Ingrid Lafforgue

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Ingrid Lafforgue
Nazionalità Bandiera della Francia Francia
Sci alpino
Specialità Discesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
Termine carriera 1970
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 1 1 0

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo - Slalom 1 trofeo

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Ingrid Lafforgue (Bagnères-de-Luchon, 5 novembre 1948) è un'ex sciatrice alpina francese, campionessa del mondo nello slalom speciale a Val Gardena 1970 e vincitrice della Coppa del Mondo di slalom speciale nel 1970.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ingrid Lafforgue proviene da una famiglia di grandi tradizioni negli sport invernali: è figlia di Maurice e della svedese May Nilsson, nipote dello svedese Åke Nilsson, sorella gemella di Britt, zia di Julie e Kristina Duvillard, tutti a loro volta sciatori alpini, e madre degli sciatori freestyle Cédric e Julien Regnier-Lafforgue[1].

Stagioni 1965-1969[modifica | modifica wikitesto]

Sciatrice polivalente, Ingrid Lafforgue debuttò in campo internazionale in occasione del Grand Prix Feminine 1965, il 29 gennaio a Saint-Gervais-les-Bains in discesa libera (23ª)[2]; al Critérium de la première neige 1967 (Val-d'Isère, 14-18 dicembre) si classificò 3ª sia nello slalom gigante, sia nello slalom speciale sia nella combinata[3].

In Coppa del Mondo esordì nella gara inaugurale del circuito femminile, lo slalom speciale disputato il 7 gennaio 1967 a Oberstaufen (11ª)[4], ottenne il primo piazzamento a punti il 3 gennaio 1969 a Oberstaufen nella medesima specialità (4ª) e la prima vittoria, nonché primo podio, il 23 gennaio successivo a Saint-Gervais-les-Bains sempre in slalom speciale; in quella stagione 1968-1969 chiuse al 3º posto nella classifica della Coppa del Mondo di slalom speciale.

Stagioni 1970-1973[modifica | modifica wikitesto]

Ai Mondiali di Val Gardena 1970, sua unica presenza iridata, vinse la medaglia d'oro nello slalom speciale e quella d'argento nello slalom gigante; in Coppa del Mondo in quella stagione 1969-1970 riuscì ad aggiudicarsi la Coppa del Mondo di slalom speciale con 10 punti di margine su Barbara Cochran e Michèle Jacot, seconde a pari merito, e il 12 marzo ottenne a Voss in slalom gigante l'ultima vittoria nonché ultimo piazzamento nel circuito, nel quale prese per l'ultima volta il via il giorno successivo in slalom speciale senza completare la prova[5].

Disputò le sue ultime gare in occasione della Coppa delle Sei Nazioni 1970 (Pra Loup, 20-22 marzo)[6] poiché all'inizio della stagione 1970-1971 subì un grave infortunio durante le prove della prima gara stagionale di Coppa del Mondo, la discesa libera di Bardonecchia del 12 dicembre: riportò una frattura alla gamba che pose di fatto fine alla sua carriera agonistica[7]. Dopo una lunga riabilitazione avrebbe voluto tornare alle gare, ma nel 1973 partecipò alla contestazione contro i responsabili tecnici della nazionale francese assieme ad altri atleti di primo piano della squadra e la Federazione sciistica della Francia reagì mettendoli fuori squadra[8]; non prese parte a rassegne olimpiche.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
23 gennaio 1969 Saint-Gervais-les-Bains Bandiera della Francia Francia SL
13 gennaio 1970 Bad Gastein Bandiera dell'Austria Austria SL
2 febbraio 1970 Abetone Bandiera dell'Italia Italia SL
13 febbraio 1970 Val Gardena Bandiera dell'Italia Italia SL[11]
22 febbraio 1970 Jackson Hole Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti SL
1º marzo 1970 Vancouver Bandiera del Canada Canada SL
12 marzo 1970 Voss Bandiera della Norvegia Norvegia GS

Legenda:
GS = slalom gigante
SL = slalom speciale

Campionati francesi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 oro (slalom gigante nel 1969; slalom speciale nel 1970[senza fonte])

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Britt Lafforgue, su olympedia.org. URL consultato il 19 dicembre 2023.
    (FR) Covili et Chenal renouent avec l'époque dorée, su ladepeche.fr. URL consultato il 19 dicembre 2023.
    (SV) Nils-Olof Zethrin, May Lafforgue, su fokus.se, 12 dicembre 2009. URL consultato il 19 dicembre 2023.
  2. ^ (EN) 29.01.65. Saint Gervais (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 19 dicembre 2023.
  3. ^ (EN) 14-18.12.1966. Val d'Isere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 19 dicembre 2023.
  4. ^ (EN) 07.01.67. Oberstauffen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 19 dicembre 2023.
  5. ^ (EN) 14.03.70. Voss (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  6. ^ (EN) 20-22.03.70. Pra Loup (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  7. ^ (EN) 12.12.70. Bardonecchia (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  8. ^ Lucio Zampino, Campionati al fulmicotone (PDF), in Nevesport, 1973, pp. 56-61. URL consultato il 20 dicembre 2023.
    (FR) Gérard Albouy, Après le malaise, la rupture, su lemonde.fr, Le Monde, 26 febbraio 1973. URL consultato il 20 dicembre 2023.
    (FR) Gérard Albouy, Neuf membres de l'équipe de France sont suspendus, su lemonde.fr, Le Monde, 28 febbraio 1973. URL consultato il 20 dicembre 2023.
    (FR) Limitation des sanctions contre les membres de l'équipe de France, su lemonde.fr, Le Monde, 7 marzo 1973. URL consultato il 20 dicembre 2023.
    (FR) L'exclusion de six coureurs de l'équipe de France, su lemonde.fr, Le Monde, 11 dicembre 1973. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  9. ^ a b Gara valida anche ai fini della Coppa del Mondo.
  10. ^ Inclusi quelli conquistati in sede iridata e validi anche ai fini della Coppa del Mondo.
  11. ^ Campionati mondiali di sci alpino 1970.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]