Luigi De Rosa

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Luigi De Rosa
Luigi De Rosa con la maglia del Cosenza (1988)
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 170 cm
Peso 64 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1999 - giocatore
Carriera
Giovanili
Bari
Squadre di club1
1979-1984Bari86 (3)
1984-1987Pescara77 (5)
1987-1993Cosenza196 (4)
1993-1994Matera29 (5)
1994-1997Cosenza64 (1)
1997-1999Castrovillari57 (1)
Nazionale
1982Bandiera dell'Italia B Italia1 (0)
Carriera da allenatore
1999-2001CosenzaVice
2001-2002Cosenza
2003Crotone
2004-2005Cosenza
2007Pescara
2007-2008CrotoneBerretti
2009Monopoli
2009Francavilla
2010Francavilla
2010CosenzaAllievi Naz.
2010-2011CosenzaVice
2011Cosenza
2013-2014Castrovillari
2014-2015Castrovillari
2021Rende
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Luigi De Rosa (Bari, 8 luglio 1962) è un allenatore di calcio, dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista e attaccante, responsabile tecnico del settore giovanile del Rende.

È nella Hall of fame del Cosenza[1], formazione in cui ha militato complessivamente in nove stagioni della sua carriera di calciatore, risultando il secondo per numero di incontri disputati in campionato, e in cui ha allenato la prima squadra per tre stagioni.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Centrocampista di talento,[2]dotato di grande tecnica e definito dai tifosi del Bari il «piccolo Maradona»[3], bravo tatticamente.[4] Ha giocato in ogni parte del campo, tanto da esser sceso sui terreni di gioco indossando tutti i numeri dal 2 all'11.[5]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nelle giovanili del Bari[6], debutta in prima squadra a 17 anni, in Bari-Palermo 1-1 del 1º giugno 1980[7][8]. Nel 1980-81 vince da capitano e protagonista la Coppa Italia Primavera battendo il Milan 2-0 in finale[9]. Il 23 agosto 1981 debutta in Coppa Italia contro il Napoli[10][11].Dopo tre anni con la Primavera nel campionato di Serie B 1981-1982 è promosso e lanciato da Enrico Catuzzi in prima squadra, segnando il suo primo gol da professionista contro il Verona (3-3)[12][13] e chiude la stagione del Bari dei baresi[14] con 2 reti in 35 presenze, fornendo buone prestazioni[15] da ala sinistra[16][17] o trequartista in tandem con Maurizio Iorio contribuendo a uno dei Bari più belli della storia[18], sfiorando per 2 punti in classifica la promozione in Serie A e guadagnandosi la convocazione con la Nazionale B Under 21[19]. Fu tra i protagonisti della zona totale e di un calcio molto offensivo[20]insieme a Iorio, Bagnato, Armenise e Frappampina[21][22][23]

Nell'infausta stagione 1982-83, in cui i galletti terminano il campionato cadetto all'ultimo posto in classifica, gli allenatori Catuzzi e Radice lo schierano ala sinistra[24][25][26] e trequartista[27][28][29], fornendo ancora buone prestazioni[30][31], realizzando una rete. Sceso di categoria, sempre con il Bari, allenato da Bruno Bolchi, vince il campionato di serie C1, in una stagione che vede i pugliesi arrivare fino alle semifinali di Coppa Italia, dopo aver eliminato Juventus e Fiorentina.

Nell'estate del 1984 passa al Pescara, in Serie B, voluto dal tecnico Catuzzi[32], e gioca una buona stagione da regista[33] e ala destra[34][35],tra gli artefici del calcio a zona e offensivo già praticato a Bari[36] che si conclude con un buon settimo posto. A fine stagione il club abruzzese riscatta metà cartellino dal Bari in cambio di 2 miliardi di lire[37].

Nella stagione 1985-1986 nel derby contro la Sambenedettese realizza una rete storica con un pallonetto di testa da 40 metri[38]

Con Giovanni Galeone sulla panchina biancazzura, De Rosa, reintegrato a dicembre, gioca nuovamente nel ruolo di attaccante e contribuisce alla vittoria del campionato di Serie B 1986-1987 e alla promozione in Serie A del Pescara che gioca un calcio champagne e d'attacco.

Nell'estate 1987 è acquistato dal Cosenza: sotto la guida tecnica di Gianni Di Marzio, i calabresi ottengono la promozione in Serie B attesa da 24 anni, segnando 2 reti (contro Casertana e Torres) in 29 presenze e tra i protagonisti della promozione[39]. Nella stagione seguente, allenato da Bruno Giorgi, sfiora con i rossoblù la storica promozione in Serie A, persa a causa della classifica avulsa giocando una positiva stagione da centrocampista e per la prima volta anche come difensore centrale,tra i protagonisti insieme a Padovano, Venturin, Urban, Lucchetti e Bergamini.

Quel Cosenza è ricordato come il migliore di sempre[40][41]

Con la maglia del Cosenza, sfiora in più occasioni la massima categoria (1991-1992 con Reja,alternandosi con buoni risultati nei ruoli di libero e regista ,tra gli artefici insieme a Marulla, Biagioni ,Compagno e Signorelli dell'ottimo quinto posto[42] e di uno dei Cosenza più forti di sempre[43], 1992-1993 con Silipo che arriva settimo è tra i più brillanti con Marulla, Statuto e Balleri[44] ).

Nel 1993 passa al Matera dove disputa, da capitano,[45] un solo campionato come centrocampista finendo la stagione da miglior marcatore (5 reti) suo record personale, tra i più presenti della squadra[45] e contribuisce in maniera importante alla salvezza della squadra. Ritornato a Cosenza, nel campionato 1994-1995 guidato da Alberto Zaccheroni, disputa una positiva stagione coi rossoblù ,tra i protagonisti insieme a Negri, Palmieri, Marulla e Buonocore[46][47], impiegato spesso come centrocampista a supporto delle punte Marco Negri e Francesco Palmieri che, con 9 punti di penalizzazione in classifica, sfiorano la promozione in Serie A[48] giocando un bel calcio[49]. Nei successivi due campionati di Serie B è allenato prima da Bortolo Mutti sfiorando nuovamente la serie a[50] e poi nell'ultima stagione, a 35 anni, da Gianni De Biasi e Franco Scoglio. Al termine dell'esperienza calabrese diviene il terzo calciatore del club per numero di presenze in tutte le competizioni.

Chiude la carriera da calciatore a Castrovillari,dopo due anni in Serie C2, il primo anno è tra i più positivi con Marulla e Bertuccelli dell'ottimo settimo posto sfiorando una storica promozione, il secondo si conclude con una salvezza tranquilla nel 1998-1999. Nella sua carriera ha totalizzato più di 500 presenze tra i professionisti.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Conta una presenza con la Nazionale B Under 21, contro i pari età della Grecia, giocata l'8 dicembre 1982: al 67' sostituisce Beppe Incocciati[51].

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Subito dopo aver concluso la carriera di calciatore, diviene il vice di Bortolo Mutti per due stagioni al Cosenza in B. Nel 2001 partecipa al corso Master di Coverciano e ottiene il patentino per allenare in massima serie, primo nel suo corso[52] insieme a Serse Cosmi[52].

Per la stagione di Serie B 2001-2002, gli è affidata la panchina del Cosenza[53]. Debutta con una vittoria in casa , poi ottiene due pareggi (il primo in trasferta con la Sampdoria) e una vittoria in trasferta nelle quali la squadra gioca un calcio piacevole[54][55]. È esonerato dopo otto partite, sostituito da Emiliano Mondonico e richiamato a 4 giornate dalla fine del campionato[56], dove ottiene un pari in casa col Napoli e due vittorie in casa e in trasferta contro Palermo e Empoli, salvando la squadra dalla retrocessione[57]. A Cosenza lancia il diciannovenne Francesco Modesto e rilancia l'ex Milan Gianluigi Lentini e Pietro Strada.

Il 27 gennaio 2003 diventa allenatore del Crotone, in Serie C1 2002-2003, sostituendo l'esonerato Auteri[58]. È esonerato dopo cinque gare (4 pari, una sconfitta), venendo rimpiazzato da Auteri[59]. Torna a guidare il Cosenza nel 2003 in Serie B: poco prima dell'inizio della stagione, il club è escluso dal campionato per problemi burocratici[60]. Nella stagione 2004-2005 diventa nuovamente allenatore del Cosenza, partecipante dopo le vicissitudini societarie al campionato di Serie D; le precarie condizioni societarie lo costringono a dimettersi dopo qualche mese da inizio campionato[61].

Il 17 gennaio 2007 è ufficializzato nuovo allenatore del Pescara, in Serie B 2006-2007[62]: nonostante l'arrivo dei primi successi stagionali,[63][64][65] e alcuni buoni risultati[66][67][68] (il miglior Pescara della stagione)[69][70] facendo un calcio offensivo[71] e buone prestazioni anche contro Juventus[72] e Napoli[73] De Rosa, che guida gli abruzzesi sino a fine stagione, non riesce a evitare la retrocessione, avvenuta alla 38ª giornata con la sconfitta a Piacenza[74]. Il 4 agosto 2007 diventa allenatore della Berretti del Crotone[75], allenandola per un campionato. Nel 2009 è commentatore tecnico sull'emittente televisiva ContoTv[76]. Il 7 aprile 2009 è ingaggiato come nuovo allenatore del Monopoli[77], in Lega Pro 2008-2009, sostituendo l'esonerato Geretto. Guida i pugliesi alla salvezza anticipata e al 7º posto finale (3 vittorie, 2 pari, una sconfitta). Nella stagione 2009-2010 allena il Francavilla[78]. Il 7 agosto 2010 è presentato allenatore degli Allievi Nazionali del Cosenza. Lascia gli Allievi Nazionali dopo un mese e mezzo dall'incarico, diventando il vice di Mario Somma al Cosenza, in Lega Pro Prima Divisione 2010-2011.[79]

L'8 febbraio 2011 è chiamato alla guida della prima squadra del Cosenza, sostituendo il dimissionario Toscano:[80] a causa dei problemi societari - la squadra è penalizzata di 5 punti - De Rosa vive momenti difficili[non chiaro], inclusi i ripetuti ammutinamenti dei giocatori agli allenamenti,[81] che nonostante dei buoni risultati[82][83][84] e buone prestazioni[85] culmineranno con la retrocessione della squadra in Lega Pro Seconda Divisione dopo i play-out col Viareggio.[86]

Nel 2012 è nominato Presidente Provinciale dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio[87], carica che ricopre anche negli anni successivi[88].

Il 26 luglio 2013 diviene il nuovo allenatore del Castrovillari[89] per la stagione 2013-2014, in cui guida la squadra al secondo posto finale in classifica e alla vittoria dei play-off.[90] A metà novembre 2014 torna ad allenare il Castrovillari durante il campionato 2014-2015. Il 14 febbraio 2015 si dimette dopo tre mesi dall'incarico, a causa dei gravi problemi societari[91].

Il 31 luglio 2015 è annunciato allenatore e direttore tecnico della societá sportiva giovanile di Luigi Marulla, suo ex compagno di squadra[92]. Il 3 febbraio 2017 è ufficializzato come responsabile tecnico del settore giovanile del Rende, in Lega Pro[93].

Nel 2019 è inserito dall'Associazione Italiana Calciatori nel progetto "L'inviato AIC sul campo", che prevede il coinvolgimento diretto di alcuni ex calciatori con la loro presenza allo stadio per le gare di campionato e materialmente sul campo e far raccontare loro storie ed esperienze che hanno vissuto durante la loro carriera.[94]. L'AIC e la Lega B lo introduce nel progetto anche nei campionati successivi di Serie B 2021-2022 e 2022-2023.

Il 29 maggio 2021 è ufficializzato nuovo allenatore del Rende, terz'ultimo in classifica a un punto dalla zona retrocessione, con il compito di ottenere la salvezza diretta nelle ultime quattro gare[95]. Conquista anticipatamente la salvezza, a seguito della vittoria per 5-3 sul Biancavilla[96].

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 16 maggio 1999[97].

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
...
1979-1980 Bandiera dell'Italia Bari B 2 0 CI ? 0[98] 2 0
1980-1981 B 0 0 CI ? 0[99] 0 0
1981-1982 B 35 2[13] CI 2 0[13] 35 2
1982-1983 B 31[100] 1[100] CI 5[101] 0[101] 36 1
1983-1984 C1 18 0 CI 3 [1] [2] [3] 0[102] CIC 3 [4] [5] 1 24 1
Totale Bari 86 3 10 0 3 1 99 3
1984-1985 Bandiera dell'Italia Pescara B 35 2[103] CI 3 [6][104] 2[105] 36+ 4
1985-1986 B 33 3[106] CI ? 0[107] 33 3
1986-1987 B 9 0 CI ? 0[108] 9 0
Totale Pescara 77 5 3 2 80+ 7
1987-1988 Bandiera dell'Italia Cosenza C1 29 2 CI ? 0[109] CIC 1[110] ? 29 2
1988-1989 B 32 1[111] CI 5[110] 0[112] 32 1
1989-1990 B 38 2[113] CI 2 0[114] 38 2
1990-1991 B 34+?[115] 0[116]+0[116] CI 4 0[117] 34+ 0
1991-1992 B 36 1[118] CI 2 0[119] 35 1
1992-1993 B 27[110] 0 CI 1 0[120] 14 0
1993-1994 Bandiera dell'Italia Matera C1 29 5[121] CIC ? ? 29 5
1994-1995 Bandiera dell'Italia Cosenza B 29 1 CI ? 0[122] 29 1
1995-1996 B 18 0 CI 1 0[123] 18 0
1996-1997 B 17 0 CI 1 0[124] 17 0
Totale Cosenza 260 7+0 16 0 1 ? 277 7
1997-1998 Bandiera dell'Italia Castrovillari C2 29 0 CIC ? ? 29 0
1998-1999 C2 28 1 CIC ? ? 28 1
Totale Castrovillari 57 1 ? ? 57 1
Totale carriera 509 21 30+ 2 4 1 542+ 23

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Pescara: 1986-1987
Bari: 1983-1984
Cosenza: 1987-1988

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Bari 1980-1981

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rispetto e soggezione, ecco la Hall of Fame del Cosenza [FOTO], su cosenzachannel.it, http://www.cosenzachannel.it/, 14 ottobre 2016. URL consultato il 15 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2016).
  2. ^ Quattro per Valcareggi, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 1º marzo 1982.
  3. ^ Gianni Antonucci, I baresi del Bari, UNIONGRAFICA CORCELLI EDITORE, 1993, p. 115.
  4. ^ SERIE D. PROSSIMO AVVERSARIO (DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 ORE 14:30): IL CASTROVILLARI - A.S.D. Roccella, in A.S.D. Roccella, 27 ottobre 2016. URL consultato il 23 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018).
  5. ^ Lupi alè! - La top 11 di sempre del Cosenza - Il Posticipo [collegamento interrotto], in Il Posticipo, 13 novembre 2017. URL consultato il 23 agosto 2018.
  6. ^ De Rosa, goleador del Bari, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 22 settembre 1980.
  7. ^ Festa negli spogliatoi per De Rosa, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 2 giugno 1980.
  8. ^ La Stampa, di lunedì 2 giugno 1980.
  9. ^ (EN) Bari - VirtualNEWSPAPER - 15/06/1981, su archivio.lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 23 agosto 2018.
  10. ^ Più applausi al Bari dei giovani che al Napoli miliardario di Krol, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 24 agosto 1981.
  11. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 23 agosto 2018.
  12. ^ Emozioni a Verona con 6 gol, La Stampa, anno 113, numero 298, 2 novembre 1981. URL consultato il 25 agosto 2018.
  13. ^ a b c Serie B 1981-82, su mikyegenny.altervista.org. URL consultato il 25 agosto 2018.
  14. ^ E sul palco sfilano i biancorossi che incantarono il della Vittoria Repubblica.it
  15. ^ 5 giugno 1988-5 giugno 2013: 25 anni fa una delle pagine più belle della storia del Cosenza. Mai più prigionieri di un sogno, su Sito ufficiale del Cosenza Calcio, 5 giugno 2013. URL consultato il 5 aprile 2019.
  16. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 5 aprile 2019.
  17. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 5 aprile 2019.
  18. ^ Catuzzi calcio champagne, su ricerca.repubblica.it.
  19. ^ Italia Under 21 della Serie B (PDF), su archivio.unita.news.
  20. ^ Bari, dal record di Kuttik allo scandalo Calcioscommesse: la storia dei galletti, su footballnews24.it.
  21. ^ Carmelo Bagnato, un talento mai sbocciato del tutto, su glieroidelcalcio.com.
  22. ^ Frappampina, il Facchetti del Sud, su ilnobilecalcio.it.
  23. ^ Ruolo per ruolo, i giocatori del Bari più forti di tutti i tempi (che non sono nella nostra top 11), su bari.repubblica.it.
  24. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 6 aprile 2019.
  25. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 6 aprile 2019.
  26. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 6 aprile 2019.
  27. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 6 aprile 2019.
  28. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 6 aprile 2019.
  29. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 6 aprile 2019.
  30. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 6 aprile 2019.
  31. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 6 aprile 2019.
  32. ^ De Rosa, 3 anni da giocatore in biancazzurro ricerca.gelocal.it
  33. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 13 aprile 2019.
  34. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 13 aprile 2019.
  35. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 13 aprile 2019.
  36. ^ PESCARA, DA CATUZZI A GALEONE: ANNI ’80 ALL’INSEGNA DEL CALCIO CHAMPAGNE, su abr24.it.
  37. ^ Aspettando Serena s'accende la rissa Repubblica.it
  38. ^ Un pallonetto da 40 metri batte la Samb, su archiviolastampa.it.
  39. ^ Il Cosenza compie 109 anni, buon compleanno Lupi, su tifocosenza.it.
  40. ^ Il Cosenza promosso in B dopo 15 anni, su legab.it.
  41. ^ «Quel Cosenza meraviglioso che non andò in A per l’onestà di Bruno Giorgi», su corrieredellacalabria.it.
  42. ^ Cosenza 91-92, su tifocosenza.it.
  43. ^ Cosenza di Reja 91-92, su quicosenza.it.
  44. ^ Livello Nostalgia: Gigi Marulla. Una carrellata di emozioni dedicata ai nostalgici di Cosenza, su operazionenostalgia.com.
  45. ^ a b Centrocampista Luigi De Rosa Materacalciostory.it
  46. ^ Enrico Buonocore, il “piccolo Diego” che ha fatto sognare Cosenza e Frosinone, su tifocosenza.it.
  47. ^ Livello Nostalgia: Gigi Marulla. Una carrellata di emozioni dedicata ai nostalgici di Cosenza, su operazionenostalgia.com.
  48. ^ La straordinaria stagione del Cosenza 1994/1995 Archiviato il 21 settembre 2013 in Internet Archive. Tuttosport.com
  49. ^ ALBERTO ZACCHERONI, su udinese.it.
  50. ^ Lucarelli: “A Cosenza ricordi bellissimi, lì sono esploso tra i grandi”, su tifocosenza.it.
  51. ^ Panini, pag. 511.
  52. ^ a b Francavilla Calcio: De Rosa è il nuovo tecnico Archiviato il 27 ottobre 2010 in Internet Archive. Agenziacalcio.it
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  54. ^ Caruso Francesco, Cosenza, che scatto con Zaniolo-Tatti Il Cittadella perde Martusciello e crolla, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 12 maggio 2019.
  55. ^ Stella Silvano, Il Cosenza sulla Strada giusta, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 12 maggio 2019.
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  63. ^ Copia archiviata, su vario.it. URL consultato il 1º giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2014). Vario.it
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  65. ^ Calcio / Serie B - Bari affonda col Pescara, su lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 12 maggio 2019.
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  73. ^ Il Napoli è brutto e vincente lo salva ancora Bogliacino - Serie B - Calcio - Sport - Repubblica.it, su repubblica.it. URL consultato il 24 maggio 2019.
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  75. ^ Ufficiale: Crotone, Gigi De Rosa nello staff tecnico Tuttomercatoweb.com
  76. ^ Conto Tv festeggia l'8 Marzo con il doppio audio tutto rosa - Digital-News, su Digital News, 8 marzo 2009. URL consultato il 1º aprile 2019.
  77. ^ Ufficiale: Monopoli, De Rosa nuovo allenatore Tuttomercatoweb.com
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  80. ^ Si riprende con Gigi De Rosa alla guida del Cosenza Calcio 1914 Cosenzacalcio.net
  81. ^ Cosenza, i giocatori si rifiutano di allenarsi[collegamento interrotto] Tuttomercatoweb.com
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianni Antonucci, 1908-1998: 90 anni di Bari, da «Uniongrafica Corcelli Bari», 1998.
  • Edizioni Panini, Almanacco illustrato del Calcio 1984, Modena, Edizioni Panini s.p.a., 1984.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]