tipi di Minelli, Rovigo, in 4 volumi.[99]

Traduzioni cristiane

Quale parte del canone biblico cristiano, la Torah è stata tradotta in centinaia di lingue.[100]

In altre religioni

Lo stesso argomento in dettaglio: Antico Testamento ed Ebraismo e islam.

Mentre il cristianesimo include i cinque libri di Mosè (Pentateuco) tra i testi sacri del suo Antico Testamento, l'[islam]] afferma che solo la Torah originale fu mandata da Dio. In nessuna delle due religioni la Torah conserva l'importanza legale religiosa che ha nell'ebraismo ortodosso.

Nei primi centri del cristianesimo la Septuaginta veniva usata da chi parlava il greco, mentre i Targum aramaici erano usati da chi parlava aramaico, come per esempio nella chiesa ortodossa siriaca. La Septuaginta era considerata la forma standard dell'Antico Testamento dalla prima chiesa cristiana greca ed è correntemente considerata canonica dalla chiesa ortodossa orientale.[101] Sebbene le varie confessioni cristiane abbiano [[versioni dell'Antico Testamento leggeremente differenti nelle rispettive Bibbie, la Torah come Pentateuco (o "Legge mosaica") è comune a tutte.[100]

Il Quran fa molti riferimenti a Mosè (Musa) per confermare la verità della sua esistenza e le direttive date da Dio ai Figli di Israele. Secondo il Quran, Allah dice: "Ha fatto scendere su di te il Libro (Quran) con la verità, a conferma di ciò che era prima di esso. E fece scendere la Torâh e l'Ingîl (Vangelo)" (Sura III.3).

I mussulmani chiamano la Torah Tawrat (o Torâh) e la considerano parola di Dio data a Mosè. Tuttavia credono anche che questa rivelazione originale sia stata corrotta (tahrif - in arabo تحريف?, "distorsione, alterazione") (o semplicemente alterata dal passar del tempo e dalla fallibilità umana) nel tempo dagli scribi ebrei[102] e non sono quindi molto devoti alla "versione ebraica" della Torah (cfr. Sura VII.144).[103] La Torah viene comunque sempre citata nel Quran con rispetto e la fede mussulmana nella Torah, come anche nell'elezione profetica di Mosè, è uno dei sei articoli di fede dell'islam.[104]

Note

  1. ^ La Synagoge Glockengasse fu distrutta durante la Kristallnacht il 9 novembre 1938, insieme alla altre sinagoghe di Colonia (cfr. fotografia qui). Ne occupa ora il sito il moderno Teatro Oper Köln. Una targa di bronzo sulla sua facciata in Offenbachplatz ricorda la singagoga e la sua storia – il disegno e l'architettura sono stati ricostruiti virtualmente qui e qui.
  2. ^ David M. Sarna, BIBLICAL LITERATURE: HEBREW SCRIPTURES, in The Encyclopedia of Religion, NY, Macmillan, 2004, p.878: "Il termine ebraico torah, usualmente ma inaccuratamente reso con «legge», significa «istruzione, insegnamento»... Chiamata in modo più completo la Torah di Mosè".
  3. ^ Si vedano anche le definizioni su Enciclopedia Treccani, s.v. "Torah" e l'approfondimento s.v. "Ebraismo" con contributo di Elena Loewenthal.URL consultati 23/08/2015
  4. ^ Jacob Neusner, The Emergence of Judaism, 2004, p. 57.
  5. ^ Joseph Telushkin, Biblical Literacy, William Morrow, 1997, Parte I: "The Torah", ss.vv.
  6. ^ a b c d Philip Birnbaum, Encyclopedia of Jewish Concepts, Wadsworth, 1979, pp. 630-1 e segg.
  7. ^ Vol. 11 Trumah, Sezione 61.
  8. ^ Questa pagina usa il sistema temporale con locuzione era volgare (abbreviata in "e.v."), contrapposta a prima dell'era volgare (o anche abbreviata in "p.e.v."), che indica il posizionamento temporale di una data relativamente al calendario gregoriano (o giuliano, se specificato). Sono indicati con tale locuzione gli anni 1 e successivi, e con p.e.v. gli anni precedenti. La locuzione deriva da Aera Vulgaris, usata per la prima volta nel 1615 da Giovanni Keplero, volendo indicare il concetto di "era secondo l'uso comune". Da notare che questa terminologia è stata adottata in diverse culture non-cristiane, da molti studiosi di studi religiosi e di altri settori accademici per non specificare il riferimento a Cristo, dal momento che la datazione sarebbe scorretta (Cristo sarebbe nato circa 7 anni prima, sotto Erode, della data convenzionale) e da altri che desiderano utilizzare termini non-cristiani: con questa annotazione infatti, non si fanno esplicitamente uso del titolo religioso per Gesù (Cristo), che è utilizzato nella notazione "avanti Cristo" e "dopo Cristo". Quindi, per fare un esempio, 50 e.v. significa 50 anni dopo il convenzionale anno zero dell'era cristiana, posizionato 754-753 anni dopo la leggendaria fondazione di Roma secondo il computo ab Urbe condita e quello del calendario giuliano. Cfr. History of the World Christian Movement.URL consultato 23 agosto 2015
  9. ^ (EN) Joseph Blenkinsopp, The Pentateuch: An introduction to the first five books of the Bible, Anchor Bible Reference Library, New York, Doubleday, 1992, p. 1, ISBN 0-385-41207-X.
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  12. ^ "Solving a Riddle Written in Silver" (EN)
  13. ^ Articolo: "Silver scrolls are oldest O.T. scripture, archaeologist says", di Gary D. Myers.URL consultato 23 agosto 2015
  14. ^ Talmud babilonese Bava Kamma 82a.
  15. ^ "Coniugazione verbale ebraica": in ebraico, i verbi, prendendo la forma di temi derivati, sono coniugati in modo da riflettere il loro tempo e modo, anche in accordo con i loro soggetti nel genere, numero e persona.
  16. ^ Levitico 10:11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
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  22. ^ 1Re 2:3, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
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  25. ^ Daniele 9:11,13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  26. ^ Esdra 3:2;7:6, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  27. ^ Neemia 8:1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  28. ^ 2Cronache 23:18;30:16, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  29. ^ Esdra 6:18, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  30. ^ Neemia 13:1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  31. ^ "Cronache 35:12;25:4, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  32. ^ 2Re 14:6, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  33. ^ Neemia 8:3, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  34. ^ Neemia 8:8, 18;10:29–30, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  35. ^ Neemia 9:3, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  36. ^ Nahum M. Sarna, et al. "Bible", Encyclopaedia Judaica, curr. Michael Berenbaum & Fred Skolnik, Vol. 3, 2ª ed., Macmillan Reference USA, 2007, pp 576–577.
  37. ^ The World and the Word: An Introduction to the Old Testament, cur. Eugene H. Merrill, Mark Rooker, Michael A. Grisanti, 2011, p. 163: "Part 4 - The Pentateuch by Michael A. Grisanti: Il termine "Pentateuch" deriva dal greco pentateuchos, letteralmente, ... Il termine greco apparentemente venne diffuso dagli ebrei ellenizzati di Alessandria, Egitto, nel primo secolo d.C..."
  38. ^ Esodo 12,13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
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  64. ^ a b (HE) Sidra: Journal for the Study of Rabbinic Literature, ss.vv.
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  67. ^ (EN) Arthur Kurzweil, The Torah For Dummies (PDF), For Dummies, 2008, p. 11, ISBN 978-0-470-28306-6. URL consultato il 24 agosto 2015.
  68. ^ (EN) Minhaz Merchant, Why Muslims and Christians are safer in India than most places on earth, su dailyo.in, DailyO.in -online opinion and commentary platform. URL consultato il 24 agosto 2015.
  69. ^ Ibn Ezra, comm. su Deuteronomio 34:6.
  70. ^ Ohr Ha'chayim, sempre su Deuteronomio 34:6
  71. ^ Numeri 10:35–36, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  72. ^ La nun invertita (in ebraico נו"ן מנוזרת? "nun isolata" o נו"ן הפוכה "nun invertita" o "׆" in ebraico - cfr."Nun hafucha described at sofer.co.uk") è un glifo raro usato nell'ebraico classico. La sua funzione nei testi antichi è tuttora dibattuta. Prende la forma della lettera nun in immagine speculare e appare nel testo masoretico del Tanakh in nove punti differenti: cfr. "Universal Multiple-Octet Coded Character Set: International Organization for Standardization" – due volte nel Libro dei Numeri Numeri 10:35,36 (i due versetti delineati in n un invertite); sette volte nel capitolo 107 del Libro dei Salmi.
  73. ^ Per maggiori informazioni su queste problematiche dalla prospettiva dell'ebraismo ortodosso, si vedano Modern Scholarship in the Study of Torah: Contributions and Limitations, cur. Shalom Carmy, Rowman & Littlefield, 1996, e Handbook of Jewish Thought, Volume I, di Aryeh Kaplan, Maznaim Pub. Corp., 1979.
  74. ^ Numeri 1–9), per poi lasciarlo e dirigersi verso Canaan, facendone ricognizione in quaranta giorni di esplorazione ([[Libro dei Numeri|Numeri]] 10–13[50]). A causa di mancanza di fede in vari momenti, ma specialmente a Kadesh Barnea ([[Libro dei Numeri|Numeri]] 14[51]), gli Israeliti sono condannati a vagare per quaranta anni nel deserto presso le vicinanze di Kadesh, invece di poter entrare subito nella [[Terra Promessa]]. Anche Mosè pecca e gli viene annunciato che non vivrà abbastanza a lungo "per entrare nel paese" promesso ([[Libro dei Numeri|Numeri]] 20[52]). Alla fine di Numeri ([[Libro dei Numeri|Numeri]] 26–35[53]) Israele si sposta da Kadesh alle pianure di Moab davanti a [[Gerico]], pronti ad entrare nella Terra Promessa. ===[[Deuteronomio]]=== Deuteronomio è una serie di discorsi di [[Mosè]] presso le pianure di Moab davanti a Gerico. Mosè proclaima la Legge ([[Deuteronomio|Deuteronomio]] 12–26[54]), dà istruzioni in merito al rinnovo dell'alleanza a [[Nablus|Sichem]] ([[Deuteronomio|Deuteronomio]] 27–28[55]) ed enuncia nuove leggi per Israele (il "Codice Deuteronomico").[56] Alla fine del libro ([[Deuteronomio|Deuteronomio]] 34[57]) a Mosè viene permesso di vedere la terra promessa da una montagna, e poi muore. Il testo enfatizza che nessuno sa dove sia sepolto Mosè: {| cellpadding="0" style="width:auto; background:none; margin-bottom:.5em; font-size:95%; color:#000; text-align:left" | style="padding:0 1.2em; vertical-align:top"| | style="padding:0 1.2em 0 0"|« Fu sepolto nella valle, nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; nessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba. »   ( [http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Dt34%3A6&formato_rif=vp Dt 34:6], su laparola.net.) | style="padding:0 1.2em"| | style="padding:0 1.2em 0 0"| |} Sapendo che presto sarebbe morto, Mosè nomina [[Giosuè (Bibbia)|Giosuè]] suo successore, lasciandogli in eredità il manto del comando. Dopo poco Israele inizierà la conquista di Canaan. ==Redazione==
    [[File:Magnifying glass icon mgx2.svg|18px|class=noviewer hatnote-icon|link=]] Lo stesso argomento in dettaglio: [[Ipotesi documentale]].
    [[File:Modern document hypothesis.svg|thumb|Schema dell'"ipotesi documentaria" o "teoria delle quattro fonti" del [[Tanakh]].
    'J': tradizione Jahwista
    'E': tradizione Elohista
    'D': tradizione Deuteronomista
    'P': tradizione Codice Sacerdotale
    * include la maggior parte del Levitico
    † include la maggior parte del Deuteronomio
    ‡ "Deuteronomic History (Storia deuteronomica)": [[Libro di Giosuè|Giosuè]], [[Libro dei Giudici|Giudici]], [[Libri di Samuele|Samuele 1&2]], [[Libri dei Re|Re 1&2]]]] La tradizione ebraica espressa nel [[Talmud]][58] afferma che la Torah fu scritta da Mosè, con l'eccezione degli ultimi otto versetti del [[Deuteronomio]] che descrivono la sua morte e sepoltura.[59][60] La [[Mishnah]][61] include l'origine divina della Torah come principio essenziale dell'[[ebraismo]]. D'altra parte, il consenso accademico moderno sostiene che la Torah sia frutto di molteplici autori e che la sua composizione avvenne nel corso di svariati secoli.[62]
    «Gli studiosi sono d'accordo nell'affermare che le storie siano prese da quattro fonti scritte differenti e che queste furono riunite nel corso del tempo a formare i primi cinque libri della Bibbia come opera composita. Le fonti sono note come J, la fonte Jahwista (dalla traslitterazione [[lingua tedesca|tedesca]] dell'[[ebraico]] [[YHWH]]), E, la fonte Elohista, P, la fonte sacerdotale ("prete"), e D, la fonte deuteronomica ... Pertanto il Pentateuco (o Torah, come è nota agli ebrei) comprende materiale preso da sei secoli di storia umana, messo insieme per dare un quadro globale della creazione del mondo e dei rapporti di Dio con gli uomini, specificamente col popolo di Israele.»
    Naturalmente anche l'asserzione del Prof. John Riches è un'ipotesi non completamente convalidata da prove documentali concrete. == Torah ed ebraismo == [[File:Présentation de la Loi, Edouard Moyse (1860) - Musée d'art et d'histoire du Judaïsme.jpg|thumb|Presentazione della Torah - Musée d'Art et d'Histoire du Judaïsme ([[Parigi]], [[1860]])]] === Esegesi ebraica === La Torah è il documento primario dell'ebraismo ed è la sorgente delle [[613 mitzvot]] (613 precetti) e della maggior parte della sua struttura etica. Secondo la tradizione questi libri furono dati a [[Mosè]] da Dio sul [[monte Sinai]], il dettato include sia le citazioni che ogni parola contenuta nel testo, anche frasi del tipo Dio parlò a Mosè.... I [[rabbino|rabbini]] considerano che le parole della Torah non forniscono solo un messaggio divino esplicito ma sono anche portatrici di un messaggio intrinseco che si estende oltre il loro significato. Infatti sostengono che anche il più piccolo segno della [[alfabeto ebraico|lettera ebraica]] è stato messo là da Dio come insegnamento. A monito di questo viene posta una [[yod]] nella frase: Io sono il Signore tuo Dio ed in quella spesso ripetuta: E Dio disse a Mosè poiché la yod è il più piccolo segno indipendente dell'[[alfabeto ebraico]].[64] Anche rabbi [[Akiva]], che morì nell'anno [[135]], disse che aveva imparato una nuova legge da ogni et della Torah ([[Talmud]], trattato Pesachium 22b); la parola et non ha alcun significato da sola, serve soltanto a segnalare il caso [[accusativo]]. Cioè per concludere che, secondo la tradizione [[ebraismo ortodosso|ebraica ortodossa]], anche la frase E Dio disse a Mosè è tanto importante quanto lo è quello che Dio ha detto a Mosè.[64] Un'interpretazione della [[Cabala ebraica|Cabala]] è che la Torah costituisca il lungo nome di Dio che si è spezzato in più parole per permettere alle menti umane di comprenderlo, ma non è l'unico modo in cui può essere spezzato: secondo gli [[ebrei ortodossi]] le lettere e i suoni della Torah possono dare origine a significati differenti se spostati.[65] ===Letteratura rabbinica===
    AcharonimRishonimGeonimSavoraimAmoraimTannaimZugot
    Gli [[Letteratura rabbinica|scritti rabbinici]] offrono varie idee di quando venne composta la Torah. La rivelazione a Mosè sul [[Monte Sinai]] è considerata dalla maggioranza come l'evento rivelatore. Secondo la datazione del testo da parte di [[rabbino|rabbini]] [[ebraismo ortodosso|ortodossi]], ciò avvenne nell'anno 1312 p.[[e.v.]];[66] un'altra data fornita per questo evento è l'anno 1280 p.[[e.v.]][67] La Torah è il secondo testo religioso più antico del mondo, dopi i [[Veda]].[68] Il [[Talmud]] ([[Gittin]] 60a) presenta due opinioni riguardo a quando la Torah fu scritta da Mosè. Un'opinione sostiene che venne scritta da Mosè gradualmente nel corso di molti anni, mentre gli veniva dettata, e la finì quando stava per morire, e l'altra opinione afferma che Mosè scrisse la Torah nella sua interezza in un unico periodo prima della morte, basandosi su quello che gli era stato dettato nel corso degli anni. Il Talmud (Menachot 30a) dice che gli ultimi otto versetti della Torah che descrivono la morte e sepoltura di Mosè non potevano essere stati scritti da Mosè stesso, altrimenti sarebbero stati una falsità, ma furono scritti dopo la sua morte da Giosuè. [[Abraham ibn ‛Ezra]] e [[Joseph ben Samuel Bonfils|Joseph Bonfils]] ([[XI secolo]]) osservano che le frasi di quei versetti presentano delle informazioni che la gente poteva conoscere solo dopo il tempo di Mosè. Ibn Ezra allude,[69] e Bonfils afferma esplicitamente, che Giosuè scrisse quei versetti molti anni dopo la morte di Mosè. Altri commentatori[70] non accettano questa posizione e sostengono che, sebbene Mosè non potesse aver scritto quegli otto versetti, tuttavia gli furono dettati e Giosuè li trascrisse in base a istruzioni lasciate da Mosè stesso, e che la Torah spesso descrive eventi futuri, alcuni dei quali devono ancora avvenire. Il [[Talmud]] (Trattato [[Shabbat (Talmud)|Sabbath]] 115b) afferma inoltre che una particolare sezione del [[Libro dei Numeri]] ([[Libro dei Numeri|Numeri]] 10:35–36[71], circoscritta da [[alfabeto ebraico|lettere ebraiche]] [[Nun (lettera)|nun]] invertite)[72] in effetti forma un libro separato. A riguardo di questo versetto un [[midrash]] del libro Mishle (ital. [[Libro dei Proverbi]]) afferma che "Questi due versetti provengono da un libro indipendente che esisteva, ma fu soppresso!" Un altro midrash (forse antecedente), Ta`ame Haserot Viyterot, riporta che questa sezione in verità proviene del libro della profezia di [[Eldad e Medad]]. Il Talmud dichiara che Dio dettò quattro libri della Torah, ma Mosè scrisse il Deuteronomio per conto suo, con sue parole ([[Talmud babilonese]], Megillà 31b). Tutte le interpretazioni rabbiniche classiche sostengono che la Torah fu interamente o quasi interamente mosaica e di origine divina.[73] ===Uso rituale=== [[File:Toras in Istanbul Ashkenazi Sinagogue.JPG|thumb|Rotoli della Torah in una [[sinagoga]] [[aschenazita]] ([[Istanbul]], [[Turchia]]). I rotoli di pergamena sono qui ricoperti da involucri di stoffa decorati.]] La lettura della Torah (in [[lingua ebraica|ebraico]] קריאת התורה[[Aiuto:ebraico|?]], K'riat HaTorah - "Lettura [de]lla Torah", su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
    Wikilink compreso nell'URL del titolo (aiuto)
  75. ^ Libro di Neemia Neemia 8.
  76. ^ La divisione in parashot presente nei rotoli moderni della Torah, in tutte le comunità ebraiche (aschenazite, sefardite e yemenite) si basa su una lista sistematica fornita da Maimonide nella Mishneh Torah, Leggi dei Tefillin, Mezuzah e Rotoli della Torah, capitolo 8. Maimonide basò la sua divisione sulle parashot della Torah nel Codex Aleppo. Sebbene inizialmente messo in dubbio da Umberto Cassuto, questo testo è stato universalmente accettato dagli studiosi moderni. Cfr. sito ufficiale del Codex Aleppo, con relativi commentari.
  77. ^ Le sinagoghe conservatrici e riformate possono leggere le parashot con un programma triennale piuttosto che annuale, cfr. The Authentic Triennial Cycle: A Better Way to Read Torah?.
  78. ^ a b Adin Steinsaltz, A Guide to Jewish Prayer, ed. (HE) 1994, trad. (EN) 2000, Schocken Books, pp. 259-262.
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  81. ^ Deuteronomio 6:8, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  82. ^ Esodo 23:19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  83. ^ Il problema risiede nella natura consonantica della lingua ebraica: l'ebraico scritto infatti - come tutte le lingue semitiche - non ha vocali. Esse sono inserite mentalmente da chi legge, a seconda del contesto e delle leggi grammaticali dell'ebraico. Un esempio in italiano potrebbe essere dato dalle due lettere "CS", le cui possibili vocalizzazioni possono essere, a causa del contesto, "CaSa", "CoSa", "CaSo", "CoSo".
  84. ^ a b c Per quanto sopra, si veda int. al., Nathan T. Lopes Cardozo, The Written and Oral Torah: A Comprehensive Introduction, Jason Aronson Inc., 1998, partic. "The Categories of the Orally Transmitted Torah".
  85. ^ Talmud, Gittin 60b.
  86. ^ (EN) The City Congregation of Humanistic Judaism, su citycongregation.org. URL consultato il 25 agosto 2015.
  87. ^ Esodo 20:2, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  88. ^ Esodo 6:2, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  89. ^ a b Per questa sezione e relativi approfondimenti, si vedano int. al.: Gershom Scholem, Le grandi correnti della mistica ebraica, Einaudi, Milano, 1965; Giulio Busi, Qabbalah visiva, Einaudi, 2005; Mistica ebraica. Testi della tradizione segreta del giudaismo dal III al XVIII secolo, a cura di Giulio Busi ed Elena Loewenthal, Einaudi, 1995; Joseph Dan, The Heart and the Fountain: An Anthology of Jewish Mystical Experiences, Oxford University Press, 2002.
  90. ^ B. Barry Levy, Fixing God's Torah: The Accuracy of the Hebrew Bible Text in Jewish Law, Oxford University Press, 2001, p. 4. The Hebrew text of the Torah has never been finalized down to the last letter. This is important not least because Jewish law requires that Torah scrolls read publicly in the synagogue be error-free. Jewish scribes, scholars, and legal authorities have sought to overcome or narrow these differences, but to this day have not completely succeeded in doing so.
  91. ^ Sull'argometo si veda la Mishnah Berurah - cfr. "Mishnat Soferim: The forms of the letters", trad. da Jen Taylor Friedman (geniza.net)
  92. ^ B.D. Chilton (cur.), The Isaiah Targum: Introduction, Translation, Apparatus and Notes, Michael Glazier Inc., p. xiii.
  93. ^ Secondo una leggenda, si dice che la Septuaginta sia stata voluta da un faraone della dinastia tolemaica.
  94. ^ F.V. Greifenhagen, Egypt on the Pentateuch's Ideological Map: Constructing Biblical Israel's Identity, Continuum, 2002, p. 218.
  95. ^ Encyclopedia Judaica, vol. 3, p. 597.
  96. ^ "La Chiesa ed i testi originali: Vulgata, textus receptus o testo critico?", su La Bibbia e la Chiesa.
  97. ^ Encyclopaedia Judaica, vol. III, p. 603
  98. ^ Le traduzioni in inglese della Bibbia ebraica vengono fatte dal Testo Masoretico (cfr. articolo sulla Britannica) nella suddivisione e ordine tradizionali di Torah, Nevi'im e Ketuvim.La maggioranza delle traduzioni appaiono in edizione bilingue (ebraico–inglese). Le traduzioni ebraiche spesso riflettono la tradizionale esegesi ebraica della Bibbia; tutte queste evitano interpretazioni cristologiche presenti in molte traduzioni non ebraiche.
  99. ^ Jewish Encyclopedia, s.v. "Luzzatto".
  100. ^ a b Si veda il bibelarchiv-vegelahn (DE) archivio online dedicato alle versioni e traduzioni della Bibbia.
  101. ^ David Arthur DeSilva, An Introduction to the New Testament: Contexts, Methods & Ministry, InterVarsity Press, 2004, p. 317.
  102. ^ "Is the Bible God's Word?" di Sheikh Ahmed Deedat, su YouTube del 12 febbraio 2014.URL consultato 26 agosto 2015
  103. ^ VII.144. Disse [Allah]: « O Mosè, ti ho eletto al di sopra degli uomini per [affidarti] i Miei messaggi e le Mie parole. Prendi ciò che ti dò e sii riconoscente»."
  104. ^ "The Koran's Testimony about the Previous Scriptures: The Tawrat", su injil.org.

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Bibliografia

Altri riferimenti

(ENHEIT)

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