Lindsey Vonn

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Lindsey Vonn
Lindsey Vonn a Garmisch-Partenkirchen nel 2017
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 178 cm
Peso 73 kg
Sci alpino
Specialità Discesa libera, supergigante, slalom gigante, slalom speciale, combinata
Squadra SSC Vail
Termine carriera 2019
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 0 2
Mondiali 2 3 3
Mondiali juniores 0 2 1

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo 4 trofei
Coppa del Mondo - Discesa 8 trofei
Coppa del Mondo - Supergigante 5 trofei
Coppa del Mondo - Combinata 3 trofei

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Lindsey Caroline Vonn, nata Kildow (Saint Paul, 18 ottobre 1984), è un'ex sciatrice alpina statunitense. Sciatrice polivalente, è stata l'atleta di punta della nazionale statunitense degli anni 2000 e 2010. Nel suo palmarès vanta, tra l'altro, un oro olimpico, due ori iridati, quattro Coppe del Mondo generali e sedici di specialità; con 82 successi[1][2][3][4] è la seconda sciatrice più vincente della storia dello sci alpino, dietro alla sola Mikaela Shiffrin, e tra i pochi atleti ad avere vinto almeno una gara di Coppa del Mondo in ognuna delle specialità della disciplina.

Fino alla stagione 2006-2007 ha gareggiato come Lindsey Kildow. Dopo il matrimonio con l'ex sciatore Thomas Vonn, il 29 settembre 2007[5], ha adottato il cognome del marito e dalla stagione 2007-2008 si è iscritta alle liste FIS come "Lindsey Vonn". Il 27 novembre 2011 ha annunciato la separazione dal marito[6], ma ha comunque continuato a utilizzare il cognome Vonn.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nata a Saint Paul, nel Minnesota, con il nome di Lindsey Caroline Kildow; è figlia di Alan Lee Kildow[7], sciatore che vinse un titolo nazionale juniores prima di ritirarsi a causa di un infortunio al ginocchio subìto a diciotto anni; è cresciuta nell'area metropolitana di Twin Cities, a Burnsville[senza fonte].

Ha iniziato a praticare lo sci dall'età di due anni; durante l'infanzia si è trasferita con la famiglia a Vail, importante stazione sciistica del Colorado. Ha seguito il rinomato programma di sviluppo di Erich Sailer a Burnsville, vivaio anche della campionessa di slalom Kristina Koznick. A nove anni conobbe la campionessa olimpica Picabo Street, che considera come eroe e modello; si è formata presso l'University of Missouri High School[senza fonte].

Stagioni 1999-2002[modifica | modifica wikitesto]

Si è messa in luce al Trofeo Topolino, competizione che si teneva annualmente in Italia, vincendo nel 1999 la gara di slalom speciale[8]. Nello stesso anno, il 14 novembre, ha esordito in Nor-Am Cup prendendo parte allo slalom speciale di Breckenridge, senza terminare la seconda manche; meno di un mese dopo, il 18 dicembre a Mont-Tremblant, ha colto nella medesima specialità il suo primo podio nel circuito continentale nordamericano (2ª). Ha esordito in Coppa Europa l'8 gennaio 2000 a Rogla, senza concludere lo slalom gigante in programma.

In Coppa del Mondo ha esordito il 18 novembre 2000 nello slalom speciale di Park City senza qualificarsi per la seconda manche; pochi giorni dopo, il 26 novembre ad Aspen, ha vinto la sua prima gara di Nor-Am Cup, un supergigante. Nella stagione successiva, dopo aver colto il 15 dicembre 2001 a Val-d'Isère in supergigante i suoi primi punti in Coppa del Mondo (26ª), ha debuttato ai Giochi olimpici invernali: a Salt Lake City 2002 si è classificata 32ª nello slalom speciale e 6ª nella combinata.

Stagioni 2003-2005[modifica | modifica wikitesto]

Il 28 gennaio 2003 ha ottenuto a Megève in discesa libera il suo primo podio in Coppa Europa (3ª); in seguito ai Mondiali juniores del Briançonnais nella medesima specialità si è aggiudicata la medaglia d'argento. Nella stagione 2003-2004 ha conquistato il suo primo podio in Coppa del Mondo, classificandosi al terzo posto nella discesa libera di Cortina d'Ampezzo del 18 gennaio, e ha preso parte ai Mondiali juniores di Maribor, vincendo la medaglia d'argento nella discesa libera e la medaglia di bronzo nello slalom gigante.

Il 3 dicembre 2004 ha colto la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, nella discesa libera di Lake Louise; ha quindi esordito ai Campionati mondiali: nella rassegna iridata di Bormio/Santa Caterina Valfurva è stata 4ª nella discesa libera, 9ª nel supergigante, 4ª nella combinata e non ha concluso lo slalom gigante. Dopo aver ottenuto altri 5 podi oltre alla vittoria di Lake Louise, ha chiuso la stagione 2004-2005 al 6º posto nella classifica generale di Coppa del Mondo, suo primo piazzamento tra le prime dieci.

Stagioni 2006-2008[modifica | modifica wikitesto]

Lindsey Vonn in gara ad Aspen il 26 novembre 2006

Ai XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006 si è iscritta a tutte le gare in programma, classificandosi 8ª nella discesa libera, 7ª nel supergigante, 14ª nello slalom speciale e non completando la combinata, mentre nello slalom gigante non ha preso il via. Al termine della stagione 2005-2006 si è classificata 5ª nella graduatoria generale, 2ª in quella di discesa libera e 3ª in quella di combinata; i suoi podi sono stati 6, con 3 vittorie. Ai Mondiali di Åre del 2007 si è aggiudicata la medaglia d'argento sia nella discesa libera sia nel supergigante, mentre non ha portato a termine la supercombinata.

In Coppa del Mondo, dopo aver ottenuto 8 podi con 3 vittorie, è risultata 6ª nella graduatoria generale e 3ª in quelle di discesa libera e di supergigante. Nell'edizione 2007-2008 della Coppa del Mondo si è aggiudicata la graduatoria generale (seconda statunitense a vincere la coppa di cristallo, venticinque anni dopo Tamara McKinney) con 1.403 punti, 6 successi e altri 4 podi; ha vinto inoltre la sua prima Coppa del Mondo di discesa libera. Nel 2008 la Coppa generale maschile è stata vinta dal suo compagno di squadra Bode Miller: così, per la seconda volta nella storia della Coppa del Mondo, due atleti statunitensi hanno vinto il trofeo generale lo stesso anno (nel 1983 oltre alla McKinney aveva vinto anche Phil Mahre).

Stagioni 2009-2010[modifica | modifica wikitesto]

La Vonn è stata protagonista assoluta del Circo bianco anche per tutta la stagione 2008-2009; il 15 novembre 2008 con la vittoria nello slalom speciale di Levi ha colto la sua prima vittoria in una specialità tecnica. Nel febbraio successivo ha partecipato ai Mondiali di Val-d'Isère, dove ha vinto due medaglie d'oro, nella discesa libera e nel supergigante; non ha invece completato lo slalom speciale e la supercombinata. Nel corso dei festeggiamenti per le medaglie conquistate si è ferita lacerandosi il tendine del pollice della mano destra, tentando di aprire una bottiglia di spumante utilizzando la lamina di uno dei suoi sci[9]. Il 22 febbraio è diventata la statunitense più vittoriosa nel massimo circuito internazionale[senza fonte], grazie alla sua 19ª vittoria ottenuta in supergigante a Tarvisio. La settimana seguente ha conquistato a Bansko, con una gara di anticipo, la sua seconda Coppa del Mondo di discesa libera. Durante le finali di Åre ha infine coronato la stagione vincendo la sua seconda Coppa del Mondo assoluta, con 1.788 punti, 16 podi e 9 successi, e la sua prima Coppa del Mondo di supergigante.

Lindsey Vonn con la coppa di cristallo vinta nel 2010 in discesa libera

Durante il 2009-2010 ha eguagliato il record[senza fonte] di sei successi consecutivi in gare veloci e nel fine settimana di gare tenutesi a Haus (8-10 gennaio 2010) ha vinto tre gare in tre giorni (due discese libere e un supergigante), impresa riuscita solamente a pochi atleti nella storia. Ai XXI Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010, nonostante una contusione alla tibia destra riportata in allenamento[senza fonte], la Vonn ha vinto il 17 febbraio la medaglia d'oro nella discesa libera, prima statunitense ad aggiudicarsi questo titolo. Pochi giorni dopo ha conquistato inoltre il bronzo nel supergigante, nella prova vinta da Andrea Fischbacher davanti a Tina Maze; non ha invece concluso lo slalom gigante, lo slalom speciale e la supercombinata. Il 12 marzo, vincendo l'ultimo supergigante della stagione nel corso delle finali di Garmisch-Partenkirchen, ha conquistato la sua terza Coppa del Mondo assoluta con 1.671 punti, 11 successi e 17 podi, precedendo in classifica la tedesca Maria Riesch per il secondo anno consecutivo. Il titolo assoluto ha fatto seguito a quelli già conquistati in discesa libera, in supergigante e in combinata. La vittoria del 12 marzo è stata inoltre la sua 33ª in Coppa del Mondo e le ha permesso di superare Miller, diventando l'atleta più vittoriosa nella storia sciistica statunitense[senza fonte].

Stagioni 2011-2012[modifica | modifica wikitesto]

Lindsey Vonn sul gradino più alto del podio della discesa libera di Altenmarkt-Zauchensee del 2011, tra Anja Pärson (a sinistra) e Anna Fenninger (a destra)

Nel 2011 ha vinto la sua quinta medaglia mondiale conquistando l'argento nella discesa libera della rassegna iridata di Garmisch-Partenkirchen, dove è stata anche 7ª nel supergigante e non ha completato la supercombinata. Ha terminato la stagione di Coppa del Mondo con 1.725 punti, 16 podi e 8 successi, bissando le tre Coppe di specialità dell'anno precedente ma venendo superata in classifica generale di 3 punti dalla Riesch.

Il 22 ottobre, con la vittoria nello slalom gigante d'apertura della stagione 2011-2012 sul ghiacciaio di Sölden, è entrata a far parte del ristretto gruppo di sciatrici che sono state in grado di ottenere successi in tutte le specialità. Nel primo fine settimana di dicembre a Lake Louise ha bissato l'impresa, riuscitale nel 2010, di vincere tre gare in tre giorni consecutivi (due discese libere e un supergigante). Il 18 febbraio successivo con il terzo posto della discesa libera di Soči Krasnaja Poljana si è aggiudicata con largo anticipo la sua quinta Coppa consecutiva di discesa libera e il giorno successivo ha vinto matematicamente anche quella di combinata. Il 26 febbraio, con la vittoria nel supergigante di Bansko è diventata l'atleta più vincente nella storia di questa specialità, con 18 successi. Il 9 marzo, con la vittoria nello slalom gigante di Åre, ha conquistato la sua quarta Coppa del Mondo generale e il 15 marzo ha ottenuto anche la Coppa di supergigante. I risultati della stagione portano il totale delle sue Coppe di specialità a 12, primato in ambito femminile. Ha terminato la stagione con 17 podi (12 le vittorie) e 1.980 punti in classifica generale, superando in questo modo il record in ambito femminile stabilito dalla croata Janica Kostelić nella stagione 2006 con 1.975 punti.

Stagioni 2013-2014[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012-2013, dopo aver saltato alcune gare di inizio stagione a causa di un ricovero in ospedale[senza fonte], la Vonn è tornata a gareggiare regolarmente a partire dal supergigante di Aspen del 24 novembre. Nel fine settimana di Lake Louise del 30 novembre-2 dicembre è riuscita per la terza volta in carriera (la seconda a Lake Louise) a vincere tre gare in tre giorni: con questi successi ha superato, arrivando a quota 56, le vittorie della sciatrice svizzera Vreni Schneider, salendo al secondo posto nella classifica del maggior numero di vittorie nella Coppa del Mondo femminile. La stagione della Vonn si è conclusa il 5 febbraio nel superigante dei Mondiali di Schladming, gara inaugurale della rassegna: cadendo rovinosamente si è provocata un grave infortunio alla gamba destra, riportando la frattura del piatto tibiale laterale, la rottura del legamento crociato anteriore e la rottura del collaterale mediale[10]. Nonostante l'assenze la Vonn si è comunque aggiudicata la sua sesta Coppa di discesa libera consecutiva, superando per un solo punto la slovena Maze e diventando la prima atleta capace di conquistare sei trofei consecutivi nella stessa specialità (solo lo svedese Ingemar Stenmark, in campo maschile, è riuscito a fare meglio, con sette Coppe di specialità consecutive). In classifica generale è stata 8ª, con 6 podi (tutte vittorie).

È rientrata dall'infortunio il 6 dicembre 2013 a Lake Louise, ma il 21 dicembre nella discesa libera di Val-d'Isère ha subito un nuovo infortunio al ginocchio destro, compromettendo così la sua partecipazione ai XXII Giochi olimpici invernali di Soči 2014 e alla Coppa del Mondo.

Stagioni 2015-2016[modifica | modifica wikitesto]

Rientrata in attività dopo quasi un anno, con l'8º posto nella discesa libera di Lake Louise del 5 dicembre 2014, è tornata a vincere una gara il giorno dopo, sulla stessa pista e sempre in discesa libera. Il 18 gennaio 2015 ha eguagliato il record di 62 vittorie in Coppa del Mondo detenuto da Annemarie Moser-Pröll[11] vincendo la discesa libera di Cortina d'Ampezzo; il giorno dopo ha vinto anche il supergigante, nella medesima località, diventando così la sciatrice — all'epoca — più vittoriosa in Coppa del Mondo con 63 gare conquistate[12]: avrebbe mantenuto tale primato fino al 2023, quando è stato superato dalla connazionale Mikaela Shiffrin. Ai successivi Mondiali di Vail/Beaver Creek si è aggiudicata la medaglia di bronzo nel supergigante, mentre nella discesa libera si è piazzata al 5º posto, nello slalom gigante al 14º e non ha concluso la combinata. Il 18 marzo, vincendo la discesa libera di Méribel, ha conquistato la sua settima Coppa del Mondo di specialità, eguagliando il primato della Moser-Pröll. Il giorno seguente si è aggiudicata sulla stessa pista anche il supergigante, vincendo per la quinta volta la Coppa di specialità ed eguagliando questa volta il record di Katja Seizinger. Con quel successo, inoltre, la Vonn ha raggiunto l'austriaco Hermann Maier a quota 24 vittorie in supergigante e ha eguagliato la Moser-Pröll come numero di podi ottenuti (113). Nella classifica generale della Coppa del Mondo 2015 è risultata 3ª, con 10 podi (8 le vittorie).

Il 6 dicembre 2015 con la vittoria nel supergigante di Lake Louise è diventata l'atleta più vincente in Coppa del Mondo nella specialità[13]; nel prosieguo della stagione, il 23 gennaio 2016, con la vittoria nella discesa libera di Cortina d'Ampezzo ha stabilito un altro record diventando l'atleta più vincente, nella storia della Coppa del Mondo, nella specialità[14]. Il 20 febbraio 2016 si è aggiudicata la sua ottava Coppa del Mondo di discesa libera, superando così un altro record detenuto dalla Moser-Pröll; a fine stagione il suo vantaggio sulla seconda classificata, la svizzera Fabienne Suter, sarebbe stato di 117 punti. Durante il supergigante di Soldeu del 27 febbraio la Vonn è caduta riportando un infortunio che l'ha costretta a chiudere anticipatamente la stagione, rinunciando così alla rincorsa della sua quinta sfera di cristallo[15]; si è comunque piazzata al secondo posto nella classifica generale, superata dalla svizzera Lara Gut di 287 punti, e al terzo in quella di supergigante. I suoi podi stagionali sono stati tredici, con nove vittorie.

Stagioni 2017-2019[modifica | modifica wikitesto]

Ai Mondiali di Sankt Moritz 2017 ha vinto la medaglia di bronzo nella discesa libera, si è classificata 5ª nella combinata e non ha completato il supergigante. Ai XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018, sua ultima presenza olimpica, ha vinto la medaglia di bronzo nella discesa libera, si è classificata 6ª nel supergigante e non ha completato la combinata. Il 14 marzo successivo ha ottenuto a Åre in discesa libera la sua ultima vittoria in Coppa del Mondo e il giorno successivo in supergigante il suo ultimo podio nel circuito (3ª).

Il 20 gennaio 2019 ha disputato la sua ultima gara di Coppa del Mondo, il supergigante di Cortina d'Ampezzo che non ha completato, e ai successivi Mondiali di Åre 2019 non ha portato a termine né il supergigante né la combinata prima di dare l'addio all'attività agonistica vincendo la medaglia di bronzo nella discesa libera del 10 febbraio, ultima gara della sua carriera.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Lindsey Vonn (oro, al centro) sul podio della discesa libera di Vancouver 2010, con Julia Mancuso (argento, a sinistra) ed Elisabeth Görgl (bronzo, a destra)

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali juniores[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Lindsey Vonn il 14 marzo 2010 con alcuni dei trofei vinti fino a quel momento: otto coppe di cristallo e le due medaglie olimpiche di Vancouver 2010

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
3 dicembre 2004 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
3 dicembre 2005 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
17 dicembre 2005 Val-d'Isère Bandiera della Francia Francia DH
3 marzo 2006 Lilehammer Kvitfjell Bandiera della Norvegia Norvegia SG
2 dicembre 2006 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
20 dicembre 2006 Val-d'Isère Bandiera della Francia Francia DH
28 gennaio 2007 San Sicario Bandiera dell'Italia Italia SG
1º dicembre 2007 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
21 dicembre 2007 Sankt Anton am Arlberg Bandiera dell'Austria Austria DH
22 dicembre 2007 Sankt Anton am Arlberg Bandiera dell'Austria Austria SC
19 gennaio 2008 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia DH
9 febbraio 2008 Sestriere Bandiera dell'Italia Italia DH
8 marzo 2008 Crans-Montana Bandiera della Svizzera Svizzera DH
15 novembre 2008 Levi Bandiera della Finlandia Finlandia SL
5 dicembre 2008 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
17 gennaio 2009 Altenmarkt-Zauchensee Bandiera dell'Austria Austria SC
30 gennaio 2009 Garmisch-Partenkirchen Bandiera della Germania Germania SL
1º febbraio 2009 Garmisch-Partenkirchen Bandiera della Germania Germania SG
22 febbraio 2009 Tarvisio Bandiera dell'Italia Italia SG
1º marzo 2009 Bansko Bandiera della Bulgaria Bulgaria SG
11 marzo 2009 Åre Bandiera della Svezia Svezia DH
12 marzo 2009 Åre Bandiera della Svezia Svezia SG
4 dicembre 2009 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
5 dicembre 2009 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
18 dicembre 2009 Val-d'Isère Bandiera della Francia Francia SC
8 gennaio 2010 Haus Bandiera dell'Austria Austria DH
9 gennaio 2010 Haus Bandiera dell'Austria Austria DH
10 gennaio 2010 Haus Bandiera dell'Austria Austria SG
22 gennaio 2010 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia SG
23 gennaio 2010 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia DH
31 gennaio 2010 Sankt Moritz Bandiera della Svizzera Svizzera SG
6 marzo 2010 Crans-Montana Bandiera della Svizzera Svizzera DH
12 marzo 2010 Garmisch-Partenkirchen Bandiera della Germania Germania SG
5 dicembre 2010 Lake Louise Bandiera del Canada Canada SG
18 dicembre 2010 Val-d'Isère Bandiera della Francia Francia DH
19 dicembre 2010 Val-d'Isère Bandiera della Francia Francia SC
8 gennaio 2011 Altenmarkt-Zauchensee Bandiera dell'Austria Austria DH
21 gennaio 2011 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia SG
23 gennaio 2011 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia SG
26 febbraio 2011 Åre Bandiera della Svezia Svezia DH
6 marzo 2011 Tarvisio Bandiera dell'Italia Italia SG
22 ottobre 2011 Sölden Bandiera dell'Austria Austria GS
2 dicembre 2011 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
3 dicembre 2011 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
4 dicembre 2011 Lake Louise Bandiera del Canada Canada SG
7 dicembre 2011 Beaver Creek Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti SG
15 gennaio 2012 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia SG
27 gennaio 2012 Sankt Moritz Bandiera della Svizzera Svizzera SC
28 gennaio 2012 Sankt Moritz Bandiera della Svizzera Svizzera DH
4 febbraio 2012 Garmisch-Partenkirchen Bandiera della Germania Germania DH
26 febbraio 2012 Bansko Bandiera della Bulgaria Bulgaria SG
9 marzo 2012 Åre Bandiera della Svezia Svezia GS
14 marzo 2012 Schladming Bandiera dell'Austria Austria DH
30 novembre 2012 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
1º dicembre 2012 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
2 dicembre 2012 Lake Louise Bandiera del Canada Canada SG
8 dicembre 2012 Sankt Moritz Bandiera della Svizzera Svizzera SG
19 gennaio 2013 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia DH
26 gennaio 2013 Maribor Bandiera della Slovenia Slovenia GS
6 dicembre 2014 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
20 dicembre 2014 Val-d'Isère Bandiera della Francia Francia DH
18 gennaio 2015 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia DH
19 gennaio 2015 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia SG
25 gennaio 2015 Sankt Moritz Bandiera della Svizzera Svizzera SG
8 marzo 2015 Garmisch-Partenkirchen Bandiera della Germania Germania SG
18 marzo 2015 Méribel Bandiera della Francia Francia DH
19 marzo 2015 Méribel Bandiera della Francia Francia SG
4 dicembre 2015 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
5 dicembre 2015 Lake Louise Bandiera del Canada Canada DH
6 dicembre 2015 Lake Louise Bandiera del Canada Canada SG
12 dicembre 2015 Åre Bandiera della Svezia Svezia GS
9 gennaio 2016 Altenmarkt-Zauchensee Bandiera dell'Austria Austria DH
10 gennaio 2016 Altenmarkt-Zauchensee Bandiera dell'Austria Austria SG
23 gennaio 2016 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia DH
24 gennaio 2016 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia SG
6 febbraio 2016 Garmisch-Partenkirchen Bandiera della Germania Germania DH
21 gennaio 2017 Garmisch-Partenkirchen Bandiera della Germania Germania DH
16 dicembre 2017 Val-d'Isère Bandiera della Francia Francia SG
20 gennaio 2018 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia DH
3 febbraio 2018 Garmisch-Partenkirchen Bandiera della Germania Germania DH
4 febbraio 2018 Garmisch-Partenkirchen Bandiera della Germania Germania DH
14 marzo 2018 Åre Bandiera della Svezia Svezia DH

Legenda:
DH = discesa libera
SG = supergigante
GS = slalom gigante
SL = slalom speciale
SC = supercombinata

Coppa del Mondo - gare a squadre[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 podio:
    • 1 secondo posto

Coppa Europa[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 36ª nel 2003
  • 1 podio:
    • 1 terzo posto

Nor-Am Cup[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 5ª nel 2000
  • 9 podi:
    • 3 vittorie
    • 4 secondi posti
    • 2 terzi posti

Nor-Am Cup - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
26 novembre 2000 Aspen Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti SG
3 gennaio 2003 Mont-Garceau Bandiera del Canada Canada GS
13 marzo 2003 Panorama Bandiera del Canada Canada SL

Legenda:
SG = supergigante
GS = slalom gigante

SL = slalom speciale

Campionati statunitensi[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Podi in Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Stagione/Specialità Discesa libera Supergigante Slalom gigante Slalom speciale Combinata[18] Slalom parallelo Podi totali
2001 0
2002 0
2003 0
2004 1 1
2005 1 1 1 2 1 6
2006 2 1 1 1 1 6
2007 2 1 1 1 2 1 8
2008 5 2 1 1 1 10
2009 2 2 2 4 2 1 1 1 1 16
2010 6 1 4 2 1 1 1 1 17
2011 3 3 1 4 2 1 1 1 16
2012 5 1 1 4 2 1 1 1 1 17
2013 3 2 1 6
2014 0
2015 4 4 1 1 10
2016 5 1 3 2 1 1 13
2017 1 2 1 1 5
2018 4 1 1 1 7
2019 0
Totale 43 16 7 28 11 7 4 1 1 2 2 1 5 5 3 0 0 1 137
66 46 6 5 13 1

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Premio Principessa delle Asturie per lo sport (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rivivi la carriera da record di Lindsey Vonn, su redbull.com. URL consultato il 9 gennaio 2020.
  2. ^ Lindsey Vonn fa 63: la più vincente sciatrice di sempre, su wired.it, 21 gennaio 2015. URL consultato il 9 gennaio 2020.
  3. ^ Lindsey Vonn, 8 cose da sapere sulla regina delle nevi che dice addio allo sci, su vanityfair.it, 9 febbraio 2019. URL consultato il 9 gennaio 2020.
  4. ^ Cinzia Rizzi, Lindsey Vonn: i successi sugli sci e la sua vita lontano dalle piste, su it.euronews.com, 25 ottobre 2019. URL consultato il 9 gennaio 2020.
  5. ^ (EN) Lorenzo Benet, Olympic Skier Lindsey Kildow Recalls Wedding Jitters, in people.com, 20 ottobre 2007. URL consultato il 17 aprile 2015.
  6. ^ (EN) Lindsey Vonn, husband divorcing, in espn.go.com, 28 novembre 2011. URL consultato il 17 aprile 2015.
  7. ^ (NB) TV 2 AS, Lindsey Vonn i Instagram-krangel med fan: - Jeg er norsk, su tv2.no. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  8. ^ a b c d (EN) Scheda U.S. Ski Team, su usskiteam.com. URL consultato il 17 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2015).
  9. ^ Vittorio Savio, La Vonn si infortuna aprendo lo Champagne, in fantaski.it, 10 febbraio 2010. URL consultato il 17 aprile 2015.
  10. ^ (EN) Vonn Crashes in World Super G, in alpine.usskiteam.com, 5 febbraio 2013. URL consultato il 17 aprile 2015.
  11. ^ Pierangelo Molinaro, Sci, discesa a Cortina: trionfo Vonn, è storia. Merighetti e Fanchini da urlo, in gazzetta.it, 18 gennaio 2015. URL consultato il 17 aprile 2015.
  12. ^ Pierangelo Molinaro, Sci, superG di Cortina. Trionfa la Vonn, ora è sola al comando, in gazzetta.it, 19 gennaio 2015. URL consultato il 17 aprile 2015.
  13. ^ (EN) Lindsey Vonn grabs 70th World Cup win with weekend sweep, in olympics.nbcsports.com, 6 dicembre 2015. URL consultato il 10 gennaio 2016.
  14. ^ (EN) Queen of the Hill! Lindsey Vonn breaks record for most World Cup downhill wins with 37, in nydailynews.com, 23 gennaio 2016. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  15. ^ Sci: Vonn, stagione finita. «L'infortunio non mi fa andare avanti». Gut verso la Coppa, in La Repubblica, 2 marzo 2016. URL consultato il 15 marzo 2016.
  16. ^ (EN) Profilo FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato il 24 agosto 2019.
  17. ^ (EN) U.S. Ski & Snowboard Sport Committee Chairs, U.S. Ski & Snowboard Awards Working Group, White Stag/Dan Bean Award (PDF), in 2021 U.S. Ski & Snowboard Awards, Federazione sciistica degli Stati Uniti, 2021, p. 42. URL consultato il 28 agosto 2021.
  18. ^ Incluse le gare nella formula della supercombinata.
  19. ^ (EN) Brian Cazeneuve, Vonn, Lysacek take home USOC awards; more Olympic notes, in sportsillustrated.cnn.com, 25 gennaio 2011. URL consultato il 17 aprile 2015.
  20. ^ (EN) Nadal and Vonn win Laureus awards, in news.bbc.co.uk, 7 febbraio 2011. URL consultato il 17 aprile 2015.
  21. ^ Acta del Jurado, su fpa.es.

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