Honey Don't

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Honey Don't
ArtistaCarl Perkins
Autore/iCarl Perkins
GenereRockabilly
Rock and roll
Country
Rock
Pop rock
Pop
Beat
Esecuzioni notevoliThe Beatles, Ringo Starr (vedere sotto - sezione "Altre versioni")
Pubblicazione originale
Incisionesingolo Blue Suede Shoes
Data1956
EtichettaSun Records
Durata2:53

Honey Don't è un brano di Carl Perkins, pubblicato come lato B nel singolo Blue Suede Shoes/Honey, Don't! nel 1956; Honey Don't ha avuto molte cover, tra cui una dei Beatles.

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

La versione di Carl Perkins[modifica | modifica wikitesto]

Secondo David McGee, autore del libro Go, Cat, Go! The Life and Times of Carl Perkins, the King of Rockabilly, Carl Perkins la provò con la sua band, formata da lui, i suoi due fratelli Jay e Clayton e W.S. Holland. Suo fratello Jay cercò di far cambiare alcuni passaggi dell'armonia della canzone, ma Carl rifiutò. La canzone, assieme a Blue Suede Shoes, venne suonata nel debutto televisivo, sempre con i suoi due fratelli e con Holland, il 17 marzo 1956. Paul McCartney detiene i diritti della canzone, ed anche di Blue Suede Shoes.

La versione dei Beatles[modifica | modifica wikitesto]

Honey Don't
ArtistaThe Beatles
Autore/iCarl Perkins
GenereRockabilly
Rock and roll
Country
Rock
Pop rock
Pop
Beat
British invasion
Edito daEMI
Pubblicazione originale
IncisioneBeatles for Sale
Data1964
EtichettaParlophone
Durata2:55

Registrata su cinque nastri il 26 ottobre 1964, è stata pubblicata in Europa su Beatles for Sale ed in America su Beatles '65. È il "numero del batterista", e quindi di Ringo Starr, di Beatles for Sale". Ringo Starr ha ricordato la canzone come una di quelle che tutti i gruppi di Liverpool conoscevano ed interpretavano. Ha raccontato anche che Honey Don't' faceva parte del suo spettacolino di cinque o sei canzoni[1], nelle quali era compresa anche Boys. Inizialmente, il brano era cantato da John Lennon: ciò lo attesta anche una versione, pubblicata su Live at the BBC, con Lennon alla voce. Il brano venne messo nelle scalette dei concerti per un breve tempo, dalla pubblicazione di Beatles for Sale fino ad Help![2]. È stato anche incluso nel secondo volume del live alla BBC.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Altre versioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Guido Micheloni, Pazzi per i Beatles - La storia dietro ogni canzone, Barbera Editore pag. 76
  2. ^ a b Luca Biagini, Honey Don't, su pepperland.it, Pepperland. URL consultato il 28 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2013).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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