63ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia
La 63ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia si è svolta a Venezia, Italia, dal 30 agosto al 9 settembre 2006.
La madrina della rassegna è stata l'attrice italiana Isabella Ferrari. Durante la Mostra sono state curate delle retrospettive per celebrare il centenario della nascita di tre grandi registi italiani: Roberto Rossellini, Mario Soldati e Luchino Visconti. Il Leone d'Oro alla carriera è stato consegnato al regista statunitense David Lynch.
Per la prima volta nella storia della Mostra dal dopoguerra a oggi tutti i film del concorso erano in prima mondiale.
Indice
Le giurie[modifica | modifica wikitesto]
Le giurie internazionali della 63ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia erano così composte:
Giuria della sezione ufficiale[modifica | modifica wikitesto]
- Catherine Deneuve (attrice, Francia) - Presidente
- Michele Placido (attore e regista, Italia)
- Juan Josè Bigas Luna (regista e scrittore, Spagna)
- Paulo Branco (produttore, Portogallo)
- Cameron Crowe (regista, sceneggiatore e produttore, Stati Uniti d'America)
- Chulpan Khamatova (attrice, Russia)
- Park Chan-wook (regista e sceneggiatore, Corea del Sud)
Giuria della sezione "Orizzonti"[modifica | modifica wikitesto]
- Philip Gröning (regista e sceneggiatore, Germania) - Presidente
- Carlo Carlei (regista, Italia)
- Giuseppe Genna (scrittore, Italia)
- Keiko Kusakabe (produttrice e distributrice, Giappone)
- Yousri Nasrallah (regista, Egitto)
Giuria del "Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis"[modifica | modifica wikitesto]
- Paula Wagner (produttrice, Stati Uniti d'America) - Presidente
- Stefania Rocca (attrice, Italia)
- Guillermo del Toro (regista e sceneggiatore, Messico)
- Mohsen Makhmalbaf (regista e produttore, Iran)
- Andrei Plakhov (critico, Russia)
Giuria della sezione "Corto Cortissimo"[modifica | modifica wikitesto]
- Teboho Mahlatsi (regista e produttore, Sudafrica) - Presidente
- Francesca Calvelli (montatrice, Italia)
- Aleksey Fedortchenko (regista, Russia)
Sezioni principali[modifica | modifica wikitesto]
I film sono in ordine alfabetico secondo il cognome del regista.
Film in concorso[modifica | modifica wikitesto]
Concorso internazionale di lungometraggi in 35 mm e in digitale, proiettati in anteprima mondiale, in gara per il Leone d'Oro.
- Fallen di Barbara Albert (Austria)
- La stella che non c'è di Gianni Amelio (Italia)
- The Fountain - L'albero della vita (The Fountain) di Darren Aronofsky (Stati Uniti d'America)
- Hollywoodland di Allen Coulter (Stati Uniti d'America)
- Nuovomondo di Emanuele Crialese (Italia/Francia)
- I figli degli uomini (Children of Men) di Alfonso Cuarón (Stati Uniti d'America)
- The Black Dahlia di Brian De Palma (Stati Uniti d'America/Germania)
- Bobby di Emilio Estevez (Stati Uniti d'America)
- The Queen - La regina di Stephen Frears (Gran Bretagna)
- Daratt - La stagione del perdono (Daratt) di Mahamat-Saleh Haroun (Ciad/Francia/Belgio/Austria)
- L'intouchable di Benoît Jacquot (Francia)
- Paprika - Sognando un sogno (Paprika) di Satoshi Kon (Giappone)
- Nue propriété di Joachim LaFosse (Belgio/Lussemburgo/Francia)
- Mushishi di Katsuhiro Ôtomo (Giappone)
- Cuori (Private Fears in Public Places) di Alain Resnais (Francia/Italia)
- Quei loro incontri di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet (Italia/Francia)
- Exiled (Fong juk) di Johnny To (Hong Kong/Cina)
- Hei yanquan di Tsai Ming-liang (Taiwan/Francia/Austria)
- Black Book (Zwartboek) di Paul Verhoeven (Paesi Bassi/Germania/Gran Bretagna)
- Ejforija di Ivan Vyrypaev (Russia)
- Sang sattawat di Apichatpong Weerasethakul (Thailandia/Francia)
- Still Life (Sanxia haoren) di Jia Zhangke (Cina)
Film fuori concorso[modifica | modifica wikitesto]
Nuove opere importanti di autori già confermati nelle passate edizioni della Mostra, e film ospitati nella fascia oraria di Mezzanotte.
- Quelques jours en Septembre di Santiago Amigorena (Francia/Italia)
- Il flauto magico (The Magic Flute) di Kenneth Branagh (Stati Uniti d'America) - Evento speciale, sarà proiettato al Teatro La Fenice di Venezia
- Yeyan di Feng Xiaogang (Cina)
- Il diavolo veste Prada (The Devil Wears Prada) di David Frankel (Stati Uniti d'America)
- L'isola (Ostrov) di Pavel Lounguine (Russia)
- Inland Empire - L'impero della mente di David Lynch (Stati Uniti d'America/Polonia/Francia)
- I racconti di Terramare (Gedo senki) di Goro Miyazaki (Giappone)
- Belle toujours - Bella sempre di Manoel de Oliveira (Portogallo/Francia)
- World Trade Center di Oliver Stone (Stati Uniti d'America)
Fuori concorso Mezzanotte[modifica | modifica wikitesto]
- Para entrar a vivir di Jaume Balagueró (Spagna)
- Rob-B-Hood di Benny Chan (Cina)
- Baaz ham sib daari? di Bayram Fazli (Iran)
- Sakebi di Kiyoshi Kurosawa (Giappone)
- Il prescelto (The Wicker Man) di Neil LaBute (Stati Uniti d'America)
- Jakpae di Ryoo Seung-wan (Corea del Sud)
- Summer Love di Piotr Uklansky (Polonia)
Eventi speciali[modifica | modifica wikitesto]
Orizzonti[modifica | modifica wikitesto]
Le nuove linee di tendenza del cinema con lungometraggi in 35 mm e in digitale, e lungometraggi-documentari.
- Suely in the Sky di Karim Ainouz (Brasile)
- Ana alati tahmol azouhour ila qabriha di Hala Alabdalla Yakoub e Ammar Al Beik (Siria/Francia)
- Koorogi di Aoyama Shinji (Giappone)
- Bellissime. Seconda parte. Dal 1960 a oggi dalla parte di "lei" di Giovanna Gagliardo (Italia)
- L'amore giovane (The Hottest State) di Ethan Hawke (Stati Uniti d'America)
- Taiyang yu di Ho Yuhang (Malesia/Hong Kong)
- Dong di Jia Zhangke (Cina)
- Svobodnoe plavanie di Boris Khlebnikov (Russia)
- U.S.A. contro John Lennon di David Leaf e John Scheinfeld (Stati Uniti d'America)
- El cobrador, in God we trust di Paul Leduc (Messico/Argentina/Brasile)
- When the Levees Broke: A Requiem in Four Acts di Spike Lee (Stati Uniti d'America)
- Mabei shang de fating di Liu Jie (Cina)
- Infamous di Douglas McGrath (Stati Uniti d'America)
- Opera Jawa di Garin Nugroho (Indonesia)
- Tachiguishi retsuden di Mamoru Oshii (Giappone)
- Quijote di Mimmo Paladino (Italia)
- Heimat - Fragmente di Edgar Reitz e Christian Reitz (Germania)
- Non prendere impegni stasera di Gianluca Tavarelli (Italia)
- Roma wa la n'touma di Hala Alabdalla Yakoub (Algeria/Francia/Germania)
Eventi speciali[modifica | modifica wikitesto]
- Pasolini prossimo nostro di Giuseppe Bertolucci (Italia/Francia)
- Akamas di Panicos Chrysanthou (Cipro/Grecia/Ungheria/Turchia)
- C'est Gradiva qui vous appelle di Alain Robbe-Grillet (Francia/Belgio)
- Kill Gil (vol. 2) di Gil Rossellini (Italia/Svizzera)
- Il mio paese di Daniele Vicari (Italia)
Corto Cortissimo[modifica | modifica wikitesto]
Concorso internazionale di cortometraggi in 35 mm, in anteprima mondiale, di durata non superiore a 30 minuti.
- Levelek di Ferenc Cakò (Ungheria)
- Comment on freine dans une descente? di Alix Delaporte (Francia)
- The Making of Parts di Daniel Elliott (Gran Bretagna)
- Detektive di Andreas Goldstein (Germania)
- Treinta Años di Nicolas Lasnibat (Francia, Cile)
- Um año mais longo di Marco Martins (Portogallo)
- Mum di Mads Matthiesen (Danimarca)
- "Faça sua Escolha" di Paula Miranda (Brasile)
- Pharmakon di Ioakim Mylonas (Cipro)
- Rien ne va plus di Katja Pratschke e Gusztáv Hàmos (Germania)
- Trillizas Propaganda di Fernando Salem (Argentina)
- Simanei Derech di Shimon Shai (Israele)
- Fib 1477 di Lorenzo Sportiello (Italia)
- What Does Your Daddy Do? di Martin Stitt (Gran Bretagna)
- Eva reste au placard les nuits de pleine lune di Alex Stockman (Belgio)
- In the Eye Abides the Hear di Mary Sweeney (Stati Uniti d'America)
- Adults only di Joon Han Yeo (Malesia)
Fuori concorso[modifica | modifica wikitesto]
Sezione di retrospettive e restauri[modifica | modifica wikitesto]
Storia segreta del cinema italiano / 3[modifica | modifica wikitesto]
Speciale sezione monografica dedicata alla Storia segreta del cinema italiano nel periodo 1937-1979.
Si tratta della terza parte della retrospettiva sul cinema italiano iniziata durante la 61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. In occasione del centenario della nascita di tre grandi registi italiani Roberto Rossellini, Mario Soldati e Luchino Visconti, la retrospettiva è in gran parte dedicata alla loro opera.
Centenario di Rossellini, Soldati e Visconti
- Quartieri alti di Mario Soldati (1942) - Versione restaurata dalla Cineteca Nazionale
- Ossessione di Luchino Visconti (1943) - Versione restaurata dalla Cineteca Nazionale, Ripley's Film, in collaborazione con SKY Italia
- Roma, città aperta di Roberto Rossellini (1945) - Versione restaurata dalla Cineteca Nazionale, in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e con il supporto tecnico di Cinecittà Digital
- Fuga in Francia di Mario Soldati (1948) - Versione restaurata dalla Cineteca Nazionale
- Anna Magnani, episodio da Siamo donne, di Luchino Visconti (1953) - Versione restaurata dalla Cineteca Nazionale e Ripley's Film
- Ingrid Bergman, episodio da Siamo donne, di Roberto Rossellini (1953) - Versione restaurata dalla Cineteca Nazionale e Ripley's Film
- Il generale della Rovere di Roberto Rossellini (1959) – Restauro digitale a cura della Cineteca Nazionale, Gruppo Editoriale Minerva – Raro Video, in collaborazione con il Museo nazionale del Cinema di Torino, Archivio Storico della Biennale di Venezia e LVR
Storia segreta del cinema italiano
- Il feroce Saladino di Mario Bonnard (1937) - Versione restaurata dalla Fondazione Cineteca Italiana, Museo nazionale del Cinema di Torino e Cineteca di Bologna - Laboratorio L'Immagine Ritrovata, in collaborazione con Jaeger Le Coultre, la Biennale di Venezia, Provincia di Milano – Settore Cultura e Ministero per i Beni e le Attività Culturali
- Per qualche dollaro in più di Sergio Leone (1965) - Versione restaurata dalla Cineteca di Bologna - Laboratorio L'Immagine Ritrovata, in collaborazione con SKY Italia
- Dalla nube alla resistenza di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet (1979) - Copia unica d'archivio conservata dalla Cineteca di Bologna
Storia segreta del cinema russo[modifica | modifica wikitesto]
Speciale sezione monografica dedicata alla Storia segreta del cinema russo nel periodo 1934-1974.
A fianco del titolo originale viene riportata fra parentesi la traduzione letterale e l'anno:
- Garmon' (La fisarmonica, 1934) di Igor Savchenko e Evgenij Sneider
- Vesiolye rebiata (La combriccola allegra, 1934) di Grigorij Aleksandrov
- Tsirk (Il circo, 1936) di Grigorij Aleksandrov
- Bogataja nevesta (La fidanzata ricca, 1938) di Ivan Pyr'ev
- Volga - Volga (Volga-Volga, 1938) di Grigorij Aleksandrov
- Traktoristy (Trattoristy, 1939) di Ivan Pyr'ev
- Muzykal'naja istoria (Una storia musicale, 1940) di Aleksandr Ivanovskij e Gerbert Rappaport
- Svetlyj put' (La via luminosa, 1940) di Grigorij Aleksandrov
- Svinarka i pastukh (La guardiana dei porci e il pastore, 1941) di Ivan Pyr'ev
- V shest' chasov vechera posle vojny (Alle sei di sera dopo la guerra, 1944) di Ivan Pyr'ev
- Vesna (La primavera, 1947) di Grigorij Aleksandrov
- Kubanskie kazaki (I cosacchi di Kuban', 1950) di Ivan Pyr'ev
- Scedroe leto (Un'estate generosa, 1950) di Boris Barnet
- Karnaval'naja noc' (La notte di carnevale, 1956) di El'dar Rjazanov
- Nas milyj doktor (Il nostro caro dottore, 1956) di Shaken Ajmanov
- Cheriomushki (Rione Cheriomushki, 1963) di Gerbert Rappaport
- Sparite utopajuscego (Salvate chi annega, 1969) di Pavel Arsenov
- Romans o vlyoblionnykh (La romanza degli innamorati, 1974) di Andrei Konchalovskij
Joaquim Pedro de Andrade[modifica | modifica wikitesto]
Speciale sezione monografica dedicata al cineasta brasiliano Joaquim Pedro de Andrade, uno dei padri del Cinéma Nôvo, celebre movimento cinematografico che rinnovò il cinema brasiliano.
La figlia, anch'essa regista, Alice de Andrade ha curato il restauro delle 14 opere che costituiscono l'intera filmografia del cineasta.
Film
- Garrincha, Alegria do Povo (1963) - documentario
- O Padre e a Moça (1965)
- Macunaíma (1969)
- Os Inconfidentes (1972)
- Guerra Conjugal (1975)
- O Homen do Pau-Brasil (1981)
Cortometraggi
- O Mestre de Apipucos (1959) - documentario
- O Poeta do Castelo (1959) - documentario
- Couro de Gato (1960)
- Cinéma Nôvo (1967) - documentario
- Brasilia, Contradições de Uma Cidade Nova (1967) - documentario
- Linguagem da Persuasão (1970) - documentario
- Vereda Tropical (1977)
- O Aleijadinho (1978) - documentario
Settimana Internazionale della Critica[modifica | modifica wikitesto]
- El Amarillo di Sergio Mazza (Argentina)
- Egyetleneim (Le mie uniche e sole) di Gyula Nemes (Ungheria)
- Guida per riconoscere i tuoi santi (A Guide to Recognizing Your Saints) di Dito Montiel (Stati Uniti d'America)
- Hiena (Iena) di Grzegorz Lewandowski (Polonia)
- Le pressentiment (Il presentimento) di Jean-Pierre Darroussin (Francia)
- Sur la trace d'Igor Rizzi (Sulle tracce di Igor Rizzi) di Noël Mitrani (Canada)
- Yi Nian Zhi Chu - Do over (L'inizio di un anno) di Yu-Chieh Cheng (Taiwan)
- La rieducazione di Davide Alfonsi, Alessandro Fusto, Denis Malagnino (Italia) - Evento speciale
- Bunny Lake is Missing (Bunny Lake è scomparsa) (Gran Bretagna/Stati Uniti d'America), 1965 - Omaggio a Otto Preminger (1906-1986) - In collaborazione e con il contributo del Museo Nazionale del Cinema e della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
Giornate degli autori[modifica | modifica wikitesto]
- 7 Ans di Jean-Pascal Hattu (Francia)
- Azul oscuro casi negro di Daniel Sánchez Arévalo (Spagna)
- Chicha tu madre di Gianfranco Quattrini (Argentina/Perù)
- Come l'ombra di Marina Spada (Italia)
- Farväl Falkenberg di Jesper Ganslandt (Danimarca/Svezia)
- Khadak di Jessica Woodworth e Peter Brosens (Belgio/Germania/Paesi Bassi)
- L'Etoile du soldat di Christophe de Ponfilly (Francia/Germania/Afghanistan)
- Mientras tanto di Diego Lerman (Argentina/Francia)
- Offscreen di Christoffer Boe (Danimarca)
- Rêves de poussière di Laurent Salgues (Burkina Faso/Canada/Francia)
- WWW - What a Wonderful World di Faouzi Bensaidi (Marocco/Francia)
- La notte dei girasoli (La noche de los girasoles) di Jorge Sánchez-Cabezudo (Spagna)
- L'udienza è aperta di Vincenzo Marra (Italia)
I premi[modifica | modifica wikitesto]
Premi principali[modifica | modifica wikitesto]
La mostra ha assegnato i seguenti riconoscimenti:
- Leone d'Oro
- Leone d'Argento
- Gran premio della giuria: Daratt - La stagione del perdono (Daratt) di Mahamat-Saleh Haroun
- Premio speciale per la regia: Cuori (Private Fears in Public Places) di Alain Resnais
- Rivelazione: Nuovomondo di Emanuele Crialese
- Coppa Volpi
- Premio Osella
- Premio Marcello Mastroianni, ad un attore o attrice emergente: Isild Le Besco per L'intouchable
- Leone Speciale a Jean-Marie Straub e Danièle Huillet per l'innovazione del linguaggio cinematografico
Orizzonti[modifica | modifica wikitesto]
- Premio Orizzonti: Mabei shang de fating di Liu Jie
- Premio Orizzonti Doc: When the Levees Broke: A Requiem in Four Acts di Spike Lee
Premio Venezia Opera prima "Luigi De Laurentiis"[modifica | modifica wikitesto]
- Leone del futuro - Premio Venezia Opera Prima "Luigi De Laurentiis": Khadak di Peter Brosens e Jessica Woodworth
Corto cortissimo[modifica | modifica wikitesto]
- Menzione speciale: Adults Only di Yeo Joon Han
- Prix UIP per il miglior cortometraggio europeo: The Making of Parts di Daniel Elliott
- Leone Corto cortissimo per il miglior cortometraggio: Comment on freine dans une descente? di Alix Delaporte
I numeri e le nazioni della 63ª Mostra[modifica | modifica wikitesto]
- Numero dei paesi con almeno un film nelle sezioni ufficiali: 31 (di cui per la prima volta alla Mostra Ciad, Cipro e Indonesia)
- Numero dei titoli visionati: 2.589, fra i quali 1.429 lungometraggi
- Numero dei lungometraggi presentati nelle sezioni ufficiali: 62
- In concorso: 21
- Fuori concorso: 9 + 7 Mezzanotte + 1 Evento speciale
- Venezia Orizzonti: 19 + 5 Eventi speciali
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- L'Europeo, Cinema in Laguna, settembre 2008
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla 63ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale della Mostra, su labiennale.org.
- Schede dei film delle Giornate degli Autori, su venice-days.com.
- Schede dei film della Settimana Internazionale della Critica, su sncci.it.