Frank-Walter Steinmeier
Frank-Walter Steinmeier | |
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12º Presidente federale della Germania | |
In carica | |
Inizio mandato | 19 marzo 2017[1] |
Capo del governo | Angela Merkel Olaf Scholz |
Predecessore | Joachim Gauck |
Ministro federale degli affari esteri della Germania | |
Durata mandato | 22 novembre 2005 – 27 ottobre 2009 |
Capo del governo | Angela Merkel |
Predecessore | Joschka Fischer |
Successore | Guido Westerwelle |
Durata mandato | 17 dicembre 2013 – 27 gennaio 2017 |
Capo del governo | Angela Merkel |
Predecessore | Guido Westerwelle |
Successore | Sigmar Gabriel |
Leader dell'opposizione | |
Durata mandato | 28 ottobre 2009 – 16 dicembre 2013 |
Capo del governo | Angela Merkel |
Predecessore | Guido Westerwelle |
Successore | Gregor Gysi |
Vicecancelliere federale della Germania | |
Durata mandato | 21 novembre 2007 – 27 ottobre 2009 |
Capo del governo | Angela Merkel |
Predecessore | Franz Müntefering |
Successore | Guido Westerwelle |
Presidente federale del Partito Socialdemocratico di Germania (commissario) | |
Durata mandato | 8 settembre 2008 – 17 ottobre 2008 |
Predecessore | Kurt Beck |
Successore | Franz Müntefering |
Capo della Cancelleria federale | |
Durata mandato | 31 luglio 1999 – 22 novembre 2005 |
Capo del governo | Gerhard Schröder |
Predecessore | Bodo Hombach |
Successore | Thomas de Maizière |
Membro del Bundestag | |
Durata mandato | 27 ottobre 2009 – 19 marzo 2017 |
Predecessore | Margrit Spielmann |
Successore | Angelika Krüger-Leißner |
Legislatura | 17°, 18° |
Gruppo parlamentare | SPD |
Collegio | Brandeburgo sulla Havel – Potsdam-Mittelmark I – Havelland III – Teltow-Fläming |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | Membro del Bundestag |
Partito politico | SPD |
Titolo di studio | Dottore in Giurisprudenza |
Università | Università di Giessen |
Firma | ![]() |
Frank-Walter Steinmeier (Detmold, 5 gennaio 1956) è un politico tedesco, Presidente della Germania dal 19 marzo 2017.
È stato Vice Cancelliere e Ministro degli Esteri della Germania dal 2005 al 2009, poi nuovamente Ministro degli Esteri dal 2013 al 2017, durante i governi di grande coalizione di Angela Merkel. Dal 2009 al 2017 è stato deputato e capogruppo del SPD al Bundestag.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Dopo l'Abitur (esame di maturità) studiò diritto all'Università di Gießen. Nel 1982 superò l'esame di Stato in diritto. In seguito lavorò come assistente alla cattedra di diritto pubblico e scienze politiche, sempre all'Università di Gießen. Nel 1991 conseguì il dottorato di diritto.
Divenne consigliere in materia di diritto della comunicazione per la cancelleria della Bassa Sassonia, a Hannover. Nel 1993 fu nominato direttore di gabinetto del Primo Ministro della Bassa Sassonia, allora Gerhard Schröder. Nel 1996 fu nominato direttore della cancelleria della Bassa Sassonia.
Dopo la vittoria della SPD nelle elezioni legislative del 1998, fu nominato segretario di stato all'ufficio di presidenza del governo del nuovo cancelliere, Gerhard Schröder. Nel 1999 divenne capo dell'ufficio di presidenza. Furono lui ed i suoi collaboratori ad elaborare le grandi linee del programma Agenda 2010, che prevedeva ampie riforme dello stato sociale tedesco.
Il 22 novembre 2005 fu nominato ministro degli esteri nel governo di coalizione di Angela Merkel. Steinmeier è il primo membro del SPD a occupare questo posto dopo Willy Brandt negli anni 1966-1969.
Dopo le dimissioni di Franz Müntefering, assunse anche la carica di vice cancelliere, il 21 dicembre 2007[2] Il 7 settembre 2008 fu scelto dai vertici dell'SPD come candidato Cancelliere per le elezioni politiche del 2009.[3] Nelle elezioni del 2009, Steinmeier perse contro Angela Merkel con 23% dei voti (contro 34,5% per l'unione di CDU/CSU)[4]. Per l'SPD, era il voto più basso in tutta la storia della Repubblica Federale.
Tuttavia Steinmeier si candidò per la presidenza del gruppo SPD al Bundestag. Il 29 settembre 2009 fu eletto con 126 di 146 voti.
Steinmeier, nel dicembre 2013, è ancora scelto per guidare il ministero degli esteri, in quota SPD, nel governo di Angela Merkel. Resta in carica fino al gennaio 2017, in previsione della sua elezione a Presidente Federale.
Alle elezioni presidenziali del 12 febbraio 2017 viene eletto Presidente della Repubblica federale tedesca;[5] entra in carica il 19 marzo successivo.
Di fede evangelica, è sposato e ha una figlia.
Nel gennaio 2022 i principali partiti tedeschi hanno indicato Steinmeier come candidato per un secondo mandato alle elezioni presidenziali previste per il 13 febbraio 2022.[6] È quindi stato rieletto dal Parlamento.[7]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Onorificenze tedesche[modifica | modifica wikitesto]
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Gran Maestro e Classe speciale della gran croce dell'Ordine al merito di Germania |
— 19 marzo 2017 |
Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]
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Gran Decorazione d'Onore in Oro con Fascia dell'Ordine al merito della Repubblica austriaca (Austria) |
— 23 aprile 2016 |
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Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) |
— 10 novembre 2021 |
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Collare dell'Ordine nazionale al merito (Ecuador) |
— 13 febbraio 2019[8] |
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Commendatore di Gran Croce con Collare dell'Ordine della Rosa bianca (Finlandia) |
— 17 settembre 2018[9] |
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Grand'Ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore (Francia) |
— 26 gennaio 2017 |
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Cavaliere di Gran Croce decorato con Collare dell'Ordine del Falcone (Islanda) |
— 12 giugno 2019 |
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Cavaliere di gran croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) |
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri» — 21 marzo 2006[10] |
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Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell'Ordine al merito della Repubblica italiana |
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica» — 17 settembre 2019[11][12] |
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Commendatore di gran croce con collare dell'Ordine delle Tre stelle (Lettonia) |
— 19 febbraio 2019[13] |
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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi) |
— 5 luglio 2021 |
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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine reale norvegese al merito (Norvegia) |
— 15 ottobre 2007[14] |
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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito (Portogallo) |
— 2 marzo 2009 |
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Gran Collare dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo) |
— 1º marzo 2018 |
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Membro di I Classe dell'Ordine della Doppia Croce Bianca (Slovacchia) |
— 17 novembre 2017 |
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Ordine per meriti eccezionali (Slovenia) |
— 13 ottobre 2022 |
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Collare dell'Ordine pro Merito Melitensi (SMOM) |
— 21 ottobre 2019[15] |
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Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia) |
— 7 settembre 2021 |
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Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) |
— 11 ottobre 2022[16] |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Il 13 febbraio 2022 viene eletto per un secondo mandato.
- ^ Due anni di Grosse Koalition. Rimpasto di Governo., Germanynews, 22 novembre 2007.
- ^ Svolta storica: Steinmeier candidato Cancelliere, via Beck, Germanynews, 8 settembre 2008.
- ^ Merkel top, Steinmeier flop[collegamento interrotto], Fatti e misfatti della politica tedesca, 27 settembre 2009
- ^ Germania, Frank-Walter Steinmeier eletto presidente della Repubblica federale, 12 febbraio 2017.
- ^ Germania, Frank-Walter Steinmeier verso il mandato bis. Via libera da CDU alla sua rielezione, 05 gennaio 2022.
- ^ Frank-Walter Steinmeier è stato eletto per un secondo mandato come presidente federale della Germania, su Il Post, 13 febbraio 2022. URL consultato il 14 febbraio 2022.
- ^ https://www.bundespraesident.de/DE/Home/home_node.html/
- ^ http://www.ritarikunnat.fi/index.php/fi/ritarikunnat/rekisterit/216-suomen-valkoisen-ruusun-ritarikunnan-suurristin-ketjuineen-saajat-ulkomaalaiset/
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ https://www.quirinale.it/elementi/36766#&gid=1&pid=24/
- ^ https://www.vestnesis.lv/op/2019/37.33/
- ^ https://www.kongehuset.no/tildelinger.html?tid=28028&sek=27995&q=Steinmeier%2C+Frank-Walter&type=27120&aarstall=20077
- ^ https://www.orderofmalta.int/it//
- ^ Bollettino ufficiale di Stato
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Frank-Walter Steinmeier
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Frank-Walter Steinmeier
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (DE) Sito ufficiale, su frank-walter-steinmeier.de (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2016).
- Steinmeier, Frank-Walter, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Frank-Walter Steinmeier, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Registrazioni di Frank-Walter Steinmeier, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (EN) Frank-Walter Steinmeier, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (DE, EN) Frank-Walter Steinmeier, su filmportal.de.
- (DE) Pagina di Frank-Walter Steinmeier sul sito del SPD, su spdfraktion.de. URL consultato il 7 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
- (DE) Pagina di Frank-Walter Steinmeier sul sito del Bundestag, su bundestag.de. URL consultato il 7 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 84241123 · ISNI (EN) 0000 0000 7856 9134 · LCCN (EN) n96082936 · GND (DE) 113572026 · J9U (EN, HE) 987011224205205171 · NSK (HR) 000734537 · WorldCat Identities (EN) lccn-n96082936 |
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