Alfa Romeo 33 Italdesign Iguana

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Alfa Romeo 33 Iguana
Alfa Romeo Iguana al Museo Storico
Descrizione generale
CostruttoreBandiera dell'Italia Alfa Romeo
Tipo principaleDream car
Produzionenel 1969
Esemplari prodotti1
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4050 mm
Larghezza1780 mm
Altezza1050 mm
Passo2350 mm
Altro
StileGiorgetto Giugiaro
per Italdesign Giugiaro
Stessa famigliaAlfa Romeo Tipo 33
Alfa Romeo 33 Stradale
Alfa Romeo 33 Bertone Carabo
Alfa Romeo 33 Pininfarina Coupé Prototipo Speciale
Alfa Romeo 33 Cuneo
Alfa Romeo 33 Bertone Navajo
Noteantenata concettuale della Maserati Bora e della DeLorean DMC-12[1]

L'Alfa Romeo 33 Italdesign Iguana, conosciuta anche come Alfa Romeo Iguana o Italdesign Iguana, è una dream car prodotta dall'Alfa Romeo e dall'Italdesign nel 1969.

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

Questa vettura è la prima Alfa Romeo disegnata da Giorgetto Giugiaro per l'Italdesign, la sua azienda di progettazione indipendente appena fondata, e una delle sei dream car basate sull'autotelaio dell'Alfa Romeo 33 Stradale realizzate dai più noti carrozzieri italiani a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. Il nome Iguana venne scelto per via della somiglianza tra l'animale esotico e l'aspetto della carrozzeria con numerose aperture e rifinitura cangiante.

La vettura venne presentata al Salone dell'automobile di Torino 1969 e, sebbene non abbia avuto esito produttivo, gettò le basi estetiche della Maserati Bora/Merak e, riguardo alla carrozzeria, della più nota DeLorean DMC-12.[2]

La vettura[modifica | modifica wikitesto]

La carrozzeria è realizzata in vetroresina, eccetto che per i montanti del tetto in vetro, in acciaio spazzolato e quindi non verniciati, ed è verniciata in grigio metallizzato con la tecnica del “metal-flake”, che consiste nel mescolare alla vernice grandi fiocchi metallici lucidi donandole un effetto finale scintillante e luminoso.[3]

In generale il design era caratterizzato da linee più nette rispetto a quelle degli anni sessanta, anche se ancora piuttosto curve. Il prototipo è dotato di un muso spiovente con una presa d'aria per la ventilazione del radiatore a tutta larghezza, divisa in due da un paio di "baffi" cromati con lo scudetto trilobato Alfa Romeo al centro, simile a quello che poi apparirà sull'Alfasud, disegnata due anni dopo dallo stesso Giugiaro. Il cofano anteriore e quello posteriore integrano i parafanghi e si aprono ribaltandosi completamente in avanti e indietro, proprio come sulla Lamborghini Miura e su numerose auto da corsa di quel periodo, per facilitare l'accesso agli organi meccanici.[4]

La parte centrale del cofano è depressa e termina con un profilo alare che cela i tergicristalli, quindi i parafanghi che contengono i fanali a scomparsa sono ben pronunciati. Il profilo ondulato, caratterizzato dalla presenza di due ordini di "branchie" sul muso e sulla coda e da prese d'aria per il motore dietro i finestrini, oltre a essere ripreso dalla Maserati Bora/Merak anticipa, soprattutto nel posteriore, la soluzione poi adottata dall'Alfetta GT, disegnata da Giugiaro nel 1974. Nel retro un profilo alare unisce le due fiancate al di sopra del lunotto posteriore e di una serie di quattro doppie griglie di sfogo dell'aria calda del motore. La coda tronca priva di paraurti è completata da doppie luci posteriori a sviluppo orizzontale, in mezzo alle quali è realizzato il vano porta-targa, con tre basse griglie orizzontali sopra i quattro scarichi gemelli.[1]

Gli interni

Gli interni sono piuttosto semplici, con sedili, plancia inclinata e volante a due razze rivestiti in tessuto grigio, con grande pannello strumenti dotato di otto indicatori analogici principali e secondari e una stretta consolle centrale da cui fuoriesce la leva del cambio ad anello, sostituita poi con un più tradizionale pomello.

In origine l'Iguana era equipaggiata con il medesimo motore 8 cilindri a V a doppia accensione da 1.995 cm³ dell'Alfa Romeo 33 Stradale, in grado di erogare 230 CV di potenza a 8.800 giri, sistemato in posizione centrale e accoppiato a un cambio manuale a 6 marce. In data e per motivi sconosciuti il propulsore originale è stato sostituito con il V8 da 2.593 cm³ e 200 CV costruito in serie per la Montreal.[5]

La 33 Iguana della Italdesign non ebbe seguito produttivo e al pari delle altre dream car basate sull'autotelaio dell'Alfa Romeo 33 Stradale proposte dai migliori carrozzieri italiani è conservata al Museo Storico Alfa Romeo di Arese[6] non prima di aver fornito l'ispirazione a Giorgetto Giugiaro per le prime Maserati a motore centrale: la Bora e la Merak.[6]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche tecniche - Alfa Romeo 33 Italdesign Iguana (1969)
Configurazione
Carrozzeria: Coupé 2 porte Posizione motore: posteriore-centrale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4170 × 1780 × 990 Diametro minimo sterzata: 13 m
Interasse: 2350 mm Carreggiate: anteriore 1350 - posteriore 1445 mm Altezza minima da terra:
Posti totali: 2 Bagagliaio: Serbatoio: 98 litri
Masse a vuoto: 690 kg
Meccanica
Tipo motore: 8 cilindri a V ciclo Otto di 90° con camere di scoppio emisferiche, albero motore in acciaio forgiato con 5 supporti di banco e carter secco Cilindrata: (Alesaggio x corsa: 78 x 52.5 mm), totale: 1.995 cm³
Distribuzione: 2 valvole per cilindro al sodio inclinate di 48° (aspirazione: Ø 33 mm, scarico: Ø 28 mm), 2 alberi a camme in testa per bancata comandati da doppia catena Alimentazione: iniezione meccanica Spica
Prestazioni motore Potenza: 230 CV a 9000 giri/min / Coppia: 21 Kgm a 7000 giri/min
Accensione: a bobina e spinterogeno con 2 candele Lodge 10 RL 47 per cilindro Impianto elettrico: 12V
Frizione: Monodisco a secco con parastrappi ad azione progressiva e molla a diaframma a comando idraulico Cambio: manuale a 6 marce + RM a sbalzo sull'asse posteriore
Telaio
Corpo vettura Scocca centrale in profilati di magnesio collegati da lamiera e telaietti ausiliari in magnesio imbullonati all'anteriore e al posteriore
Sterzo a pignone e cremagliera
Sospensioni anteriori: a doppio braccio oscillante con molle elicoidali, barra stabilizzatrice, ammortizzatori idraulici telescopici / posteriori: a quadrilateri deformabili, doppio braccio oscillante con molle elicoidali, barra stabilizzatrice, ammortizzatori idraulici telescopici
Freni anteriori: a disco autoventilanti / posteriori: freno a disco autoventilanti sul differenziale
Pneumatici anteriori 4.75x13", posteriori 6.00x13" / Cerchi: anteriori 33.02 x 20.32 cm / 13 x 8", posteriori 33.02 x 22.86 cm / 13 x 9"
Prestazioni dichiarate
Velocità: 260 km/h Accelerazione: 1 Km da fermo: 25 s
Consumi 30 l /100 Km (CUNA)
Altro
Note ad un certo momento il motore originale è stato sostituito con il V8 2.6 di origine Montreal

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Filmato audio corriere.it Quando Giugiaro disegnava le Alfa. URL consultato il 3 settembre 2014.
  2. ^ Alfa Romeo 33 Iguana Concept, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 4 maggio 2013.
  3. ^ ARCHIVIO PROTOTIPI | ITALDESIGN ALFA ROMEO IGUANA, su archivioprototipi.it. URL consultato l'11 giugno 2020.
  4. ^ 1968 Alfa Romeo 33 Iguana (ItalDesign) - Studios, su carstyling.ru. URL consultato l'11 giugno 2020.
  5. ^ Alessandro Barteletti, Alfa Romeo 33 prototipi, Ruoteclassiche n.273, settembre 2011, pag.35
  6. ^ a b Iguana, su museoalfaromeo.com. URL consultato l'11 giugno 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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