Nel 1940 l'intera famiglia reale dovette fuggire da Oslo a causa dell'invasione tedesca. Fu ritenuto più sicuro dividere la famiglia. Il re e il principe ereditario Olav rimasero in Norvegia e la principessa ereditaria fuggì in Svezia con i tre figli. Questa partì la notte del 10 aprile ma, anche se svedese di nascita, ebbe problemi alla stazione di confine. Secondo la principessa Astrid e altri che erano presenti, riuscirono a passare solo dopo che il conducente minacciò di speronare il cancello. Altre fonti non descrivono la fuga in modo così drammatico.[2] Tuttavia, quando il re e il principe ereditario avevano consultato il ministro degli esteri svedese Christian Günther chiedendo se potevano dormire una notte in Svezia senza essere internati, gli fu negato.[2]
Harald trascorse i giorni successivi a Sälen prima di muoversi verso la residenza del duca di Västergötland a Frötuna il 16 aprile. Il 26 aprile il gruppo si trasferì a Drottningholm, presso Stoccolma. Re Gustavo V era contento di aver una relazione amichevole con i suoi ospiti norvegesi ma il tema della guerra in Norvegia non era da sollevare in sua presenza. Tuttavia, i politici svedesi influenti, tra cui il ministro della giustizia Karl Gustaf Westman volevano che la principessa Marta e il principe Harald ritornassero in Norvegia in modo tale che i tedeschi potessero proclamare Harald re.[2][3] Dopo che il sovrano e il principe ereditario lasciarono la Norvegia il 7 giugno sentirono che la Svezia non fosse il posto migliore per il resto della famiglia e iniziarono a pianificare un trasferimento negli Stati Uniti. Il 17 agosto la principessa Marta e i suoi figli partirono per gli Stati Uniti da Petsamo, in Finlandia, a bordo della nave da trasporto dell'esercito statunitense American Legion.[2]
Il principe Harald nel 1943.
Harald, sua madre e le sorelle vissero a Washington durante la guerra,[4] mentre re Haakon VII e il principe ereditario Olav rimasero a Londra con il governo norvegese in esilio. Uno degli eventi degni di nota della permanenza di Harald negli Stati Uniti fu la sua partecipazione in piedi dietro a Franklin Delano Roosevelt quando questi prestò giuramento per il suo quarto mandato sul portico sud della Casa Bianca nel 1945. Tali esperienze infantili si riflettono in una traccia di accento americano quando Harald parla inglese.[5] Il libro di Doris Kearns Goodwin No Ordinary Time: Franklin and Eleanor Roosevelt and the Home Front in World War II contiene un quadro dell'allora principe Harald che gioca con Fala, il cane del presidente, sul prato nord della Casa Bianca nel 1944.
Harald visitò le truppe norvegesi negli Stati Uniti. Il principe fece anche delle visite al di fuori degli Stati Uniti. Si recò al nord per visitare il personale norvegese alla base di addestramento "Little Norway" nell'Ontario, in Canada. Dal 1943 frequentò la White Hall Country School. Tornò in Norvegia con la sua famiglia alla fine della guerra nel 1945.
Nell'autunno del 1945 si iscrisse al terzo grado della Smestad Skole; fu il primo membro della famiglia reale a frequentare la scuola pubblica. Nel 1954 sua madre morì di tumore e quattro anni più tardi, nel 1958, morì anche la sua nonna materna, Ingeborg di Danimarca. Nel 1955 si diplomò alla scuola cattedrale di Oslo e nell'autunno dello stesso anno iniziò a frequentare l'Università di Oslo. In seguito frequentò la scuola per aspiranti ufficiali di cavalleria a Trandum a cui seguì l'iscrizione presso l'Accademia militare norvegese in cui si laureò nel 1959.
Nel 1960 entrò nel Balliol College dell'Università di Oxford dove studiò storia, economia e politica.[5] Quando era studente a Oxford fu un appassionato atleta e suo insegnante di canottaggio fu il suo compagno di studi ed amico Nick Bevan, uno dei più celebri allenatori della scuola britannica di canottaggio. Nel 1960 fece il suo primo viaggio ufficiale all'estero: visitò gli Stati Uniti in occasione dell cinquantesimo anniversario della Fondazione scandinavo-americana.
Il 27 settembre 1957 Harald partecipò al suo primo Consiglio di Stato e il 21 febbraio dell'anno successivo prestò giuramento sulla Costituzione della Norvegia. Nello stesso anno fu per la prima volta reggente in assenza del re.
Dato che la cerimonia di incoronazione venne abolita con un emendamento costituzionale nel 1908, re Harald V giurò in Parlamento il 21 gennaio 1991 e ricevette la solenne benedizione nella cattedrale di Trondheim il 23 giugno seguente.
Il re presiede il Consiglio di Stato al Palazzo reale di Oslo ogni venerdì. Ha anche incontri settimanali con il Primo ministro e il ministro degli esteri. Riceve inviati stranieri e apre il Parlamento ogni ottobre. Secondo la Costituzione norvegese, nomina il Governo. Dal 1884 in Norvegia è in vigore il parlamentarismo e il Governo deve avere la fiducia del Parlamento. Il re nomina il leader della coalizione di maggioranza capo dell'Esecutivo. Quando la situazione parlamentare non è chiara il sovrano consulta il presidente del Parlamento e riceve il Primo ministro. Viaggia molto in tutta la Norvegia e compie visite ufficiali in altri Paesi.
Per quattro volte all'inizio del XXI secolo non è stato in grado di esercitare le sue funzioni di monarca a causa di problemi di salute: dal dicembre del 2003 a metà aprile del 2004 per un carcinoma della vescica, dall'aprile ai primi di giugno del 2005 per stenosi aortica dall'8 al 23 gennaio 2020 e infine dal 28 settembre al 31 ottobre 2020 sempre per stenosi aortica. In tutte le occasioni il principe ereditario Haakon Magnus ha servito come reggente.
Fino al 2012, il re di Norvegia è stato, secondo la costituzione, il capo formale della Chiesa di Norvegia. Con la riforma costituzionale del 21 maggio 2012 il re non è più il capo formale della Chiesa ma è ancora necessario che sia di religione evangelica luterana. Tale riforma è entrata in vigore il 1º gennaio 2017.
La sua relazione con la borghese Sonja Haraldsen cominciò nel 1959 e restò segreta, per via delle sue origini ordinarie, sino al 1968, quando l'allora principe ereditario minacciò di rinunciare a tutti i diritti regali per sposarsi con Sonja.[7] Dopo essersi consultato con il governo, re Olav V (1903-1991) acconsentì alle nozze, che ebbero luogo il 29 agosto dello stesso anno presso la cattedrale di Oslo.[8][9]
Harald e Sonja hanno due figli:
Marta Luisa, nata il 22 settembre 1971, sposata dal maggio 2002 con lo scrittoredanese Ari Mikael Behn fino alla separazione nel 2016, ha dato al re e alla regina tre nipotine: Maud Anjelica nata il 29 aprile 2003, Lea Isadora nata l'8 aprile 2005 ed Emma Tallulah nata il 29 settembre 2008;[10]
Nel 1994 il re e suo figlio Haakon Magnus aprirono i Giochi olimpici invernali di Lillehammer. Il sovrano aprì i giochi, mentre il principe ereditario accese il braciere olimpico, rendendo omaggio sia al re che al defunto nonno. Il sovrano rappresentò la Norvegia alle cerimonie di apertura dei Giochi di Torino 2006 e Pechino 2008. Non era presente invece alla cerimonia di apertura dei Giochi di Vancouver 2010. Era presente il principe ereditario. Il re e la regina invece assistettero ai giochi.
Nei Campionato del Mondo con il suo equipaggio di vela vinse le medaglie di bronzo nel 1988, d'argento nel 1982 e d'oro nel 1987. Nel luglio del 2005 il re e il suo equipaggio a bordo della barca a vela reale Fram XV vinsero l'oro ai Campionati Europei in Svezia. Ai mondiali del 2007 il sovrano si classificò sesto.[14]
Nel 2016 re Harald V ha gareggiato con una squadra di vela ai Campionati del Mondo di Toronto, sul lago Ontario.[15] Il re è arrivato secondo nella categoria flotta classica.[16] La stampa canadese lo ha soprannominato "re-marinaio" dopo la pubblicazione di una sua fotografia che lo ritrae al timone dello yacht "Sira".[17]
^Kidnapper Foiled?, in Time, 2 settembre 1940. URL consultato il 17 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2009).
^Non-Political Campaign, in Time Magazine, 9 settembre 1940, p. 2. URL consultato il 17 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2009).