Comitato europeo delle regioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Comitato europeo delle regioni
Sede del Comitato, a Bruxelles
AbbreviazioneCdR
Affiliazione internazionaleUnione europea
Fondazione1994
Sede centraleBandiera del Belgio Bruxelles
PresidenteBandiera del Portogallo Vasco Cordeiro (PSE)
Membri329
Sito web

Il Comitato europeo delle regioni (abbreviato CdR) è l'assemblea dei rappresentanti locali e regionali dell'Unione europea (UE), che consente agli enti substatali (regioni, province, comuni ecc.) di far sentire la propria voce in maniera diretta all'interno del quadro istituzionale europeo.

Il Comitato è stato istituito nel 1994 per assolvere a due compiti principali. In primo luogo, dato che circa i tre quarti della legislazione dell'UE vengono applicati a livello locale o regionale, era logico che i rappresentanti locali e regionali avessero voce in capitolo nello sviluppo di tale legislazione. In secondo luogo, era diffusa la preoccupazione che si allargasse il distacco tra l'opinione pubblica e il processo di integrazione europea: un modo per colmare questo distacco era coinvolgere il livello amministrativo eletto più vicino ai cittadini.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A livello dell'UE, gli enti locali e regionali hanno esercitato pressioni per avere più voce in capitolo negli affari europei. In seguito a queste rivendicazioni, il Trattato di Maastricht ha istituito il Comitato europeo delle regioni e permesso che nel Consiglio dell'UE gli Stati membri fossero rappresentati anche dai ministri dei loro governi regionali.

Principi[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro del Comitato si innesta su tre principi fondamentali:

Sussidiarietà
Questo principio, sancito nei Trattati in concomitanza con l'istituzione del CdR, dispone che nell'Unione europea le decisioni siano prese al livello concretamente più vicino ai cittadini. Pertanto, l'Unione europea non dovrebbe assumersi compiti che risultino più adatti alle amministrazioni nazionali, regionali o locali.

Prossimità[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i livelli amministrativi dovrebbero puntare ad essere "vicini ai cittadini", in particolare organizzando il proprio lavoro in maniera trasparente, in modo che i governati sappiano chi fa cosa e come fare udire la loro voce.

Partenariato[modifica | modifica wikitesto]

Una sana governance europea implica la cooperazione di tutti i livelli di governo: europeo, nazionale, regionale e locale. Tutti questi livelli, infatti, sono indispensabili e devono partecipare al processo decisionale ("governance multilivello").

Competenze[modifica | modifica wikitesto]

I trattati obbligano la Commissione europea ed il Consiglio dell'Unione europea a consultare il Comitato europeo delle regioni ogni qualvolta vengano avanzate proposte relative a settori che hanno ripercussioni a livello regionale o locale, ossia:

  • coesione economica e sociale
  • reti transeuropee
  • sanità pubblica
  • istruzione
  • cultura
  • politica dell'occupazione
  • politica sociale
  • ambiente
  • formazione professionale
  • trasporti

Al di fuori di questi settori, la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo possono consultare il CdR su determinate questioni ogni qualvolta considerano che una data proposta abbia importanti implicazioni regionali o locali. Il CdR può inoltre formulare pareri di propria iniziativa, contribuendo così all'agenda politica dell'Unione europea.

In seguito all'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, ratificato da tutti gli Stati membri dell'UE, il CdR gode di uno status privilegiato, avendo ormai il diritto di adire la Corte di giustizia dell'Unione europea (articolo 8 del protocollo n. 2 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità).

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Il CdR, che ha sede a Bruxelles, è composto da 329 membri titolari e altrettanti supplenti, suddivisi tra tutti i Paesi dell'Unione europea in misura pressoché proporzionale alla rispettiva popolazione. I membri devono essere titolari di un mandato elettorale nell'ambito di una collettività regionale o locale, o politicamente responsabili innanzi a un'assemblea eletta.[1] Il numero di membri del Comitato per ciascun Paese è così distribuito:

Paese Membri Paese Membri Paese Membri
Bandiera della Germania Germania 24 Bandiera del Belgio Belgio 12 Bandiera dell'Irlanda Irlanda 9
Bandiera della Francia Francia 24 Bandiera del Portogallo Portogallo 12 Bandiera della Lituania Lituania 9
Bandiera dell'Italia Italia 24 Bandiera della Svezia Svezia 12 Bandiera della Lettonia Lettonia 7
Bandiera della Spagna Spagna 21 Bandiera della Bulgaria Bulgaria 12 Bandiera della Slovenia Slovenia 7
Bandiera della Polonia Polonia 21 Bandiera dell'Austria Austria 12 Bandiera dell'Estonia Estonia 7
Bandiera della Romania Romania 15 Bandiera della Slovacchia Slovacchia 9 Bandiera di Cipro Cipro 6
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 12 Bandiera della Danimarca Danimarca 9 Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo 6
Bandiera della Grecia Grecia 12 Bandiera della Finlandia Finlandia 9 Bandiera di Malta Malta 5
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 12 Bandiera dell'Ungheria Ungheria 12 Bandiera della Croazia Croazia 9
Totale 329

Struttura interna[modifica | modifica wikitesto]

Presidente[modifica | modifica wikitesto]

Eletto dall'Assemblea plenaria per un periodo di due anni e mezzo, il Presidente dirige i lavori del Comitato, ne presiede le sessioni plenarie e ne è il rappresentante ufficiale. Vasco Alves Cordeiro (Portogallo / Partito del Socialismo Europeo), membro dell'Assemblea legislativa della regione autonoma delle Azzorre, è l'attuale Presidente del CdR.

Elenco dei presidenti del Comitato delle regioni

Presidenza Nazionalità Gruppo politico europeo
Vasco Cordeiro,

Azzorre

2022 - in carica Bandiera del Portogallo portoghese Partito del Socialismo Europeo
Apostolos Tzitzikostas,

Macedonia Centrale

2020 – 2022 Bandiera della Grecia greca Partito Popolare Europeo
Karl-Heinz Lambertz,

Comunità germanofona del Belgio

2017 – 2020 Bandiera del Belgio belga Partito del Socialismo Europeo
Markku Markkula
Espoo
2015 – 2017 Bandiera della Finlandia finlandese Partito Popolare Europeo
Michel Lebrun
Vallonia
2014 – 2015 (interim) Bandiera del Belgio belga Partito Popolare Europeo
Ramón Luis Valcárcel
Murcia
2012 – 2014 Bandiera della Spagna spagnola Partito Popolare Europeo
Mercedes Bresso
Piemonte
2010 – 2012 Bandiera dell'Italia italiana Partito del Socialismo Europeo
Luc Van Den Brande
Fiandre
2008 – 2010 Bandiera del Belgio belga Partito Popolare Europeo
Michel Delebarre
Dunkerque, Nord Pas de Calais
2006 – 2008 Bandiera della Francia francese Partito del Socialismo Europeo
Peter Straub
Baden-Wurttemberg
2004 – 2006 Bandiera della Germania tedesca Partito Popolare Europeo
Sir Albert Bore
Birmingham
2002 – 2004 Bandiera del Regno Unito britannica Partito del Socialismo Europeo
Jos Chabert
Regione Bruxelles capitale
2000 – 2002 Bandiera del Belgio belga Partito Popolare Europeo
Manfred Dammeyer
Renania settentrionale - Vestfalia
1998 – 2000 Bandiera della Germania tedesca Partito del Socialismo Europeo
Pasqual Maragall I Mira
Barcellona, Catalogna
1996 – 1998 Bandiera della Spagna spagnola Partito del Socialismo Europeo
Jacques Blanc
Languedoc-Roussillon
1994 – 1996 Bandiera della Francia francese Partito Popolare Europeo

Primo vicepresidente[modifica | modifica wikitesto]

Anche il primo vicepresidente è eletto dall'Assemblea plenaria per un periodo di due anni e mezzo. In assenza del Presidente, è il primo vicepresidente a farne le veci. Apostolos Tzitzikostas (Grecia / Partito Popolare Europeo), presidente della regione della Macedonia centrale, è l'attuale primo vicepresidente del Comitato europeo delle regioni.

Ufficio di presidenza[modifica | modifica wikitesto]

L'Ufficio di presidenza è l'organo esecutivo del CdR. È composto da 61 membri: il presidente, il primo vicepresidente, i presidenti dei 6 gruppi politici del CdR, i 27 vicepresidenti (uno per Stato membro) e 26 altri membri designati dalle delegazioni nazionali, così da rispecchiare l'equilibrio nazionale e politico del Comitato. L'Ufficio di presidenza si riunisce di norma sette o otto volte l'anno, elabora il programma politico del CdR e incarica l'amministrazione di porre in atto le sue decisioni.

Assemblea plenaria[modifica | modifica wikitesto]

L'Assemblea del CdR, composta da tutti i membri, si riunisce in sessione plenaria a Bruxelles sei volte l'anno, per discutere e adottare pareri, relazioni e risoluzioni.

Commissioni[modifica | modifica wikitesto]

I lavori del CdR si articolano in commissioni interne, specializzate in materie di attualità e rilievo:

  • CIVEX - cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni;
  • COTER/BUDG - politica di coesione territoriale e bilancio dell'UE;
  • ECON - politica economica;
  • ENVE - ambiente, cambiamenti climatici ed energia;
  • NAT - risorse naturali e agricoltura;
  • SEDEC - politiche sociali, occupazione, istruzione, cultura e ricerca.

Le commissioni elaborano progetti di parere e organizzano convegni e seminari sui temi di loro competenza. Ogni commissione è composta da un centinaio di membri (ogni membro può far parte di due commissioni) e dispone di una sua segreteria nell'ambito dell'amministrazione del CdR. È inoltre istituita una commissione speciale affari finanziari e amministrativi (CAFA) che assiste l'Ufficio di presidenza del Comitato.

Gruppi politici[modifica | modifica wikitesto]

Nel CdR sono presenti sei gruppi politici:

Prima delle riunioni più importanti, ogni gruppo politico si riunisce per adottare una posizione comune.

Conferenza dei presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Il Presidente del CdR, il primo vicepresidente, i presidenti dei gruppi politici e il Segretario generale si riuniscono nella Conferenza dei presidenti alla vigilia di ogni sessione plenaria e di riunioni importanti, per raggiungere un consenso politico sulle questioni strategiche.

Delegazioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Il CdR è inoltre composto da 27 delegazioni nazionali. I membri si riuniscono nelle rispettive delegazioni nazionali prima di ogni sessione plenaria o di altre riunioni, per discutere l'adozione di posizioni comuni.

Segretario generale[modifica | modifica wikitesto]

Il Segretario generale è nominato dall'Ufficio di presidenza per un periodo di cinque anni. Essendo a capo dell'amministrazione del CdR, il Segretario generale non ha mandato politico. Ha il compito di garantire l'attuazione delle decisioni adottate dal Presidente e dall'Ufficio di presidenza e il corretto funzionamento dell'amministrazione. Attualmente, il Segretario generale del CdR è Petr Blížkovský, in carica dal 16 dicembre 2019.

Segretariato generale[modifica | modifica wikitesto]

Il segretariato generale si compone di cinque direzioni: Membri e sessioni plenarie; Lavori legislativi 1; Lavori legislativi 2; Comunicazione; Risorse umane e finanze. Le direzioni della Logistica e della Traduzione sono gestite congiuntamente con il Comitato economico e sociale europeo. Nel 2015, il numero totale del personale del CdR assommava a 527.

Membri italiani[modifica | modifica wikitesto]

Inizio incarico Gruppo politico europeo Partito italiano
Membri effettivi
Matteo Luigi Bianchi

Consigliere Comunale di Morazzone (VA)

26 gennaio 2015 Conservatori e Riformisti Europei Lega
Roberto Ciambetti

Presidente del Consiglio regionale del Veneto

3 luglio 2018 Conservatori e Riformisti Europei Lega
Antonio Decaro

Sindaco di Bari

16 dicembre 2015 Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
Michele Emiliano

Presidente della Regione Puglia

6 ottobre 2021 Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
Roberto Pella

Sindaco di Valdengo (BI)

15 novembre 2004 Partito Popolare Europeo Forza Italia
Luca Zaia

Presidente della Regione Veneto

26 gennaio 2015 Identità e Democrazia Lega
Marco Marsilio

Presidente della Regione Abruzzo

13 maggio 2019 Conservatori e Riformisti Europei Fratelli d'Italia
Christian Solinas

Presidente della Regione Sardegna

25 giugno 2019 Non iscritti Partito Sardo d'Azione
Alberto Cirio

Presidente della Regione Piemonte

10 settembre 2019 Partito Popolare Europeo Forza Italia
Virginia Raggi

Consigliere Comunale di Roma

10 settembre 2019 Non iscritti Movimento 5 Stelle
Arianna Maria Censi

Assessore di Milano

26 gennaio 2020 Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
Michela Leoni

Vicepresidente della Provincia di Novara

26 gennaio 2020 Conservatori e Riformisti Europei Lega
Giorgio Magliocca

Presidente della Provincia di Caserta

26 gennaio 2020 Partito Popolare Europeo Forza Italia
Luca Menesini

Presidente della Provincia di Lucca

26 gennaio 2020 Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
Loredana Capone

Presidente del Consiglio Regionale della Puglia

26 maggio 2021 Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
Eugenio Giani

Presidente della Regione Toscana

8 Ottobre 2020 Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
Donatella Tesei

Presidente della Regione Umbria

6 ottobre 2021 Conservatori e Riformisti Europei Lega
Dario Nardella

Sindaco di Firenze

17 gennaio 2022 Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
Andrea Putzu

Consigliere Regionale delle Marche

6 febbraio 2023 Conservatori e Riformisti Europei Fratelli d'Italia
Roberta Angelilli

Vicepresidente della Regione Lazio

27 giugno 2023 Conservatori e Riformisti Europei Fratelli d'Italia
Lorenzo Galligani

Consigliere Comunale di Pistoia

6 febbraio 2023 Conservatori e Riformisti Europei Fratelli d'Italia
Antonio Mazzeo

Presidente del Consiglio Regionale della Toscana

7 marzo 2023 Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
Membri supplenti
Giuseppe Varacalli

Consigliere Comunale di Gerace (RC)

14 maggio 2008 Renew Europe Italia Viva
Alessio Marsili

Consigliere del XIII Municipio di Roma

15 marzo 2009 Non iscritti Movimento 5 Stelle
Vito Bardi

Presidente della Regione Basilicata

25 novembre 2019 Partito Popolare Europeo Forza Italia
Alberto Ancarani

Consigliere Comunale di Ravenna

26 gennaio 2020 Partito Popolare Europeo Forza Italia
Mario Guarente

Sindaco di Potenza

26 gennaio 2020 Conservatori e Riformisti Europei Lega
Nicola Marini

Presidente del Consiglio Comunale di Albano Laziale (RM)

26 gennaio 2020 Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
Carmine Pacente

Consigliere Comunale di Milano

26 gennaio 2021 Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
Michele Pais

Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna

26 gennaio 2020 Conservatori e Riformisti Europei Lega
Donatella Porzi

Consigliere della Regione Umbria

26 gennaio 2020 Renew Europe Azione
Alessandro Romoli

Presidente della Provincia di Viterbo

26 gennaio 2020 Partito Popolare Europeo Forza Italia
Elia Delmiglio

Sindaco di Casalpusterlengo

28 ottobre 2020 Conservatori e Riformisti Europei Lega
Gianmarco Medusei

Presidente del Consiglio Regionale della Liguria

26 maggio 2021 Conservatori e Riformisti Europei Lega
Nicola Caputo

Assessore della Regione Campania

6 ottobre 2021 Renew Europe Italia Viva
Luciano Emilio Caveri

Assessore della Regione Valle d'Aosta

6 ottobre 2021 Partito del Socialismo Europeo Alliance Valdotaine
Luisa Piacentini

Consigliere Comunale di Marano Equo (RM)

23 maggio 2022 Conservatori e Riformisti Europei Fratelli d'Italia
Enzo Lattuca

Presidente della Provincia di Forlì-Cesena

6 febbraio 2023 Partito del Socialismo Europeo Partito Democratico
Luca Rosario Luigi Sammartino

Vicepresidente della Regione Sicilia

27 giugno 2023 Conservatori e Riformisti Europei Lega
Renato Schifani

Presidente della Regione Sicilia

27 giugno 2023 Partito Popolare Europeo Forza Italia
Sandrino Aquilani

Sindaco di Vetralla (VT)

9 ottobre 2023 Partito Popolare Europeo Forza Italia
Francesco Roberti

Presidente della Regione Molise

19 dicembre 2023 Partito Popolare Europeo Forza Italia

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Pareri[modifica | modifica wikitesto]

La Commissione europea, il Consiglio dell'Unione europea e il Parlamento europeo consultano il CdR ogni qualvolta elaborano testi legislativi (direttive, regolamenti ecc.) su materie che hanno un impatto sugli enti regionali e locali. All'interno del CdR, i progetti dei testi sono trasmessi alla commissione competente, la quale nomina un relatore incaricato di elaborare il parere del Comitato. Prima di essere discusso in sessione plenaria, il progetto di parere è adottato in sede di commissione. Una volta adottata in sessione plenaria, la versione definitiva del parere viene trasmessa a tutte le istituzioni europee e pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'UE.

Risoluzioni[modifica | modifica wikitesto]

Le risoluzioni permettono al CdR di esprimere il suo punto di vista su temi rilevanti e di attualità. Possono essere elaborate dai gruppi politici del CdR o da 32 membri del Comitato.

Studi e altre pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il CdR produce studi su vari aspetti della dimensione regionale e locale dell'UE (istruzione, trasporti, affari sociali, allargamento ecc.). Gli studi sono elaborati con l'aiuto di esperti esterni al Comitato. Il CdR produce inoltre pubblicazioni sia per il grande pubblico che per gli enti locali e regionali, in cui presenta le sue attività e illustra i più recenti sviluppi politici.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

In quanto luogo di incontro delle regioni e degli enti locali, il CdR organizza convegni, seminari e mostre in collaborazione con partner regionali e locali nonché con altre istituzioni dell'UE. Una volta l'anno, durante la Settimana europea delle regioni e delle città, il CdR accoglie nella sua sede migliaia di ospiti che partecipano a vivaci dibattiti o cercano dei partner per realizzare progetti comuni.

Date principali[modifica | modifica wikitesto]

  • 1992: con il Trattato di Maastricht, i leader dell'UE istituiscono il Comitato delle regioni (CdR) in quanto assemblea consultiva con il compito di dar voce alle regioni e agli enti locali nel processo decisionale europeo e fungere da anello di congiunzione tra Bruxelles e i cittadini. Ai sensi del Trattato, la Commissione europea e il Consiglio dell'Unione europea sono tenuti a consultare il Comitato in merito alle principali questioni di interesse regionale. I membri del Comitato devono essere proposti dai governi dei rispettivi Stati membri e restano in carica per quattro anni. Nel marzo 1994 il CdR tiene a Bruxelles la sua prima sessione plenaria.
  • 1995: con l'Allargamento dell'Unione europea e l'adesione di Austria, Finlandia e Svezia all'Unione europea, il CdR passa da 189 a 222 membri.
  • 1997: il Trattato di Amsterdam estende le competenze del CdR, prevedendone la consultazione su circa due terzi delle proposte legislative europee. Inoltre, esso permette che il CdR venga consultato anche dal Parlamento europeo.
  • 2001: il Trattato di Nizza accresce la legittimità democratica del CdR, disponendo che i suoi membri debbano essere titolari di un mandato elettorale o essere politicamente responsabili di fronte a un'assemblea regionale o locale eletta. Fissa inoltre il numero massimo dei membri a 350.
  • 2002–03: i membri del CdR partecipano alla Convenzione sul futuro dell'Europa incaricata di elaborare una Costituzione per l'Europa. Il testo della Costituzione riconosce il ruolo e i poteri degli enti locali e delle regioni, e conferisce al CdR il diritto di adire la Corte di giustizia delle Comunità europee qualora ritenga che un atto legislativo europeo violi il principio di sussidiarietà.
  • Maggio 2004: Allargamento dell'UE con l'adesione all'UE di dieci nuovi Stati. Il numero dei membri del CdR passa da 222 a 317.
  • Febbraio 2006: il CdR inizia un nuovo mandato quadriennale. Tra le sue priorità politiche vi sono una partecipazione più attiva degli enti locali e delle regioni, in linea con la strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione, il rafforzamento della coesione e della solidarietà e un ruolo di primo piano nella campagna Communicating Europe – Going Local che mira ad avvicinare l'Europa ai suoi cittadini.
  • Gennaio 2007: Allargamento dell'UE, con l'adesione all'UE di Bulgaria e Romania, il numero dei membri del CdR sale da 317 a 344.
  • Dicembre 2007: il Trattato di Lisbona sancisce il diritto del CdR - già riconosciutogli dalla Convenzione sul futuro dell'Europa - di adire la Corte di giustizia dell'Unione europea a tutela del principio di sussidiarietà e delle sue prerogative. Questa nuova attribuzione rafforza il ruolo politico del Comitato, consentendogli di condurre un'azione più incisiva sulla scena europea a vantaggio degli enti locali e regionali. Il Trattato di Lisbona porta inoltre la durata del mandato dei membri del CdR da quattro a cinque anni.
  • Luglio 2013: Allargamento dell'UE con l'adesione della Croazia. Il numero dei membri del CdR passa da 344 a 353 (poi ridotto a 350).
  • Gennaio 2020: A seguito di Brexit, il numero dei membri del CdR passa da 350 a 329.
  • Febbraio 2020: Il CdR accoglie dalla sessione plenaria di febbraio un nuovo gruppo politico, i Verdi.

Riferimenti normativi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Comitato europeo delle Regioni, su consiglio.regione.lombardia.it, giugno 2018. URL consultato il 22 luglio 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN82156009976449581974 · ISNI (EN0000 0004 0609 7616 · LCCN (ENn95117496 · J9U (ENHE987007259921005171