Vreni Schneider

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Vreni Schneider
Vreni Schneider a Bormio nel 1995 con la Coppa del Mondo di sci alpino 1995
Nazionalità Bandiera della Svizzera Svizzera
Altezza 170 cm
Peso 68 kg
Sci alpino
Specialità Slalom gigante, slalom speciale, combinata
Squadra SC Elm
Termine carriera 1995
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 3 1 1
Mondiali 3 2 1

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo 3 trofei
Coppa del Mondo - Gigante 5 trofei
Coppa del Mondo - Slalom 6 trofei

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Verena Schneider detta Vreni (Elm, 26 novembre 1964) è un'ex sciatrice alpina svizzera. Si è aggiudicata tre volte la Coppa del Mondo assoluta e undici Coppe di specialità, ripartite tra slalom gigante e slalom speciale. In tutto i suoi successi in Coppa sono stati cinquantacinque, con centouno podi complessivi, cui si aggiungono cinque medaglie olimpiche e sei medaglie mondiali. Nella stagione 1988-1989 stabilì il record di quattordici vittorie in una singola annata di Coppa del Mondo che durò trent'anni, prima di essere superato da Mikaela Shiffrin nel 2019. Prima atleta a vincere tre medaglie d'oro nello sci alpino ai Giochi olimpici, è stata portabandiera della Svizzera durante la cerimonia di apertura dei XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

Stagioni 1984-1987[modifica | modifica wikitesto]

Specialista delle prove tecniche ma in grado di farsi valere anche nella velocità, Vreni Schneider ottenne i primi risultati in carriera nella stagione 1983-1984 in Coppa Europa, quando si piazzò al 3º posto nella classifica generale e al 2º in quella di slalom gigante[1]. In Coppa del Mondo ottenne il primo risultato di rilievo il 14 dicembre 1984 sulle nevi di Madonna di Campiglio giungendo 9ª in slalom speciale; pochi giorni dopo, il 17 dicembre, conquistò in slalom gigante il primo podio di carriera a Santa Caterina Valfurva vincendo davanti alla statunitense Tamara McKinney e alla tedesca occidentale Maria Epple. Nella stessa stagione prese parte ai suoi primi Campionati mondiali: nella rassegna iridata di Bormio si classificò 12ª nello slalom gigante.

Nella stagione 1985-1986 in Coppa del Mondo ottenne sette podi con tre vittorie a (Maribor, Oberstaufen e Waterville Valley), si aggiudicò la sua prima Coppa del Mondo di slalom gigante (con 22 punti di vantaggio su Traudl Hächer) e si classificò 3ª nella classifica generale. Convocata per i Mondiali di Crans-Montana 1987, la Schneider conquistò la medaglia d'oro nello slalom gigante e due quarti posti, nel supergigante e nella combinata; in Coppa del Mondo, dopo aver ottenuto undici podi con sei vittorie, concluse la stagione vincendo la seconda coppa di cristallo di slalom gigante (a pari merito con la compagna di squadra Maria Walliser) e piazzandosi al 2º posto nella classifica generale, superata dalla Walliser di 7 punti.

Stagioni 1988-1989[modifica | modifica wikitesto]

Il 1988 vide il dominio della sciatrice ai XV Giochi olimpici invernali di Calgary 1988, sua prima presenza olimpica, dove vinse la medaglia d'oro sia nello slalom gigante sia nello slalom speciale; non concluse invece la combinata. Iniziò nello stesso periodo anche una serie di successi consecutivi (quattordici in totale, record assoluto in Coppa del Mondo[2]) che sarebbe proseguita anche nella stagione successiva. In quel 1987-1988 tuttavia non si aggiudicò alcun trofeo in Coppa del Mondo: nonostante gli otto podi (due le vittorie), si classificò 5ª nella classifica generale, 3ª in quella di slalom gigante e 2ª in quella di slalom speciale, superata di 7 punti dalla vincitrice, l'austriaca Roswitha Steiner.

Nel 1988-1989 si aggiudicò la medaglia d'oro nello slalom gigante e due medaglie d'argento, nello slalom speciale e nella combinata, ai Mondiali di Vail; vinse inoltre la sua prima Coppa del Mondo assoluta, con 115 punti di vantaggio sulla Walliser, e le Coppe di specialità di slalom gigante e di slalom speciale, rispettivamente con 59 punti di vantaggio su Mateja Svet e 90 su Monika Maierhofer. I suoi podi nel massimo circuito internazionale quell'anno furono quindici, con quattordici vittorie.

Stagioni 1990-1993[modifica | modifica wikitesto]

Anche la stagione 1989-1990 fu foriera di successi per la Schneider, che ottenne sei podi (cinque le vittorie) e vinse la Coppa del Mondo di slalom speciale, con 17 punti di vantaggio su Claudia Strobl; in classifica generale fu 6ª. Nel 1991 venne convocata per i Mondiali di Saalbach-Hinterglemm, sua ultima partecipazione iridata, dove conquistò la medaglia d'oro nello slalom speciale, la medaglia di bronzo nella combinata e giunse 7ª nello slalom gigante; vinse inoltre la sua quarta Coppa di slalom gigante (con 34 punti di margine su Anita Wachter) e si piazzò 3ª nella classifica generale di Coppa del Mondo, con otto podi e tre vittorie.

Ai XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992, dopo esser stata portabandiera della Svizzera durante la cerimonia di apertura[3], ottenne il 7º posto nello slalom speciale e non completò lo slalom gigante. Tuttavia anche quell'annata si chiuse con la conquista della Coppa di slalom speciale (con 66 punti di vantaggio su Pernilla Wiberg); in classifica generale fu 4ª, con nove podi (cinque le vittorie), e in quella di slalom gigante 2ª, staccata di 175 punti dalla vincitrice, la francese Carole Merle. Anche nel 1992-1993 vinse la Coppa del Mondo di slalom speciale, per la quarta volta, con 6 punti di margine su Annelise Coberger; complessivamente ottenne sei podi con quattro vittorie e in classifica generale si piazzò al 6º posto.

Stagioni 1994-1995[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994 fu al cancelletto di partenza per le sue terze e ultime Olimpiadi, i XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994, e vinse altre tre medaglie: l'oro nello slalom speciale, l'argento nella combinata e il bronzo nello slalom gigante; disputò anche prova di discesa libera, classificandosi 33ª. In Coppa del Mondo quell'anno conquistò quindici podi (tra i quali l'unico della sua carriera in discesa libera, il 16 marzo a Vail alle spalle della fuoriclasse tedesca Katja Seizinger e della canadese Kate Pace) con sette vittorie; vinse la sua seconda Coppa assoluta (sopravanzando la Wiberg di 313 punti) e la quinta di slalom speciale, mentre in quella di slalom gigante fu 2ª, superata di 119 punti dalla Wachter.

La stagione 1994-1995 fu l'ultima per la Schneider, durante la quale aggiunse al suo palmarès dodici podi in Coppa del Mondo (quattro vittorie), la sua terza Coppa del Mondo assoluta (con 6 punti di vantaggio sulla Seizinger), la quinta Coppa di slalom gigante e la sesta di slalom speciale (rispettivamente con 30 punti di vantaggio su Heidi Zeller-Bähler e 205 sulla Wiberg). Il 19 marzo 1995 concluse l'ultima gara in Coppa del Mondo vincendo lo slalom speciale di Bormio davanti alla Wiberg e alla slovena Urška Hrovat e il 26 marzo seguente si laureò per l'ultima volta campionessa svizzera di slalom speciale a Les Crosets, gara con la quale terminò l'attività agonistica.

Bilancio della carriera[modifica | modifica wikitesto]

Vreni Schneider è stata per lo sci alpino femminile ciò che Ingemar Stenmark ha rappresentato in campo maschile[4]: ha segnato un'epoca, nonostante la concorrenza agguerrita soprattutto delle connazionali Erika Hess, Michela Figini e Maria Walliser che in quegli anni dominavano la scena mondiale[5]. Ha vinto ogni titolo a sua disposizione con uno stile personale, con una particolare posizione della testa incassata tra le spalle che assumeva[senza fonte] anche a causa di un'ernia discale che l'ha afflitta per gran parte della carriera[6].

Altre attività[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro ha aperto una scuola di sci e snowboard e un negozio di articoli sportivi nel suo villaggio natale; si è sposata e ha avuto due figli[4][7][8].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
17 dicembre 1984 Santa Caterina Valfurva Bandiera dell'Italia Italia GS
17 marzo 1985 Waterville Valley Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti GS
6 gennaio 1986 Maribor bandiera Jugoslavia GS
19 gennaio 1986 Oberstaufen bandiera Germania Ovest GS
20 marzo 1986 Waterville Valley Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti GS
6 dicembre 1986 Waterville Valley Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti GS
17 dicembre 1986 Courmayeur Bandiera dell'Italia Italia SL
5 gennaio 1987 Saalbach Bandiera dell'Austria Austria GS
13 febbraio 1987 Megève Bandiera della Francia Francia GS
14 febbraio 1987 Saint-Gervais-les-Bains Bandiera della Francia Francia SL
22 marzo 1987 Sarajevo bandiera Jugoslavia GS
5 gennaio 1988 Tignes Bandiera della Francia Francia GS
24 gennaio 1988 Bad Gastein Bandiera dell'Austria Austria SL
28 novembre 1988 Les Menuires Bandiera della Francia Francia GS
16 dicembre 1988 Altenmarkt im Pongau Bandiera dell'Austria Austria SL
16 dicembre 1988 Altenmarkt im Pongau Bandiera dell'Austria Austria KB
18 dicembre 1988 Val di Zoldo Bandiera dell'Italia Italia GS
20 dicembre 1988 Courmayeur Bandiera dell'Italia Italia SL
3 gennaio 1989 Maribor bandiera Jugoslavia SL
6 gennaio 1989 Schwarzenberg Bandiera dell'Austria Austria GS
7 gennaio 1989 Schwarzenberg Bandiera dell'Austria Austria GS
8 gennaio 1989 Mellau Bandiera dell'Austria Austria SL
15 gennaio 1989 Grindelwald Bandiera della Svizzera Svizzera SL
21 gennaio 1989 Tignes Bandiera della Francia Francia GS
3 marzo 1989 Furano Bandiera del Giappone Giappone SL
8 marzo 1989 Shigakōgen Bandiera del Giappone Giappone GS
10 marzo 1989 Shigakōgen Bandiera del Giappone Giappone SL
25 novembre 1989 Park City Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti SL
6 gennaio 1990 Piancavallo Bandiera dell'Italia Italia SL
9 gennaio 1990 Hinterstoder Bandiera dell'Austria Austria SL
21 gennaio 1990 Maribor bandiera Jugoslavia SL
18 marzo 1990 Åre Bandiera della Svezia Svezia SL
11 gennaio 1991 Kranjska Gora bandiera Jugoslavia GS
11 marzo 1991 Lake Louise Bandiera del Canada Canada SL
17 marzo 1991 Vail Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti GS
30 novembre 1991 Lech Bandiera dell'Austria Austria SL
8 dicembre 1991 Santa Caterina Valfurva Bandiera dell'Italia Italia GS
5 gennaio 1992 Oberstaufen Bandiera della Germania Germania GS
18 gennaio 1992 Maribor Bandiera della Slovenia Slovenia SL
29 febbraio 1992 Narvik Bandiera della Norvegia Norvegia SL
6 gennaio 1993 Maribor Bandiera della Slovenia Slovenia SL
17 gennaio 1993 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia SL
19 marzo 1993 Vemdalen Bandiera della Svezia Svezia SL
28 marzo 1993 Åre Bandiera della Svezia Svezia SL
28 novembre 1993 Santa Caterina Valfurva Bandiera dell'Italia Italia SL
19 dicembre 1993 Sankt Anton am Arlberg Bandiera dell'Austria Austria SL
9 gennaio 1994 Altenmarkt im Pongau Bandiera dell'Austria Austria SL
23 gennaio 1994 Maribor Bandiera della Slovenia Slovenia SL
5 febbraio 1994 Sierra Nevada Bandiera della Spagna Spagna SL
10 marzo 1994 Mammoth Mountain Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti SL
20 marzo 1994 Vail Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti SL
27 novembre 1994 Park City Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti SL
18 dicembre 1994 Sestriere Bandiera dell'Italia Italia SL
26 febbraio 1995 Maribor Bandiera della Slovenia Slovenia SL
19 marzo 1995 Bormio Bandiera dell'Italia Italia SL

Legenda:
GS = slalom gigante
SL = slalom speciale
KB = combinata

Coppa Europa[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 3ª nel 1984[1]

Campionati svizzeri[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Podi in Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Stagione/Specialità Discesa libera Supergigante Slalom gigante Slalom speciale Combinata Podi totali
1985 2 1 1 4
1986 1 3 1 1 1 7
1987 1 4 1 1 2 1 1 11
1988 1 2 1 2 1 1 8
1989 6 1 7 1 15
1990 1 5 6
1991 2 2 1 1 1 1 8
1992 2 1 1 3 2 9
1993 2 4 6
1994 1 3 1 7 2 1 15
1995 3 2 4 2 1 12
Totale 1 2 20 14 12 34 10 3 1 4 101
1 2 46 47 5

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Sportiva svizzera del secolo[7]
  • Sportiva svizzera dell'anno 1988, 1989, 1991, 1994, 1995[7]
  • Sportiva mondiale dell'anno 1994[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (DE) Profilo ÖSV-Siegertafel, su oesv.at. URL consultato il 14 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  2. ^ Max Valle, Lindsey Vonn vuole il record di vittorie di Vreni Schneider, in wintersport-news.it, 19 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  3. ^ (EN) Vreni Schneider, su olympedia.org. URL consultato il 10 novembre 2021.
  4. ^ a b (EN) Gabriel Arthur, Vreni Schneider, in fisalpine.com (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2013).
  5. ^ Simone Valtieri, I funamboli della neve. La centenaria storia dello sci alpino, in instoria.it, febbraio 2009. URL consultato il 14 luglio 2015.
  6. ^ (DE) "Vreni Schneider" su olympia-lexikon.de, su olympia-lexikon.de. URL consultato il 14 luglio 2015.
  7. ^ a b c d "Biographie" sul sito personale, su vrenischneider.ch. URL consultato il 14 luglio 2015.
  8. ^ Sci: Si è sposata la "pluricampionessa" Vreni Schneider, in Adnkronos, 7 agosto 1999. URL consultato il 14 luglio 2015.
  9. ^ (DE) "Erfolge" sul sito personale, su vrenischneider.ch. URL consultato il 14 luglio 2015.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Alfiere della Svizzera ai Giochi olimpici invernali Successore
Michela Figini Albertville 1992 Gustav Weder
Controllo di autoritàVIAF (EN18028518 · GND (DE119296578 · WorldCat Identities (ENviaf-18028518