Umberto Ceriani

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Umberto Ceriani

Umberto Ceriani (Milano, 7 marzo 1939) è un attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha studiato recitazione presso il Teatro dei Filodrammatici di Milano sotto la direzione di Esperia Sperani[1] e ha debuttato nel 1957 al Teatro alle Maschere di Milano sotto la regia di Fausto Tommei[2][3].

La sua carriera teatrale prosegue sotto le regie di Franco Enriquez, Sandro Bolchi, Silverio Blasi, Alessandro Brissoni, finché nel 1963 viene scelto da Giorgio Strehler per il ruolo di Ludovico nella Vita di Galileo di Bertolt Brecht[3].

Durante la sua carriera di interprete, iniziata nei primi anni '60, ha interpretato diversi ruoli, in numerosi film per la televisione e il cinema.

Tra le partecipazioni cinematografiche più interessanti vanno citate quelle in La bestia nello spazio (1980), dove ha interpretato la parte del dottor Green, per la regia di Alfonso Brescia, e in Domani, diretto da Francesca Archibugi (2001). In televisione ha preso parte, tra le altre, alle serie di Nero Wolfe, I giovedì della signora Giulia e Napoleone a Sant'Elena nel ruolo del generale Montholon.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È stato sposato con l'attrice Martine Brochard, conosciuta sul set della miniserie TV I giovedì della signora Giulia: dal matrimonio è nato nel 1973 un figlio, Ferdinando Ceriani, regista teatrale.[4] Nel 1986 si è unito in matrimonio con la cantante lirica Daniela Dessì.[5] Entrambi i matrimoni si sono conclusi col divorzio.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Valeria Ciangottini e Umberto Ceriani in Pane altrui (1974)

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

  • La polvere negli occhi, di Eugène Labiche, regia di Umberto Benedetto, 16 dicembre 1958
  • La colomba di Avila, di Tito Guerrini, regia di Amerigo Gomez, 17 dicembre 1958
  • Le miserie 'd Monsù Travet, di Vittorio Bersezio, regia di Fausto Tommei, 30 marzo 1959
  • Una vita nuova, di Ermanno Carsana, regia di Amerigo Gomez, 23 luglio 1960
  • Vincenz e l'amica degli uomini importanti, di Robert Musil, regia di Flaminio Bollini, 1º marzo 1961
  • La moglie provocata, di John Vanbrugh, regia di Vittorio Sermonti, 30 agosto 1961
  • Euridice, di Jean Anouilh, regia di Giorgio Bandini, 17 gennaio 1962
  • La donna di nessuno, di Cesare Vico Lodovici, regia di Ruggero Jacobbi, 23 maggio 1962
  • Valoria, di Massimo Bontempelli, regia di Ruggero Jacobbi, 23 novembre 1962
  • I due carnefici, di Fernando Arrabal, regia di Bernardo Malacrida, 18 marzo 1963
  • La ballata della vita sepolta, di Rudolf Hagelstange, regia di Pino Gilioli, 24 maggio 1963
  • Il lamento di Prometeo, di Nino Savarese, regia di Giorgio Pressburger, 16 settembre 1963
  • L'uomo che incontrò se stesso, di Luigi Antonelli, regia di Ruggero Jacobbi, 20 marzo 1964
  • Elena la vittima, di Wolfgang Hildesheimer, regia di Ernesto Cortese, 21 febbraio 1967
  • Il bavaglio, di Alfonso Sastre, regia di Gastone Da Venezia, 28 febbraio 1967
  • L'adolescente, di Fedot Dostoevskij, regia di Giacomo Colli, 5 puntate, dal 22 maggio all'8 giugno 1967
  • I figli non s'inventano, di Enrico Bassano, regia di Francesco Dama, 18 dicembre 1968
  • Fabiola, di Nicholas Wiseman, regia di Dante Raiteri, 15 puntate, dal 17 marzo al 4 aprile 1969
  • I giorni dei Turbin, di Michail Bulgakov, regia di Mario Missiroli, 20 ottobre 1969
  • Beatrice e Benedetto, di Hector Berlioz, 26 agosto 1971
  • Gente nel tempo, di Massimo Bontempelli, regia di Chiara Serino, 6 puntate, dal 12 al 29 ottobre 1976
  • L'opera da tre cronisti, di Fruttero e Lucentini, regia di Ruggero Jacobbi, 30 marzo 1977
  • Rosa Luxemburg, di Livia Livi, regia di Fulvio Tolusso, 8 puntate, dall'8 novembre al 1º dicembre 1977
  • La lotta per Barbara, di D. H. Lawrence, regia di Flaminio Bollini, 26 ottobre 1978
  • I gondolieri del Mikado, di Guido Almansi, regia di Flaminio Bollini, 20 e 21 novembre 1978
  • La casa, di Siro Angeli, regia di Gilberto Visintin, 26 dicembre 1980
  • Ritratto di famiglia, di Eva Franchi, regia di Francesco Dama, 7 gennaio 1981
  • Le Rozeno, di Camillo Antona Traversi, regia di Lorenza Codignola, 29 luglio 1989

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luigi Barbara, La «maestra di teatro» è rimasta con 4 allievi, su Corriere d'informazione, 6 luglio 1973, p. 3.
  2. ^ Eligio Possenti, Giacosa, Bacchelli e Goldoni al Teatro alle Maschere, Corriere della Sera, 24 settembre 1957, p. 6
  3. ^ a b Edgarda Ferri, I giovani che contano: Umberto Ceriani, Corriere d'informazione, 12 febbraio 1964, p. 13
  4. ^ Vittorio Salerno, Martine Brochard, SIAE - OLAF, 2008, p. 21.
  5. ^ Walter Baldasso, La bella soprano Daniela Dessy è donna di gran voce e di parola, su La Stampa, 21 dicembre 1988, p. 21.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN90307554 · ISNI (EN0000 0000 6189 4854 · SBN RAVV309084 · WorldCat Identities (ENviaf-90307554