Fiat Cinquecento: differenze tra le versioni

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Tra le caratteristiche del modello vi erano le [[sospensione (meccanica)|sospensioni]] a ruote indipendenti, i [[freno a disco|freni a disco]] anteriori ed una gamma di optional tra cui la chiusura centralizzata, gli specchietti con regolazione elettrica e l'[[aria condizionata]]. Sotto il punto di vista della [[sicurezza automobilistica|sicurezza]] l'auto era equipaggiata di barre antintrusione e nelle ultime versioni di airbag, mentre, per evitare il fenomeno della [[corrosione]], la carrozzeria esterna era galvanizzata.


Grazie al coefficiente di penetrazione aerodinamica molto buono per questo tipo di auto, di 0,33 [[Coefficiente di resistenza aerodinamica|cx]] ed al peso abbastanza ridotto intorno ai 700 [[chilogrammo|kg]], poteva vantare anche dei ridotti consumi di carburante.
Grazie al [[Coefficiente di resistenza aerodinamica|coefficiente di penetrazione aerodinamica]] molto buono per questo tipo di auto, 0,33, ed al peso abbastanza ridotto, intorno ai 700 [[chilogrammo|kg]], poteva vantare anche dei ridotti consumi di carburante.


I nei della vettura erano le finiture molto essenziali, la qualità dei materiali con cui era costruita, abbastanza carente, ed un assemblaggio in alcuni casi criticabile.
I nei della vettura erano le finiture molto essenziali, la qualità dei materiali con cui era costruita, abbastanza carente, ed un assemblaggio in alcuni casi criticabile.

Versione delle 16:52, 27 mar 2009

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Fiat Cinquecento
Una Fiat Cinquecento 700
Descrizione generale
Costruttorebandiera Fiat
Tipo principaleUtilitaria
Produzionedal 1991 al 1998
Sostituisce laFiat 126
Sostituita daFiat Seicento
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza3230 mm
Larghezza1490 mm
Altezza1440 mm
Passo2200 mm
Altro
Auto similiPeugeot 106
Renault Twingo
Vista posteriore

La Fiat Cinquecento è una utilitaria prodotta dal gruppo automobilistico torinese FIAT dal 1991 al 1998. Il codice del modello è 170.

Presentata nel 1991 quale erede della Fiat 126 e con l'intenzione di richiamare, nell'assonanza del nome la sua più illustre progenitrice, la Fiat 500, la Cinquecento era piccola di dimensioni esterne ma molto capiente e confortevole all'interno.

Caratteristiche

Era agile e sufficientemente scattante; per queste sue caratteristiche ha anche dato vita ad un modello sportivo con cui è stato organizzato un campionato "monomarca", denominato Trofeo Cinquecento. La produzione inizialmente fu pensata in Russia in collaborazione con la Lada-Vaz ma per via dei problemi burocratici e gli elevati costi che ne sarebbero derivati, spostarono l'attenzione della Fiat nello stabilimento polacco della FSM inizialmente affiancato a quello della Fiat 126 che per altri 10 anni venne venduta nella sola Europa dell'est. Intanto la Lada-Vaz proseguì autonomamente il progetto della Cinquecento con alcune varianti con la vettura Oka.

Una Cinquecento Trofeo

La costruzione di questo modello, esclusivamente fornito nella conformazione a 3 porte, era quasi integralmente delegata allo stabilimento del gruppo situato in Polonia, a Tychy.

Nonostante il nome, le motorizzazioni previste, tutte a benzina, erano articolate su tre tipologie e cilindrate diverse:

- 700: motore a due cilindri di 704cc con potenza di 31 CV, di derivazione Fiat 126;

- 900: motore quattro cilindri di 899cc con 40 CV;

- 1100: motore quattro cilindri di 1108cc con 54 CV, versione Fire.

Quest'ultima cilindrata era quella riservata alla versione più sportiva, presentata nel 1994.

Tra le caratteristiche del modello vi erano le sospensioni a ruote indipendenti, i freni a disco anteriori ed una gamma di optional tra cui la chiusura centralizzata, gli specchietti con regolazione elettrica e l'aria condizionata. Sotto il punto di vista della sicurezza l'auto era equipaggiata di barre antintrusione e nelle ultime versioni di airbag, mentre, per evitare il fenomeno della corrosione, la carrozzeria esterna era galvanizzata.

Grazie al coefficiente di penetrazione aerodinamica molto buono per questo tipo di auto, 0,33, ed al peso abbastanza ridotto, intorno ai 700 kg, poteva vantare anche dei ridotti consumi di carburante.

I nei della vettura erano le finiture molto essenziali, la qualità dei materiali con cui era costruita, abbastanza carente, ed un assemblaggio in alcuni casi criticabile.

Produzione

Durante i 7 anni di vita i restyling esterni furono molto limitati, e poche modifiche vennero apportate alla gamma dei motori, adattati alle norme anti-inquinamento. Tra le versioni particolari prodotte si annoverano la Sporting del 1994, con una impostazione sia estetica che meccanica più sportiva, la Suite, caratterizzata da un allestimento più ricco ed elegante, ed un modello alternativo, la Electra, prodotta in piccola serie e attrezzata con motore elettrico, che riduceva però l'abitabilità a soli due posti a causa del notevole ingombro delle batterie.

La versione Sporting, maneggevole e scattante, rimase famosa per le sue prestazioni grintose, favorite da una buona potenza su di un corpo vettura leggero e da una favorevole rapportatura del cambio. Altre caratteristiche tipiche di questa versione erano i cerchi in lega, gli stessi della Fiat Uno Turbo I.E., e le sospensioni, irrigidite e ribassate rispetto alle versioni 700 e 900. Esteticamente si distingueva dalle versioni normali per una gamma colori più vivace e vistosa e per alcuni particolari interni, come il volante ed il pomello del cambio rivestiti in pelle nera, i sedili sportivi e le cinture di sicurezza rosse. Caratteristica peculiare era anche la rumorosità del motore, che nelle forti accelerate diveniva "rabbiosa" e contribuiva ad esaltare il divertimento di guida. La Sporting si prestava inoltre molto bene ad elaborazioni di meccanica e carrozzeria (tuning). Questo mix di fattori, uniti ad un prezzo non molto alto, contribuì a decretarne il successo tra i più giovani amanti della guida sportiva.

La produzione venne interrotta nel 1998 con l'introduzione di una vettura appena più grande, la Fiat Seicento (codice di progetto 187) che, a differenza della precedente, poteva essere venduta beneficiando del contributo statale italiano sulla "rottamazione" di veicoli usati offerti in permuta a coprirne parte del prezzo d'acquisto.

Altri progetti

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