Parlophone

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Parlophone
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StatoRegno Unito Regno Unito
Fondazione1896 a Berlino
Fondata daCarl Lindstrom
GruppoEMI (1961-2012)
Warner Music Group (2012-presente)
Settoreetichetta discografica
Sito webwww.parlophone.co.uk/

La Parlophone è una etichetta discografica fondata in Germania nel 1896 da Carl Lindstrom come Parlophon; la denominazione verrà cambiata solo nel 1927, dopo l'acquisto da parte della Columbia. In Italia invece, non confluendo l'etichetta nella VCM ma rimanendo autonoma, la denominazione resterà comunque Parlophon.

Marchio[modifica | modifica wikitesto]

Il marchio non è il simbolo della sterlina () bensì una lettera L maiuscola (iniziale del cognome del fondatore) [1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dai grammofoni ai dischi[modifica | modifica wikitesto]

Etichetta della British Parlophone, anni '30

Inizialmente l'azienda non si occupava di distribuire dischi, ma grammofoni. Nel 1923 la divisione inglese della Parlophone fu attivata e divenne in breve tempo una etichetta curante soprattutto la musica jazz.

Nel 1927 la Columbia britannica rilevò il controllo della Parlophon e nel 1931 la Columbia si fuse con la Gramophone per fondare la Electric & Musical Industries Ltd (EMI).

Sotto la EMI, la Parlophone ha proseguito il suo progetto di etichetta prevalentemente rivolta alla musica jazz, ampliando però il suo catalogo ad altri settori come le novelle, le commedie e le recite in genere.

George Martin e i Beatles[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1950 fece il suo ingresso nell'azienda George Martin, all'epoca ventiquattrenne, il quale di lì a pochi anni sarà fra i direttori delle produzioni.

Ai tempi in cui sbocciò la musica rock and roll, la Parlophone distribuiva artisti di buon valore come il trombettista jazz Humphrey Lyttelton, l'attore cantautore Jim Dale e altri che sporadicamente raggiunsero i "Top 20 chart", oltre al fiore all'occhiello dell'etichetta che era senza dubbio Adam Faith.

La fortuna della compagnia arrivò nel 1962, quando Martin fece fare un'audizione ai poco più che esordienti Beatles e decise di lanciarli sul mercato discografico. Quell'incontro sarà in effetti fatale tanto per il gruppo di Liverpool quanto per il compositore, che con i Beatles avvierà un sodalizio inscindibile, e dunque per la stessa Parlophone.

Etichetta celeberrima[modifica | modifica wikitesto]

In breve tempo divenne la più nota etichetta discografica del mondo. Basti pensare che nel 1964 i suoi prodotti arrivarono al numero uno delle classifiche per ben 40 settimane, lasciando alle altre etichette le briciole. Oltre ai Beatles, altri artisti di Liverpool diventarono importanti grazie alla brillante guida del manager Brian Epstein. La cantante interprete Cilla Black, proveniente anche lei dal Cavern Club, riuscì a ritagliarsi una buona fetta di popolarità grazie alle cover dei Beatles e anche di qualche compositore italiano, come ad esempio Gino Paoli e Umberto Bindi dai quali raccolse Il mio mondo per convertirlo in You're My World, una formidabile hit britannica.

Successivamente ha prodotto parte della discografia dei Queen, dei Duran Duran, di Tina Turner.

Ha prodotto tutti i CD delle band inglese Coldplay e Pet Shop Boys e dal 2000, tutti gli album della cantautrice australiana Kylie Minogue.

Principali artisti maggiormente prodotti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hunter Davies, The Beatles - The Classic Updated, W.W. Norton & Company, New York/London 2009, pag. 160.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN158395334 · ISNI (EN0000 0001 0675 2455 · BNF (FRcb138828082 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-158395334